Se negli States i risultati al box office durante i mesi caldi sono garantiti, da noi solo l'intervento di Capitan America o Green Lantern potrà salvare le sale dalla stanca del solleone. A poche settimane di distanza, sui grandi schermi si avvicenderanno alcuni tra i cinecomics più attesi dell'anno, perfettamente addestrati a tenere alti gli incassi. Meglio dello shakespeariano Thor di Branagh, fa da ottimo apripista ad un'estate coi superpoteri X–Men: L'inizio, riuscito nell'arduo compito di accontentare sia gli accaniti fan della Marvel sia chi del mondo delle strisce sa poco o niente. Dopo aver esplorato il fumetto in maniera scorretta e irresistibile in Kick-Ass, Matthew Vaughn mostra con competenza stilistica e credibilità drammaturgica la nascita dei supereroi mutanti, raccontando i motivi per cui Xavier e Erik sono diventati il Professor X e Magneto. Sfaccettato e inventivo, il film non fa rimpiangere Bryan Singer – che aveva avuto l'idea di un prequel subito dopo il primo X-Men - qui solo produttore.

Con un budget di 150 milioni di dollari, la Paramount tenta il colpo grosso con Captain America: Il primo vendicatore, dal 22 luglio nelle sale americane e dal 27 nelle nostre. La Sentinella della Libertà avrà il volto di Chris Evans, così a suo agio nei cinecomix da aver interpretato due volte l'eroe Marvel Torcia Umana (I fantastici 4 e I fantastici 4 e Silver Surfer) e Jensen in The Losers, ispirato ad una serie della Dc Comics. A lungo atteso, il blockbustrer sul più patriottico dei supereroi arriva a settant'anni precisi dall'uscita del primo albo creato da Joe Sion e Jack Kirby e a venti dall'economica e scadentissima versione Cannon in cui il difensore della Patria era nientedimeno che Matt Salinger, figlio dell'autore di "Il giovane Holden".

Con un giorno di anticipo rispetto agli americani, il 18 agosto sarà poi la volta di Conan, non un supereroe, ma pur sempre un tipo abbastanza tosto. Nato dai racconti heroic fantasy di Robert Ervin Howard all'inizio degli anni Trenta e trasformato in fumetto a partire dal 1970 dalla Marvel, il condottiero nato in Cimmeria durante l'era Hyboriana ha nella mente di tutti le fattezze del giovane Schwarzenegger nella wagneriana visione cinematografica di John Milius, Conan il barbaro, oppure in quella fanfarona di Richard Fleischer, Conan il distruttore. La risposta a Governator del nuovo millennio è il modello e attore Jason Momoa, alle prese con spade e mostri vari sotto la regia di Marcus Nispel.

Uscito il 17 giugno negli Stati Uniti e da noi solo il 31 agosto, direttamente dalla Dc Comics arriva anche Lanterna verde, in sfavillante stereoscopia d'ordinanza. Di un anno più vecchio di Capitan America (la prima apparizione è su un "All American Comics" del 1940) e più amato negli Usa che da noi, il fumetto racconta di un corpo di polizia spaziale, fondato da un popolo di immortali che vive sul pianeta Oa, con il difficile compito di mantenere la pace nell'Universo. Ryan Reynolds sarà Hal Jordan, pilota militare che entra in possesso di un anello capace di trasformarlo nell'unico umano dell'esercito galattico. Dirige il competente Martin Campbell di Casino Royale. Insomma, gli entusiasti del genere hanno di che aspettare.