g.cooper
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domenica 5 dicembre 2010
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onore ai validi meriti
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Ogni film dovrebbe essere visto, osservato, sezionato e poi valutato in base a quella che è la sua dimensione..
Secondo quest’ottica "in tre all’improvviso" rientra nel catalogo opere cinefile che non pretendono ne di sorprendere, ne di segnare con un trattino indelebile la storia del cinema, ne di trasmettere una qualche logica o savoir faire sociale..Si pone invece un altro scopo, quello di regalare benessere allo spettatore, di farlo sentire a proprio agio, di distrarlo dolcemente e per alcuni lunghi attimi dalla vita spesso frenetica e ossessiva, di portarlo metaforicamente “mano nella mano” a divertirsi, ridere e concedersi l'occasione di star bene pur stando solo a "guardare".
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Ogni film dovrebbe essere visto, osservato, sezionato e poi valutato in base a quella che è la sua dimensione..
Secondo quest’ottica "in tre all’improvviso" rientra nel catalogo opere cinefile che non pretendono ne di sorprendere, ne di segnare con un trattino indelebile la storia del cinema, ne di trasmettere una qualche logica o savoir faire sociale..Si pone invece un altro scopo, quello di regalare benessere allo spettatore, di farlo sentire a proprio agio, di distrarlo dolcemente e per alcuni lunghi attimi dalla vita spesso frenetica e ossessiva, di portarlo metaforicamente “mano nella mano” a divertirsi, ridere e concedersi l'occasione di star bene pur stando solo a "guardare"..E se la meritocrazia è un valore importante, allora va riconosciuto che questo suo scopo questo film lo raggiunge in pieno..
Per la cronaca, qua in maniera effimera considerata, la trama va riconosciuta come un pò particolare (il pregiudizio porta a parlare di potente dejà vu ma, ma in realtà le vicende presentate hanno un piglio tutto loro, distinguendosi dal resto dei lavori in passato già conclusi nel genere dell'average-commedy), con un leggero senso di stranezza e puntellata da alcune spigolature..Il regista è però riuscito ad avere la capacità di dare in tal senso al film una sorta di senso di consapevolezza, rendendo queste spigolature smussate e quindi di conseguenza accettabili..
Ergo ne deduco una valutazione di 6,5 (per trama e relative sfaccettature e trattazioni presentate) +0,5 (per la già citata attitudine del film nel mettere a proprio agio lo spettatore in termini di confort pregnante di divertimento).
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alphy85
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sabato 4 dicembre 2010
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delizioso insieme di sentimenti
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Una deliziosa commedia romantica in cui c'è spazio per attimi di tristezza.. ma dove amore e risate mostrano il loro potere curativo insieme alla voglia di fare e di essere all'altezza dell'inaspettato..
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ultimoboyscout
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sabato 29 gennaio 2011
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non è recitare una parte.
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Katherine Heigl è semplicemente deliziosa! Perfetta nella parte, col suo personaggio di donna che vuole essere forte e indipendente (più o meno sempre lo stesso dei suoi film del genere), coi suoi vizi e le sue ossessioni, il voler mascherare i difetti e i problemi e il voler apparire sempre perfetta. Le sue commedie sono sempre gradevolissime, non le solite e stupide commedie americane da botteghino, si mescola un minimo di intelligenza e di buon gusto e a volte si riesce a riflettere. Poi questa è secondo me una commedia atipica in cui un evento particolarmente drammatico va a sconvolgere tutto il piano narrativo e il clichè cui il film stesso dovrebbe appartenere.
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Katherine Heigl è semplicemente deliziosa! Perfetta nella parte, col suo personaggio di donna che vuole essere forte e indipendente (più o meno sempre lo stesso dei suoi film del genere), coi suoi vizi e le sue ossessioni, il voler mascherare i difetti e i problemi e il voler apparire sempre perfetta. Le sue commedie sono sempre gradevolissime, non le solite e stupide commedie americane da botteghino, si mescola un minimo di intelligenza e di buon gusto e a volte si riesce a riflettere. Poi questa è secondo me una commedia atipica in cui un evento particolarmente drammatico va a sconvolgere tutto il piano narrativo e il clichè cui il film stesso dovrebbe appartenere. Discreti i dialoghi, ma nella guerra dei sessi Heigl-Duhamel sarebbe servito qualcosa di più inciso e tagliente. Comunque carino, in certi momenti anche divertente, ricco di buoni sentimenti e dal finale che ci si aspetta. Complimenti per le torte!
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claudiamora
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lunedì 5 settembre 2011
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decisamente no!
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Sembra ricopiato dal film con Kate Hudson "Quando meno te l'aspetti". Stessa identica storia: genitori morti in incidente stradale che lasciano i propri figli alle cure di chi è single e giovane.
E' molto lento e con un finale scontato. Unico pregio è che il protagonista maschile è una novità nel panorama cinematografico.
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