L'altra verità

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Un film di Ken Loach. Con Mark Womack, Andrea Lowe, John Bishop (II), Geoff Bell, Jack Fortune.
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Titolo originale Route Irish. Drammatico, durata 109 min. - Gran Bretagna, Francia, Italia, Belgio, Spagna 2010. - Bim Distribuzione uscita mercoledì 20 aprile 2011. MYMONETRO L'altra verità * * 1/2 - - valutazione media: 2,99 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
figliounico mercoledì 27 marzo 2024
thriller denuncia Valutazione 3 stelle su cinque
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Costruito come un thriller, L’altra verità ne ha tutte le caratteristiche e non mancano suspense, azione e mistero da risolvere nel finale, ma è la firma di Ken Loach a rendere un normale action movie un film di denuncia politica e sociale che prende di mira le potenti compagnie private militari e i crimini da loro commessi, spesso impunemente grazie a complicità prezzolate nelle istituzioni, e quando mai, nelle martoriate terre dell’Iraq. Stigmatizzato lo sfruttamento cinico del caos per fare soldi sulla pelle della povera gente, trattata come le bestie al macello, Loach si concentra sulla crisi di coscienza del protagonista, interpretato efficacemente dal poco noto Mark Womack, con un esito non del tutto prevedibile della sua drammatica vicenda personale.

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angelo umana mercoledì 24 dicembre 2014
le rogole d'ingaggio Valutazione 3 stelle su cinque
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 Liverpool 2007. Ken Loach non fa sconti, non edulcora o soavizza le vicende che racconta, le lascia drammatiche se lo sono, sempre graffianti, di impegno e funzione sociale. Qui si tratta dei contractors della guerra in Iraq, i mercenari, quelli le cui regole d’ingaggio comportavano uno stipendio da 10000 sterline al mese esentasse. Con questo attrattivo Fergus aveva convinto Frankie a prendere questo “lavoro”: grandi amici fin da bambini , condividevano tutto, dalle gite in battello per marinare la scuola alla ragazza di Frankie, Rachel, che diventerà di Fergus una volta che il primo, un 1° settembre, viene ucciso laggiù.
 
La sua morte è avvenuta nella Route Irish (titolo originale) che porta da Baghdad alla zona verde, a 2 km. [+]

[+] rogole (di angelo umana)
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lucalip venerdì 7 marzo 2014
la vendetta obnubila la mente Valutazione 3 stelle su cinque
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Bel film. Dopo la morte del suo amico di infanzia in Iraq un contractor inizia ad indagare e scopre che i responsabili della morte siedono nella stanze del potere. A quel punto la soluzione è la vendetta. Vendetta che distruggerà la vita del responsabile e i suoi affetti. Due i temi da sviscerare: 1) l'amicizia fra i due protagonisti, bellissima, che porta prima Frankye in Iraq per solidarietà con l'amico dove troverà la morte e poi Fergus a rischiare la vita per indagare sull'assassinio 2) la vendetta a tutti i costi, cieca, che distrugge la vita di Fergus e il suo affetto per Rachel Rimane l'impressione che la morte dei responsabili non cambi le cose e che il potere continuerà a trionfare. [+]

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alessandro di fiore giovedì 23 agosto 2012
un pacifista integrale Valutazione 3 stelle su cinque
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In tanti modi può essere realizzato un film di denuncia contro la guerra. Uno dei modi più efficaci è quello di abbandonare la contrapposizione tra categorie: bianchi contro neri, o iracheni contro americani, o buoni contro cattivi. Il conflitto vero infatti non è sul campo di battaglia, ma è dentro le nostre coscienze. Le quali sono complicate e contraddittorie perché tra l’aspirazione al bene e la tentazione al male contengono una pluralità di sfumature, tante quante sono contenute tra li bianco e il nero. E allora, se si condivide il primato della coscienza, e della sua complessità, non può mai accogliersi la forzosa semplificazione di visioni manichee in qualunque teatro di guerra. [+]

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alessandro di fiore giovedì 23 agosto 2012
un pacifista integrale Valutazione 3 stelle su cinque
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In tanti modi può essere realizzato un film di denuncia contro la guerra. Uno dei modi più efficaci è quello di abbandonare la contrapposizione tra categorie: bianchi contro neri, o iracheni contro americani, o buoni contro cattivi. Il conflitto vero infatti non è sul campo di battaglia, ma è dentro le nostre coscienze. Le quali sono complicate e contraddittorie perché tra l’aspirazione al bene e la tentazione al male contengono una pluralità di sfumature, tante quante sono contenute tra li bianco e il nero. E allora, se si condivide il primato della coscienza, e della sua complessità, non può mai accogliersi la forzosa semplificazione di visioni manichee in qualunque teatro di guerra. [+]

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gagnasco martedì 2 agosto 2011
il soldato e la morale Valutazione 4 stelle su cinque
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 “chi potrebbe mai sopportare i malanni e le frustate dei tempi, l’oppressione dei tiranni, le contumelie dell’orgoglio, pungoli d’amor sprezzato e remore di legge, indifferenza dall’alto e derisione degli indegni sul merito paziente, chi lo potrebbe mai se uno può darsi quietanza col filo di un pugnale?”
Fergus non ha dubbi al riguardo e il suo pugnale è ben affilato e deciso a dare quietanza a lui e alla memoria dell’amico tornato a casa in una bara con il corpo sfregiato e incompleto ridotto ai tanti brandelli di una verità manipolata e stravolta.
Fergus (Mark Womack) si trova nella sua città natale, Liverpool, col passaporto sospeso grazie agli strascichi giudiziari di una rissa che lo tengono lontano dalle richieste di aiuto dell’amico Frankie (John Bishop), attualmente mercenario in Iraq per un’agenzia paramilitare. [+]

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giorgio47 venerdì 27 maggio 2011
in queste guerre non esistono gli eroi Valutazione 0 stelle su cinque
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Qual’è l’altra verità? La guerra! Semplice, senza sbavature è questa l’altra verità. In Iraq si combatte una guerra e tutti gli uomini che la combattono, sono soldati di mestiere, mercenari o come quelli del film contractors, ma sono tutti uguali, abbrutiti e spesso esaltati, amanti della violenza e tutt’altro che eroi. Questa è la guerra e se qualcuno, per motivi economici, ci capita senza avere queste caratteristiche si trova in un mondo che non riesce a capire e controllare ed allora crea dei problemi. Se il denaro abbondante che gli viene corrisposto non riesce a placare la sua coscienza, diventa un problema. Ed allora i problemi vengono eliminati come avviene a Frankie, l’amico di Fergus. [+]

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olgadik sabato 14 maggio 2011
loach e la guerra Valutazione 3 stelle su cinque
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 In apparenza negli ultimi film Ken Loach sembrava più pacificato con il suo risentito impegno sociale e, pur non abbandonando né il cinema di realtà né una chiara posizione politica, si era dedicato più a fondo all’analisi socio-psicologica dei suoi personaggi, con una vena di ironia e poesia (vedi “Paul, Mitck e gli altri” o “Il mio amico Eric”). Oggi lo ritroviamo a parlare di guerra come crimine che si porta dietro tanti altri elementi feroci e illegali, sui quali uno come lui non può tacere. Uno di questi è l’esistenza dei cosiddetti “contractors”, i quali, al soldo di potenti privati, altro non sono che mercenari. [+]

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reservoir dogs lunedì 9 maggio 2011
docu-dramma d Valutazione 3 stelle su cinque
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Fergus (Womack) poco convinto delle dinamiche della morte dell'amico Frank (Bishop), morto in un esplosione nella Route Irish, una delle strade dell'Iraq tra le più pericolose al mondo, decide di indagare sul fatto con l'aiuto della vedova (Lowe). Dopo una fugace attenzione al mondo della commedia drammatica (vedi Il mio amico Eric), che segnava la sua opera più matura, Ken Loach posa il suo sguardo documentaristico nel mondo mercenario della guerra. Attraverso uno stile asciutto, scarno, caratteristico dei suoi film-inchiesta, il regista irlandese sposta l'attenzione dal consueto sottoproletariato inglese (Riff Raff, Paul, Mick e gli altri) ad una condizione omertosa, fatta di profitto e morte; si passa dall'Iraq al Darfur perché "In Iraq non c'è futuro". [+]

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sarita domenica 8 maggio 2011
la guerra che genere guerra Valutazione 3 stelle su cinque
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Fergus e Frankie, amici d’infanzia, erano contractors in Iraq: soldati con il compito di proteggere i privati (giornalisti, reporters, industriali..). Dall’ Iraq Fergus torna solo, espulso con il pretesto di una scazzottata tra commilitoni in un bar: Frankie muore in un attentato lungo la Route Irish, la strada di Baghdad che ha fama di essere la più pericolosa del mondo. Ma Fergus sa che l’amico era un uomo fortunato e non crede e non crederà mai al semplice concetto con cui le alte sfere militari motivano la sua morte: Frankie si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. In questo film Ken Loach approfondisce un concetto per lui altrettanto semplice: nessuno torna vivo da una guerra. [+]

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