Anno | 2011 |
Genere | Documentario |
Produzione | Tailandia, Messico |
Durata | 149 minuti |
Regia di | Rirkrit Tiravanija |
Attori | Lung Neaw . |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 24 agosto 2011
Un film prodotto dalla Thailandia e dal Messico, dove la natura rappresenta la via d'uscita da un mondo ostile.
CONSIGLIATO SÌ
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A sessant'anni Lung Neaw sceglie di ritirarsi in un villaggio isolato e dedicarsi al lavoro dei campi. La macchina da presa segue, a metà tra documentario e fiction, la sua vita mentre scorre lineare, uguale a se stessa, nella giungla della Tailandia settentrionale. Chino tra i campi inondati a raccogliere riso, erbe o intento a pescare, minuscolo individuo in un paesaggio infinito e verdeggiante, in cui il verde imperante trova solo l'arancione dei monaci buddisti a interromperne il predominio. Contadini e monaci, monaci e contadini, non per caso.
È una tradizione antica del cinema tailandese quella di vedere nel coltivatore di riso, elemento cardine della produttività della nazione, un simbolo di una semplicità che è spirituale prima ancora che sociale. Come se in tempi di tumulti e faccende politiche confuse e sanguinose, l'unica via fosse rappresentata dal contatto con una natura che assomiglia a un eden, estraneo agli affanni vani della modernità. Sono rarissimi i dialoghi nell'opera di Rirkrit Tiravanjia, ma sono pregni di (semplice) saggezza, riflessioni elementari su valori troppo spesso dimenticati.
Una visione non facile, quella di Lung Neaw Visits His Neighbours, che ripaga con un racconto bucolico di rara efficacia, come una terapia anti-stress a cui ricorrere una volta soffocati dal trambusto della metropoli.