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Un film di Philippe Lioret. Con Vincent Lindon, Firat Ayverdi, Audrey Dana, Derya Ayverdi.
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Drammatico, durata 110 min. - Francia 2009. - Teodora Film uscita venerdì 11 dicembre 2009. MYMONETRO Welcome * * * 1/2 - valutazione media: 3,69 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
laulilla giovedì 7 gennaio 2010
contro l'imbarbarimento delle coscienze Valutazione 4 stelle su cinque
74%
No
26%

     La vicenda tragica del piccolo Bilal si ripete, più o meno simile, ogni giorno sulle coste più meridionali dell'Europa, perché tutti i governi si sono affrettati a darsi leggi sufficientemente restrittive e disumane per tranquillizzare le pavide coscienze dei nostri pavidissimi concittadini. Il fatto è che voltarci dall'altra parte per non vedere gli orrori che si affollano alle nostre porte ci rende ogni giorno più duri e incapaci di "compassione", nell'etimologico significato del patire insieme, e perciò ci priva ogni giorno di quell'umana pietà che è rispetto per il nostro prossimo più debole e meno fortunato. [+]

[+] il perbenismo e la disumanizzazione crescente (di laila)
[+] l'individuo è bello, la massa no... (di misesjunior)
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clavius giovedì 7 gennaio 2010
"io è un altro" a. rimbaud Valutazione 4 stelle su cinque
73%
No
27%

Un film che parte come una denuncia sociale alla Ken Loach per assumere la forma del cinema intimista tipicamente francese. Da un lato il racconto delle condizioni di vita disumane dei migranti braccati anche nella laica e democratica Francia da una legislazione discriminante. Dall'altro la storia commovente di uomini che crescono e cambiano quando scoprono l'altro da sè. Si tratta di una pellicola piena di suggestioni, dove le immagini vengono perfettamente contrappuntate da una musica evocativa e dolente, dove i personaggi (scritti meravigliosamente) emergono in tutta la loro umanità, soli ed incompresi ma capaci di sognare imprese impossibili o di cambiare radicalmente il loro sguardo sul mondo. [+]

[+] concordo(ma non le stelle) (di francesco2)
[+] quali ingiustizie? (di misesjunior)
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sassolino mercoledì 16 dicembre 2009
il confine della realtà Valutazione 4 stelle su cinque
72%
No
28%

Un mare gonfio di acque scure, una striscia di sabbia che si protrae all'infinito sotto lo sgaurdo ceruleo di una nebbia di confine, questa è Calais, ultima spiaggia prima della felicità. Lui è un ragazzo iracheno, neanche 18 anni, gli occhi tristi di chi non ha mia visto un cielo azzurro, braccia forti e tanta disperata testardaggine, quella che lo porterà ad attravesare la manica a nuoto. Per cosa? un amore, forse l'unico della sua vita, cosi' lontano eppure cosi' vicino. L'altro è il 50 enne Vincent Lindon, istruttore di nuoto con tanto disincanto, una moglie troppo giovane che lo sta lasciando e un incolmabile senso di vuoto. Si affezionerà il robusto Vincent a questo ragazzo, vedrà in lui il 18 enne che non è mai stato, colui che troppo inconscientemente tenetrebbe un'impresa cosi' impari, mentre l'altro, come dice testualemnte "non ha avuto nemmeno il coraggio di attraversare la strada per riprendere la propria moglie". [+]

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alespiri sabato 2 gennaio 2010
ombre e luci dell'"altro" che è dentro di noi Valutazione 4 stelle su cinque
66%
No
34%

Bilal e Simon. Il primo è un giovane curdo diciassettenne che ha percorso 4000km a piedi prima di giungere al confine con la "civilta" per inseguire i suoi sogni ed il suo amore, il secondo è un uomo di mezza età con un compassato dolore negli occhi che non è stato capace di attraversare la strada per giungere al cuore della moglie da cui si è appena separato. Tutti e due inseguono l'amore perduto. Simon, specchiandosi nell'ardore e la tenacia del ragazzo, ritroverà l'altra parte di se stesso e la capacità di "essere" in un mondo in cui tutti appaiono esistere nel grigio di una quotidianità che rinchiude in un guscio da cui si è incapaci, a volte inconsapevolmente, di guardare l'altro, anche quello che è dentro di noi. [+]

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mary22 giovedì 7 gennaio 2010
un bel ritratto Valutazione 3 stelle su cinque
64%
No
36%

Mi è piaciuto del film il ritratto dell'audace ragazzino, puro di cuore ma anche a malincuore consapevole della realtà che lo circonda. La sua freschezza e il suo progetto sanno di voglia di libertà in un contesto dove è proprio questa ad essere preclusa. Non vende l'anello per pagare un trafficante, come il suo compagno che ruba per farlo. Non regge un viaggio in camion respirando da un sacchetto di plastica. Conta su se stesso , sulla sua energia fisica e mentale e sa nutrire sentimenti disinteressati in un mondo abbrutito da condizionamenti di ogni sorta.Ho trovato bellissima la scena del trainer Lindon che mentre allena ragazzi francesi,che si rivolgono a lui per avere o meno conferme su come procedono, ricorda la stessa richiesta fatta dal ragazzo curdo, ma con quella luce pura ed innocente negli occhi che sa di affidamento, perchè la sua non è una "narcisistica" voglia di imparare ma è dettata da un bisogno più profondo, sorretto da una sua causa. [+]

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olgadik martedì 12 gennaio 2010
altro che welcome! Valutazione 4 stelle su cinque
68%
No
32%

Opera complessa e scabra questa di Philippe Lioret che alla denuncia gridata sostituisce la scelta di far parlare i fatti e le immagini, sottolineati da una colonna sonora che è graffiante rumore o musica sentimentale quando il discorso tocca emozioni rattenute ma profonde. Due i nuclei della riflessione che il regista propone. Primo, la xenofobia, la durezza dei controlli per impedire a gente in fuga da guerre o povertà di varcare i nostri confini, la mancanza di umanità delle leggi. Secondo, l’incontro tra persone diversissime, entrambe sole, uno di quegli incontri che cambiano la vita. [+]

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cunizza sabato 2 gennaio 2010
introspettivo Valutazione 4 stelle su cinque
63%
No
38%

Confesso la mia ignoranza: non immaginavo che la vita di un clandestino in Francia fosse così disperata e che gli aiuti dei volontari per offrire loro un pasto caldo ed un sorriso fosse...fuori legge! Questo è un film che attraverso le immagini crude e realistiche ti fa vergognare delle tue lamentele quotidiane quando valori essenziali, quali il cibo, la pulizia, un tetto sotto cui dormire, ma soprattutto diritti imprescindibili, come il rispetto, l'umanità, la fiducia e la relazione col prossimo, ti vengono negati. E' questa la situazione del protagonista diciasettenne curdo del film, che rivela una caparbietà ed una volontà inimmaginabile, che potrebbero essere di lezione per tanti coetanei europei (senza andare troppo lontano, mio figlio). [+]

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jaky86 mercoledì 23 febbraio 2011
welcome??sicuri?? Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Un film assolutamente indimenticabile ed emozionante. Una dura denuncia contro le leggi sull'immigrazione introdotte da Sarkozy, dove nel nord della Francia si diventa criminali se si aiuta un clandestino ad avere una vita decente. Interpretazione toccante di Lindon e cinema francese sempre più su!

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angelo umana lunedì 8 marzo 2010
a nuoto verso l'amore Valutazione 4 stelle su cinque
77%
No
23%

Bilal, 17enne curdo arriva a Calais dopo un viaggio di 3 mesi per raggiungere la sua ragazza Mina a Londra, curda pure lei. A Calais realizza che sia le autorità francesi sia quelle del Regno Unito ostacolano con ogni mezzo la traversata ai "sans papières" (senza documenti) anche perseguendo chi cerca di aiutarli; non vede altro mezzo che raggiungere la meta a nuoto. Per farlo impara a nuotare e si allena per la traversata in una piscina francese; l'istruttore, ex campione di nuoto, diventa complice della determinazione del ragazzo, lo considera quasi un figlio che diventa un pò sua ragione di vita. I "potenti mezzi" della Royal Navy faranno sì che il ragazzo venga bloccato a 800 metri dalle coste di Dover, dopo 10 ore a nuoto, e reso alla Francia in un sacco di plastica. [+]

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reservoir dogs lunedì 28 febbraio 2011
perbenismo da zerbino Valutazione 4 stelle su cinque
89%
No
11%

Bilal (Ayverdi) è un ragazzo di diciassette anni, è arrivato in Francia a piedi dall'Iraq ed adesso non può andare in Inghilterra perchè è un clandestino e i controlli particolarmente restrittivi glielo impediscono. Bilal in Inghilterra ha Mina, la ragazza che ama e che lo aspetta; non ha quindi tempo da perdere.
Quindi "l'unico" modo per raggiunge l'isola sembra quello di attraversarla a nuoto ma per farlo deve prendere lezioni in piscina, li Bilal conosce Simon (Lindon), ex campione di nuoto, adesso istruttore in piscina che vedrà in lui una possibilità per dimostrare alla moglie, attivista nel volontariato (ed al loro rapporto in crisi), la sua presa di posizione una volta nella vita. [+]

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