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premessa fondamentale: amo il primo film, lo considero uno dei massimi esponenti del genere action e attendevo con trepidazione il sequel, sperando che fosse più esagerato in tutti i sensi; sotto questo punto di vista, intendiamoci, La vendetta del caduto è a dir poco roboante... Ma ciò che innalzava il primo capitolo al di sopra di gran parte della produzione di genere quì viene clamorosamente a mancare e cioè quell'insperato equilibrio narrativo che miscelava in modo sapiente tutti i cliché tipici del blockbuster americano, alleggerendo il tutto con una buona dose di auto-ironia (indicativa in tal senso la scena dell'attacco di scorponok in qatar con la telefonata al call center indiano che predicava maggior chiarezza dall'altra parte della cornetta, e il soldato che chiaramente urlava: "sono nel bel mezzo di una guerra, tutto questo è RIDICOLO!"). Le vicende di Sam erano divertenti, ma in generale i tre blocchi narrativi (quello militare, quello familiare e quello analitico) erano ben miscelati e tutti i personaggi, primari e secondari, svolgevano un ruolo in qualche modo decisivo. Tutto questo si perde in gran parte nel secondo capitolo, dove la voglia di stupire di Bay prevale sulle esigenze di una narrazione che risulta decisamente forzata. Gli innesti comici poi non funzionano; a che serve il collega di Sam? perché, a proposito, al college già troviamo un decepticon "camuffato" per arrivare a lui? che ci fanno due autobot imbranati con le fattezze dei fichi d'india (davvero, sembrano proprio loro)? da dove salta fuori la possibilità di un teletrasporto e, volendolo accettare, perché non si utilizza per risolvere il problema legato a optimus in modo indolore? probabilmente a una seconda visione scoprirò che tutte queste cose hanno una loro giustificazione, ma il problema è che un film per "filare" deve risultare chiaro sin da subito. E il primo capitolo, pur con tutti gli eccessi visivi del caso, riusciva in questo in modo mirabile. Si badi bene, non faccio parte di quella critica spocchiosa che tende a definire a prescindere spazzatura tutto ciò che rientra nel genere dell'"americanata". ANZI. L'intrattenimento di massa bisogna saperlo fare e da quelle parti sono maestri: il film ha infatti dei pregi innegabili nell'impianto tecnico. L'interazione di tutto ciò che viene generato in CG con il set reale è davvero incredibile e viene esaltato dai vorticosi movimenti di camera, marchio di fabbrica di Bay; lo spettacolo, insomma, è garantito e visivamente siamo su picchi elevatissimi.
Ma stavolta c'è "solo" questo.
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