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The Twilight Saga Eclipse: la bella e la bestia

Stewart e Lautner alla conferenza stampa romana.
di Marianna Cappi

Estreme conseguenze di una scelta difficile
Robert Pattinson (37 anni) 13 maggio 1986, Londra (Gran Bretagna) - Toro. Interpreta Edward Cullen nel film di David Slade The Twilight Saga - Eclipse.

giovedì 17 giugno 2010 - Incontri

Estreme conseguenze di una scelta difficile
K risten Stewart e Taylor Lautner, altrimenti noti come Isabella Swan e Jacob Black, sono apparsi velocemente alla stampa romana per riportare alta l'attesa sul nuovo capitolo in uscita della saga di Twilight.
Eclipse, che uscirà nelle sale il 30 giugno, si annuncia come un giro di vite, il crocevia dove gli elementi in gioco si ritrovano faccia a faccia e le scelte sentimentali, così come gli scontri sanguinosi, non sono più evitabili. Mentre Bella si prepara a portare alle estreme conseguenze il suo desiderio di vivere per sempre con Edward, una scelta molto più difficile, quella tra l'amore per il vampiro e l'amicizia con il licantropo Jacob, la divide interiormente e non è nemmeno priva di conseguenze esterne, più grandi di lei. Intanto, i Cullen devono fronteggiare il potente esercito dei NeoNati, vampiri giovani, assetati, senza scrupoli. Come se non bastasse, tanto Victoria che i Volturi non perdono di vista Bella e Edward e, in modi e per ragioni diverse, chiedono la fine della vita della ragazza.
A guidare questa escalation, nel rispetto del consueto avvicendamento al posto di comando, questa volta è David Slade, che si è imposto all'attenzione con Hard Candy, nel 2003, e ha già saggiato la materia vampiresca col successivo 30 giorni di buio.

Uno degli aspetti più interessanti della saga è la compresenza di diversi e opposti punti di vista. Come vedete Eclipse?
T.L.: Eclipse è sempre stato il mio libro preferito fra i quattro della saga e, fino ad ora, è diventato anche il mio film preferito della serie. Prende tutto, la storia romantica, l'azione, il pericolo e lo porta ad un livello superiore. Qui, in questo capitolo, c'è il climax del triangolo amoroso e il massimo dell'azione.
K.S.: È il punto cruciale per Bella: deve decidere cosa fare. Nel prossimo episodio si sposerà e avrà una figlia ma è qui che finalmente apre gli occhi sulla difficoltà della sua scelta, guarda a Jacob e si chiede davvero cosa le possa offrire così che il triangolo si fa concreto, reale e la scelta irreversibile.

Dopo Catherine Hardwicke e Chris Weitz, è ora il turno di David Slade. Cosa è cambiato?
K.S.: Ogni film poneva le sue sfide e credo che ogni film abbia avuto il regista più adatto, quello che lo ha girato nel modo migliore. David sicuramente ci ha fatto lavorare sodo. Se avessimo avuto sempre lo stesso regista forse sarebbe stato facile impigrirsi, invece David ha voluto ripensare e rivedere tutto, ci ha tenuto al chiodo.
T.L.: Dopo due anni ci eravamo un po' abituati al punto di vista dei nostri personaggi. Lavorare con registi diversi ci ha costretto ogni volta a riguardarli, a metterli in discussione.

Come sono cambiati i vostri personaggi? Come avete affrontare la richiesta di una maggior action?
T.L.: Il mio personaggio è cambiato molto nel corso della serie: in Twilight era solo un ragazzino alla mano, in New Moon cominciava a cambiare, a diventare qualcuno, in Eclipse è maturo, è una persona nuova. Dal punto di vista dell'azione noi due non abbiamo fatto molto, in realtà: ogni volta che la scena si scaldava io venivo trasformato in un lupo mannaro e perciò la palla passava alla computer grafica, e Kristen se ne stava per lo più seduta in un angoletto a guardare gli altri sbranarsi tra loro.
K.S.: In questo terzo film Bella cambia moltissimo. Nel primo si lancia in qualcosa di ignoto, si abbandona, ma è una storia d'amore perfetta, idealizzata. In questo film quella visione romantica deve lasciare il posto ad una visione più cruda.

È ora ufficiale la notizia che "Breaking Dawn" verrà spezzato e girato in due film. Come l'avete accolta?
K.S.: Quando hai la possibilità di interpretare un personaggio così a lungo, si va oltre la superficie e si entra nelle sfumature. È bello. Solitamente l'adattamento di un libro fa invece sì che molte sfumature si perdano, per le richieste di sintesi, ma in questo caso ci si è presi il giusto tempo per non tralasciarle.
T.L.: Sarebbe stato in ogni caso impossibile condensare quel libro in un solo film. Per coprire tutto il materiale che c'è, questo era l'unico modo.

Che messaggio inviate, col vostro lavoro, ai tantissimi ragazzi che adorano questa saga?
K.S.: è stato bello interpretare Bella e credo che le ragazzine si identifichino volentieri in lei perché è una ragazza in gamba. Compie molti errori ma è forte, è "cool"; non importa se fai degli errori quel che conta è come affronti la vita, i problemi che ti riguardano e lei è una che li affronta, non li evita.
T.L.: Non penso siano film solo per ragazzini, chiunque può apprezzarli. Di Jacob ammiro la perseveranza. Sa quello che vuole, non è pronto a rinunciarci e lotta per questo. È un bel messaggio.

Un successo così cambia la vita di due ventenni, anche solo perché non potete più permettervi di uscire senza subire l'assalto dei fan, senza avere una guardia del corpo. Come lo gestite?
T.L.: Le nostre vite sono cambiate molto, è indubbio, e c'è l'aspetto negativo della continua presenza dei media e dei curiosi, ma c'è anche l'altra faccia della medaglia e cioè che ci è stata data la possibilità di fare quello che ci piace fare. Credo che i pro siano più che i contro, in fondo, bisogna sapersi adattare, riflettere di più sul come e quando fare le cose.
K.S.: Penso anche io che siamo fortunati e ci siamo ritrovati nella posizione ideale per un attore: quella di poter scegliere. Sei costretto ad essere più cosciente di te stesso, ma non devi cambiare, resti quella che sei.

Non teme di restare incollata per sempre a questo ruolo?
K.S.: Da una parte è molto lusinghiero pensare che la gente è affezionata alla mia Bella, significa che ho reso il personaggio credibile. Ma non sono tutti fan di Twilight al mondo e ho già fatto delle scelte al di fuori della serie e continuerò a farle. D'altronde questa è una cosa che non posso controllare.

Jacob è un mostro, anche se decisamente edulcorato e sexy. Cosa vuol dire per un attore interpretare un licantropo?
T.L.: Non mi penso come un lupo mannaro, mi penso come un ragazzo che compete con un altro, che non è poi così malaccio (ride, ndr), per la donna che ama. Credo che se privassimo il film dell'aspetto mostruoso, dei licantropi e dei vampiri, la storia reggerebbe comunque. Ma darei la maggior parte del credito ai personaggi, più che agli attori. Sono loro che funzionano.

Avete parlato di progetti intermedi, cui parteciperete prima di iniziare le riprese di "Eclipse". Quali sono?
K.S.: Io girerò Sulla Strada, per la regia di Walter Salles, prodotto da Coppola e tratto dal romanzo di Jack Kerouac. Non vedo l'ora.
T.L.: Io comincio tra due settimane Abduction, di John Singleton. Anch'io non vedo l'ora.

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