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Anche i maghi vanno in gita

Vacanze romane per i Potters.
di Ilaria Ravarino

I gemelli James e Oliver Phelps e Evanna Lynch alla Galleria Alberto Sordi di Roma.
Oliver Phelps - Pesci. Interpreta George Weasley nel film di David Yates Harry Potter e i doni della morte - Parte II.

lunedì 4 luglio 2011 - Incontri

Oliver è il più disinvolto, di 13 minuti più grande del fratello James e d’aspetto più adulto, più smaliziato nel distribuire sorrisi languidi alla folla isterica che a Roma ha fatto impazzire il traffico in città sabato e sul litorale di Ostia domenica. James, riparato da un gran paio di occhiali da sole, aspetta sempre qualche istante prima di aprire bocca. Un passo indietro al fratello, ne scruta il look da surfista e scuote la testa. È di poco più basso, i lineamenti più duri, l’aria di chi non ha ancora fatto pace con l’enorme entusiasmo che la sua semplice apparizione suscita nelle folle di teenager di mezzo mondo. Ma è Evanna, dalla pelle chiarissima e la corporatura minuta, quella che pare più fuori dal mondo. Come il personaggio che interpreta da dieci anni, dà l’impressione di osservare l’universo con un filtro speciale. Ai giornalisti non dice quasi niente. Si limita ad osservarli. E dedica ogni minuto del suo tempo italiano a firmare libri e autografi, a scattare foto, a sorridere ai suoi più che determinati ammiratori: «Evanna, sposami», scriveva su un cartello, sabato, un ragazzo di Roma. E ancora, domenica: «Evanna ieri eri bella, ma oggi sei il sole che ci illumina». A poco più di vent’anni, i gemelli inglesi Oliver e James Phelps e l’irlandese Evanna Lynch, rispettivamente interpreti nella saga di Harry Potter dei gemelli Fred e George Weasley e Luna Lovegood, sono delle star internazionali. Arrivati a Roma nel bel mezzo di un tour che si concluderà a metà mese a Londra, per la première dell’ultimo capitolo della serie Harry Potter e i doni della morte - Parte II, i tre hanno portato con sé una ventina di foto di scena e 6 costumi del film, esposti a Roma e a Ostia davanti a un pubblico adorante di almeno 3000 persone. «Non ho mai visto una cosa del genere – dice James scrutando i fan oltre al gazebo riservato ai talent – il pubblico italiano ci ha dato un’accoglienza che non immaginavo. Anche qui... sono tantissimi». Il tono, nonostante l’entusiasmo, tradisce un pizzico di spavento.

Un successo incredibile. Vi fa paura?
James Phelps: Non è paura, è incredulità. E pensare che ai primi incontri con i fan, in occasioni come queste, ci chiedevamo se sarebbero venute almeno 50 persone... e ora ci ritroviamo davanti queste folle.

Qual è la formula magica in grado di scatenare una simile follia collettiva?
JP: Harry Potter ha creato un legame così profondo con il pubblico perché è un mix geniale di amore, amicizia e fantasy.

La saga di Harry Potter è finita: cosa provate?
Evanna Lynch: Sono triste che l’avventura di Harry Potter sia finita, ma voglio guardare avanti e godermi questo periodo di promozione tutti insieme. Io sono sempre stata una fan della serie e mai in vita mia dimenticherò quello che ha significato per me. Amerò sempre Harry Potter.
Oliver Phelps: È una sensazione strana, indescrivibile. Harry Potter non è stato solo un film, ma un'esperienza di vita in cui siamo cresciuti. Soprattutto mio fratello, che nel primo film era molto più basso... io in compenso ero timido. La recitazione mi ha aiutato moltissimo in questo senso.
JP: A me sembra che questi anni siano passati in un attimo. E ora tutto sta andando via così in fretta, mi dispiace. È stata una grande avventura, un successo strepitoso.

Cosa significa per un attore interpretare lo stesso personaggio per anni?
OP: È come avere sempre accanto un buon amico. Credo che nessun film, a parte Harry Potter, possa offrire un’esperienza così estrema. Mi sento molto fortunato ad averlo fatto.

Evanna, è vero che ha battezzato i suoi gatti come i personaggi di Harry Potter?
E.L.: Solo uno. Ed è morto.

Dal 13 luglio per voi comincerà una nuova vita. Prossimi progetti?
OP: Troppo presto per dirlo. Ci stiamo guardando intorno, questa settimana abbiamo ricevuto alcune telefonate, stiamo valutando. Siamo eccitati all’idea di fare qualcosa di completamente nuovo.
E.L.: Vorrei continuare a recitare, ma prima finirò l’università. Se dovesse capitare qualcosa di buono nel frattempo, naturalmente lo accetterò.

Meglio il cinema o la tv?
JP: Al cinema hai più tempo per riflettere, per costruire il personaggio. Con la televisione è più facile sbagliare.

Se aveste una bacchetta magica, cosa fareste?
JP: La pace nel mondo, naturalmente. E poi farei una cosa per me. Mi trasformerei in un grande calciatore.
OP: Soldi.

Non ne avete guadagnati già abbastanza?
OP: Non per me! Intendo per le squadre di calcio inglesi.

Dei due Phelps, chi è il fratello più magico?
OP: Io, naturalmente.
JP: Confermo. Lui. Anche se dice un sacco di scemenze.

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