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sinphi
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giovedì 10 febbraio 2011
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film studiato bene
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Non credo di aver visto il film originale....ma in fondo che un film sia un'idea originale? Ormai i film sono stati presi e ripresi da altri film!! Il film è fatto benissimo è perfetto...ma è l'dea che conta! Meriterebbe il massimo se non fosse prevedibile...troppo...ni ricorda in alcune scene Resident Evil...vari film di zombi, pero' diciamo che è ben confezionato!
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time_traveler
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venerdì 9 settembre 2011
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questa volta non solo zombie
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Ogden Marsh è una tranquilla cittadina rurale negli Stati Uniti. La sua quiete viene spezzata quando alcuni abitanti, senza apparente motivo, iniziano a comportarsi in modo strano, arrivando persino a commettere degli omicidi. Lo sceriffo Dutton cercherà di far luce sulla questione, ma quando nella cittadina arrivano i militari, diviene chiaro che qualcosa di terribile sta per accadere. Un remake del film di George Romero del 1973, di cui il vero titolo è The crazies (I pazzi): un film convincente, che pur non essendo per nulla originale visto che i " cattivi" sono ancora gli zombie cannibali, riesce ad essere uno dei migliori proprio perchè velatamente verosimile.
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Ogden Marsh è una tranquilla cittadina rurale negli Stati Uniti. La sua quiete viene spezzata quando alcuni abitanti, senza apparente motivo, iniziano a comportarsi in modo strano, arrivando persino a commettere degli omicidi. Lo sceriffo Dutton cercherà di far luce sulla questione, ma quando nella cittadina arrivano i militari, diviene chiaro che qualcosa di terribile sta per accadere. Un remake del film di George Romero del 1973, di cui il vero titolo è The crazies (I pazzi): un film convincente, che pur non essendo per nulla originale visto che i " cattivi" sono ancora gli zombie cannibali, riesce ad essere uno dei migliori proprio perchè velatamente verosimile. Il regista infatti, pone l'accento sulla voglia di sopravvivenza dei protagonisti, non calcando troppo la mano con gli incontri-scontri con gli infetti, ed il risultato è più che accettabile. Un buon thriller ma al tempo stesso un horror adolescenziale, con una risultante finale pienamente sufficente.
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lucido71
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domenica 19 settembre 2010
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veramente un bel film!
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Sicuramente CONSIGLIATO! Se cercate una gran bella tensione, se amate il genere, se accettate una trama sempre attuale (anche se trattasi di un remake), dialoghi intelligenti, una pellicola che non sconfina mai in "certe banalità" da horror.. allora vedete questo film! In +, suggerisco: L'ALBA DEI MORTI VIVENTI, INVASION, LA MASCHERA DI CERA, RIFLESSI DI PAURA.. Del regista (anche se tutt'altro genere) consiglio anche SAHARA.
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cillodec
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giovedì 24 maggio 2012
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un remake attualizzato senza troppe pretese
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Stasera mi è capitata per le mani questa versione anni '10 del buon vecchio "The Crazies" di Romero. In una cittadina dello stato dell'Iowa, non lontana da Cedar Rapids, la gente comincia a comportarsi in maniera piuttosto "bizzarra" e violenta, apparentemente senza alcun motivo. Il giovane sceriffo locale (Timothy Olyphant) collega gli avvenimenti alla caduta di un aereo militare nel bacino che rifornisce la rete idrica della città. Da qui avrà inizio un vero e proprio incubo nel quale i sopravvissuti dovranno guardarsi le spalle sia dai concittadini infetti che dai militari inviati a presidiare e ripulire l'intera zona, senza riuscire a distinguere la differenza tra veri "mostri" e non.
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Stasera mi è capitata per le mani questa versione anni '10 del buon vecchio "The Crazies" di Romero. In una cittadina dello stato dell'Iowa, non lontana da Cedar Rapids, la gente comincia a comportarsi in maniera piuttosto "bizzarra" e violenta, apparentemente senza alcun motivo. Il giovane sceriffo locale (Timothy Olyphant) collega gli avvenimenti alla caduta di un aereo militare nel bacino che rifornisce la rete idrica della città. Da qui avrà inizio un vero e proprio incubo nel quale i sopravvissuti dovranno guardarsi le spalle sia dai concittadini infetti che dai militari inviati a presidiare e ripulire l'intera zona, senza riuscire a distinguere la differenza tra veri "mostri" e non.
L'idea degli abitanti ridotti in una sorta di "zombie" rabbiosi oramai sembra in effetti trita e ritrita: dal fantastico "28 giorni dopo" di Boyle ai più recenti "Rec", sembra essere questa la via intrapresa dal cinema di genere. Addio insomma ai vecchi cadaveroni ambulanti lentissimi ai quali proprio Romero ci aveva abituati. Questo è un film che oggi ha molto poco da dire. Pochissimo anzi, considerando che nel 1973 (anno dell'uscita dell'originale Romeriano) l'idea di esseri rabbiosi e violenti era una vera e propria novità assoluta rispetto ai canoni precedenti: "La città verrà distrutta all'alba" diede sicuramente grande ispirazione alla realizzazione, nell'80, di "Incubo sulla città contaminata" (che poi fu il primo zombie movie moderno, ovvero con zombie veloci), mentre oggi praticamente tutti gli zombie cinematografici sono diventati "iperveloci".
Questo remake si lascia vedere ed è sicuramente interessante e ben realizzato. Per gli appassionatissimi del genere saranno un paio d'orette senza troppa noia, ma la sensazione di aver già visto tutto vi attanaglierà dalla prima scena e non vi lascerà fino allo scontatissimo finale.
Chi non avesse mai avuto contatto con gli "zombie" (dobbiamo ancora chiamarli così?) del terzo millennio, invece, "La città verrà distrutta all'alba" potrebbe addirittura rivelarsi un film divertente.
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elgatoloco
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sabato 9 aprile 2022
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grande remake
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Questo Remake-.rilettura di"The Crazies"(di George R.Romero, 1973)realizzato da Breck Eisner, con sceneggitura di Scott Kosar e Ray Wright, nel 2010, ripropone la situazione originale, con una citta'che improvvisamente soffre di attacchi violenti e inspiegabili alle persone da parte di persone fino a quel momento inoffensive o considerate tali. Si pensa all'abuso di alcol, ma il prolbmea non ´da cercare in questo, bens¿ nell'emissione di sostanze nocive, anzi letali, da parte di un aereo militare governativo-in altri termini, sono le stesse strutture di potere(inutile dimenticare che George R.Romero era di convinzioni politiche decisamente ostili all0'establishment USA), per cui, quando anche ci sar{ una coppia capace di salvarsi, la citt{, consdierata comunque pericolosa dopo la scoperta della verit{, essa e?destinata a venire distrutta all'alba, come recita non solo il titolo dei distributori itlaiani, ma quanto avvertono le sequenze aggiunte(pi} che mere"didascalie"aggiunte alla fine del film o meglio durante i titoli di coda del film stesso).
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Questo Remake-.rilettura di"The Crazies"(di George R.Romero, 1973)realizzato da Breck Eisner, con sceneggitura di Scott Kosar e Ray Wright, nel 2010, ripropone la situazione originale, con una citta'che improvvisamente soffre di attacchi violenti e inspiegabili alle persone da parte di persone fino a quel momento inoffensive o considerate tali. Si pensa all'abuso di alcol, ma il prolbmea non ´da cercare in questo, bens¿ nell'emissione di sostanze nocive, anzi letali, da parte di un aereo militare governativo-in altri termini, sono le stesse strutture di potere(inutile dimenticare che George R.Romero era di convinzioni politiche decisamente ostili all0'establishment USA), per cui, quando anche ci sar{ una coppia capace di salvarsi, la citt{, consdierata comunque pericolosa dopo la scoperta della verit{, essa e?destinata a venire distrutta all'alba, come recita non solo il titolo dei distributori itlaiani, ma quanto avvertono le sequenze aggiunte(pi} che mere"didascalie"aggiunte alla fine del film o meglio durante i titoli di coda del film stesso). Senza trucchi da"zombies"troppo esibiti-pacchiani, il film guarda ad un horror"politico"(e che questa componente fosse inerente al genere"fantastico.-horror"anche nelle sue diverse declinazioni e nei sottogeneri ´e' cosa nota) senza lesinare critiche , anche se esser, a un certo punto, sembrano"silenziate"per riemergere in seguito, a quello che definiamo"american way of life"e"pensiero unico". Tematiche, peraltro, che riemergono, dopo un biennio pandemico, peralrtro tutt'altro che concluso, per non dire di altri"movimenti"al vertice certamente non definiti në?individuati e individuabili chiaramente. Il regista si concentra su situazioni specifiche, capaci perñ di ritornare anche alla generalita?(universalita?, in qualche modo)della problematica trattata. Musiche minimaliste, di Mark Isham, quasi a livello di commento sonoro, per illustrare.commentare.accompagnare sequenze di per se¨molto espressive. Timothy Olyphant e Ragha Mitchell interpretano la coppia protagonista, quella che"si salva"(forse....)rapppresentando quel minimo di salvezza concesso all'umanit{ embelmatizzata nella cittadina di cui parla il film, destinata al sacrificio-"test" imposto dalla"ragion di Stato", dove lo Stato sono, senza alcun dubbio, gli States... El Gato
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geppi
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martedì 1 marzo 2011
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un remake non riuscito.
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L'idea di base del film (che è quella dell'originale di Romero) è interessante, e il film tiene per la prima mezz'ora. Poi, dall'arrivo dell'esercito in poi, la trama diventa incoerente, improbabile, sconnessa. Gli attori sembrano smarriti e il film sembra non avere più un regista, semmai un assistente alla regia nemmeno troppo abile, che ricicla gli stereotipi dei film horror senza poi spaventare troppo. Un remake non riuscito.
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joker79
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domenica 25 aprile 2010
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alternativa b-movie al già visto
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Alterantiva b-movie sulla falsa riga di film come "28 giorni dopo" e "Io sono leggenda". Il remake dell'originale di Romero appare come uno stato d'animo manierista e citazionista. La storia prende il via da un incidente (volutamente taciuto dal governo)accaduto in una remota cittadina dell'Iowa. Un aereo militare precipita liberando nelle acque potabili un virus che rende la gente insana e sanguinaria. A questo punto prende il via il rodeo del già visto...Il governo americano e lo stato maggiore dell'esercito cercano di isolare l'infezione istituendo un perimetro di sicurezza, dove gli abitanti vengono selezionati in virtù di parametri clinici o segni evidenti di contagio.Una rivolta accorsa nel campo operativo scatena una fuga in massa e quindi lo sgorgare del sangue(Scene alla Hostel a GO GO).
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Alterantiva b-movie sulla falsa riga di film come "28 giorni dopo" e "Io sono leggenda". Il remake dell'originale di Romero appare come uno stato d'animo manierista e citazionista. La storia prende il via da un incidente (volutamente taciuto dal governo)accaduto in una remota cittadina dell'Iowa. Un aereo militare precipita liberando nelle acque potabili un virus che rende la gente insana e sanguinaria. A questo punto prende il via il rodeo del già visto...Il governo americano e lo stato maggiore dell'esercito cercano di isolare l'infezione istituendo un perimetro di sicurezza, dove gli abitanti vengono selezionati in virtù di parametri clinici o segni evidenti di contagio.Una rivolta accorsa nel campo operativo scatena una fuga in massa e quindi lo sgorgare del sangue(Scene alla Hostel a GO GO).I protagonisti sono sempre i soliti: l'agente di polizia armato di pistoletta, la bellona incinta, l'agente cattivo ignaro di un contagio che si rivela solo alla fine, la sfigata o lo sfigato di turno che per un niente perdono la testa finendo divorati dagli assetati pazzi-zombie simili o bruciati vivi dai militari nazilike americani. Le sequenze ricalcano quel genere b-movie sugli zombie dove la cittadina brucia senza controllo(alla Resident Evil), dove ad ogni angolo si leva un grido di paura o di follia, dove il controllo del governo analizza i risultati di un esperimento andato male contando solo i morti e dove l'identità di un individuo si dissolve in una foto da drone. Il film tiene sulla poltrona solo perchè il susseguirsi delle azioni è in continua evoluzione...fino ad una esplosivo quanto inverosimile (e ripeto già visto) epilogo. Il gore delle sequenze splatter non è troppo spinto, quindi il film è digeribile anche a stomaco pieno.La Kolonna sonora è coronata dall'inimitabile Johnny Cash che negli horror movie fornisce un certo tokko.Dedicato a coloro che vogliono trascorrere un paio d'ore rispolverando il passato.
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[+] per forza sa di già visto
(di mister_wnb)
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ehivez
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sabato 18 settembre 2010
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leggermente migliore di tanti altri remake
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Il film si lascia guardare, Timothy Oliphant sempre bravo e Brek Eisner riesce a tenere abbastanza alto il livello della tensione. La storia è semplicina semplicina (un seme della follia si diffonde in una piccola cittadina americana e tutti mano a mano diventano pazzi - da cui il titolo originale "Crazies"). Diciamo che fra i vari remake di film horror realizzati negli ultimi anni, questo si difende bene.
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cianoz
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venerdì 13 agosto 2010
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scialbo remake senza arte ne parte
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E' ovvio che fare un remake su di un film come questo spiana la strada a facile critiche. La storia, dopo che Romero l'ha "inventata" per primo molti anni fa, rischia di diventare banale. E infatti è così. Ma pazienza per l'assenza di novità, cosa comprensibile, ma qui il remake è proprio brutto. Ma più che brutto è paurosamente soporifero, piatto, noioso. La prima volta di Romero era qualcosa di nuovo unito al ben fatto, qui invece non c'è' proprio nulla, cosa ancor più grave, visto che già si conosce la storia. Lungo su tratti che potrebbero essere velocizzati, poca "insistenza" sui malati dal virus, scorre tutto via senza coinvolgere mai lo spettatore. Poca azione, trama appiattita. Soporifero.
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ultimoboyscout
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mercoledì 7 settembre 2011
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azzerare per ricominciare.
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Solito filmetto a cavallo tra il catastrofico e l'apocalittico, fatto nemmeno bene che non offre nulla di buono, di nuovo o di interessante. Anzi c'è il solito virus che contagia la solita cittadina americana e c'è il solito esercito che delimita l'area per evitare la pandemia senza dare troppe spiegazioni. E' un remake dell'omonimo film del '73 di Romero e ne condivide diversi aspetti, prima fra tutti l'imbarazzante mediocrità. Rispetto al titolo originale di Romero, qui nelle vesti di produttore esecutivo, il ruolo dell'esercito è decisamente ridimensionato, lo spirito antimilitarista più rarefatto e dopo una prima parte di introduzione (la meno peggio) tutto scade nel più classico dei peggiori film di zombies e morti viventi, con i sopravvissuti che ovviamente sembrano immuni dal virus che scappano assaltati da questi orrendi mostriciattoli.
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Solito filmetto a cavallo tra il catastrofico e l'apocalittico, fatto nemmeno bene che non offre nulla di buono, di nuovo o di interessante. Anzi c'è il solito virus che contagia la solita cittadina americana e c'è il solito esercito che delimita l'area per evitare la pandemia senza dare troppe spiegazioni. E' un remake dell'omonimo film del '73 di Romero e ne condivide diversi aspetti, prima fra tutti l'imbarazzante mediocrità. Rispetto al titolo originale di Romero, qui nelle vesti di produttore esecutivo, il ruolo dell'esercito è decisamente ridimensionato, lo spirito antimilitarista più rarefatto e dopo una prima parte di introduzione (la meno peggio) tutto scade nel più classico dei peggiori film di zombies e morti viventi, con i sopravvissuti che ovviamente sembrano immuni dal virus che scappano assaltati da questi orrendi mostriciattoli. Anche le interpretazioni lasciano il tempo che trovano e i tre attori principali, Anderson-Mitchell-Olyphant in rigoroso ordine alfabetico, non sembrano in grado di reggere l'urto e di sollevare un film oggettivamente brutto, se si esclude qualche passaggio in cui si avverte una certa tensione ma nel complesso è tutto abbastanza banale e fin troppo ordinario, finale compreso.
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