Already Famous

Il giorno del suo sesto compleanno, Ah Kiao, soffiando sulle candeline della torta, esprime il desiderio di diventare una star. Peccato che, come le fa notare la mamma, avendo rivelato il proprio desiderio, rischia di non vederlo realizzarsi. Divenuta una giovane donna, Ah Kiao lavora effettivamente per la televisione. Vende, infatti apparecchi televisivi in un negozietto del suo villaggio in Malaysia. In cuor suo, sogna però di aggregarsi alla schiera di cinesi di Malaysia che hanno fatto fortuna nello showbusiness singaporese. La nonna semi-cieca, che rivendica una storia d'amore con Zhao Lei, stella di The Kingdom and the Beauty, la incoraggia nel perseguire il suo sogno, mentre Ah Kiao, a sua volta, sprona un bambino cicciottello a non desistere nel suo difficile traguardo di diventare un ballerino di danza classica. Quando una nuova campagna di Starz Search viene inaugurata, Ah Kiao decide di mollare tutto e volgersi a sud, affibbiandosi pure un nome d'arte: Zann. A Singapore, l'attende un prevedibile brusco risveglio, ovvero una dura gavetta come promoter prima e comparsa poi, ma anche l'inattesa corte di un principe azzurro proletario taiwanese.
Already Famous, opera prima nella regia e sceneggiatura cinematografiche dell'attrice televisiva Michelle Chong (nota al pubblico locale soprattutto per la partecipazione alla popolarissima serie The Noose, che gioca nel titolo con l'assonanza tra le parole "news" e "noose", ossia il capestro, il cappio - con cui vengono eseguite le condanne a morte a Singapore) è per certo la più bella sorpresa del cinema singaporese del 2011. Non solo il film, cavalcando certo la notorietà mediatica della sua regista/interprete si è imposto come uno dei grandi successi locali dell'annata, ma ha anche convinto da un punto di vista del divertimento garbato e della tenera spontaneità del racconto. Capita infatti di rado che, a qualsiasi latitudine, comici dai trascorsi televisivi rivelino la sensibilità che Chong dimostra in termini di ritmo cinematografico e di impostazione di regia. Already Famous, infatti, non ricorre mai alla staticità dello sketch televisivo e fa suo un brioso ritmo comico, ricco di invenzioni non solo verbali, ma anche visive che lo rendono piacevole e spesso persino esilarante al di là delle specificità linguistiche e alle citazioni e comparsate che fanno riferimento al contesto locale. Al di là di gag riusciti e di una galleria di personaggi eccentrici (la madre scommettitrice, i promoter gay Ernest e Vaness, Angie la comparsa collega/rivale maestra nelle scene in cui farsi sparare) e una cornucopia di situazioni tragicomiche (tutta la sezione di apprendistato allo showbiz - che sicuramente riflette molto di quanto esperito da Michelle Chong stessa o da suoi conoscenze...), Chong, però, riesce anche nel regalare allo spettatore qualcosa di assai più raro. Il personaggio di Ah Kiao, infatti, che poteva ridursi a macchietta oggetto di sberleffo comico, man mano che il film procede si arricchisce di un'umanità che la rende cara e vicina al pubblico. Already Famous, insomma, valica la dimensione della commedia (anche romantica, laddove Ah Kiao flirta con il suo spasimante taiwanese), spingendosi nei territori del romanzo di formazione. Ah Kiao cresce in consapevolezza e maturità, mentre nello spettatore cresce l'affetto per questa kampung girl (ragazza di villaggio) malaysiana la cui ingenuità ha un che dei personaggi classici di Audrey Hepburn.

Di Paolo Bertolin, tratto dal catalogo Far East Film Festival 14