ennio
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martedì 30 aprile 2019
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storia improbabile oltre che diseducativa
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Ma il richiamo de che, viene da dire allo spettatore? Prendete due donne, una più giovane finto-trasgressiva (casinista, abiti colorati, capelli alla maschietta, modi adolescenziali ecc. ecc.), una meno giovane, "borghese" e in lotta contro la depressione anche perchè trascurata dal marito. Due donne sposate/fidanzate, che per caso si incontrano e di punto in bianco danno vita a una passione lesbica da rivista patinata. Mi domando in che mondo viva chi pensa a una storia del genere, in un laboratorio di cavie e sieri sperimentali? L'idea che due donne tranquillamente eterosessuali si trasformino di colpo e senza preavviso in lesbiche da filmetto porno è ridicola e contronatura, ma soprattutto contro ogni logica e buonsenso.
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Ma il richiamo de che, viene da dire allo spettatore? Prendete due donne, una più giovane finto-trasgressiva (casinista, abiti colorati, capelli alla maschietta, modi adolescenziali ecc. ecc.), una meno giovane, "borghese" e in lotta contro la depressione anche perchè trascurata dal marito. Due donne sposate/fidanzate, che per caso si incontrano e di punto in bianco danno vita a una passione lesbica da rivista patinata. Mi domando in che mondo viva chi pensa a una storia del genere, in un laboratorio di cavie e sieri sperimentali? L'idea che due donne tranquillamente eterosessuali si trasformino di colpo e senza preavviso in lesbiche da filmetto porno è ridicola e contronatura, ma soprattutto contro ogni logica e buonsenso. Il film invece a ciò arriva, senza alcuna giustificazione socio-psicologica che non siano ordinarie insoddisfazioni esistenziali, col malcelato fine di produrre spezzoni di banale pornofemminismo.
Il messaggio di fondo, se lo si vuole cercare, è peggiore del film stesso: la ragazza inquieta e finto-ribelle che seduce la signora borghese e la trascina in una depravazione dei sensi che vorrebbe significare (sigh) la ribellione al vetusto mondo patriarcale. Largo uomini, non ci servite più!
Bravine le due protagoniste, ma non basta a conferire dignità a questo insipido minestrone arcobaleno.
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melania
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venerdì 25 maggio 2012
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intenso
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Molto bello,intenso.non banale.Bravi gli attori,si segue con interesse.Consigliato!
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flyanto
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lunedì 21 maggio 2012
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il legame intenso fra due donne le porta al superm
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Film sull'amicizia particolare che si instaura fra due donne fortemente in crisi. La prima parte del film risulta molto promettente ma la seconda, non approfondendo le motivazioni di certe situazioni, lo riduce ad una vicenda semplicistica dal finale poco convincente. Il tema della crisi e della fuga al femminile potrebbe richiamare il film "Le acrobate" di Soldini ma la riuscita della pellicola di Pasetto, ripeto, è ben lungi da quella di Soldini. Stupende le immagini che ritraggono il paesaggio selvaggio della Patagonia. In conclusione: un 'occasione sprecata per le due attrici, per la brava Sandra Ceccarelli in particolare.
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dario85
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domenica 13 maggio 2012
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la libertà di essere
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Piacevole sorpresa questo film che ci racconta di una donna, Lucia, e del suo tormento interiore, della sua impossibilita di portare a termine una gravidanza, del rapporto col marito che si deteriora, della sua capacità di amare e di donarsi, di amare anche un'altra donna, del suo essere incredibilmente fragile e del suo vincere tutte le battaglie, anche la più grande, la malattia. Sulle immagini della lontana Patagonia, cullati dal canto delle balene, veniamo portati lontano dal cuore ardente degli innamorati e da quello arido di chi non sa più amare, le emozioni si svelano e ci toccano le corde più intime, tanto che si perdonano ad occhi chiusi le pecche del film.
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il guju
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sabato 12 maggio 2012
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un film al femminile
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Il Richiamo è un film che esplora l'emisfero femminile con la discrezione e la profondità che solo una donna poteva avere, questo rapporto delle protagoniste con gli uomini li fa apparire manchevoli, distratti e assenti, ma il giudizio è addolcito nella secondà metà del film. La psicologia dei personaggi è sempre ricercata e mai banale, bravi gli sceneggiatori. La fotografia e le inquadrature di Pasetto sono un piacere per lo sguardo dello spettatore che ama il cinema. Menzione d'onore per la recitazione di Sandra Ceccarelli, veramente notevole e una spanna su tutti, imperdibile.
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