Il gioiellino

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Un film di Andrea Molaioli. Con Toni Servillo, Remo Girone, Sarah Felberbaum, Lino Guanciale.
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Drammatico, durata 110 min. - Italia, Francia 2011. - Bim Distribuzione uscita venerdì 4 marzo 2011. MYMONETRO Il gioiellino * * 1/2 - - valutazione media: 2,88 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
rob8 sabato 28 luglio 2018
stile rigoroso e narrazione asciutta Valutazione 3 stelle su cinque
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Come nella sua prima opera, il regista indaga i vizi della la provincia(lità) italiana: ma qui al centro della vicenda c’è l’ambiziosa scalata al mondo finanziario di un piccolo imprenditore, che nel commercializzare latte e derivati dichiara di produrre innanzitutto valori. Ma la vorticosa trasformazione della ditta in azienda quotata in borsa è drogata da bilanci falsi e transazioni internazionali truffaldine.
Il richiamo esplicito al crac Parmalat degli anni Novanta viene peraltro utilizzato più che con i toni della denuncia fragorosa, con uno stile illuminista e rigoroso: sia nella narrazione asciutta, sia nell’uso geometrico della macchina da presa, sia nella resa vivida della fotografia. [+]

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faucau mercoledì 20 aprile 2016
finanza e gioco d'azzardo Valutazione 0 stelle su cinque
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"Il gioiellino" apre la porta sul mondo malato della finanza, dove ogni spazio per coscienza e umanità è demolito a colpi di cinismo e di superiori necessità di sopravvivenza. Il mondo della finanza contagia ed ammala, droga e schiavizza chi vi entra e non ha la forza (che hanno in pochissimi) di uscirne. I soldi sono lo sterco del diavolo, sapevamo, ma nella finanza, in quel mondo in cui di soldi se ne misurano a montagne, la massa di denaro finisce col sovrastarci, schiacciarci, soffocando ogni altra voce e valore. " Non è la Russia ad essere "come il paradiso, dove è difficile entrare ma impossibile uscire", ma è lo stesso mondo della finanza, dove l'uomo scompare al cospetto di Sua Maestà il Soldo. [+]

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fabio1957 venerdì 15 maggio 2015
istruttivo Valutazione 3 stelle su cinque
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Efficace ricostruzione fantasiosa, ma non troppo, del crac della Parmalat. Bello,onesto e istruttivo,il film ovviamente ruota attorno a Servillo che ci dà l'ennesima prova della sua bravura,mettendosi nei panni del ragioniere faccendiere, che con spregiudicatezza cinica portò l'azienda alla bancarotta.I personaggi di contorno sono insignificanti , l'astro che brilla di luce propria è sempre lui.Considerazioni morali a parte, il gioiellino è un riuscito affresco dell' avida e corrotta società della nostra provincia e non solo che, per conseguire uno status economico-sociale alto, calpesta tutto e tutti,con tracotanza ed arroganza,sicura di restare impunita. [+]

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writer58 domenica 4 gennaio 2015
gambardella junior... Valutazione 0 stelle su cinque
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Il "vero" Gambardella non avrebbe mai scritto espressioni un po' ridicole come "proferire eresie" o "nutrirti a iosa del ciarpame holliwoodiano", ma lui è un personaggio che conosce l'esercizio sottile dell'intelligenza, mentre il tuo commento appare frettoloso e inconsistente. Innanzi tutto io ho scritto "con l'eccezione di Crialese, Tornatore e pochi altri". Tra i pochi altri, metto Sorrentino e Salvatores e aggiungo anche Gianni Amelio, Martone e Virzì che hanno prodotto opere interessanti e, in qualche caso, notevoli. In secondo luogo, criticare la maggioranza delle produzioni italiane di questi ultimi anni non significa esaltare acriticamente le proposte di HollYwood. [+]

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daniela macherelli mercoledì 30 luglio 2014
il gioiellino : due scelte possibili Valutazione 3 stelle su cinque
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Il gioiellino : la finanza travolgente Il gioiellino, scritto e diretto da Andrea Molaioli, racconta una vicenda ispirata al crac Parmalat; il film, costruito su una sceneggiatura snella e scorrevole, che cattura lo spettatore senza mai annoiarlo, disegna i personaggi principali con contorni netti, forse un po' troppo, ma senza sbavature, con le loro caratteristiche peculiari che, nonostante le diversità, si intersecano creando un meccanismo che conduce alcuni di loro all' autodistruzione. Amanzio Rastelli, il fondatore della Leda, azienda leader nella vendita del latte, e uno dei suoi principali collaboratori, il rag. Ernesto Botta, hanno una visione della conduzione degli affari un po' antiquata e condizionata dall'affetto verso la loro creatura, che si scontra con quella della giovane nipote di Rastelli, una laureata con specializzazione appena assunta, e degli altri dirigenti, più disincantati e pragmatici. [+]

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inesperto mercoledì 30 luglio 2014
il crac Valutazione 3 stelle su cinque
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Film ispirato al caso-Parmalat, un buco nero che ha prosciugato tutto ciò che c'era intorno. Punti salienti sono stati: la quotazione in Borsa, la falsificazione dei bilanci e il suicidio di un alto dirigente del gruppo. Tony Servillo si conferma un grandissimo. Bella ragazza la Felberbaum.

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notedo martedì 20 marzo 2012
moneta falsa Valutazione 4 stelle su cinque
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Ho riscontrato molta analogia tra la frase di Servillo "Se i soldi non ci sono inventiamoceli" ed il malaffare dei fabbricanti di moneta falsa. E' scandaloso il modo di fare di questa economia creativa piena di nefandezze.Bello il contrasto della fotografia di L.Bigazzi che mentre rende luccicanti i locali si scontra con quello che succede all'interno. Film fatto molto bene.

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luca scial� martedì 10 gennaio 2012
ascesa e declino della parmalat Valutazione 3 stelle su cinque
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Storia dell'ascesa e del declinio di una grande realtà industriale italiana: la Parmalat. Un'azienda produttrice di generi alimentari, che evidentemente non faceva guadagnare quanto volevano i proprietari. Al punto da arrivare prima alla quotazione in borsa (un rischioso Must finanziario degli ultimi 20 anni) e poi alla falsificazione dei bilanci per ottenere prestiti. Il risultato finale è stato l'arresto del proprietario, Callisto Tanzi, e dei suoi collaboratori. Anche se il primo campanello d'allarme è stato il suicidio del responsabile marketing, il quale aveva intuito che le manette stavano arrivando.
Il film del giovane regista Andrea Molaioli, di scuola morettiana e al suo secondo film dopo la commedia intensa La ragazza del lago, si attiene bene ai fatti senza particolari esagerazioni stile americano. [+]

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ultimoboyscout mercoledì 30 novembre 2011
se i soldi non ci sono basta invevtarli. Valutazione 2 stelle su cinque
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I bilanci vanno a picco? Basta dare un colpo di bianchetto. Non hai liquidità? La ipotizzi alle Cayman. Sei del tutto spacciato? Entri in borsa. Il crac della Leda ricorda molto quello della Parmalat di Tanzi tra litri di latte macchiati di orgoglio, superficialità al limite del carognesco e dilettantismo clamorosamente spacciato per (alta) finanza creativa. Molaioli, per fortuna, si sgancia dai toni lamentosi tipici del cinema di denuncia specie del nostro, si allontana dagli stereotipi buono/cattivo, vittima/oppressore per avvicinarsi piuttosto al genere nobilmente grottesco de "Il divo" del suo maestro Sorrentino. Scruta più i personaggi che gli eventi, tratteggiandone sguardi e smorfie, trasformando l'atmosfera in uno psiconoir drammatico ma senza tragedia. [+]

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hulk1 domenica 23 ottobre 2011
televisionando Valutazione 2 stelle su cinque
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Damiano Damiani, Dallamano, Squitieri,Montaldo etc. non erano dei geni, non appartenevano alla sacra triade Antonioni, Visconti, Fellini, aggiungo di mio Mario Bava, Riccardo Freda ,studiati ed amati in tutto il modo, giustamente. Francesco Rosi era tra le due categorie , un grande regista, un gradino sotto i 5 grandi, ma decisamente superiore a tutti gli altri. La precedente opera 'La ragazza del lago' era un buon giallo, teneva conto delle regole del genere ,risultando un buon lavoro, ignorato naturalmente. Il gioiellino pur con un cast di tutto rispetto 'Servillo ormai onnipresente, che personalmente mal sopporto, interpreta personaggi poco adatti alla sua presenza fisica e tecnica', Girone , dal quale mi aspettavo una intepretazione mefistofelica ' L'unica  freccia al suo arco'   ci prova, ma quando ripete per un centinaio di volte 'Noi non vendiamo solo latte, ma anche valori' sghignazza, non ci crede nemmeno lui. [+]

[+] ma sarai mica studente al dams? (di kronos)
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