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La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo, il libro

Da questo romanzo il film Un amore all'improvviso.
di Fabio Secchi Frau

La recensione **

giovedì 1 ottobre 2009 - Libri

La recensione **
Avviso per tutti quelli che credono sia semplicemente un romanzo di fantascienza: non avventuratevi all’interno di questo libro se credete di trovare robot, alieni, dimensioni parallele, Morlock, Eloi e altri tipici elementi provenienti dal futuro. “La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo”, distribuito cinematograficamente con un nuovo titolo (forse più brutto) Un amore all’improvviso, è un’imperante love story, impregnata di passione e romanticismo. Opera letteraria d’esordio di Audrey Niffenegger, ha l’originalità di narrare le vicende amorose di una coppia (quasi coetanea) composta da una ragazza normalissima e un ragazzo affetto da un’anomalia cromosomica che gli consente di viaggiare nel tempo e di incontrare e instaurare con lei un rapporto lungo veramente tutta una vita, dall’infanzia fino alla vecchiaia. L’autrice si impegna molto nel far quadrare tutti i conti cronologici e spaziali del romanzo, giocando con alcuni colpi di scena che, di fatto, non lo sono ma, potrebbe sicuramente fare di più. Fra un viaggio nel tempo e un ritorno al presente (ma sarà veramente il presente?), la Niffenegger ci fa navigare lungo un oceano di avvenimenti verso un macchinoso happy end (dipende dai punti di vista), dove non mancherà qualche imbarazzante occhio lucido che offuscherà la vostra lettura. Nonostante qualche gracilità nella forma e nella zoppicante scelta di cosa narrare e come farlo (pecca una scrittura un po’ troppo “televisiva” forse), a favore di questa operina e della colorita vicenda che tratta c’è l’ambientazione nel Michigan e a Chicago, descritte con una sensibile bravura. Ottimi i personaggi primari e secondari provvisti di grande temperamento, tanto da desiderare che esistano realmente.

In sintesi
Clare conosce Henry da quando aveva sei anni ed Henry conosce Clare da quando aveva ventotto anni. All’epoca del primo incontro, almeno quello che ricorda Clare, lei era una bambina dai capelli rossi, vivace, molto intelligente e per nulla intimidita. Erano gli Anni Settanta e viveva con la sua ricca famiglia in una villa coloniale, situata in un’enorme tenuta del Michigan. Mentre Henry era un uomo dai capelli brizzolati, dall’aria sfatta, ma molto affabile nei suoi confronti. È amore a prima vista. All’epoca del loro primo incontro, almeno quello che ricorda Henry, lui era un bibliotecario dalla vita un po’ incasinata, spiritoso e molto sexy. Erano gli Anni Ottanta e viveva da solo in un appartamento di Chicago. Mentre Clare era una bellissima studentessa d’arte, passionale, determinata e dannatamente divertente. È amore a prima vista. Di solito i primi incontri fra due persone coincidono nel tempo e nello spazio. I loro no, perché Henry, a causa di una mutazione cromosomica, è capace di viaggiare nel passato, nel presente e, talvolta, anche nel futuro. Si conoscono e intrecciano la loro storia d’amore su piani cronologici diversi, cucendosi addosso l’uno la vita dell’altro, con un doppio filo che, molto probabilmente, non si spezzerà mai. Lui va e viene, scompare e riappare, lei lo rincorre continuamente, dall’infanzia, all’adolescenza, fino a quando è una donna e poi un’anziana signora di ottant’anni. È un amore che non si estingue mai. È un amore che attraversa tutte le tappe di una qualsiasi altra relazione al mondo, fra appuntamenti, cene con amici, tanto sesso, lutti, matrimoni e gravidanze. Ma è anche un amore anormale, fatto di fughe senza preavviso (quelle di Henry) e di lunghe attese (quelle di Clare), ma soprattutto di scelte predestinate che sovrastano persino il libero arbitrio.

L’autrice
Audrey Niffenegger, nasce il 13 giugno 1963 a South Haven, nel Michigan, dopo aver lavorato come illustratrice e pittrice, diventa insegnante al Columbia College Chicago Center of Book and Paper Arts ed è proprio in questo periodo che scrive il suo primo romanzo “La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo”, edito in Italia dalla Mondadori, i cui diritti sono stati acquistati da Brad Pitt e dal quale è stato tratto un film con Eric Bana e Rachel McAdams. Audrey Niffenegger è anche membro fondatore del T3, un gruppo di artisti e scrittori che si esibiscono a Chicago.

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