elgatoloco
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lunedì 22 giugno 2020
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benicio del toro toujours un grand
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"Dont't Be Alfraid in the Dark"(regia diTroy Nixey, generalmente cartoonist , ma sceneggiatura di Benicio Del Toro e Timothy Robbins, 2011)sarebbe remake di un film TV di quasi 40 anni prima(2011)ma in realtà sembra sia decisamente nuovo in molte cose rispetto all'originale, che non risulta essere stato proposto a suo tempo in Italia.La mano di Del Toro la si vede decisamente, in questa ambientazione gotica(il papà della bimba"che vede"è un arichitetto, che però non vede cantina segreta, spazi che si aprono in maniera atipica), dove ogni stanza ha un valore quasi"metafisico"e dove le"manifestazioni"cui nessuno crede, salvo ovviamente la bambina, avvengono in modo deciso, non solamente"escondido"o "Implicito"ma vengono a invadere lo schermo, pullulando(è un"classico")soprattutto nei letti di notte quando si dorme e/o cerca di dormire.
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"Dont't Be Alfraid in the Dark"(regia diTroy Nixey, generalmente cartoonist , ma sceneggiatura di Benicio Del Toro e Timothy Robbins, 2011)sarebbe remake di un film TV di quasi 40 anni prima(2011)ma in realtà sembra sia decisamente nuovo in molte cose rispetto all'originale, che non risulta essere stato proposto a suo tempo in Italia.La mano di Del Toro la si vede decisamente, in questa ambientazione gotica(il papà della bimba"che vede"è un arichitetto, che però non vede cantina segreta, spazi che si aprono in maniera atipica), dove ogni stanza ha un valore quasi"metafisico"e dove le"manifestazioni"cui nessuno crede, salvo ovviamente la bambina, avvengono in modo deciso, non solamente"escondido"o "Implicito"ma vengono a invadere lo schermo, pullulando(è un"classico")soprattutto nei letti di notte quando si dorme e/o cerca di dormire... Animali/mostri realizzati con intelligenza, senza sciocche ricerche del"più terribile", che in genere nasconde una profonda insicurezza e più ancora una faciloneria che non conosce, diciamo così; "sconti": C'è poi il giardino, il vecchio guardiano ammonente la bambina e anche i grandi. la storia pregressa di un pittore che...(qui mi fermo, non volendo rivealre il "busillis"), ma anche il contrasto dlela bambina, invero preadolescente con la findanzata del papà, che vorrebbe surrogarle la mamma, che però poi alla fine del film(marcando un'"evoluzione", se si vuole)assume vwramente tale funzione"surrogatoria", Decisamente una condizione interessante, quella del film , dove gli elementi non sono affastellati, ma ben armonizzati, cosa invero rara(o abbastnaza rara)nei film"di puro miedo...", dove spsso(ma qui assolutamente no, intelligentemente)il tutto si riduce all'effetto, appunto, che"spaventa"o almeno dovrebbe servire a creare paura.agnoscia etc. Interpreti notevoli Katie Holmes, Guy Pearce, Baillee Madison, Jack Thompson nei ruoli principalI(e non è un film"carico"di personaggi, altro merito per run film fantastico), dove sceneggiatura, regia attenta a seguirla senza particolari"escapismi"o fughe non si sa bene in quale direzione(in avanti spesso sembra indicare un'altra direziione, in genere, in modo confuso, i"lati")concorrono a creare un'opera intelligente, che si distingue dalla"confusione"imperante, quando il genere è quello che definiamo"horror fnatastico".... El Gato
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tmpsvita
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giovedì 14 settembre 2017
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si poteva fare meglio
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La storia del film si sviluppa in maniera prevedibile soprattutto perché canonica, oramai, per il genere horror ma, data la presenza di Guillermo Del Toro come produttore e sceneggiatore, il film riesce comunque a colpire ogni tanto grazie a qualche spiraglio di creatività che non guasta mai in un horror e che lo rendono vagamente originale.
A stupirmi maggiormente, però, è la fotografia che, con dei colori surreali e particolarmente suggestivi, cerca in tutti i modi di creare una atmosfera inquietante che, tuttavia, non riesce mai a consolidarsi, a causa di una sceneggiatura poco incisiva e una mancanza di una giusta dose di ambiziosità che avrebbe potuto trasformare questo discreto e piacevole horror, in un film decisamente più bello e meno facilmente dimenticabile.
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La storia del film si sviluppa in maniera prevedibile soprattutto perché canonica, oramai, per il genere horror ma, data la presenza di Guillermo Del Toro come produttore e sceneggiatore, il film riesce comunque a colpire ogni tanto grazie a qualche spiraglio di creatività che non guasta mai in un horror e che lo rendono vagamente originale.
A stupirmi maggiormente, però, è la fotografia che, con dei colori surreali e particolarmente suggestivi, cerca in tutti i modi di creare una atmosfera inquietante che, tuttavia, non riesce mai a consolidarsi, a causa di una sceneggiatura poco incisiva e una mancanza di una giusta dose di ambiziosità che avrebbe potuto trasformare questo discreto e piacevole horror, in un film decisamente più bello e meno facilmente dimenticabile.
Peccato perché di elementi interessanti ce ne sono molti ma tutti miscelati in modo troppo confusionario e sviluppati in maniera superficiale, per questo lo spettatore trova molta difficoltà nel notarli e, quindi, apprezzarli adeguatamente.
Nonostante i vari problemi, l'ho trovato molto piacevole da guardare e ho apprezzato molto lo spirito con il quale il film è stato realizzato.
Da ogni inquadratura e sequenza, dirette da Troy Nixey che si destreggia con sorprendente e la maestria dietro la camera da presa, traspare una genuina voglia di realizzare qualcosa di nuovo e interessante.
VOTO : 6/10
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flatout
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venerdì 20 novembre 2015
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un horror dall'impianto (troppo) classico
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2 stelle, ma mi sto seriamente chiedendo se questo film se le merita. Il film ha una buona regia ed una discreta fotografia, ma per il resto mi sono veramente annoiato a morte. La pellicola ha un impianto eccessivamente classico, e se non fosse per quelle simpatiche (eddai non erano mica fatte per far paura) creaturine, il mio giudizio sarebbe ulteriormente calato. Il tutto è una fiera del giá visto (come d'altronde la maggior parte dei film horror recenti): casa nuova o del lontano amico dello zio della portinaia del nipote del protagonista morto in circostanze misteriose in quello stesso luogo, si iniziano a verificare cose strane, e quando è presente una bambina tutti avremo sentito almeno una volta il dialogo padre/figlia: 'ti giuro non sono stata io!' 'fila e vai in camera tua a riflettere sul tuo gesto'.
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2 stelle, ma mi sto seriamente chiedendo se questo film se le merita. Il film ha una buona regia ed una discreta fotografia, ma per il resto mi sono veramente annoiato a morte. La pellicola ha un impianto eccessivamente classico, e se non fosse per quelle simpatiche (eddai non erano mica fatte per far paura) creaturine, il mio giudizio sarebbe ulteriormente calato. Il tutto è una fiera del giá visto (come d'altronde la maggior parte dei film horror recenti): casa nuova o del lontano amico dello zio della portinaia del nipote del protagonista morto in circostanze misteriose in quello stesso luogo, si iniziano a verificare cose strane, e quando è presente una bambina tutti avremo sentito almeno una volta il dialogo padre/figlia: 'ti giuro non sono stata io!' 'fila e vai in camera tua a riflettere sul tuo gesto'. E sul finale quei 5 minuti di invasione vera e propria che potrebbero finire solo in due modi contrapposti (e non ve li dico neanche, a che servirebbe?). L'unica cosa che ho apprezzato nel disperato tentativo di restare sveglio sono state le leggere venature fantasy che, alla lontana, ci riportano alle atmosfere de 'il labirinto del fauno' (e guarda caso il film è, purtroppo, sceneggiato da del toro).
Bah sono stato troppo buono in questa valutazione.
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andre91mortimer
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lunedì 19 maggio 2014
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nuova visione delle creature fantasy
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Devo dire che è stato molto difficile dare un voto. Infatti credo che questo film abbia delle punte di eccellenza, ma anche delle parti molto vulnerabili. La trama è molto semplice, ci troviamo dinanzi ad una famiglia che si trova a “combattere” contro dei mostri che si muovono nell'oscurità. La visione di Guillermo del Toro secondo me è affascinante. Come anche nel Labirinto del Fauno ( un film di cui consiglio la visione), ci troviamo davanti a delle creature fantasy, di cui viene stravolta la normale rappresentazione. Infatti questi esserini, durante il film, vengono riconosciuto come gnomi o addirittura fate (in questo caso fatine dei denti).
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Devo dire che è stato molto difficile dare un voto. Infatti credo che questo film abbia delle punte di eccellenza, ma anche delle parti molto vulnerabili. La trama è molto semplice, ci troviamo dinanzi ad una famiglia che si trova a “combattere” contro dei mostri che si muovono nell'oscurità. La visione di Guillermo del Toro secondo me è affascinante. Come anche nel Labirinto del Fauno ( un film di cui consiglio la visione), ci troviamo davanti a delle creature fantasy, di cui viene stravolta la normale rappresentazione. Infatti questi esserini, durante il film, vengono riconosciuto come gnomi o addirittura fate (in questo caso fatine dei denti). Una visione unica nel suo genere, questi esseri per definizione buoni e che aiutano l'essere umano, in questa pellicola li troviamo addirittura contro l'uomo. Anche la rappresentazione grafica rende molto la trasformazione di questi esseri. Le immagini sono bellissime, trasmettono la giusta ansia e freneticità, senza eccedere e diventare un horror vero e proprio. Anche gli attori li ho trovati discreti, la più brava a mio parere è la protagonista Bailee Madison, con grande espressività del volto, pur essendo molto giovane. Ora passiamo alle parti negative di questo film. La trama, purtroppo troppo semplice e sbrigativa, poteva essere sfruttata sicuramente in maniera migliore. Quindi delle volte risulta quasi lacunosa, quasi come se mancasse qualcosa, in realtà viene spigato tutto, ma c'è poco da spiegare. I personaggi, oltre alla protagonista, praticamente non vengono caratterizzati e descritti psicologicamente. Per questo i vari soggetti non ci entrano nell'animo e non riusciamo a calarci nei loro sentimenti e nei loro pensieri. Quindi credo che sia un film con un potenziale alto che non è stato sfruttato. Comunque da vedere per passare un'ora e mezza in maniera piacevole.
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gurdjieff
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mercoledì 26 febbraio 2014
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allucinante
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Inguardabile e indecente la trama, assurda la regia.
Lasciate perdere.
Un horror da quattro soldi e spesi pure male.
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(di andre91mortimer)
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viktor von doom
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giovedì 26 settembre 2013
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laricetta manca di coraggio.
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non avere paura del buio è un film riuscito purtroppo solamente a metà.uno di quei film una volta finita la visone ti domandi come sarebbe potuto essere se...il film prodotto dal bravissimo del toro ha una piacevole quanto azzeccata fotografia.svenari evocativi e impiega nel ruolo di portatori del male delle interessanti creature che,insieme ai loro comportamente e alle situazioni a cui danno vita,ricordano tanto quei b-movie horror anni 80 che,sempre più spesso,mi capita di rimpiangere guardando gli horror di ultima generazione.tuttavia il film è reso zoppicante da una scelta del cast che,personalmente,non ho apprezzato e da un freno premuto troppo spesso la dove invece si sarebbe dovuto premere sull'acceleratore della violenza.
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non avere paura del buio è un film riuscito purtroppo solamente a metà.uno di quei film una volta finita la visone ti domandi come sarebbe potuto essere se...il film prodotto dal bravissimo del toro ha una piacevole quanto azzeccata fotografia.svenari evocativi e impiega nel ruolo di portatori del male delle interessanti creature che,insieme ai loro comportamente e alle situazioni a cui danno vita,ricordano tanto quei b-movie horror anni 80 che,sempre più spesso,mi capita di rimpiangere guardando gli horror di ultima generazione.tuttavia il film è reso zoppicante da una scelta del cast che,personalmente,non ho apprezzato e da un freno premuto troppo spesso la dove invece si sarebbe dovuto premere sull'acceleratore della violenza.il film finisce cosi con il risultare poco spaventoso e ancorato all'ideale di favola dark e dimenticandosi che un horro deve fare paura,far saltare sulla sedia e angosciare(o almeno una di queste tre cose)c'è da dire che guardandolo senza la pretesa di morire di paura il film rivela una trama che si sviluppa piacevolmente e senza intoppi e un finale che nel suo non essere troppo buonista si rivela apprezzabile.peccato per alcune scelte che ne hanno fatto un capolavoro mancato.
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koko69
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mercoledì 3 aprile 2013
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bello, una trama semplice ed efficace. da vedere!!
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Decisamente bello. Pochi elementi e ben sviluppati fanno di questo film un ottimo film.
Bella l'ambientazione e bello quel sottile filo di paura che ti tiene sospeso dall'inizio alla fine.
Un film da vedere!
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toty bottalla
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sabato 23 marzo 2013
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piccoli horrori!
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L'ambientazione, la location e la fotografia sono le cose belle del film che però non funzionano in una trama a metà fra il serio e il ridicolo. Saluti.
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onufrio
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mercoledì 6 marzo 2013
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i demonietti del dentino
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La villa del famoso pittore naturalista Emerson Blackwood, a distanza di secoli, dopo essere stata lungamente abbandonata,viene ristruttarata sotto le cure di una coppia: Kim (K.Holmes) e Alex (G.Pearce). L'arrivo della figlia di Alex, Sally, mandata dalla ex moglie per vivere assieme al padre ed alla "matrigna", non viene presa molto bene dalla bambina,indispettita soprattutto da Kim. Un giorno nel suo vagabondare tra i giardini della villa, scopre dietro dei cespugli una cantina, cantina che molti misteri cela, e soprattutto delle voci provenienti da un vecchio inceneritore chiuso con numerose viti. Thriller/Horror/Fiabesco, carine (nella loro bruttezza) le creature, storia piacevole, da definirsi una fiaba in chiave dark.
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La villa del famoso pittore naturalista Emerson Blackwood, a distanza di secoli, dopo essere stata lungamente abbandonata,viene ristruttarata sotto le cure di una coppia: Kim (K.Holmes) e Alex (G.Pearce). L'arrivo della figlia di Alex, Sally, mandata dalla ex moglie per vivere assieme al padre ed alla "matrigna", non viene presa molto bene dalla bambina,indispettita soprattutto da Kim. Un giorno nel suo vagabondare tra i giardini della villa, scopre dietro dei cespugli una cantina, cantina che molti misteri cela, e soprattutto delle voci provenienti da un vecchio inceneritore chiuso con numerose viti. Thriller/Horror/Fiabesco, carine (nella loro bruttezza) le creature, storia piacevole, da definirsi una fiaba in chiave dark.
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bartolizio
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giovedì 20 dicembre 2012
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remake poco riuscito
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Forse rientro tra i pochi fortunati che hanno visto la versione del 1973 in italiano, che fu trasmessa da una tv privata verso la fine degli anni 80, ora comunque è reperibile una versione sottotitolata. Come la maggior parte dei remake di film fantasy, anche questo è deludente e poco incisivo, non bastano gli effetti speciali digitali per creare suspense e paura. Erano più reali i gnometti della versione precedente, anche gli attori erano più bravi. Eppure si trattava di un film televisivo senza nessuna pretesa. Mi ricordo che fu trasmesso con il titolo: Non aver paura delle tenebre. Maurizio.
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