L'estate di Giacomo

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Un film di Alessandro Comodin. Con Giacomo Zulian, Stefania Comodin, Barbara Colombo Drammatico, durata 78 min. - Italia, Francia, Belgio 2011. - Tucker Film uscita venerdì 20 luglio 2012. MYMONETRO L'estate di Giacomo * * * 1/2 - valutazione media: 3,52 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
gianleo67 sabato 6 settembre 2014
docufiction sulla (dis)abilità...dei sentimenti Valutazione 3 stelle su cinque
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Giacomo,diciottenne sordomuto, e la sua amica Stefania trascorrono, nella epidermica vicinanza di un'intesa fatta di sguardi e rade parole, i giorni rarefatti di un'Estate nella campagna friulana, tra le gite al lago e le serate in balera, imparando a conoscersi e riconoscersi nelle reciproche titubanze e i rispettivi silenzi.
Piccola co-produzione indipendente italo-franco-belga, il film del giovane Alessandro Comodin è una interessante e singolare docu-fiction in presa diretta che presenta, con i toni leggeri e poetici del racconto di formazione, una storia di ordinaria diversità in cui le limitazioni alla comunicazione del suo giovane protagonista rappresentano il paradigma per una manifestazione di emozioni e sentimenti di una stagione della vita estranea al dominio totalizzante della parola e del linguaggio e dove il prevalere dell'istinto e della libertà sono le tappe obbligate di una crescita emotiva e psicologica che conduca alla maturità della vita adulta. [+]

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pensierocivile lunedì 18 marzo 2013
giacomo, la critica e il dilettante Valutazione 2 stelle su cinque
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Film da festival, film per i festival, film per la critica, film che rifiuta il pubblico. Racchiudo L' ESTATE DI GIACOMO in questa frase perché c'è poco da aggiungere ad un film che sta su una coppia di ragazzi, nel tempo di una estate, nel tempo della speranza per lui, di poter tornare a sentire normalmente, nel tempo della crescita, della mutazione di una amicizia in amore. Comodin segue i suoi protagonisti fra scene lunghissime di silenzio, di gioco innocente, di attesa: mai un sussulto che possa virare la storia verso altro, si sofferma sulla quotidianità di un rapporto, in un ambiente rispettoso e silente. Tentativo poetico che poi si scontra con una messa in scena dilettantesca, a volte ridicola, come al momento della festa, dove si riprende più l'ombra della macchina da presa che non i protagonisti. [+]

[+] dilettantismo o sensibilità autoriale (di gianleo67)
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francesco di benedetto 1982 domenica 18 novembre 2012
oltre lo sguardo come focus della comunicazione Valutazione 4 stelle su cinque
40%
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60%

Mai vista l'adolescenza trattata al cinema così.
Un'opera che fa riflettere molto su come il motivo dello sguardo (e dello scambio di sguardi fra gli astanti, tema che ingloba quello, anche esibizionistico, della nostra immagine che restituiamo all'esterno in quanto astanti presi nella rete degli sguardi degli altri, nello spazio pubblico) polarizzi la rappresentazione dell'adolescenza nel cinema corrente (anche nel caso del cinema d'autore; penso allo splendido Stella di Verheyde, dove lo sguardo diveniva veicolo/medium dell'esperienza, della crescita e della conoscenza: un film che narrava come un'undicenne, maturando e concependo via via in forme diverse la propria stessa immagine di soggetto, "vedesse" le persone intorno a sé cambiare gradualmente pelle, connotati caratteriali e ruoli inter-relazionali con cui si rapportavano e si erano rapportate nel corso del tempo a lei) e probabilmente, alla base, la cultura dell'adolescenza nella società contemporanea. [+]

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deborah carraro lunedì 3 settembre 2012
un film sulla paura di vivere Valutazione 4 stelle su cinque
55%
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Un film che non ti aspetti. Un film che dice tantissimo attraverso i suoi silenzi e i tempi dilatati di un'estate che perde l'innocenza dell'infanzia e diventa adolescenza e quindi contraddizione.

Ho letto da qualche parte che il regista voleva documentare i cambiamenti nella vita in un giovane sordo dopo l'intervento che lo porterà a sentire. Se è veramente così, questo film è l'ennesima prova che il talento di un regista non si trova nel suo intento programmatico, ma compare e lo prende per mano quando accende la macchina da presa e vive di vita propria. Quante interviste a registi vengono poi smentite letteralmente dai loro film! Certo lo stile è quello del documentario e la macchina da presa osserva l'estate di questo giovane ragazzo che sente attraverso un apparecchio acustico e ha avuto lunghe frequentazioni con logopedisti. [+]

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renato volpone lunedì 6 agosto 2012
giacomo e la tenerezza di chi ama Valutazione 3 stelle su cinque
56%
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Si sente proprio il calore dell'estate in questo film: i  rumori, i suoni, i colori e ti entra dentro sorprendendoti come se fossi lì, con Giacomo e Stefi, su quella spiaggia isolata del Tagliamento. Ne percepisci i respiri, gli sguardi, i desideri, le resistenze. Ne senti la diversità di ragazzo e ragazza, di sordomuto e senza handicap, e ti chiedi che cosa avresti fatto  al posto loro. I ricordi dell'adolescenza affiorano, ma anche l'imbarazzo di parlare con un "diverso" che poi, proprio come te lo insegna il film, tanto diverso non è. Un film fatto di poche parole, di silenzi, di sorrisi, con quel finale in cui Giacomo si rifugia nel mondo dei diversi pur amando Stefi, e lo spettatore si interroga su quanto non viene fatto in questa società per avvicinare tutti i "diversi" e condividere con loro la normalità. [+]

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irene lunedì 23 luglio 2012
ma perchè? Valutazione 1 stelle su cinque
89%
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11%

Uno legge i crediti iniziali e si aspetta che un giovanissimo regista con tali e tanti appoggi e finanziatori abbia davvero qualcosa di speciale. Ho visto fra l'altro il film al Nuovo Sacher di Roma, con presentazione e successivo dibattito (dal quale sono fuggita) di Nanni Moretti e ancora una volta mi sono detta: e vabbè, sono proprio curiosa. E invece ho assistito per un'ora e venti minuti interminabili a due ragazzi che vagabondavano per i boschi, si tuffavano in acqua e si tiravano palle di fanghe, senza un dialogo degno di questo nome. Si, il ragazzo è sordo, ma questo non conta, come ha detto anche il regista prima dell'inizio. E allora perchè? Ho assistito a film con dialoghi improvvisati (Fish tank, tanto per fare un titolo, dove gli attori non avevano un copione), ma sotto c'era una storia ben solida. [+]

[+] perfettamente d'accordo! (di mar_mao)
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chaoki21 martedì 17 luglio 2012
canzone trailer Valutazione 0 stelle su cinque
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Scusate la natura del commento, provvederò a metterne uno quando avrò visto il film! Intanto volevo sapere come si intitola la canzone del trailer... ho provato a cercarla ma non ho ottenuto risultati su Internet! Grazie

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