chainbreaker
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giovedì 14 gennaio 2021
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buono!
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In un ambientazione medievale fantasy (ma nemmeno poi molto), James Purefoy impersonifica il classico guerriero senza paura (attenzione, non senza macchia) che vuole riscattarsi da un passato di assassino sanguinario, seppur avuto in tempi di guerra. L'ambientazione, in una Inghilterra medievale, è resa molto realiistica anche dal fatto che (finalmente!) il tempo meteorlogico è sempre piuttosto avverso, con incessanti piogge che trasformano la terra in fango. Al contrario di molte altre incensate produzioni che fanno sospettare che la Terra D'Albione sia stata teletrasportata alle latitudini del Mediterraneo (spende sempre un bel sole... ma quando mai??).
Il nostro protagonista assomiglia molto al Van Helsing interpretato da Hugh Jackman, sia per l'abbigliamento (mantello e cappello con lunga tesa) sia per la chiara somiglianza fisica tra i due attori, sia per il periodo storico e l'ambientazione.
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In un ambientazione medievale fantasy (ma nemmeno poi molto), James Purefoy impersonifica il classico guerriero senza paura (attenzione, non senza macchia) che vuole riscattarsi da un passato di assassino sanguinario, seppur avuto in tempi di guerra. L'ambientazione, in una Inghilterra medievale, è resa molto realiistica anche dal fatto che (finalmente!) il tempo meteorlogico è sempre piuttosto avverso, con incessanti piogge che trasformano la terra in fango. Al contrario di molte altre incensate produzioni che fanno sospettare che la Terra D'Albione sia stata teletrasportata alle latitudini del Mediterraneo (spende sempre un bel sole... ma quando mai??).
Il nostro protagonista assomiglia molto al Van Helsing interpretato da Hugh Jackman, sia per l'abbigliamento (mantello e cappello con lunga tesa) sia per la chiara somiglianza fisica tra i due attori, sia per il periodo storico e l'ambientazione. Anche se non può godere degli stessi effetti speciali del suddetto film, la storia è buona e il film fila via liscio fino alla prevedibile conclusione. Ottima (per il genere) la prova di un Purefoy che si vede maturato dai tempi del "Punitore" (da vedere assolutamente). Buone le interpretazioni di contorno (non dimentichiamo la presenza, seppur marginale, del grande Pete Postelwaite), credibili e ben fatti gli effetti speciali, seppur non eclatanti. Niente di particolarmente originale, ma quello che c'è è fatto piuttosto bene. Questo ci insegna che non è necessario essere per forza originali per fare un buon film.
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greatsteven
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mercoledì 18 aprile 2018
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dramma dell'uomo ripudiato dalla divina giustizia
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SOLOMON KANE (UK/FR/REP. CECA, 2009) diretto da MICHAEL J. BASSETT. Interpretato da JAMES PUREFOY, MAX VON SYDOW, JASON FLEMYNG, RACHEL HURD-WOOD, PETE POSTLETHWAITE, ALICE KRIGE, PHILIP WINCHESTER, MACKENZIE CROOK, SAMUEL ROURKIN
Solomon Kane è uno spietato pirata mercenario al comando di una ciurma di assassini assetati di sangue alla ricerca di ricchezze da depredare. Nel 1600, mentre combattono per l’Inghilterra in Nord Africa (come fanno in ogni continente), hanno la malaugurata idea di saccheggiare un misterioso castello, ma l’impresa fallisce: gli uomini di Kane vengono uccisi e il capitano ha a che fare col Mietitore del Diavolo, un essere mandato dagli abissi dell’Inferno per impossessarsi della sua anima corrotta.
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SOLOMON KANE (UK/FR/REP. CECA, 2009) diretto da MICHAEL J. BASSETT. Interpretato da JAMES PUREFOY, MAX VON SYDOW, JASON FLEMYNG, RACHEL HURD-WOOD, PETE POSTLETHWAITE, ALICE KRIGE, PHILIP WINCHESTER, MACKENZIE CROOK, SAMUEL ROURKIN
Solomon Kane è uno spietato pirata mercenario al comando di una ciurma di assassini assetati di sangue alla ricerca di ricchezze da depredare. Nel 1600, mentre combattono per l’Inghilterra in Nord Africa (come fanno in ogni continente), hanno la malaugurata idea di saccheggiare un misterioso castello, ma l’impresa fallisce: gli uomini di Kane vengono uccisi e il capitano ha a che fare col Mietitore del Diavolo, un essere mandato dagli abissi dell’Inferno per impossessarsi della sua anima corrotta. Kane riesce a sfuggirgli, ma il demone promette vendetta. Poco a poco, si viene anche a scoprire il passato di Solomon: figlio secondogenito di Josiah, doveva essere destinato al convento perché tutto il patrimonio famigliare andasse al primogenito Marcus, e Solomon, deluso e furibondo, fece precipitare il fratello da una scogliera (credendo erroneamente di averlo ammazzato), dando così il via alla sua strada della perdizione. Nel 1601, Solomon ha deciso di metter da parte pistole e spade e s’è ritirato a vivere in un monastero per redimere la sua anima di peccatore, ma il priore gli suggerisce di mettersi in cammino perché prevede un’ombra minacciosa calare su di loro. Durante il pellegrinaggio, Kane s’imbatte nei Crowthorn, famiglia di puritani diretta dall’Inghilterra, terra natale di Solomon, al Nuovo Mondo, che però viene sterminata dagli scagnozzi di Malachia, stregone malvagio che effettua incantesimi malefici sugli uomini feroci e che agisce sempre mettendo in mezzo un poderoso e inquietante cavaliere con una maschera che gli copre interamente il volto. La figlia maggiore dei Crowthorn, Meredith, viene rapita dai predoni, e Solomon promette a William, il suo padre moribondo, di liberarla. Il cammino verso la nuova ripresa in braccio delle armi non sarà però facile, ma Solomon potrà contare sull’aiuto del suo vecchio equipaggio che nel frattempo non s’è dimenticato delle sue eroiche imprese. Dopo esser stato dato quasi in pasto a un branco di demoni affamati cui è sfuggito per miracolo per mano di un sacerdote impazzito, crocefisso dagli uomini demonizzati e scoperto che il quartier generale di Malachia altro non è che il castello di suo padre, Solomon parte coi suoi uomini, benché male armati e inferiori di numero, per sconfiggere il nemico e liberare Meredith. L’impresa avrà successo, e Meredith, sebbene segnata dal marchio della diavoleria, non ne verrà intaccata, ma Solomon dovrà sia uccidere suo padre Josiah, perché legato come prigioniero nei sotterranei del castello dalle catene del male per aver permesso a Malachia di far riportare in vita dal coma profondo in cui era caduto Marcus dopo l’incidente, sia uccidere lo stesso Marcus, che altri non è se non l’uomo aggressivo che si nasconde dietro la maschera impenetrabile e che obbedisce agli ordini di Malachia, il quale libera, grazie al sangue di Meredith, un terribile mostro che deve prendere possesso dell’anima maledetta di Kane, ma il mercenario riesce a sconfiggere anche questi ultimi due. Tuttavia sa che il suo cammino verso la redenzione non è terminato e che dovrà combattere ancora. Co-produzione fra Regno Unito, Francia e Repubblica Ceca, è un pasticcio di dramma orrorifico, fantasy decadentistico, avventura spinta alle più sanguinarie conseguenze e azione pompata da effetti speciali stucchevoli. L’unica nota positiva è la credibilità del percorso interiore intrapreso dal protagonista – un J. Purefoy più abile come spadaccino che a parlare di pace, perdono e misericordia –, malgrado le sue motivazioni latitino qua e là parecchie volte, e la sua vocazione rimanga infine quella dell’omicida autocompiacente, dell’uomo che uccide il suo simile senza provarne ribrezzo, salmodia o terrore. Numerose imprecisioni storiche riguardo alla bandiera del Regno Unito e al poco nominato Francis Drake e ancora di più rispetto al personaggio letterario creato nel 1928 da Robert Ervin Howard, la cui integrità morale viene offuscata dalla perfetta forma fisica di Purefoy e dall’impegno che, nonostante la magrezza del restante impianto scenico, l’attore profonde per calarsi nel ruolo comunque faticoso che gli spetta. La pre-produzione ha dovuto attendere otto anni e, come molti critici han giustamente sottolineato, le analogie con altre saghe fracassone e in pieno stile block-buster come Highlander e Il Signore degli Anelli han influito non poco sull’esito poco soddisfacente di questo estenuante racconto di formazione al contrario che privilegia la spacconeria della visualità alle virtù del suo cast, comunque di tutto rispetto: un Postlethwaite misurato e pacato, una Hurd-Wood affascinante nel candore della sua combattività, un Flemyng attizzato e creazionista in senso diabolico nelle vesti del perfido Malachia e un Von Sydow funzionale nel ruolo del padre non comprensivo e bacchettone che si pente troppo tardi delle sue balordaggini che hanno apportato al figlio soltanto guai e lacune. Poteva essere realizzato meglio puntando maggiormente l’attenzione sul discorso religioso anti-pagano e cristiano nel senso evangelico del termine e non, come invece accade nel film, adoperandolo come surrogato o, peggio ancora, giustificazione della violenza e del suo senso: la cosa appare molto invereconda, impudica, incitante all’aggressione del proprio simile, pur tuttavia coriacea nella sua armatura di indefessa immoralità e perditrice di ogni spiegazione della virtù. Non convince il ritratto di un soldato che dapprima si pente dei suoi peccati per poi riemergere nella sua spietata crudeltà rinforcando spada e pistole. Il contesto storico, inoltre, più che un’ambientazione veridica e appassionante, sembra il crogiuolo adatto a popolarlo con storie il cui unico gusto è quello di mostrare teste mozzate, sangue che scorre a torrenti, asce che s’abbattono su corpi corazzati e lamiere divelte. Gli si può al massimo concedere di possedere una vena dark che nel cinema dello stesso genere degli ultimi tempi, ossia quello che li mescola tutti per poi non trarne neanche uno vagamente persuasivo, non si ravvede poi tanto sovente.
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williamd
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domenica 12 gennaio 2014
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originale, bello, ma non extra-ordinario...
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Diretto da Michael Bassett e basato sull'omonimo personaggio letterario di Robert Ervin Howard, Solomon Kane è un film che ci racconta la storia di un mercenario senza cuore, disposto a tutto per ottenere la gloria, che si ritrova costretto a cambiare stile di vita sapendo di essere ricercato dal diavolo.
E' il 1600, un'epoca dove le forza oscure sovrastano e regnano sul bene, ed in Nord Africa un'imbarcazione inglese guidata da quello che sembra essere un uomo immortale, Solomon Kane (James Purefoy), sbarca e va all'assedio della città, uccidendo chiunque si pari davanti, senza pietà e senza rimorso.
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Diretto da Michael Bassett e basato sull'omonimo personaggio letterario di Robert Ervin Howard, Solomon Kane è un film che ci racconta la storia di un mercenario senza cuore, disposto a tutto per ottenere la gloria, che si ritrova costretto a cambiare stile di vita sapendo di essere ricercato dal diavolo.
E' il 1600, un'epoca dove le forza oscure sovrastano e regnano sul bene, ed in Nord Africa un'imbarcazione inglese guidata da quello che sembra essere un uomo immortale, Solomon Kane (James Purefoy), sbarca e va all'assedio della città, uccidendo chiunque si pari davanti, senza pietà e senza rimorso.
Solomon, con la ciurma alle spalle, è l'unico a raggiungere la sala del trono del castello, dove sono custodite tutte le ricchezze, ma non fa in tempo ad appropriarsene che interviene il mietitore del diavolo, che lo aspettava per prendersi la sua anima corrotta. Quest'ultimo però riesce a sfuggirli, ma sa che i demoni del diavolo verranno nuovamente a cercarlo, così si rifugia in un monastero, dove inizierà a dedicarsi completamente alla religione e a Dio.
Quello che all'inizio doveva essere solamente un cambiamento di convenienza, alla fine per Solomon è un vero e proprio mutamento interno: capisce i suoi errori, si pente, diventa un uomo di pace, che disprezza la guerra.
Per lui adesso è arrivato il momento di lasciare il monastero e si mette in cammino, senza meta, in cerca di speranza.
Intanto che tutto questo avviene, i seguaci del diavolo si sono impossessati più che mai della Terra: streghe, magia nera, corruzione e paura regnano tra le gente; e ad esercitare il potere come sovrano c'è Malachia, ex sacerdote, divenuto servo del diavolo.
Solomon, ancora in cammino, fa conoscenza con una famiglia in viaggio, ed accetta da loro un passaggio in carrozza.
Un mattino però l'esercito di Malachia gli scova e uccide tutti quanti, a parte Kane che si salva e Meredith, la figlia che viene rapita...
Solomon è disperato, avrebbe potuto fermare quei soldati, ma non l'ha fatto per tenere fede al suo giuramento, ma ora per lui nulla ha più un senso, ed ascolta le ultime parole di Samuel, padre di Meredith, il quale gli dice che se avesse salvato sua figlia, la sua anima fosse stata redenta.
Così, colmo di rabbia, desideroso di vendetta e senza alcuna paura, Solomon riprende la sua sanguinaria spada e si mette in marcia per sconfiggere il male, salvare Meredith, e porre fine a quest'epoca oscura...
Splendide immagini e tempi di dialoghi perfetti caratterizzano questo fantasy d'azione, molto ben interpretato da Purefoy, completamente immedesimato nel personaggio.
Mentre però la prima parma del film è quasi perfetta, il film perde nel finale, dove non trova la stessa sintonia dei primi 50 minuti, e va incontro ad un finale scontato e privo di emozioni.
Gli ultimi 10 minuti sono quelli più disastrosi: mi paiono quelli di un cartone animato, dove il male è presente in una forma amorfa, che si distacca dai tratti umani; e per l'intervento di un mostro creato con immagini computerizzate che fa proprio pena...
Un film a due facce direi, una da nove e una da quattro, che quindi per media matematica raggiunge la sufficienza, anche se avrebbe potuto puntare a qualcosa di più.
Colonna sonora inerte, che però non intralcia la scorrevolezza del film, che definirei comunque godibile, ma senza grandi pretese !
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superavenger99
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giovedì 30 agosto 2012
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buon film
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Certo, si poteva fare meglio, ma a tutti quelli che hanno visto le stesse ambientazioni del (pessimo) il signore degli anelli ,dico che il grande Howard aveva già creato QUELLE ambientazioni prima che Tolkien le immaginasse!
La lotta del bene contro il male sarà sempre alla base di ogni film, soprattutto in questi generi Horror-fantasy, sennò guardatevi i film di Nanni Moretti.
Non un capolavoro ma godibile, sempre meglio che i film di Rodriguez.
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lore64
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sabato 9 giugno 2012
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belle idea e ambientazione ma filmetto pietoso
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Interessante l'idea di recuperare il personaggio di Howard, ottimo lo sfondo tetro, i panorami piovosi e il tema dannazione/redenzione (per quanto spinto molto oltre il contesto dei racconti originali).
Il problema è che su queste ottime basi il regista imbastisce un filmetto di quart'ordine, sconclusionato nella trama, con una successione continua e inverosimile di colpi di scena. Non appena Kane esce da un'avventura il regista lo riprecipita in una diversa, tutti i personaggi del film finiscono in qualche maniera per reincontrarsi, la conclusione è la più scontata che si potesse immaginare.
L'unica parte coerente e avvincente sono i 20 minuti che Kane passa in compagnia della famigliola.
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Interessante l'idea di recuperare il personaggio di Howard, ottimo lo sfondo tetro, i panorami piovosi e il tema dannazione/redenzione (per quanto spinto molto oltre il contesto dei racconti originali).
Il problema è che su queste ottime basi il regista imbastisce un filmetto di quart'ordine, sconclusionato nella trama, con una successione continua e inverosimile di colpi di scena. Non appena Kane esce da un'avventura il regista lo riprecipita in una diversa, tutti i personaggi del film finiscono in qualche maniera per reincontrarsi, la conclusione è la più scontata che si potesse immaginare.
L'unica parte coerente e avvincente sono i 20 minuti che Kane passa in compagnia della famigliola. Ne emerge un quadro al tempo stesso verosimile, umanamente coinvolgente e prelusivo, nella cupezza del paesaggio e nella presenza continua del tema della dannazione, a una rottura violenta del quadretto armonioso. Purtroppo i gusti del pubblico sono talmente pacchiani che non appena si passa all'azione molti registi sembrano sentirsi tenuti ad abbandonare ogni pretesa di gusto e di verosimiglianza.
Il peggio di questo film, tuttavia, è altrove.
1) Anzitutto nell'intollerabile doppiaggio in basic Italian che riproduce passo passo la struttura sintattica dell'inglese;
2) poi nelle scene di combattimento, ispirate al principio del supereroe solitario che da solo e magari a mani nude fa strage di decine di nemici armati, supercorazzati e supernerboruti... uno spettacolo grottesco, che da solo fa passare alla persona pensante (lo so, ce ne sono poche) la voglia di proseguire nella visione.
Di valido rimane soltanto l'idea di fondo, il pelame della ragazzotta e qualche scena che si eleva sopra la media (quando non ci sono combattimenti): interessante ad es. l'episodio della strega.
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molenga
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venerdì 14 ottobre 2011
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banale
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Solomon è figlio secondogenito di un nobile...come tale è destinato a prendere i voti, ma si ribella e diviene uno spietato guerriero....per sfuggire al demonio, cui la sua anima è destinata, si rifugia in convento, ma non è quello il destino che l'attende: salvando una ragazza e, con lei, molte altre anime, pulirà se stesso dal peccato. Film mediocre anche se passabile dal punto di vista dell'intrattenimento: non c'è sceneggiatura, si gioca tutto syul ritmo e sul conflitto tra bene e male. il protagonista è calibrato, niente di più. per un pubblico adolescente.
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dragonia
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domenica 31 luglio 2011
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solomon kane, guerriero della noia
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Ma come si fa a dare tre stelle a questo film solo per i costumi e le scenografie (che, detto fra noi, non hanno niente di speciale)? Poi, James Purfoy che ha il phisyque du role e' la piu' grande boiata che abbia mai sentito...Dal trailer, questo film sembrava tutt'altro e, nonostante non mi interessasse piu' di tanto, nutrivo certe aspettative. Tutte puntualmente deluse. Ancora una volta, un regista-sceneggiatore al suo esordio regala un prodotto da dimenticare, grondante noia dal primo all'ultimo minuto:rarissimi gli scontri, e anche quello finale (sempre che si possa chiamare scontro) piu' che emozionare mostra quanto fossero a corto di denaro.
Dialoghi solo a tratti azzeccati, personaggi bidimensionali, storia prevedibile e un cattivo che c'entra solo per un minuto (e dico UN MINUTO CONTATO!!!) fanno il resto.
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Ma come si fa a dare tre stelle a questo film solo per i costumi e le scenografie (che, detto fra noi, non hanno niente di speciale)? Poi, James Purfoy che ha il phisyque du role e' la piu' grande boiata che abbia mai sentito...Dal trailer, questo film sembrava tutt'altro e, nonostante non mi interessasse piu' di tanto, nutrivo certe aspettative. Tutte puntualmente deluse. Ancora una volta, un regista-sceneggiatore al suo esordio regala un prodotto da dimenticare, grondante noia dal primo all'ultimo minuto:rarissimi gli scontri, e anche quello finale (sempre che si possa chiamare scontro) piu' che emozionare mostra quanto fossero a corto di denaro.
Dialoghi solo a tratti azzeccati, personaggi bidimensionali, storia prevedibile e un cattivo che c'entra solo per un minuto (e dico UN MINUTO CONTATO!!!) fanno il resto. Spero in un remake, con dei VERI produttori e un VERO regista. Difficilmente si puo' fare di peggio.
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fabian t.
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martedì 8 marzo 2011
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un buon film, migliorabile ma avvincente
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"Solomon Kane" è un'occasione (l'ennesima) di una potenzialità narrativa non sfruttata appieno ma in ogni caso ben affrontata. Più volte il regista si è detto appassionato di letteratura fantasy; avuta la possibilita di realizzare il film sul tenebroso personaggio ideato da Robert E. Howard, ha dichiarato di aver fatto il possibile con i mezzi disponibili, pur ammettendo eventuali errori o imperfezioni. Bisogna dargliene atto e riconoscere molti pregi di questo film: un ottimo inizio, una perfetta immedesimazione dell'attore protagonista in Solomon Kane, una lodevole cura per i suggestivi scenari e musiche adeguate alle scene. Alcune riprese sono anche incredibilmente belle e non si possono sottacere.
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"Solomon Kane" è un'occasione (l'ennesima) di una potenzialità narrativa non sfruttata appieno ma in ogni caso ben affrontata. Più volte il regista si è detto appassionato di letteratura fantasy; avuta la possibilita di realizzare il film sul tenebroso personaggio ideato da Robert E. Howard, ha dichiarato di aver fatto il possibile con i mezzi disponibili, pur ammettendo eventuali errori o imperfezioni. Bisogna dargliene atto e riconoscere molti pregi di questo film: un ottimo inizio, una perfetta immedesimazione dell'attore protagonista in Solomon Kane, una lodevole cura per i suggestivi scenari e musiche adeguate alle scene. Alcune riprese sono anche incredibilmente belle e non si possono sottacere. La storia inizia molto bene ma termina alla fine senza una vera idea che possa sorprendere e travolgere lo spettatore. Con un finale più articolato e studiato, il film sarebbe stato molto più complesso di quello che, con troppa linearità, tende a far terminare senza alcun guizzo. Con ciò ribadisco l'estrema difficoltà di rendere al cinema un genere particolare come il fantasy, tant'è che gli esempi riusciti si conterebbero sulle punte delle dita. Però Bassett ha l'onestà di imbastire una storia coerente e ben recitata, senza scadere nei pericolosi e banali cliché, regalandoci un godibile dark fantasy migliorabile ma godibile.
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[+] d''accordissimo
(di nevira)
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beavis
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venerdì 21 gennaio 2011
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un film "facile"
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E' sempre piacevole avere un bel film da guardare quando ci si vuole rilassare senza impegnare troppo mente e animo. Solomon Kane è proprio questo genere di pellicola: un prodotto facile,senza pretese,dalla trama semplice e scontata che non ci fa faticare troppo a capire cosa succederà nella scena successiva.
Una menzione di merito va alle coreografie dei combattimenti (molto avvincenti e spettacolari) e ai costumi. Qualche buona trovata quà e là ma nel complesso secondo me parliamo di un bel prodotto di serie B con il biglietto da visita di uno di serie A
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(di nevira)
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snape
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giovedì 30 dicembre 2010
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inutile
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Trama vista e rivista mille volte, i personaggi stereotipati e scarsamente caratterizzati, le vicende già sentite, per un film di cui nessuno avrebbe sentito la mancanza
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