francescofacchinetti
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mercoledì 13 maggio 2020
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un drama avvolto in una comedy
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Un drama avvolto in una comedy, è questo il punto di forza di ‘50 e 50’ oltre alla bella interpretazione di Joseph Gordon-Levitt. La dura tematica del cancro è trattata con una leggerezza a tratti disarmante ma mai indelicata, la trama scorre via veloce, non sorprende ma coinvolge, non travolge ma emoziona.
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francesco
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domenica 22 marzo 2020
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un film molto reale
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Film che si lascia guardare, con qualche risata, molto ben riuscito.
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oldboy muzza
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venerdì 6 maggio 2016
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toccante al punto giusto
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Non fa leva sul sentimentalismo né si basa sugli eccessi, questo film. Tratta di un uomo che sembra avere tutto dalla vita e la sua convinzione resta salda e ferma fino a che una rara forma di cancro non rimette in discussione buona parte della sua esistenza. Il dramma è latente e lo si percepisce, ma non ammorba, non soffoca, non permea ogni scena e non sovrasta per intero la storia. Un Joseph Gordon-Levitt sempre più versatile ci mette il suo talento (sempre in procinto di sbocciare ma non ancora affermato) sorretto da un ottimo Seth Rogen, particolarmente azzeccato nello sdrammatizzare per un film piacevole dal primo all'ultimo minuto. Regala speranza e sorrisi, regala emozione, fa tutto quel che deve fare e in maniera davvero azzeccatissima.
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Non fa leva sul sentimentalismo né si basa sugli eccessi, questo film. Tratta di un uomo che sembra avere tutto dalla vita e la sua convinzione resta salda e ferma fino a che una rara forma di cancro non rimette in discussione buona parte della sua esistenza. Il dramma è latente e lo si percepisce, ma non ammorba, non soffoca, non permea ogni scena e non sovrasta per intero la storia. Un Joseph Gordon-Levitt sempre più versatile ci mette il suo talento (sempre in procinto di sbocciare ma non ancora affermato) sorretto da un ottimo Seth Rogen, particolarmente azzeccato nello sdrammatizzare per un film piacevole dal primo all'ultimo minuto. Regala speranza e sorrisi, regala emozione, fa tutto quel che deve fare e in maniera davvero azzeccatissima. Ottimo film.
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filippo catani
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lunedì 16 novembre 2015
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combattere (anche ironicamente) contro il cancro
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Un giovane conduttore radiofonico scopre improvvisamente di avere il cancro. Aiutato da un fedele amico e collega il ragazzo cercherà di combattere a modo suo.
Il film si gioca su due registri completamente diversi quali ironia e dramma vincendo questa difficilissima scommessa visto il tema che viene trattato e la buccia di banana era dietro l'angolo. Invece la sceneggiatura si avvale di un ottimo Gordon-Levitt che, sotto i consigli del fidato amico, arriva addirittura ad usare la propria malattia per cercare di conquistare le ragazze. Allo stesso tempo il giovane dovrà affrontare il tradimento della ragazza e il ciclo di chemioterapia fatto con due simpatici anziani.
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Un giovane conduttore radiofonico scopre improvvisamente di avere il cancro. Aiutato da un fedele amico e collega il ragazzo cercherà di combattere a modo suo.
Il film si gioca su due registri completamente diversi quali ironia e dramma vincendo questa difficilissima scommessa visto il tema che viene trattato e la buccia di banana era dietro l'angolo. Invece la sceneggiatura si avvale di un ottimo Gordon-Levitt che, sotto i consigli del fidato amico, arriva addirittura ad usare la propria malattia per cercare di conquistare le ragazze. Allo stesso tempo il giovane dovrà affrontare il tradimento della ragazza e il ciclo di chemioterapia fatto con due simpatici anziani. Molto valida anche la colonna sonora. Forse se si può muovere una critica è a un finale che diciamo essere un po' così. Per il resto un film originale su un tema difficile che va sicuramente visto.
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jean2012
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lunedì 23 marzo 2015
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quando ci si sottopone alla chemioterapia
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quando ci si sottopone alla chemioterapia si perdono anche le sopracciglia, e la barba purtroppo, ma la cosa che salta all'occhio diuna persona che fa chemio è la mancanza delle sopracciglia altrimenti potrebbe essere solo un taglio di capelli alla moda !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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paradigma
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giovedì 5 marzo 2015
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50 e 50,ma buone probabilità di piacere!
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50 e 50 è un film da apprezzare.Quasi tutti abbiamo un caro che ha dovuto affrontare il grave peso di combattere un tumore,in questo caso è addirittura inaspettato per il protagonista,che verrà trasformato dall'evento,tuttavia non in negativo.Nel cinema si è sempre cauti ad affrontare temi del genere,si potrebbero prendere derive scomode,e
non riuscire a coinvolgere il grande pubblico.Tuttavia Levine,Levitt & company riescono a disegnare il film all'interno dei giusti contorni,senza mai ne' esagerare ne' risultare
banali e inespressivi.Con questa pellicola si può esplorare una particolare area semantica di emozioni che ovviamente non riusciremo a comprendere a pieno,se per nostra fortuna non avessimo vissuto esperienze del genere,ma che nonostante il triste argomento,potrà lasciarci più aperti e forti,in caso ahimè di evenienza.
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50 e 50 è un film da apprezzare.Quasi tutti abbiamo un caro che ha dovuto affrontare il grave peso di combattere un tumore,in questo caso è addirittura inaspettato per il protagonista,che verrà trasformato dall'evento,tuttavia non in negativo.Nel cinema si è sempre cauti ad affrontare temi del genere,si potrebbero prendere derive scomode,e
non riuscire a coinvolgere il grande pubblico.Tuttavia Levine,Levitt & company riescono a disegnare il film all'interno dei giusti contorni,senza mai ne' esagerare ne' risultare
banali e inespressivi.Con questa pellicola si può esplorare una particolare area semantica di emozioni che ovviamente non riusciremo a comprendere a pieno,se per nostra fortuna non avessimo vissuto esperienze del genere,ma che nonostante il triste argomento,potrà lasciarci più aperti e forti,in caso ahimè di evenienza.
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shinigami
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giovedì 19 febbraio 2015
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semplice ed emozionante
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Film molto commovente, a tratti anche divertente, con un ottimo Joseph Gordon-Levitt.
E' stata una bella sorpresa.
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iuriv
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martedì 30 dicembre 2014
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a volte non te lo aspetti.
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L'ottimo Gordon-Levitt porta in scena Adam, redattore radiofonico che scopre di essere affetto da una rara forma di cancro alla spina dorsale. Il suo percorso attraverso le cure e il suo continuo confrontarsi con il rischio che la patologia comporta, sono gli elementi essenziali su cui verte la storia.
Levine sceglie la via della commedia per raccontare la vicenda di Adam, almeno nella forma. Ne utilizza alcuni elementi tipici, infatti, come una certa leggerezza narrativa, l'inserimento di dialoghi allusivi e Seth Rogen. Il risultato è un film che riesce a coinvolgere nonostante una certa prevedibilità nei suoi risvolti.
Il connubio tra i momenti comici e il dramma non riesce sempre, anche perché i primi sono utilizzati con parsimonia e vengono lasciati all'esuberanza di Rogen.
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L'ottimo Gordon-Levitt porta in scena Adam, redattore radiofonico che scopre di essere affetto da una rara forma di cancro alla spina dorsale. Il suo percorso attraverso le cure e il suo continuo confrontarsi con il rischio che la patologia comporta, sono gli elementi essenziali su cui verte la storia.
Levine sceglie la via della commedia per raccontare la vicenda di Adam, almeno nella forma. Ne utilizza alcuni elementi tipici, infatti, come una certa leggerezza narrativa, l'inserimento di dialoghi allusivi e Seth Rogen. Il risultato è un film che riesce a coinvolgere nonostante una certa prevedibilità nei suoi risvolti.
Il connubio tra i momenti comici e il dramma non riesce sempre, anche perché i primi sono utilizzati con parsimonia e vengono lasciati all'esuberanza di Rogen. Tuttavia l'aspetto umano della pellicola è sufficiente a dare il giusto tono, visto che il tema della malattia è affrontato senza cadere nel patetico, ma anzi rendendolo nel modo più efficacie, affrontandone le varie fasi senza mai essere sopra le righe.
Il finale, seppur in parte scontato, costruisce la giusta dose di emotività, giocando a miscelare musica e immagini in modo da andare a toccare le corde giuste. In generale, tutto il film è ammantato da quella che sembra essere un'onestà di base e cioè nella ricerca di affrontare il tema pesante nel modo più sincero possibile.
Al di la dello stile scelto dal regista per la sua messa in scena, infatti, anche gli attori si adeguano a quello che dev'essere un lavoro particolarmente sentito dalla squadra. E oltre all'interpretazione notevole di Gordon-Levitt, tutti affrontano il film con estrema applicazione, creando un'opera che sa cosa dire e come farlo.
La pellicola di Levine è coraggiosa, a mio modo di vedere. Perché dalle parti di Los Angeles questi argomenti non vengono trattati facilmente e, quando questo avviene, spesso sono penalizzati da una pesantezza che li rende difficili da sostenere. Qui invece ci troviamo di fronte a un lavoro diverso, che sa trascinare.
Una visione la merita.
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lordbyron
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domenica 12 gennaio 2014
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ottima rappresentazione della dignita' umana
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Film ispirato ad una storia vera , tratta un argomento molto difficile come la convalescenza di malato di cancro .Operazione complicata che non è riuscita a molti film, c'è il pericolo di cadere nella retorica banale e nella commiserazione. Mentre questo film è fatto bene, riesce a raccogliere tutti gli aspetti della vita di essere umano ,con dolore , cinismo ed anche umorismo. Joseph Gordon-Levitt è autore di un ottima interpretazione , riesce a rendere credibile il personaggio rappresentando il desiderio di dignità di un uomo che sa di avere il 50% di possibilità di sopravvivere,facendo vivere allo spettatore anche le difficoltà che si vivono nel quotidiano pur non pensando alla spada di damocle della malattia.
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Film ispirato ad una storia vera , tratta un argomento molto difficile come la convalescenza di malato di cancro .Operazione complicata che non è riuscita a molti film, c'è il pericolo di cadere nella retorica banale e nella commiserazione. Mentre questo film è fatto bene, riesce a raccogliere tutti gli aspetti della vita di essere umano ,con dolore , cinismo ed anche umorismo. Joseph Gordon-Levitt è autore di un ottima interpretazione , riesce a rendere credibile il personaggio rappresentando il desiderio di dignità di un uomo che sa di avere il 50% di possibilità di sopravvivere,facendo vivere allo spettatore anche le difficoltà che si vivono nel quotidiano pur non pensando alla spada di damocle della malattia. Vale la pena vederlo !!
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iankenobi
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sabato 26 ottobre 2013
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film sul saper ridere anche nel dolore
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Lo ammetto dopo mysterious skin,guardo sempre con fiducia a joseph gordon leavitt,e anche se ormai e' lanciatissimo nel mainstream,inception,batman,risce sempre a ricavarsi una nicchia per piccoli film piu' o meno riusciti,husher 500 giorni insieme.
Qui interpreta Adam,al quale sembra andare tutto discretamente bene fino a che al termine di un normale controllo,viene a sapere da un dottore distratto e alquanto gelido che ha un cancro in fase avanzata.
Le prime persone con cui si confida sono il suo miglior amico e la sua ragazza.
I 2 prendono la cosa,in modo molto diverso,Kyle,seth rogen,e' sinceramente sconvolto ma data l'indole della loro amicizia,comincia anche a scherzarci su' tanto da farne un vessillo anche per il rimorchio di ragazze in una libreria o in un pub.
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Lo ammetto dopo mysterious skin,guardo sempre con fiducia a joseph gordon leavitt,e anche se ormai e' lanciatissimo nel mainstream,inception,batman,risce sempre a ricavarsi una nicchia per piccoli film piu' o meno riusciti,husher 500 giorni insieme.
Qui interpreta Adam,al quale sembra andare tutto discretamente bene fino a che al termine di un normale controllo,viene a sapere da un dottore distratto e alquanto gelido che ha un cancro in fase avanzata.
Le prime persone con cui si confida sono il suo miglior amico e la sua ragazza.
I 2 prendono la cosa,in modo molto diverso,Kyle,seth rogen,e' sinceramente sconvolto ma data l'indole della loro amicizia,comincia anche a scherzarci su' tanto da farne un vessillo anche per il rimorchio di ragazze in una libreria o in un pub.La seconda rachel,si mostra sconvolta anche lei, ma non riesce ad entrare neanche in un ospedale,dice che vuole mantenere separata la relazione da quel dolore,questione di energia dice,oppure arriva con ore di ritardo al prenderlo alla fine di una seduta di chemioterapia.
Ebbene proprio le sedute di chemio terapia terribili eppure divertentissime,e kyle donano al film quel 50% di ironia in cui il film risulta vincente.
Il film continua ad essere reale anche nel dolore della madre,angelica huston,ma secondo me perde un po' nella storia un po' telefonata,del crescente rapporto sentimentale,tra la psicoterapeuta alle pime armi ed il protagonista.
Se l'intento era pero' di farmi sorridere e piangere,ci sono riusciti......................
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