Ligabue e Campovolo un concerto in 3D che è anche un ritratto
di Ernesto Assante La Repubblica
Un concerto in 3D e un documentario, messi insieme in un film che è al tempo stesso una storia e una celebrazione. La storia di Luciano Ligabue, rocker di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, e la celebrazione della sua carriera in un grande concerto, che si è tenuto lo scorso luglio a Campovolo, davanti a oltre 120mila spettatori. Il film merita di essere visto, perché è il primo tentativo italiano di provare a raccontare il rock e la musica in maniera completa, rischiando addirittura (e vincendo) la scommessa del 3D. Certo, se non si ama Ligabue e la sua musica le due ore, in teoria, potrebbero risultare indigeste. In realtà il film vale la pena in qualsiasi caso, perché è uno straordinario esempio di racconto personale e musicale, una biografia in musica che si fa forte di un singolo evento, il concertone di Campovolo, al quale nella sala cinematografica si "partecipa" in differita, godendo dell¿evento oltre che del concerto. Non sarà Woodstock, insomma, ma il lavoro svolto dai due registi, Cristian Biondani e Marco Salom, è davvero degno di nota.
Da La Repubblica, 9 dicembre 2011
di Ernesto Assante, 9 dicembre 2011