Dopo Donnie Darko e Southland Tales
Richard Kelly stupì il mondo una decina d'anni fa quando appena venticinquenne sfornò uno dei film icona dell'ultimo periodo: Donnie Darko. Atteso alla seconda prova spiazzò tutti con un Southland Tales, troppo visionario e articolato.
Ora con The Box è tornato su un terreno a lui più congeniale di possibilità alternative, cause ed effetti a cascata legati da un meccanismo molto semplice ispirato da una storia breve di Richard Matheson: cosa fai se ti offro una scatola con dentro un pulsante che se premuto uccide una persona di cui non sai nulla? Se lo premi ti do 1 milione di dollari, altrimenti me ne vado e te ne lascio 100 per il disturbo.
Un bel dilemma da dipanare per i coniugi Lewis interpretati da Cameron Diaz e James Marsden.
La storia di Matheson fu pubblicata su playboy negli anni Settanta "A dire il vero se sfogliavo Playboy all'epoca - ci rivela Kelly - non era certo per leggere i racconti brevi! Però la storia aveva delle buone possibilità. Ho voluto mantenerla comunque in quel periodo temporale, perché per funzionare era necessario essere scollegati dal mondo, non come oggi dove tutto è globalizzato e quindi puoi facilmente reperire informazioni su chiunque e su qualunque cosa. Insomma mi serviva un po' d'ingenuità."
"Certo sei pagine non reggono un film, quindi abbiamo dovuto lavorare sul post, cosa succede ai nostri protagonisti dopo che hanno preso la loro decisione e come cambia il loro mondo. Questo è il tipico film che fa sì che lo spettatore esca ponendosi delle domande e soprattutto lo mantiene in tensione costante per tutta la sua durata."

Certo da Donnie Darko a questo film passando per Southland Tales è un percorso particolare?
Beh, il primo è un tributo ai miei genitori in definitiva, il padre e la madre di Donnie sono un po' i miei, mentre il secondo era un progetto molto personale. Questo è un film di un grande studio ed è molto impegnativo. Spero che venga bene e di fare grandi cose".
Per James Marsden, la forza del soggetto sta nella sua semplicità: "Il dilemma di fronte a cui ti trovi e molto profondo, ma allo stesso tempo semplice: premi un pulsante per uccidere una persona con cui non hai alcun legame e guadagni un milione di dollari, che negli anni settanta è un cifra decisamente molto rispettabile. È un dilemma morale che poi ha delle ripercussioni e mi piaceva molto questa cosa del mio personaggio."
"Anche per me il fatto che la storia ponga dei dilemmi esistenziali è cruciale -aggiunge Cameron Diaz- oltre al fatto che è molto creativa. Un semplice gesto come quello di premere un bottone, porta ad un mondo intero di domande legate alle conseguenze."
A questo punto sorge spontanea una domanda: qual'è 'il vostro film preferito:
JM: "Anche se sembrerà strano, e tutti si potrebbero aspettare X Men, è Hairspray!"
CD: "Sinceramente è un po' come dire quale figlio preferisci, non riesco proprio a scegliere..."