ESP - Fenomeni paranormali |
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Un film di Colin Vicious, Stuart Vicious.
Con Sean Rogerson, Juan Riedinger, Ashleigh Gryzko, Mackenzie Gray, Michele Cummins.
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Titolo originale Grave Encounters.
Horror,
Ratings: Kids+16,
durata 92 min.
- Canada 2010.
- Eagle Pictures
uscita mercoledì 1 giugno 2011.
MYMONETRO
ESP - Fenomeni paranormali
valutazione media:
2,24
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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"Certe porte sarebbe meglio non aprirle..."di Special-FxFeedback: 214 | altri commenti e recensioni di Special-Fx |
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domenica 5 giugno 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
...ma una volta aperte e attraversate, è difficile tornare indietro. Soprattutto se si ha la geniale idea di farsele richiudere alle spalle sigillandole con catene e lucchetti per rendere l'esperienza ancora più elettrizzante. Questo è ciò che decide di fare, per una notte, il conduttore della troupe di Grave Encounters, un reality a puntate sul mondo del paranormale, che per il sesto episodio della serie promette al suo pubblico di svelare finalmente i misteri che avvolgono ormai da decenni l'ex-ospedale psichiatrico di Collingwood, celebre per essere uno dei luoghi d'America più infestati da fantasmi e tristemente famoso in passato per esperimenti di neurochirurgia praticati sui pazienti. Ma spingersi troppo oltre in tutte le cose, pensando di conoscere bene le regole e sottovalutando i rischi, può costare caro a chiunque; soprattutto quando si decide di "stuzzicare" chi non si dovrebbe. Il film non aggiunge nulla di nuovo ai suoi predecessori e direi che è la versione "indoor" di "The Blair Witch Project", girato in questo caso all'interno di un ex-manicomio invece di un aperto bosco sperduto. Si fa leva sulle inquietudini e paure che abbiamo dentro noi da sempre, come il buio che infonde insicurezza e il sentirsi "improvvisamente soli" in posti in cui sembrano ri-materializzarsi le angosce del passato. I richiami a "Session 9" sono evidenti, come anche per "The Shock Labirynth" in quanto l'ex-ospedale si rivela, inaspettatamente per i protagonisti, un labirinto infinito di corridoi, stanze e cunicoli senza vie d'uscita. Quest'ultimo, a mio avviso, un tocco piacevole di originalità ad una trama che rischiava di rimanere nell'anonimato. Ho apprezzato comunque il lavoro fatto dai due giovanissimi registi che in soli tredici giorni hanno ultimato le riprese e hanno scritto, prodotto e montato il loro lavoro. Consiglio tranquillamente la visione del film lasciandovi catturare dalla situazione e sicuramente vi divertirete, lasciando a dopo i titoli di coda le inevitabili domande e analisi che accompagnano puntualmente i film di questo genere. In attesa del prossimo e atteso "YellowBrickRoad"...! Che ne dite intanto di darci un'occhiata?
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