In questo capitolo della saga vengono illustrate le motivazioni che portarono al grande conflitto tra vapiri e Lycan.
La vicenda ebbe inizio dopo che William diede vita a una razza di licantropi incapaci di assumere sembianze umane e totalmente assetati di sangue, Viktor, signore dei vampiri, scoprì che un licantropo diede vita a un bambino in grado di assumere oltre che la forma bestiale anche quella umana.
Egli dunque lo adottò chiamandolo Lucian allo scopo di creare una nuova razza di immortali da utilizzare come schiavi e guardiani.
Il giovane Lican divenne un seguace fedele del signore dei vapiri, ma in segreto egli covava una relazione proprio con la figlia di Viktor: Sonia.
Durante una gelida notte Sonia venne inviata a scortare attraverso la foresta una carovana di nobili umani diretti verso la fortezza dei vampiri con scopi commerciali, tuttavia Lucian grazie ai suoi sensi acutissimi si accorge che una moltitudine soverchiante di licantropi è in procinto di attaccare il convoglio quindi, temendo per la vita della propria amata, ruba un cavallo e accorre in suo aiuto.
Per mandare in fuga le temibili bestie Lucian è costretto a assumere le sembianze da lupo, dovendo così togliere il collare che gli imponeva di rimanere nelle sue forme umane, così facendo infrange la legge impostagli da Viktor e cade in disgrazia, non solo, da li a poco il signore dei vampiri verrà a scoprire dell'amore segreto tra sua figlia e il lycan.
Lucian si farà garante della rivolta degli opressi e schiavizzati lycan, che condurrà alla libertà e in seguito allo scontro finale contro i loro malvagi signori.
Una saga come Underworld meritava un prequel che esaminasse con cura le cause degli eventi visti negli altri film e La Ribellione dei Lycans centra perfettamente tale obiettivo.
I personaggi son ben investigati e costruiti, Lucian, interpretato da MIchael Sheen è un eroe che vince e convince, tanto da persuadere lo spettatore molto spesso a schierarsi dalla parte degli opressi lycans anzichè dai tirannici vampiri, in un film che non investe esclusivamente nella pure azione un accorto spettatore può individuare anche delle importanti tematiche; l'importanza della libertà e la ribellione dei più deboli contro gli opressi sono concetti cardine che possono essere visti e interpretati anche in chiave contemporanea, così come l'amore proibito tra un vampiro, considerato puro, e un lycan, considerato come un animale, è un idea che può essere esaminata nel più ampio contesto delle prevaricazioni razziali.
La trama è ben costruita, il film è scorrevole avvincente e dinamico, in grado di tenere lo spettatore incollato alla poltrana senza che vi sia un momento morto.
Compaiono nuovamente le caratteristiche che rappresentavano i punti di forza del primo Underworld, in primis le ambientazioni, che risultano tutte ben curate e nuovamente vertono su colori scuri e sullo stile goticheggiante rinforzato ancor di più dal contesto medioevale, i costumi sono dettagliati e molto curati, non pochi spettatori avranno apprezzato le rifinuture delle armature vampiriche mentre i licantropi a volte risultano eccessivamente computerizzati.
Finalmente scompaiono le scene tresh e gore che a volte comparivano a sproposito negli altri due capitoli; in questo film infatti non vi sono schizzi di sangue inutili nè cadaveri squartati nè persone che si scambiano il sangue senza un apparente motivo reale.
Assolutamente da vedere.
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