Chissà qual è l'uomo giusto, e qual è quello sbagliato. Le tre protagoniste del film di Salvatore Allocca e Daniela Cursi Masella sembrano saperlo benissimo. Una colleziona uomini come fossero figurine di un album Panini, peccato che siano tutti sbagliati. Un'altra sta bene attenta a non amarne neppure uno. Gli uomini, pensa, sono come i cavalli: stalloni, oppure brocchi. L'ultima decide, in un battibaleno, che occorre un gesto finale, coraggioso. E si sposa. Ma non serve a niente, si ritorna presto alla casella di partenza.
Il film è diretto da due registi giovani, Salvatore Allocca e Daniela Cursi Masella, che è anche autrice del romanzo da cui il film nasce. Cast tutto femminile: Francesca Inaudi (Noi credevamo), Giulia Bevilacqua (Distretto di polizia) e Giorgia Surina, già volto di Mtv. Trentenni inquiete, cuori in attesa. Giovani donne, con il principe azzurro ancora nella mente. Peccato che si incontri di rado, nelle strade di Roma. E anche altrove.
Il film è stato presentato nelle isole Eolie, fra le anticipazioni del listino della Twentieth Century Fox della prossima stagione: uscirà prestissimo, già questa estate. Le tre protagoniste lo raccontano. "Io sono una fotoreporter di guerra", spiega Giorgia Surina. "Una donna che anche in amore fa scelte forti: mi sposo, sorprendendo le amiche e persino me stessa. Ma il coraggio non paga: la vita di tutti i giorni mi fa capire di aver preso un abbaglio colossale...".

Francesca Inaudi, come si dividono gli uomini secondo il tuo personaggio?
Come i cavalli: ci sono gli stalloni, i brocchi, i purosangue. Sono una donna impermeabile alla seduzione. Una di quelle che, alla prima fessura emotiva, si sciolgono come neve al sole, e amano davvero.

Giulia Bevilacqua, tu invece gli uomini li consumi come biglietti del tram...
Peccato che siano tutti sbagliati, però.

Enrico Silvestrin, sei un macho tatuato, un prototipo dello sciupafemmine...
Ma un macho che rivela insospettabili lati umani. Uno sciupafemmine in evoluzione....

Giorgia Surina, che cosa è in definitiva questo film?
È una specie di catalogo di tic, manie, ossessioni, debolezze femminili. Tra Sex and the City e i film di Woody Allen. Per scoprire, alla fine, che il sesso debole è in realtà quello forte. Le donne? In realtà sono le uniche capaci di prendere decisioni, in materia d'amore. Gli uomini tirano in lungo le cose anche quando tutto è morto e sepolto. E anche allora, fanno come se niente fosse.