La nera Halle Berry si sdoppia: sul set è una bianca razzista
di Anna Lombardi Il Venerdì di Repubblica
In Frankie and Alice, film che sta girando in questi mesi, l'attrice afroamericana ha due personalità in contrasto. Anzi, in guerra. Un'esagerazione? No, una metafora dell'America di Barack Obama.
Un’afroamericana affetta da schizofrenia, che si crede una bianca razzista. Non è affatto leggero il ruolo che l'attrice Halle Berry, 42 anni, donna più sexy del 2008 secondo la rivista Esquire e premio Oscar 2002 per il film Monster's Ball, ha scelto per il suo ritorno sul set dopo essere diventata mamma lo scorso marzo. L'attrice è impegnata nelle riprese di una pellicola indipendente (che vedremo nel 2010), della quale, oltre che protagonista. È anche produttrice, intitolata Frankie and Alice. Il film racconta la dura lotta della protagonista affinché la sua autentica personalità prevalga sull'altra.
Una storia di disagio, che la stampa specializzata americana ha già definito una metafora di quella che è ancora la doppia anima dell'America di Barack Obama (del quale Berry, che si definisce «donna di sinistra all'europea», è una grande sostenitrice).
Peraltro, la trama allude in un certo senso alla storia personale della bella attrice. Proprio come il neopresidente americano, infatti, anche Halle è figlia di una madre bianca, l'inglese Judith. Ann Hawkins, e di un afroamericano. Ed è stata lei stessa a raccontare, in alcune recenti interviste, di quanto la sua infanzia sia stata selrnata dalla diversa identità etnica dei suoi genitori.
Da Il venerdì di Repubblica, 13 febbraio 2009
di Anna Lombardi, 13 febbraio 2009
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