Albert Nobbs |
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Un film di Rodrigo García.
Con Glenn Close, Mia Wasikowska, Aaron Taylor-Johnson, Janet McTeer.
continua»
Titolo originale Albert Nobbs.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 113 min.
- Gran Bretagna 2011.
- Videa
uscita venerdì 10 febbraio 2012.
MYMONETRO
Albert Nobbs
valutazione media:
2,81
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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lunedì 26 marzo 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Uno dei camerieri dell'hotel di proprietà della duchessa Baker, a Dublino, è in realtà una donna travestita da uomo perché così aveva trent'anni prima trovato più facilmente lavoro.
Già nel 1982 Glenn Close aveva interpretato a teatro questo difficile personaggio di una commedia di George Moore e da allora ebbe l'idea, realizzata solo l'anno scorso per l'approvazione del suo amico regista Rodrigo Garcia, di portarlo sul grande schermo.
Solo così il vasto pubblico del cinema ha potuto apprezzare ancora una volta la straordinaria forza interpretativa di questa singolare protagonista in una delle sue più delicate performance.
Dico subito che chi predilige i film d'azione rischia di trovare noioso questo lungometraggio, di cui va apprezzata la ricostruzione minuziosa e profonda di una persona che lotta nel difficile e ipocrita mondo del XIX secolo irlandese, prigioniera del suo ingenuo stratagemma per la sopravvivenza. Il signor Nobbs, insospettabile nel suo aplomb, vive nel terrore che venga scoperta la sua identità.
Servitore zelante, premuroso e discreto, bravo nell'assecondare le simpatie e le debolezze degli ospiti, Albert fa una vita molto riservata e morigerata, ottenendo anche laute mance, che accuratamente nasconde insieme alle retribuzioni per il suo servizio, pazientemente raccogliendo la somma necessaria per realizzare un sogno segreto: acquistare un negozio che gli consenta di riscattarsi da una vita di stenti.
Senza mostrarlo, il film tratta con intelligenza alcuni temi che ancora oggi fanno molto riflettere: la diversità della considerazione e della retribuzione del lavoro a seconda del sesso, a dispetto del dichiarato e a parole indiscusso diritto alle pari opportunità, la liceità e la disapprovazione sociale per il matrimonio o comunque l'unione di fatto tra persone dello stesso sesso, il tutto nello scorrere di una storia verisimile nella sua stranezza, nell’esposizione di due mondi paralleli, degli ospiti e dei servitori.
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