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La fotogallery di Rapunzel - L'Intreccio della Torre

Un passo avanti dell'animazione in computer grafica.
di Marlen Vazzoler

Il camaleonte Pascal, l'animale da compagnia di Rapunzel.

martedì 23 novembre 2010 - Approfondimenti

L'obiettivo che John Lasseter, Clay Kaytis e Glen Keane si sono posti in Rapunzel - L'Intreccio della Torre è stato quello di estendere la computer grafica non solo agli elementi architetturali ma anche ai personaggi. Glen Keane cominciò a lavorare come regista del progetto nel 1996 ma, a causa di un infarto, nel 2008 fu costretto a lasciare la direzione a Byron Howard e Nathan Greno. A lui rimase il ruolo di produttore esecutivo prima e supervisore dell'animazione poi.
In un'intervista a "Collider", Keane ha raccontato: "Ho capito immediatamente… che non sapevo fare animazione con il computer. Ho provato per un giorno con questo film. Tutti mi dicevano che avrei dovuto imparare ma non avevo tempo per farlo perché stavo già progettando i personaggi. Ci sono tanti aspetti della CG che richiedono molto tempo, ma ho pensato: 'Ebbene, ci proverò'. Ma è stato così… doloroso". Come è accaduto in passato, anche il personaggio di Rapunzel è basato su un membro della famiglia Keane, ovvero la figlia Claire: “Ariel assomiglia a mia moglie... Tarzan era mio figlio mentre faceva skateboard... Ognuno dei personaggi riflette qualcuno della mia famiglia. La Bestia sono io. Con Rapunzel fin dall'inizio ho cominciato a pensare a mia figlia Claire. Quando era ancora bambina voleva sempre dipingere i muri e i soffitti di casa, era una forza della natura. Era costantemente in contrasto con mia moglie. Ho sempre visto Rapunzel come una persona irrefrenabile, incontenibile”.
Un altro punto che accomuna i personaggi creati da Keane sono i capelli, che in Rapunzel assumono una loro identità. “In ogni personaggio che ho fatto, i capelli rappresentano la crisi del protagonista nel film. Ariel vive sott'acqua e vede costantemente i suoi capelli fluttuare. Ricorda che questa ragazza vive in un altro mondo ma che vuole far parte di questo mondo. In Pocahontas c'è il vento che muove i capelli, come se fosse uno spirito. Nel caso della Bestia l'attenzione ricadeva sulla pelliccia! Si trattava di un monito continuo, della serie 'Sono una bestia. Come posso trasformarmi?'. Tarzan è simile alla Bestia per certi versi. Nel caso di Rapunzel, c'è un rimando continuo al fatto che ha un dono, un destino, uno scopo. Più cerchi di trattenerla e più i suoi capelli crescono. Se non fosse rimasta nella torre non penso che avrebbe avuto dei capelli così lunghi. È un suo problema, che le viene sempre ricordato. In ogni inquadratura i capelli avevano un ritmo diverso... I tecnici dovevano controllare 150000 capelli, e penso che ci siano riusciti”.
Proprio per i capelli la Disney ha creato un programma apposito per l'animazione (con 103 curve di riferimento per il movimento) e un altro programma dedicato al colore.
Altra “caratteristica” di Rapunzel - L'Intreccio della Torre è il rispetto delle tre linee guida della Pixar per fare un gran film:

1) Raccontare una storia avvincente che tenga le persone sulle spine. Non vedono l'ora di vedere cosa accadrà dopo.
2) Popolare la storia con personaggi interessanti e memorabili.
3) Mettere queste storie e questi personaggi in un mondo credibile. Non realistico, ma credibile.

Nonostante questi principi siano stati memorizzati dai dipendenti Disney e l'influenza della Pixar rimanga molto forte, non si tratta di un film Pixar. Lasseter, durante una visita agli studi Disney, ha spiegato: “Riconosciamo che questo studio è molto diverso dalla Pixar perché si tratta di uno studio e non di un edificio. Questo è un gruppo di artisti con gusti differenti. Questa è la Disney. Uno dei cambiamenti fondamentali che abbiamo realizzato quando siamo venuti, è stato lavorare per rendere questo studio orientato sui filmmaker e non sugli esecutive. E i filmmaker non sono solo i registi. Loro sono le chiavi, sono anche i produttori, i capi della storia, i supervisori dell'animazione. Il gruppo crea il film".
Rapunzel - L'Intreccio della Torre potrebbe momentaneamente mettere la parola fine agli adattamenti cinematografici delle favole. In un articolo pubblicato dal "Los Angeles Times" è stato affrontato il problema dell'insuccesso commerciale de La principessa e il ranocchio e della decisione dello studio di rinominare negli Stati Uniti il film di Rapunzel - L'Intreccio della Torre in Tangled, al fine di rendere la pellicola più appetibile al pubblico maschile. Nel frattempo lo studio ha interrotto la produzione di due film d'animazione: The Snow Queen e Jack and the Beanstalk. Pare che il problema sia riuscire a proporre degli archetipi adatti ai ragazzi di età superiore ai 5 o ai 6 anni, ormai interessati a personaggi come Iron Man. Il presidente della Walt Disney, Ed Catmull, tramite facebook ha scritto: “"Il Los Angeles Times" ha erroneamente riportato che le favole della Disney sono una cosa del passato, ma penso che sia importante chiarire che sono vive e vegete e continueranno a esserlo con Tangled, una versione contemporanea di una storia molto amata...” . Nonostante la dichiarazione di Catmull, non si può fare a meno di notare che buona parte di quanto riportato dal "Los Angeles Times" è in realtà un dato di fatto e che molto probabilmente l'incasso di Rapunzel sarà un dato chiave per capire se vale la pena continuare a raccontare nuove favole o se è il caso di spostare il fulcro narrativo da qualche altra parte, e magari attingere dal calderone Marvel.

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