celluloide
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giovedì 6 settembre 2012
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incredibile bruttura
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Premesso che sono un ammiratore di Carlo Verdone e possiedo in DVD quasi tutti i suoi capolavori.
Devo dire che il film in questione mi e' stato utile nel senso che mi ha fatto determinare la convinzione di non acquistare
film prodotti nel nuovo millennio(esclusi rarissimi casi anomali).
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paolettã
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martedì 27 settembre 2011
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bello
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io loro e lara è molto bello oggi ce di nuovo in tv su canale cinque mi sembra io l ho visto al cinema è bello e poi verdone è un grande
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birbo
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mercoledì 27 aprile 2011
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delusione inaspettata
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Considero Carlo Verdone un grande del Cinema Italiano. Ma questo film ha una trama sgangherata, situazioni grottesche, personaggi che non 'reggono'.... Per non parlare del Finale, dove le situazioni piu improbabili si realizzano nel nome del Buonismo Retorico Nazionalpopolare : la badante che non vuole l alloggio, che alla fine fa la buona mamma, le ragazze emo che diventano due perfette scolarette, lui che torna in Africa superando tutti i suoi dilemmi, il fratello e la sorella tutto Ok, il Padre che si risposa una straniera ( brasiliana ). IMBARAZZANTE
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dandy
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mercoledì 30 marzo 2011
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i cambiamenti vanno fatti con attenzione.
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Il 60enne Verdone(anche sceneggiatore),decide di abbandonare le macchiette comiche dei suoi ultimi film per orientarsi verso nuovi orizzonti.Si parla di sfaldamento della famiglia,attraverso la quale la moralità italiana finisce in pezzi,e persino i gesti caritatevoli finiscono per ritorcersi contro chi li compie(vedi l'episodio delle tre prostitute ospitate a casa).E paradossalmente l'unica a preservare un briciolo di dignità finisce con l'essere l'equivoca Lara,figlia di un'immigrata.Una storia non conta,ma è come la si racconta e soprattutto chi la racconta,che è importante.E Verdone qui sembra avere le idee assai confuse,indeciso tra la sua solita comicità e il racconto serio.
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Il 60enne Verdone(anche sceneggiatore),decide di abbandonare le macchiette comiche dei suoi ultimi film per orientarsi verso nuovi orizzonti.Si parla di sfaldamento della famiglia,attraverso la quale la moralità italiana finisce in pezzi,e persino i gesti caritatevoli finiscono per ritorcersi contro chi li compie(vedi l'episodio delle tre prostitute ospitate a casa).E paradossalmente l'unica a preservare un briciolo di dignità finisce con l'essere l'equivoca Lara,figlia di un'immigrata.Una storia non conta,ma è come la si racconta e soprattutto chi la racconta,che è importante.E Verdone qui sembra avere le idee assai confuse,indeciso tra la sua solita comicità e il racconto serio.Così il racconto zoppica,si ride poco e decisamente si riflette anche meno.La crudeltà con cui viene descritta la famiglia di Carlo(la sorella psicologa,il fratello broker cocainomane)è meccanica e il finale davvero moscio.E se la Finocchiaro,qui nel ruolo dell'assistente sociale che vede in Carlo la "reincarnazione"del marito defunto è sempre grande,la Chiatti è la solita di sempre:bellissima certo,ma di talento io ancora non ne ho visto.E quel suo tono di voce tra l'arrogante e l'altezzoso è insopportabile.Forse,proprio come dice Giallini ,"se la tira troppo".Ma torniamo a Verdone.Aveva affermato che con questo film intendeva incominciare tutt'altro genere.Io spero vivamente che si ricreda e torni sui suoi passi.Abbiamo bisogno della sua commedia.Perlomeno,si schiarisca bene le idee.
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sdb2411
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mercoledì 12 gennaio 2011
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vergognoso
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cos'era una rivisitazione di fantozzi? personaggi amplificati in chiave negativa che poi riscoprono di avere un'anima? la solita banalita', ma almeno la trama fosse stata studiata un po' piu' decentemente, con un finale squallido degno dei peggiori film di vanzina......ed ha dedicato il film pure al padre.......una vergogna, davvero deluso.
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dario
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lunedì 10 gennaio 2011
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pochadistico
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Solito carosello di personaggi-macchiette e solite situazioni esasperate. Meno male manca la volgarità. C'è però tanto buonismo fasullo intervallato da una finta spregiudicatezza. L'insieme non sta in piedi, Verdone è sempre lo stesso, ma la regia non è male. Non è male neppure la Chiatti che per lo meno ci mette buona volontà e tanta freschezza. Claudicante, alquanto, la parte finale.
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ibragol09
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venerdì 12 novembre 2010
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la commedia degli stereotipi
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Mi chiedo dove sia finito il Verdone che conosciamo.Il Verdone che con le sue caricature metteva alla berlina i vizi dell' italiano.Verdone sprofona in un film zeppo di stereotipi(le nipoti prima emo e poi manga sono orripilanti),per non parlare della tipica badante Ucraina o del fratello cocainomane.Proprio sul punto del fratello mi soffermerei per esprimere una nota di critica al fatto che per tutto il film il problema della cocaina venga visto come poco più di un gioco,e mai preso sul serio.
Il film dal mio punto di vista non decolla,la Chiatti è piatta e non si nota un affiatamento artistico con Verdone al quale si contano in carriera ben poche partner affini ai suoi personaggi , forse l unica è la Gerini, inoltre viene rispolverato Fiorentini al quale preferisco la voce piuttosto che la presenza scenica.
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Mi chiedo dove sia finito il Verdone che conosciamo.Il Verdone che con le sue caricature metteva alla berlina i vizi dell' italiano.Verdone sprofona in un film zeppo di stereotipi(le nipoti prima emo e poi manga sono orripilanti),per non parlare della tipica badante Ucraina o del fratello cocainomane.Proprio sul punto del fratello mi soffermerei per esprimere una nota di critica al fatto che per tutto il film il problema della cocaina venga visto come poco più di un gioco,e mai preso sul serio.
Il film dal mio punto di vista non decolla,la Chiatti è piatta e non si nota un affiatamento artistico con Verdone al quale si contano in carriera ben poche partner affini ai suoi personaggi , forse l unica è la Gerini, inoltre viene rispolverato Fiorentini al quale preferisco la voce piuttosto che la presenza scenica.
Concludendo non voglio passare per uno che apprezza solo il Verdone macchiettistico , ma i film alla Verdone devono e possono essere un altra cosa , a partire dalla sceneggiatura.
In attesa di ben altro,passo e chiudo.
Simon
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fede81
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sabato 25 settembre 2010
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peccato...
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E' la prima volta che un film di Carlo Verdone mi delude, perché sono da sempre un suo fan. Mi dispiace, ma lo trovo fiacco e carente di idee, non graffiante...Spero che Carlo si riprenda subito dopo questo scivolone, per me rimane sempre un grande regista!
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vittorio
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mercoledì 5 maggio 2010
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delusione..
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Film lento, con poche trovate esileranti, con un Verdone che appare stanco e scontato....
Mi aspettavo molto di più!!
Delusione..
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filippaccio
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domenica 2 maggio 2010
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minestrone all'italiana....
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Alla fine del film compare la scritta " riconosciuto di interesse culturale " dal ministero dei beni etc...
Io ho visto solo una serie di stereotipi inverosimili. Il vedovo con la badante giovane, lo speculatore cocainomane, la psicologa con la figlia emo, l'altra con l'ossessione del marito scomparso, il prete che ha perso lavocazione, le prostitute africane, la ragazza madre....
Nessuno dei personaggi viene poi approfondito come analisi, ma tutti interagiscono come macchiette senza soluzione di continuita' fino al lieto fine all'italiana. Dov'e' l'interesse culturale? Dov'e' verdone? Siamo abituati alla venerazione di chi ci ha conquistato a suon di risate e personaggi che rimanrranno nel nostro cuore, ma non si puo' campare una vita di rendita.
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Alla fine del film compare la scritta " riconosciuto di interesse culturale " dal ministero dei beni etc...
Io ho visto solo una serie di stereotipi inverosimili. Il vedovo con la badante giovane, lo speculatore cocainomane, la psicologa con la figlia emo, l'altra con l'ossessione del marito scomparso, il prete che ha perso lavocazione, le prostitute africane, la ragazza madre....
Nessuno dei personaggi viene poi approfondito come analisi, ma tutti interagiscono come macchiette senza soluzione di continuita' fino al lieto fine all'italiana. Dov'e' l'interesse culturale? Dov'e' verdone? Siamo abituati alla venerazione di chi ci ha conquistato a suon di risate e personaggi che rimanrranno nel nostro cuore, ma non si puo' campare una vita di rendita....il cinema non e' un minestrone del genere....
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