Margin Call

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jaylee domenica 27 maggio 2012
l'intangibile leggerezza del male Valutazione 4 stelle su cinque
69%
No
31%

Promettentissimo esordio del regista J.C. Chandor, anche autore della sceneggiatura di questo financial thriller, che racconta le ultime ore di una grande banca di investimento prima della crisi finanziaria che sta ancora attanagliando le nazioni occidentali. Tutto si svolge nell’arco di 48 ore: una ri-organizzazione che colpisce uno degli analisti senior (Stanley Tucci); il suo lavoro che passa al suo collaboratore (Zachary Quinto), che scopre la fine imminente; e via via vengono coinvolti il suo nuovo capo (Paul Bettany), quarantenne ormai cinico ed insensibile a tutto; il capo delle vendite (Kevin Spacey), come tutti ormai stritolato nella grande macchina dell’imbroglio e dell’illusione che è Wall Street; ed infine i burattinai, ovvero l’algido e ricco membro del board (Simon Baker) e il deus ex machina, il mefistofelico e potente Jeremy Irons. [+]

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microne domenica 27 maggio 2012
la fuzzy logic di un capolavoro Valutazione 5 stelle su cinque
60%
No
40%

Film immenso! 
Ciò che mi ha maggiormente colpito è come il regista sia stato in grado di rendere la ritmica degli eventi assolutamente spiazzante. Chandor è riuscito nell'impresa di far toccare gli estremi del tempo. Seguendo una logica fuzzy ciascuna delle parti recitate contiene l'intero film.Una recitazione apparentemente lenta scandisce il susseguirsi velocissimo del "tutto in una notte".  Impossibile non essere rapiti da questo cast stellare impegnato in una prova d'autore totalmente fuori dagli schemi.
Unica nota stonata: Demi Moore.
Da non perdere-

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ankel sabato 26 maggio 2012
non hanno la minima idea di quello che fanno...! Valutazione 2 stelle su cinque
63%
No
38%

Sembra quasi ridicolo che i manager della banca/societa' d'affari (o quello che era)del film non sappiano minimamente quello che stanno facendo. Invece è una cosa realistica in una societa' occidentale moderna dove CHI DIRIGE LE AZIENDE sono semplicemente dei Manager(magari laureati alla Bocconi,culla della ignoranza italica)che nulla sanno delle aziende e niente capiscono di quello che l'azienda produce. Gli attori sono quasi tutti bravi.Personalmente "amo" Simon Baker(the mentalist) anche se non viene spiegato cosa effettivamente consista il suo ruolo nell'azienda(a parte quello di licenziare). Essendo io un ingegnere aerospaziale(il ragazzo che scopre la falla nel sistema è un laureato in Propulsione al Mit di Boston!!) ho molto apprezzato il fatto che in america,pur essendo molto giovani, si puo' entrare a lavorare in banche d'affari del genere guadagnando tonnellate e tonnelate di dollari,mentre in italia si viaggia sui classici 1000/2000 euro al mese. [+]

[+] occupazione (di pressa catozzo)
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umbertosm venerdì 25 maggio 2012
l'esaltazione del dio denaro Valutazione 5 stelle su cinque
55%
No
45%

il film Margin Call è un capolavoro, attori eccezionali, storia vera, l'esaltazione del Dio Denaro: quando ci si rende conto che l'esposizione di 8 trilioni di dollari è una mega margin call (maggiore del valore della Banca e delle associate in cui lavorano gli squali dell'alta finanza del film) in poche ore tutto il potenziale di credibilità dei venditori della banca deve essere speso per vendere quanto più titoli tossici a chiunque in nome dell'amicizia e di anni di conoscenza di lavoro... terribile, ma i venditori saranno ripagati con lauto milionario compenso.
Inoltre, quello che mi ha colpito del film è la mancanza totale di contatto fisico, violenza, nessun pugno, nessuna reazione scomposta, nessuna fisicità, solo la tensione nervosa di una rovina imminente. [+]

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jezza mercoledì 23 maggio 2012
una vera tragedia: in tutti i sensi Valutazione 2 stelle su cinque
24%
No
76%

C'era la storia. C'era il cast. C'era il dramma: premesse ottime, risultato pessimo. Una cavalcata nella notte scandita da un ritmo pressoché inesistente. Si dovrebbe trattare di un vortice che trascina tutti nel baratro, ma un vortice senza velocità non è un vortice! Il gusto americano per i discorsi rallenta il tutto ancor di più. Voluto o non voluto, è totale il distacco dalla realtà. E questo è l'unico aspetto ben riuscito. I soldi sono una bolla di sapone, un invenzione: il mondo reale, il mondo dei "normali" che prendono un mutuo per la macchina per portare i bambini a scuola, non esiste, non interagisce con il mondo dell'economia globale. Deludente.

[+] già. e in più... (di francesco2)
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fedez84 martedì 22 maggio 2012
il primo bel film sulla grande crisi finanziaria! Valutazione 4 stelle su cinque
74%
No
26%

Il primo film che racconta in modo avvincente e veriterio la grande crisi del 2007. Dopo l'occasione sprecata di Wall Street 2, il cinema americano ha finalmente prodotto un film di qualità sul collasso finanziario che ha cambiato il mondo. Il film si svolge tutto nell'arco di 24 ore: la mattina del primo giorno il capo del dipartimento rischi di una banca d'affari americana è licenziato a causa di faide interne. Lasciando il posto di lavoro consegna una chiavetta usb ad un giovane analista che nella serata verifica il contenuto... Si scopre che la solidità finanziaria della banca è in crisi a cuasa dei mutui spazzatura in bilancio. Restano 12 ore prima dell'apertura del mercato per decidere cosa fare. [+]

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rocco albanese martedì 22 maggio 2012
incredibile. dimenticate wall street... Valutazione 5 stelle su cinque
77%
No
23%

L'elemento più sorprendente di "Margin Call" è sicuramente la sua capacità di riprendere e raffigurare i vizi e le falle del mondo finanziario del 2008 senza dover ricorrere mai ad artifizi retorici o moraleggianti. Così a differenza di "Wall street" (film che ho amato e che ha segnato la crescita della mia generazione di manager) il regista non ricorre all'immagine del vecchio pilota che rischia di perdere la sua pensione per l'avidità dei broker; e neanche a quella (dei nostri giorni)della vecchietta ignara di aver investito la liquidazione in un derivato. E' dal puntuale e asciutto affresco di un mondo autoreferenziale che emerge nitidamente la sua fragilità: dal meccanismo delle cartolarizzazioni infinite che moltiplicano esponenzialmente minuscoli capitali occultando i reali sottostanti, dai compensi milionari dei top manager abili a sfruttare le acerbe ambizioni di neoassunti, dalla scelta di scaricare sempre il rischio sulle controparti anche a costo di incenerire società secolari. [+]

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flyanto lunedì 21 maggio 2012
la crisi usa del 2008 come testimoninaza di quella Valutazione 4 stelle su cinque
58%
No
42%

Film in cui viene raccontata la crisi scoppiata nel 2008 all'interno di una banca americana scoperta e "risolta" nell'arco temporale  di un'intera giornata. Ritmo avvincente ed ovviamente molto ben recitato dal nutrito cast di ottimi attori che vanno da Jeremy Irons (il migliore in assoluto) a Stanley Tucci, a Kevin Spacey, ecc... in un film dove la crisi negli USA del 2008 all'interno del mondo finanziario diviene una preziosa trestimonianza di quello che purtroppo avverrà dopo in tutti i mercati mondiali. 

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thismustbetheplace lunedì 21 maggio 2012
loro sono noi. cinismo stellare Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%


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writer58 domenica 20 maggio 2012
i nuovi avvoltoi... Valutazione 2 stelle su cinque
65%
No
35%

"Margin Call", opera prima di Chandor, non mi ha convinto, mi è parso un prodotto poco ispirato e coinvolgente. Provo ad argomentare questa affermazione, procedendo per punti. A. La crisi finanziaria del 2008 è stata un cataclisma che ha generato pesanti effetti sulle economie mondiali, ne stiamo pagando e ne pagheremo le conseguenze per anni. Il tema si prestava a una trattazione intensa ed "epica", volta a rappresentare le dinamiche e le patologie di un sistema che ha messo in circolo una massa di strumenti finanziari ("i derivati")che hanno un valore dieci volte superiore alla ricchezza mondiale. "Margin call", invece, affronta questa tematica a partire dalla crisi di una società d'affari (molto simile alla "Lehman Brothers") che avviene nello spazio di una notte. [+]

[+] bravo (di francesco2)
[+] interessante (di ginnyblu)
[+] complimenti (di gionn)
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