francesco2
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sabato 14 luglio 2012
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secondo me
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Nel suo essere una satira sgangherata, discontinua, che a volte affronta forse con eccessiva leggerezza argomenti delicatissimi, resta probabilmente un piccolo film godibile e persino significativo. Preferibile a film "sul terrorismo"(?) come "London River".
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cenox
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martedì 20 dicembre 2011
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quando il comico vuol far pensare..
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Peccato che a lungo andare il film risulti noioso perchè l'idea di fondo, oltre ad essere notevolmente originale, vuol far ragionare il pubblico tramite una miscela di scene ridicole o peggio, demenziali, e messaggi ben studiati che riflettano la società in cui ci troviamo oggi, tra razzismo e terrorismo. I protagonisti sono 4 musulmani di diverse età, che vogliono compiere un attentato terroristico nella città di Londra che venga ricordato nel tempo e che possa far capire ai loro fratelli che è tempo di insorgere tutti insieme contro l'Occidente. Il vero problema è che sono alle primissime armi, e nemmeno troppo intelligenti, anzi...
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Peccato che a lungo andare il film risulti noioso perchè l'idea di fondo, oltre ad essere notevolmente originale, vuol far ragionare il pubblico tramite una miscela di scene ridicole o peggio, demenziali, e messaggi ben studiati che riflettano la società in cui ci troviamo oggi, tra razzismo e terrorismo. I protagonisti sono 4 musulmani di diverse età, che vogliono compiere un attentato terroristico nella città di Londra che venga ricordato nel tempo e che possa far capire ai loro fratelli che è tempo di insorgere tutti insieme contro l'Occidente. Il vero problema è che sono alle primissime armi, e nemmeno troppo intelligenti, anzi...ma guidati dalle loro ideologie cercheranno di mettere insieme i materiali esplosivi (fatti in casa) e un piano ben congegnato (creato all'ultimo momento) senza farsi scoprire dalla polizia (che per la loro mania di persecuzione son sempre sulle loro tracce). Tra esplosioni, incidenti e morti, il regista ci racconta in maniera non sempre comica, il momento attraversato dalla Gran Bretagna nei giorni odierni.
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francuccio
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domenica 23 ottobre 2011
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four lions.....4 leoni di storia non conosciuta
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Ho apprezzato questo film che ci fa conoscere alcune cose sui musulmani......anche se non tutta la storia e sul perchè ce l'hanno con noi.......
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ultimoboyscout
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lunedì 29 agosto 2011
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jihadisti da strapazzo!
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Luoghi comuni amplificati all'inverosimile in un film che non fa ridere se si esclude qualche timida risatina nemmeno troppo convinta per alcune situazione tra l'assurdo e il grottesco da parodia tipicamente nera. Onestamente mi aspettavo un film comico mentre è solo farsesco, e non mi è piaciuto affatto. Mi aspettavo pura dinamite sull'ossessione religiosa, mi aspettavo qualcosa di realmente caustico e invece riesce solo in parte ad irridere l'estremismo religioso nella maniera meno credibile e più grottesca. Il tema è attuale e delicato, è trattato in modo very politically uncorrect ma non riesce ad essere così dissacrante e il manipolo di maldestri pseudo terrosristi, sprovveduti, smidollati senza speranza riesce solo a far tenerezza ma di escalation comica nemmeno a parlarne.
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Luoghi comuni amplificati all'inverosimile in un film che non fa ridere se si esclude qualche timida risatina nemmeno troppo convinta per alcune situazione tra l'assurdo e il grottesco da parodia tipicamente nera. Onestamente mi aspettavo un film comico mentre è solo farsesco, e non mi è piaciuto affatto. Mi aspettavo pura dinamite sull'ossessione religiosa, mi aspettavo qualcosa di realmente caustico e invece riesce solo in parte ad irridere l'estremismo religioso nella maniera meno credibile e più grottesca. Il tema è attuale e delicato, è trattato in modo very politically uncorrect ma non riesce ad essere così dissacrante e il manipolo di maldestri pseudo terrosristi, sprovveduti, smidollati senza speranza riesce solo a far tenerezza ma di escalation comica nemmeno a parlarne. Ha il grosso merito, comunque, considerando il tema caldissimo, di non mettere nessuno alla berlina, di non giudicare e di non voler far passare ogni musulmano per terrorista, grazie al tocco satirico decisamente british. Una farsa tragica, in un mondo contemporaneo in cui si condividono tante cose ma in cui si affermano e si sottolineano solo le diversità e soprattutto si riserva alla stupidità dell'uomo la responsabilità dei mali che ci affliggono. Una cosa va almeno riconosciuta: il coraggio.
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(di francesco2)
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astromelia
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mercoledì 13 luglio 2011
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autoironico....fino alla morte
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GRANDI RISATE su un tema quanto mai attuale,le stragi terroristiche, una bella pellicola autoironica di presa in giro dei movimenti islamici e della cultura musulmana,ottimi attori all'altezza,sopratutto il tonto,se non fosse che il finale spegne l'ilarità ,naturalmente ne spediremo una copia a osama...dovunque egli sia !!!!!
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mikado
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martedì 21 giugno 2011
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umorismo nero, irriducibile, ma efficace.
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La vicenda ruota attorno ad un ristretto gruppo di attivisti islamici che progettano un attentato kamikaze nei dintorni di una città inglese. Nessuno di loro ha avuto un addestramento militare, ma sono tutti estremamente convinti di riuscire nell'impresa.
Parlando del film in pillole, si può iniziare dicendo che il problema di questa pellicola, per quanto concerne il numero e il gradimento del pubblico, sarà sicuramente il pregiudizio. Tuttavia se si supera questo iniziale ostacolo, ci si ritrova a godere di una trama ben architettata, incredibilmente verosimile e alquanto spassosa.
Ciò che ognuno di noi, almeno una volta, può aver pensato riguardo a dei possibili attentatori islamici, si riversa sullo schermo, come una proiezione mentale.
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La vicenda ruota attorno ad un ristretto gruppo di attivisti islamici che progettano un attentato kamikaze nei dintorni di una città inglese. Nessuno di loro ha avuto un addestramento militare, ma sono tutti estremamente convinti di riuscire nell'impresa.
Parlando del film in pillole, si può iniziare dicendo che il problema di questa pellicola, per quanto concerne il numero e il gradimento del pubblico, sarà sicuramente il pregiudizio. Tuttavia se si supera questo iniziale ostacolo, ci si ritrova a godere di una trama ben architettata, incredibilmente verosimile e alquanto spassosa.
Ciò che ognuno di noi, almeno una volta, può aver pensato riguardo a dei possibili attentatori islamici, si riversa sullo schermo, come una proiezione mentale. Quando le nostre fantasie prendono vita però, non seguono il percorso che ci eravamo prefissati, anzi, spaccano le barriere fra razze e religioni mettendo in scena un registro di situazioni esilaranti e al contempo macabre, contornate da momenti teneri, nei quali il registra mostra quanta umanità in colui che ci spaventa, il tanto chiacchierato straniero, "diverso". E rivela l'umanità dietro ad un gesto, quello di farsi esplodere, che di buono ha davvero poco.
Durante la visione non ce ne si accorge, si ride di gusto attendendo il prossimo guaio in cui si cacceranno i protagonisti e si seguono le varie vicende; eppure, non appena il film termina, ci si ritrova a disagio. Ed il disagio è creato dal dispiacere per aver visto morire tutti i nostri eroi. Ci si scopre affezionati a quegli improbabili attentatori, che andavano cercando così goffamente il paradiso. Il dubbio finale, di waj prima, per quanto riguarda l'esplosione, e dei due cecchini poi, trasmette un senso di smarrimento, di domanda perpetua. E ci si chiede: perchè? Perchè le persone sono capaci di tali gesti?
E poi, perchè disprezziamo tanto le civiltà differenti dalla nostra? Perchè ci sentiamo bene solo quando il diverso è neutralizzato?
Infine, il vero pericolo, è fuori o dentro di noi?
E il cinema, quando propone anzichè risposte, delle domande, raggiunge il suo scopo più alto.
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mikado
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martedì 21 giugno 2011
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umorismo nero, irriducibile, ma efficace.
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La vicenda ruota attorno ad un ristretto gruppo di attivisti islamici che progettano un attentato kamikaze nei dintorni di una città inglese. Nessuno di loro ha avuto un addestramento militare, ma sono tutti estremamente convinti di riuscire nell'impresa.
Parlando del film in pillole, si può iniziare dicendo che il problema di questa pellicola, per quanto concerne il numero e il gradimento del pubblico, sarà sicuramente il pregiudizio. Tuttavia se si supera questo iniziale ostacolo, ci si ritrova a godere di una trama ben architettata, incredibilmente verosimile e alquanto spassosa.
Ciò che ognuno di noi, almeno una volta, può aver pensato riguardo a dei possibili attentatori islamici, si riversa sullo schermo, come una proiezione mentale.
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La vicenda ruota attorno ad un ristretto gruppo di attivisti islamici che progettano un attentato kamikaze nei dintorni di una città inglese. Nessuno di loro ha avuto un addestramento militare, ma sono tutti estremamente convinti di riuscire nell'impresa.
Parlando del film in pillole, si può iniziare dicendo che il problema di questa pellicola, per quanto concerne il numero e il gradimento del pubblico, sarà sicuramente il pregiudizio. Tuttavia se si supera questo iniziale ostacolo, ci si ritrova a godere di una trama ben architettata, incredibilmente verosimile e alquanto spassosa.
Ciò che ognuno di noi, almeno una volta, può aver pensato riguardo a dei possibili attentatori islamici, si riversa sullo schermo, come una proiezione mentale. Quando le nostre fantasie prendono vita però, non seguono il percorso che ci eravamo prefissati, anzi, spaccano le barriere fra razze e religioni mettendo in scena un registro di situazioni esilaranti e al contempo macabre, contornate da momenti teneri, nei quali il registra mostra quanta umanità in colui che ci spaventa, il tanto chiacchierato straniero, "diverso". E rivela l'umanità dietro ad un gesto, quello di farsi esplodere, che di buono ha davvero poco.
Durante la visione non ce ne si accorge, si ride di gusto attendendo il prossimo guaio in cui si cacceranno i protagonisti e si seguono le varie vicende; eppure, non appena il film termina, ci si ritrova a disagio. Ed il disagio è creato dal dispiacere per aver visto morire tutti i nostri eroi. Ci si scopre affezionati a quegli improbabili attentatori, che andavano cercando così goffamente il paradiso. Il dubbio finale, di waj prima, per quanto riguarda l'esplosione, e dei due cecchini poi, trasmette un senso di smarrimento, di domanda perpetua. E ci si chiede: perchè? Perchè le persone sono capaci di tali gesti?
E poi, perchè disprezziamo tanto le civiltà differenti dalla nostra? Perchè ci sentiamo bene solo quando il diverso è neutralizzato?
Infine, il vero pericolo, è fuori o dentro di noi?
E il cinema, quando propone anzichè risposte, delle domande, raggiunge il suo scopo più alto.
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milan k. kostich
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lunedì 13 giugno 2011
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quattro leoni...a londra
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Baiso 13 di Maggese(?) anno 11. Mi scuso con il gentile pubblico per la votazione decisamente alta, ma motivi di cuore e di memoria mi consigliano di farlo. Ho visto il film due sere fa a Babilogna, vicino al vecchio Cassero alla Porta di Saragozza. Ero fuori il sabato con la mia Prima ed unica Moglie ed una coppia di amici. Ammetto,ho riso molto durante il film, non così loro. Avrei voluto addirittura applaudire sui titoli di coda, ma la freddezza del minuscolo pubblico borghesebabiglionese mi ha consigliato il basso profilo. Mi sono ricordato di quando quell'inverno uscii dal vecchio cinema dopo aver visto Un Lupo Mannaro Americano a Londra di John Landis, turlupinato, ero sicuro di essere stato turlupinato con quella fricassea di film.
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Baiso 13 di Maggese(?) anno 11. Mi scuso con il gentile pubblico per la votazione decisamente alta, ma motivi di cuore e di memoria mi consigliano di farlo. Ho visto il film due sere fa a Babilogna, vicino al vecchio Cassero alla Porta di Saragozza. Ero fuori il sabato con la mia Prima ed unica Moglie ed una coppia di amici. Ammetto,ho riso molto durante il film, non così loro. Avrei voluto addirittura applaudire sui titoli di coda, ma la freddezza del minuscolo pubblico borghesebabiglionese mi ha consigliato il basso profilo. Mi sono ricordato di quando quell'inverno uscii dal vecchio cinema dopo aver visto Un Lupo Mannaro Americano a Londra di John Landis, turlupinato, ero sicuro di essere stato turlupinato con quella fricassea di film...ed ero anche abbastanza inviperito per i baiocchi gettati...quando, la sera stessa, a scoppio ritardato, cominciai a ridere per le battute del film...Considero percio' la scena della querelle tra i cecchini paragonabile come impatto comico alla scena dell'ingresso dei due studenti americani nel pub sperduto nella brughiera...Ma in questi giorni di primo caldo tropicale, non riesco a capire, come avrebbero detto i Leoni, se sto vedendo il mondo con la testa o con il cuore...Il cuore e'un muscolo strano, completamente incontrollabile, per le mie scarse capacita', dal controllo cerebrale conscio...ed attualmente il mio strazia e soffre per la Decisione Irrevocabile della mia Prima ed Unica Moglie, palesatami un giorno prima che mi mettessi a ridere per 4 strambi mujaidin che saltano per aria, ognuno con la sua missione ed il suo sogno. La testa secondo me si e' messa a ridere, come per liberarsi di un altro lutto non improvviso...come per palesarmi la misera umanità' di cui tutti facciamo parte attualmente...Dal documentario istantaneo, a proclami farneticanti piu' alqueidisti di Alqueda attraverso la sorpresa di una bellissima donna moderna che puo' credere nel martirio del Giovane Sposo...la testa salta da una frasca all'altra, mentre il cuore azzittii si consola...Ve lo consiglio, anche se sono le tre, sono a Reggio da solo e domani alle otto devo aprire bottega. Un grande abbraccio a tutti i fratelli. Milan K.Kostich 4FnMExodus
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robrond
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sabato 4 giugno 2011
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inguardabile
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erano anni che non abbandonavo la sala prima della fine: questo film è riuscito in tale impresa. Sembra un film di propaganda anti-islam, scritto per ridicolizzare un problema reale.
[+] film di propaganda anti-islam?!?
(di drixxxe)
[ - ] film di propaganda anti-islam?!?
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brian77
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sabato 4 giugno 2011
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datemi del cinema
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Veramente mediocre e anche piuttosto stupido. Sembra di guardare la televisione.
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