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The Road: perché Viggo Mortensen ha scelto di fare questo film

Come è stato il lavoro di adattamento da Cormac McCarthy.
di Marlen Vazzoler

Perché ti sei innamorato di questa storia dark?
John Hillcoat - Leone. Regista del film The Road.

venerdì 4 settembre 2009 - Incontri

Perché ti sei innamorato di questa storia dark?
Viggo Mortensen: Dan Alcott mi ha mandato gentilmente la sceneggiatura e mi ha offerto la possibilità di interpretare il ruolo, poi ho letto il libro, e ho visto che si trattava di una bellissima storia d'amore, difficile da vedere e ancora più difficile da raccontare. Ma penso che John Hillcoat abbia impostato molto bene la storia anche se è abbastanza difficile fare un buon adattamento di un racconto che molte persone conoscono, leggono e amano. Non è stata una decisione facile, in quel momento ero stanco e non ero sicuro di voler fare un altro film ma quando ho letto il libro non ho avuto più dubbi. Poi c'era Cody e anche dei grandi attori: l'avere un tale cast è stato un bonus.

Come avete fatto a fare un film così fedele di un libro straordinario? Come avete fatto ad essere fedeli ad una storia così dark ma al tempo stesso così affascinante?
John Hillcoat: Quando ho letto il libro, l'essere padre di un bellissimo bambino di otto anni ha avuto un impatto maggiore, ma penso che per tutti i padri che sono in questa stanza si tratti di uno scherzo emotivo molto potente, visto che la storia è ambientata in un mondo così estremo. Penso che il libro metta in evidenza tramite il contrasto quello che ci rende umani. Ho potuto relazionarmi come padre e la storia mi ha fatto piangere, mi ha colpito profondamente: cercare di essere fedeli al libro è diventata la mia missione principale. Inoltre considero McCarthy un autore brillante, uno dei più grandi scrittori americani e anche del mondo. Per me è stato un grande onore lavorare con tale materiale ed ho voluto rispettarlo per quanto fosse possibile.

Lo sceneggiatore: Quando ho iniziato a scrivere avevo perso da poco mio padre e quando abbiamo finito il film ho avuto il mio primo figlio, così quando ho cominciato a scrivere ho cucito un pezzo della mia infanzia: quando ho finito di scrivere era nato mio figlio e ho visto il film dal punto di vista di un uomo.

Durante questi anni ci ha parlato della sua esperienza di padre: quanto si è sentito aiutato dall'essere padre in questo film? Qual'è stato il suo contributo personale?
Viggo Mortensen: La prima cosa che mi ha attirato del film è stato l'essere un padre, ma per me si tratta di una storia d'amore, di una relazione tra due persone. Penso che si possa comprendere il comportamento del padre e penso che sia per questo che The Road di Cormac McCarthy sia più interessante a livello universale rispetto agli altri suoi libri: il romanzo parla di un qualcosa che può essere compreso da tutti ovunque nel mondo, racconta di quella paura che si prova quando si pensa "Cosa accadrà a mio figlio quando non ci sarò più ad aiutarlo?" Si tratta di una situazione estrema a cui tutti possono relazionarsi ma quando ho parlato inizialmente con Cormac McCarthy prima di cominciare a girare, mi ha raccontato al telefono di suo figlio, io gli ho parlato del mio e verso la fine della conversazione ho realizzato di avere quello che mi serviva per iniziare. Quando abbiamo cominciato sul set per me era ovvio che si trattava di qualcosa che c'è tra due persone che andava oltre ai legami di sangue: si trattava di una connessione.

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