claudiofedele93
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venerdì 24 gennaio 2014
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easy stone!
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A partire dagli anni ’90 la commedia comunemente nota come “Teen Movie” è riuscita ad avere sempre più importanza (tra le masse, sopratutto dei giovani) e successo, tutto ciò è dovuto anche a telefilm che ne hanno seguito parallelamente lo sviluppo e le tematiche, sebbene ora questo genere è andato sempre più scadendo col tempo nella mediocrità, proponendo prodotti con storie e aneddoti visti e rivisti, diventando dunque un cinema di scarso interesse arricchito da temi scottanti come “il sesso” (proposto tipo alla American Pie) e messo in scena con varie rappresentazioni, alcune delle quali a volte che riescono a scadere nel grottesco.
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A partire dagli anni ’90 la commedia comunemente nota come “Teen Movie” è riuscita ad avere sempre più importanza (tra le masse, sopratutto dei giovani) e successo, tutto ciò è dovuto anche a telefilm che ne hanno seguito parallelamente lo sviluppo e le tematiche, sebbene ora questo genere è andato sempre più scadendo col tempo nella mediocrità, proponendo prodotti con storie e aneddoti visti e rivisti, diventando dunque un cinema di scarso interesse arricchito da temi scottanti come “il sesso” (proposto tipo alla American Pie) e messo in scena con varie rappresentazioni, alcune delle quali a volte che riescono a scadere nel grottesco. Fortunatamente ogni tanto si presenta agli occhi di tutti noi un film intelligente, magari non brillante o degno di essere inserito tra le più grandi pellicole della storia del cinema, ma capace di dare nuova linfa ad un genere ormai quasi lasciato totalmente alla deriva e lanciare spunti di riflessioni sulla società del 2000 interessanti. Easy Girl, con tutti i suoi difetti, ne è una chiara dimostrazione.
La giovane Olive (Emma Stone) è una liceale come tante: intelligente, simpatica e single. La sua storia inizia quando, per evitare un'uscita di due giorni con la sua migliore amica ed i suoi "strambi" genitori, si inventa di avere un appuntamento con un ragazzo più grande. Destino vuole che per una serie di malintesi si venga a sapere che Olive ha perso la sua verginità e questo porterà, di conseguenza, ad una serie di strane e imbarazzanti situazioni, fino a quando la stessa Olive, dopo essersi stancata di tutta questa messa in scena, non vorrà più essere considerata (ingiustamente e a detta di tutti) una “ragazza facile”.
Al servizio di una storia basata su una sceneggiatura assai semplice curata da Bert V. Royal che strizza l’occhio al lavoro di Nathaniel Hawthorne e al discusso La Lettera Scarlatta, vi è una brillante Emma Stone, qui per la prima volta nel ruolo di protagonista, che risulta essere perfetta in ogni inquadratura nel ruolo della sarcastica teenager che vede la sua vita sociale complicarsi giorno dopo giorno tra i banchi di scuola. Inutile dirlo, il film riesce a trovare una luce propria grazie sopratutto alla sua interpretazione, mettendo così in luce il talento emergente dell'attrice statunitense ( che sarà impegnata anche in The Amazing Spiderman 2, nel prossimo film di Woody Allen e che in passato stata diretta nel famoso The Help di Tate Taylor). Molto singolari sono le scene con Stanley Tucci, che potevano essere approfondite nonché sfruttate un po’ di più, visto che il feeling con Patricia Clarkson è ben evidente e danno vita ad alcune delle sequenze più esilaranti. Ovviamente è giusto fare un analisi approfondita sul tema che viene preso in considerazione, che rappresenta il nucleo del lungometraggio e che ai giorni nostri risulta essere incredibilmente attuale. In una America che siamo ormai abituati a vedere e rivedere sotto ogni aspetto e che ci viene proposta in più di mille sfumature, sembra sempre più evidente che quel tipo di discriminazioni che alcuni ragazzi fanno verso i propri coetanei è sempre presente e ancora molto marcato; inoltre, sebbene i toni restino comunque molto leggeri e privi di drammi psicologici, è interessante notare come nell’era di Facebook e dei vari Social Network la vita delle persone riesca ed essere stravolta nel giro di pochi minuti e quanto i giovani oggi possano essere superficiali, basando le loro conclusioni nei riguardi di una persona solo sul pettegolezzo. Dunque, se in un primo momento la notorietà viene utilizzata per un fine giusto, con tutta la sua immoralità allegata, essa sarà poi un arma a doppio taglio, visto che farà apparire la giovane Olive quello che non è realmente, ma come le persone credono che sia. In America la pellicola è stata promossa con il titolo Easy A (In Italia al posto della fatidica A è stata messa la parola Girl per motivi ignoti) e questo porta ad una sorta di continuità temporale, tra il lavoro di Will Gluck ed il romanzo da cui trae ispirazione come se a cambiare fossero i tempi e i luoghi, mentre le persone e gli errori, i pregiudizi rimangono sempre gli stessi.
Easy Girl, sebbene abbia delle lacune, alcune delle quali legate alla storia, alla ripetitività di alcune situazioni, momenti poco sfruttati e cliché del genere, è comunque un film apprezzabile, originale per certi aspetti e che si fa vedere con semplicità, ma anche con interesse. Una simpatica e brillante Emma Stone dirige il tutto, reggendo in modo egregio la pellicola sulle proprie spalle per tutta la sua durata che si attesta su i 90 minuti circa, innalzandosi come icona della società scolastica/sociale dei nostri tempi ed evidenziando i lati negativi e positivi delle persone ed i loro errori. Siamo di fronte ad un prodotto, che se non brilla per originalità, resta comunque piacevole, ben recitato, con pochi cali e diretto in modo convincente.
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heartbeat
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martedì 6 marzo 2012
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una tappa leggera nel mondo dei giovani
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Credo che questo sia un film molto attuale perchè nella società di oggi gli adolescenti, indipendentemente dal sesso, attribuiscono facilmente delle etichette ai loro coetanei, etichette molto difficili da togliersi, perchè una volta che vieni definita "una ragazza facile" o uno "sfigato" è facile che lo rimarrai per un bel po' di tempo. Nel film la protagonista ha un carattere molto sicuro di sè e fa vedere come non gli importi di venire giudicata come qualcosa che non è, ma pian piano inizia ad avere dei cedimenti e a non riuscire a gestire la situazione. Trovo che sia una storia sviluppata dal regista in modo divertente, sdrammatizzando molte delle parti critiche dei problemi dei ragazzi, ma arrivando comunque in modo efficace all'obbiettivo.
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tiamaster
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sabato 14 gennaio 2012
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leggero ma non banale.
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Una commedia deve essere leggera,scorrevole e divertente,bhe easy girl lo e' e supera di molto ogni mia possibile aspettativa.Emma stone in questo ruolo sta proprio bene e fa' la sua parte altrettanto bene,l'idea di base del film e' ottima e ben sfruttata,leggero e scorrevole con qualche discreto tocco di fotografia.Easy girl e'una buona visione,divertente,scherzosa ma mai banale,un ottima commedia rosa che garantisce una sana oretta e mezza di distrazione e di risate intelligenti.
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lucblaks
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mercoledì 4 gennaio 2012
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sei qualcosa che fa rima con sottana
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Esistono fondamentalmente due tipi di commedie che ogni anno gli stati uniti producono. Il primo tipo è quello commerciale (o meglio definito demenziale) dove o si piange per che la pellicola è strappalacrime o si piange perché la pellicola è così perennemente idiota da far piangere. il secondo tipo invece è un genere di commedia intelligente, in grado di fare ridere e allo stesso tempo riflettere. questo è proprio il caso ella nuova pellicola di Will Gluck. La giovane Olive Penthelgast, liceale studiosa ma soprattutto invisibile davanti agli occhi dei compagni, per aiutare un amico gay fa finta di fare l'amore con lui durante una festa guadagnandosi così il titolo di ragazza facile. A dire la verità però Easy Girl è molto più di questo.
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Esistono fondamentalmente due tipi di commedie che ogni anno gli stati uniti producono. Il primo tipo è quello commerciale (o meglio definito demenziale) dove o si piange per che la pellicola è strappalacrime o si piange perché la pellicola è così perennemente idiota da far piangere. il secondo tipo invece è un genere di commedia intelligente, in grado di fare ridere e allo stesso tempo riflettere. questo è proprio il caso ella nuova pellicola di Will Gluck. La giovane Olive Penthelgast, liceale studiosa ma soprattutto invisibile davanti agli occhi dei compagni, per aiutare un amico gay fa finta di fare l'amore con lui durante una festa guadagnandosi così il titolo di ragazza facile. A dire la verità però Easy Girl è molto più di questo... Dietro appunto alla trama in se, sembra proprio che la pellicola esprima una critica nei confronti del pettegolezzo e della stupidità adolescenziale. Ma se il film è riuscito, e credetemi è riuscito, è solo grazie alla bravura della simpatica e tagliente Emma Stone che ci regala un'interpretazione unica e assolutamente realistica. Bravi Tutti a partire dai simpatici genitori della protagonista: Stanley Tucci e patricia Clarkson. Ottima la regia.
Forse gli adulti troveranno questa piccola grande commedia semplice e insignificante come tante altre, ma sono certo che gli adolescenti apprezzeranno.
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kk_san
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giovedì 29 dicembre 2011
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tema di grande attualità
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E' chiaro che Easy Girl è un film di grande attualità:
ognuno, per proprio vanto, o magari per vergogna nell'ammettere la realtà, mostra una propria "non" esperienza come una impresa epica, per ottenere fama, clamore, e ciò che fa gola.
E' il caso di Olive Penderghast, teenager diciassettenne inerpretata da una fantastica Emma Stone, che si lascia sfuggire falsità sulla propria vita sessuale con un'amica. E così avviene il passa parola, come una catena: ben presto tutta la scuola viene a sapere le sue vicende, così Olive decide di studiare a che punto i pettegolezzi possono arrivare, quindi asseconda la gente e si cuce una "A" sui vestiti, ad indicare la "lettera scarlatta" il cui significato è adulterio.
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E' chiaro che Easy Girl è un film di grande attualità:
ognuno, per proprio vanto, o magari per vergogna nell'ammettere la realtà, mostra una propria "non" esperienza come una impresa epica, per ottenere fama, clamore, e ciò che fa gola.
E' il caso di Olive Penderghast, teenager diciassettenne inerpretata da una fantastica Emma Stone, che si lascia sfuggire falsità sulla propria vita sessuale con un'amica. E così avviene il passa parola, come una catena: ben presto tutta la scuola viene a sapere le sue vicende, così Olive decide di studiare a che punto i pettegolezzi possono arrivare, quindi asseconda la gente e si cuce una "A" sui vestiti, ad indicare la "lettera scarlatta" il cui significato è adulterio.
Ben presto si accorgerà che la situazione le sfugge di mano, e dovrà rimediare.
Molto positiva l'impressione su questa opera, che sa gestire in modo poco volgare, e con quel pizzico di simpatia un tema molto forte dei nostri giorni. Consigliato, soprattutto ai teenager.
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passionforcinema
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giovedì 17 novembre 2011
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mi incuriosiva dall'inizio..
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così ho deciso di guardarlo per una buona volta e non me ne sono pentita. Concordo con chi ha scritto che Olive è una teenager che sa distinguersi e questo lo si capisce subito. Forse io sono anche un pò di parte visto che ritengo Emma Stone adorabile.. Comunque la storia mi piace particolarmente perchè tutti possono rispecchiarsi in essa. Si parla grossomodo di ciò che la gente pensa e dice, anche senza sapere. Ognuno di noi è stato -almeno una volta- criticato da qualcuno con cui non ha niente a che fare e che non sa niente della sua vita. La protagonista, Olive, decide di aiutare il suo amico gay e così finge di fare sesso con lui ad una festa, dove tutti i ragazzi della scuola erano presenti.
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così ho deciso di guardarlo per una buona volta e non me ne sono pentita. Concordo con chi ha scritto che Olive è una teenager che sa distinguersi e questo lo si capisce subito. Forse io sono anche un pò di parte visto che ritengo Emma Stone adorabile.. Comunque la storia mi piace particolarmente perchè tutti possono rispecchiarsi in essa. Si parla grossomodo di ciò che la gente pensa e dice, anche senza sapere. Ognuno di noi è stato -almeno una volta- criticato da qualcuno con cui non ha niente a che fare e che non sa niente della sua vita. La protagonista, Olive, decide di aiutare il suo amico gay e così finge di fare sesso con lui ad una festa, dove tutti i ragazzi della scuola erano presenti. Da quel momento in poi le persone cambiano il modo di vederla e se prima passava inosservata adesso è sulla bocca di tutti, tanto che i ragazzi arrivano a pagarla per fingere anche con loro. Olive si lascia prendere la mano e questo la porterà a creare una serie di problemi che non sto qui a raccontarvi.. E' interessante vedere come la gente si comporti davanti ad una situazione simile ed è ancora più divertente vedere come protagonista una ragazza che non si intimorisce davanti a nulla e che è capace di difendersi da sola, proprio così riuscirà a RImeritarsi la credibilità che aveva.. Una commedia divertente e non noiosa, una delle mie preferite aggiungerei.. Se non avete avuto ancora occasione di vederla, mi raccomando non perdete altro tempo!
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alexmolle
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sabato 5 novembre 2011
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bel film, da guardare, sicuramente....!
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Easy Girl è davvero un ottimo film che si lascia guardare senza risultare mai banale e noioso. L'unica nota negativa è, purtroppo, il doppiaggio italiano che non è stato il massimo, sicuramente in lingua originale è tutta un'altra storia.
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liuk©
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venerdì 21 ottobre 2011
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e invece..
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dalla visione di Easy Girl non mi aspettavo nulla.. non avevo altro da guardare. E invece... sorpresa! un film intelligente, brillante e amaro al tempo stesso, recitato da una brava e bella Emma Stone, di cui sicuramente sentiremo ancora parlare.
Non un capolavoro sicuramente, ma una commedia collegiale ampiamente sopra la media e che mi sento di consigliare a tutti.
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lety kant
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venerdì 2 settembre 2011
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una ragazza facile... forse!
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Easy girl: ragazza facile. Liberamente ispirato a "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne, "Easy Girl" è un film molto interessante per molti aspetti, primo dei quali la ripresa volontaria di un classico della letteratura, non "remakizzato", ma preso come spunto per raccontare una storia d'oggi. Ed è questa la storia di Olive, ragazza molto intelligente e carina, ma che non ha ancora avuto la sua prima volta, tantomeno il suo primo ragazzo. Olive, dunque, decide di cucirsi addosso, materialmente parlando, una lettera scarlatta, e inizia a mettere in giro false voci sul suo conto, corroborate dall'aiuto di molti liceali, alcuni sfigati, altri gay, che hanno bisogno del suo aiuto per salvarsi la reputazione.
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Easy girl: ragazza facile. Liberamente ispirato a "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne, "Easy Girl" è un film molto interessante per molti aspetti, primo dei quali la ripresa volontaria di un classico della letteratura, non "remakizzato", ma preso come spunto per raccontare una storia d'oggi. Ed è questa la storia di Olive, ragazza molto intelligente e carina, ma che non ha ancora avuto la sua prima volta, tantomeno il suo primo ragazzo. Olive, dunque, decide di cucirsi addosso, materialmente parlando, una lettera scarlatta, e inizia a mettere in giro false voci sul suo conto, corroborate dall'aiuto di molti liceali, alcuni sfigati, altri gay, che hanno bisogno del suo aiuto per salvarsi la reputazione. Inizialmente il gioco è divertente, ma Olive ben presto si rende conto che nessuno la avvicina con un reale interesse, ma sempre con un doppio fine. Ciò che colpisce di questo film è, in primo luogo, la brillante interpretazione di Emma Stone, che rende Olive non la solita ragazza sfigata e acida senza un ragazzo, ma una ragazza interessante, carina, e con molti neuroni in testa, che ha scelto di non concedersi. E' questo il bello: ci siamo scocciati di vedere film dove la ragazza che "non la dà" è una sfigata senza arte nè parte, mentre la "lucciola" della scuola, che la dà come se non fosse sua, viene ammirata e presa a modello. Olive rappresenta quel tipo di ragazza che sta svanendo nella società contemporanea, quella che preserva se stessa, ma soprattutto la propria dignità, senza venderla al primo acquirente. E' per questo che "Easy Girl" ci piace: perchè non è una ragazza facile.
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cenox
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giovedì 4 agosto 2011
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troppo lento per generare risate di gusto
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La trama ed il trailer di questa commedia facevan ben sperare. Ma dopo aver visto il film ho potuto capire che non eran del tutto esaurienti..sia perchè risulta devvero lento in certe parti..sia perchè vi sono esagerazioni in chiave demenziale che non risultano necessarie..ed infine sia perchè la scuola pubblica dove si svolge la storia è davvero troppo puritana per sembrare reale e veritiera. La protagonista è una ragazza (Stone) che vorrebbe avere maggior popolarità, in quanto si sente un pò emarginata, e quando per evitar la compagnia della famiglia della sua miglior amica si inventa una scusa, racconta di aver perso la verginità con un ragazzo. Il gossip in men che non si dica, diviene di pubblico dominio, e a scuola iniziano subito ad additarla come una poco di buono, rendendola "famosa" e appetibile da tutti i maschi dell'istituto.
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La trama ed il trailer di questa commedia facevan ben sperare. Ma dopo aver visto il film ho potuto capire che non eran del tutto esaurienti..sia perchè risulta devvero lento in certe parti..sia perchè vi sono esagerazioni in chiave demenziale che non risultano necessarie..ed infine sia perchè la scuola pubblica dove si svolge la storia è davvero troppo puritana per sembrare reale e veritiera. La protagonista è una ragazza (Stone) che vorrebbe avere maggior popolarità, in quanto si sente un pò emarginata, e quando per evitar la compagnia della famiglia della sua miglior amica si inventa una scusa, racconta di aver perso la verginità con un ragazzo. Il gossip in men che non si dica, diviene di pubblico dominio, e a scuola iniziano subito ad additarla come una poco di buono, rendendola "famosa" e appetibile da tutti i maschi dell'istituto. Questa nuova condizione non sembra dispiacere alla protagonista, che inizierà a sfruttare l'invidia di tutte le sue compagne.
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