Due nuovi episodi per Coliandro
Torna con la quarta stagione, a furor di popolo, quello di internet soprattutto, l'ispettore antieroe per eccellenza: Coliandro. Nato dalla fantasia di Carlo Lucarelli, la Rai ne propone, per il secondo canale, venerdì 19 e 26 marzo, altri due episodi: 666 e Anomalia 21, dopo l'accorata richiesta dei fan, completamente "coliandrizzati". Una vera e propria acclamazione di un pubblico appassionato del genere e del personaggio, interpretato da Giampaolo Morelli.

Giampaolo, che ne pensi del fenomeno dei "coliandrizzati"?
Mi riempie il cuore di gioia perché è raro che la televisione italiana, anche il cinema ultimamente, crei dei personaggi che diventano un cult. L'unico che mi viene in mente è Montalbano, ma non mi sembra ce ne siano altri. Se si pensa, poi, che Coliandro va in onda su Rai Due, quindi ha un pubblico minore rispetto a Rai Uno, e che ha quattro puntate a stagione, non così tante che permettano al pubblico di affezionarsi, vuol dire che è un personaggio che ha una forza immensa. Il fatto che ci siano dei "coliandrizzati" non può che riempirci di gioia.
Quando hai saputo delle proteste dei fan, che cosa hai pensato?
C'è stata una forte pressione dei fan che hanno scritto al direttore e non so a chi altri in Rai e siamo stupiti di un fenomeno così forte. Su myspace, il numero dei fan è salito a quasi trenta mila e per una cosa italiana è molto raro. Inizialmente, Coliandro ha incontrato enormi resistenze, non era ben compreso dalla Rai, anche oggi non lo è appieno perché lo manda in onda di venerdì, che non è il nostro giorno se si considera che ci rivolgiamo ad un pubblico giovanile, che il venerdì sera non è a casa.
Ti capita che i tuoi fan per strada ti chiamino "Coliandro"?
Si, mi capita. Sono felici di incontrarmi, sono emozionati. Mi chiamano e io rispondo "minchia"!

Qualche anticipazione sulle prossime due puntate?
Nella prima, che è la 666, Coliandro se la vedrà con i satanisti. Invece, in Anomalia 21, ci sarà una sorta di continuazione della puntata La pistola; ci saranno la Camorra, una ragazza slava e un cattivo già noto. Quanto alla donna, si tratta della seconda "Coliandro girl" che ritorna.
Come andrà, stavolta, il rapporto con il gentil sesso?
Le donne, per lui, sono fondamentali: lo portano nella storia e lo aiutano a risolvere il caso. Coliandro, senza donne, non ce la farebbe, anche se poi, inevitabilmente, deve essere solo. Viene sempre mollato, d'altronde la sua assenza è la solitudine, anche se lui vorrebbe innamorarsi, ma non ce la fa, viene abbandonato perché, quando le donne escono da questa situazione rocambolesca, si trovano affianco "'sto coglionazzo" e, puntualmente, lo mollano.
Parlando dei tuoi gusti, il personaggio cinematografico di cui avresti voluto vestire i panni?
Quando ero piccolo volevo assolutamente essere uno dei Goonies, quelli del film di Spielberg. Davvero...e sarei andato alla ricerca di tesori.
Quello che ti piacerebbe interpretare, in futuro?
Un goonie vecchio!

Prossimi progetti?
Uscirà, i primi di Aprile, un film tv di Canale 5 che si chiama Un paradiso per due con Vanessa Incontrada, ma anche Ricky Memphis, Dino Abbrescia, per la regia di Pier Belloni. Una commedia sull'ambientalismo, un tema molto importante e sono sicuro che è venuta una cosa molto deliziosa.
C'è qualcosa di Coliandro che ormai fa parte della tua vita?
Ogni tanto qualche "bambina" mi scappa quando mi rivolgo alle ragazze, che è un tipico modo di chiamare di Coliandro. Prima di interpretare questo personaggio, non ci avrei mai pensato a chiamare così una donna, che è un po' una cosa da fighetto americano, che poi a Coliandro piace tanto fare.