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Difendo il mio film dalle accuse di volgarità

In largo anticipo sul Natale, arriva A Natale mi sposo.
di Marzia Gandolfi

Massimo Boldi, Elisabetta Canalis e Vincenzo Salemme al photocall di A Natale mi sposo.
Massimo Boldi (78 anni) 23 luglio 1945, Luino (Italia) - Leone. Interpreta Gustavo nel film di Paolo Costella A Natale mi sposo.

mercoledì 24 novembre 2010 - Incontri

Banchetto di nozze col botto
Puntuali come il Natale arrivano anche quest'anno i cinepanettoni, debuttano a metà dicembre e si autodistruggono la metà del gennaio successivo. Campioni di incassi e dell'andare al cinema in vacanza (o in vacanza col cinema), replicano immancabilmente un successo regolare. Nel corso degli anni prodotti altri e ben studiati per il consumo natalizio si sono aggiunti ai cinepanettoni senza mai scalzarli nella contesa per la conquista degli schermi natalizi. In anticipo sulle festività e sui suoi concorrenti esce in sala e in 550 copie il "Natale" di Massimo Boldi, diretto quest'anno da Paolo Costella. Archiviati Parenti, Risi (Claudio) e Oldoini, l'ex batterista del Derby Club 'scrive' la sua commedia farsesca e porta in vacanza a Saint Moritz un cast di veterani (Enzo Salvi, Vincenzo Salemme, Massimo Ceccherini) e di volti televisivi (Elisabetta Canalis e Teresa Mannino). Bruciando sul tempo i competitor stagionali, invitando a nozze la critica e a un banchetto da borgata lo spettatore, A Natale mi sposo mette in scena un girotondo di amori (im)prevedibili e di amicizie (in)dissolubili condite da gag spompatissime. A Roma per presentare il film, Boldi ci racconta il suo Natale al cinema senza regali e senza "parenti".

In difesa
Massimo Boldi: Dopo l'addio alla Filmauro e venticinque anni condivisi con De Sica sullo schermo non è stato facile ripensare la mia carriera ma non mi sono arreso e ho continuato a fare cinema popolare per divertire il mio pubblico. Mi commuove ancora oggi incontrare per la strada i miei giovani fan che chiedono autografi e ripetono a memoria le mie battute. Per questo difendo il mio film dalle accuse di volgarità. In un'Italia che va a rotoli e con la classe politica che ci rappresenta, il mio cinepanettone è il minore del mali. È un film spensierato e divertente che non ha pretese o messaggi, è un film per le famiglie.

Natale nel titolo
Massimo Boldi: Mi piaceva l'idea di combinare il Natale col matrimonio, sono entrambi eventi lieti che mettono gioia a chi li celebra e vi partecipa. Era giusto allora richiamare le due situazioni fin dal titolo. Non credo che nessuno possa avermene se ho usato il logo "Natale". Per venticinque anni ho "servito" con professionalità questo genere e dunque ritengo sia lecito usufruire per una volta di quello speciale marchio. In fondo è un po' anche mio.

Amico e rivale
Massimo Boldi: Non è affatto vero che io e De Sica siamo ai ferri corti, diciamo che la storia della nostra presunta inimicizia è stata ampiamente gonfiata dai giornali. Conosco Christian dal 1972 e a lui mi lega un profondo affetto. Proprio stamane mi ha chiamato per farmi gli auguri e per dirmi che a causa dei troppi impegni non potrà essere presente all'anteprima del film. Ho apprezzato la sua cortesia e non respingo l'idea che forse un giorno potremmo tornare a lavorare insieme. Al momento sono molto contento del cast che mi fa corona, nessuno escluso.

Divertirsi sul set
Paolo Costella: È stato davvero piacevole ritrovare Massimo Boldi che avevo diretto in televisione e incontrato in passato sui set di Oldoini. Stimo molto Massimo e la sua comicità mi diverte enormemente, dunque sono stato felice di partecipare a questo progetto e di dirigerlo in una nuova commedia accanto a un cast di attori davvero straordinari. Attori diversi ma complementari a cui è stato affidato un soggetto comico da affiancare a quello sentimentale dei più giovani protagonisti.

Come Peter Sellers
Vincenzo Salemme: Sono lusingato di essere stato chiamato per la seconda volta sul set di Massimo Boldi con cui avevo già condiviso l'esperienza felice di Olè. Amo le canaglie e dunque sono contento di essermi ritagliato di nuovo il ruolo di "antipatico", un padre di famiglia ossessionato dalla ricchezza e disposto per denaro a concedere la figlia in sposa al noioso figlio di un magnate svizzero. Spero di replicare in futuro perché adoro lavorare con Massimo e guardarlo lavorare; il suo ultimo personaggio poi mi ha molto divertito e ricordato la follia anarchica del Peter Sellers di Hollywood Party.

Donne&bistecche
Massimo Ceccherini: Non mi è affatto dispiaciuto interpretare un lavapiatti affascinato dalle donne mature perché anche nella vita sono un estimatore. La donna giovane è come una bistecca appena tagliata, è buona certo, ma se lasci frollare la carne il risultato è migliore...

Vignette
Elisabetta Canalis: Sono tornata dagli Stati Uniti soltanto tre giorni fa, dunque non ho ancora visto la vignetta di Stefano Disegni. Siamo state ritratte io e Belen a San Remo e senza teste? Non so cosa rispondere a questa domanda. Se avessi visto la vignetta forse...

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