Oltre le regole - The Messenger

Film 2009 | Drammatico, 105 min.

Regia di Oren Moverman. Un film Da vedere 2009 con Ben Foster, Woody Harrelson, Samantha Morton, Jena Malone, Steve Buscemi, Eamonn Walker. Cast completo Titolo originale: The Messenger. Genere Drammatico, - USA, 2009, durata 105 minuti. Uscita cinema venerdì 16 aprile 2010 distribuito da Lucky Red. - MYmonetro 3,15 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Oltre le regole - The Messenger tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento venerdì 27 gennaio 2017

Il sergente William Montgomery soffre ancora dei postumi di una ferita vicino a un occhio riportata in Iraq. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Berlino, 1 candidatura a Golden Globes, 2 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Oltre le regole - The Messenger ha incassato 57,7 mila euro .

Oltre le regole - The Messenger è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato sì!
3,15/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,09
PUBBLICO 3,36
CONSIGLIATO SÌ
Moverman, sceneggiatore di Io non sono qui, porta sullo schermo il dolore della guerra conosciuta direttamente per 4 anni.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 11 febbraio 2009
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 11 febbraio 2009

Il sergente William Montgomery soffre ancora dei postumi di una ferita vicino a un occhio riportata in Iraq. Rientrato in patria riceve un nuovo incarico: insieme al Capitano Tony Stone dovrà occuparsi delle visite che vengono assegnate al Casualty Notification Office. Sono i graduati che debbono recarsi presso le famiglie tempestivamente per fare in modo che ricevano la comunicazione del decesso di un congiunto in guerra prima che questo divenga di pubblico dominio. I due iniziano la loro attività trovandosi dinanzi alle reazioni più diverse: c'è chi esplode in crisi di pianto e chi li aggredisce accusandoli di vigliaccheria. Mentre tra loro il rapporto si dimostra difficile Will, che ha una relazione viziata da troppe reticenze, si trova ad annunciare la morte del marito ad Olivia Pitterson e coglie nella donna i tratti di un sentire di cui ha profondamente bisogno.
L'Iraq, ancor più del Vietnam, deve avvalersi del cinema per cauterizzare ferite profonde. La guerra nel Sudest asiatico aveva radici profonde ed era figlia di una progressione a cui neppure il 'mito' Kennedy risulta estraneo. In Iraq non è andata allo stesso modo: si è deliberatamente scelto un obiettivo, si sono costruite false prove e si è proceduto all'arruolamento di giovani della parte più bisognosa del Paese che poteva trovare nell'esercito una fonte di sostentamento e di speranza nell'edificazione di un futuro.
Questa opera prima dello sceneggiatore di Io non sono qui si inscrive a buon diritto nel filone aperto da Francis Ford Coppola con Giardini di pietra . All'epoca per la prima volta un regista liberal ci consentiva di leggere la 'sporca guerra' dal punto di vista di chi addestrava i giovani soldati per vederli poi tornare in una bara avvolta dalla bandiera a stelle e strisce. Oggi l'israeliano Moverman, che ha conosciuto direttamente per 4 anni la vita militare nel suo paese d'origine, porta sullo schermo il dolore della perdita priva di senso di una vita vista dal punto di vista di chi deve seguire un rigido protocollo per portare l'annuncio.
Will e Tony sono affini (la divisa dovrebbe renderli tali) e al contempo distanti. Mentre il primo si porta dentro le ferite aperte della campagna irachena l'altro si trincera dietro un cinismo irrigidito dalle regole da rispettare sempre e comunque. Ma Will ha forse guadagnato dall'esperienza recente il barlume di una ricerca di umanità nel contatto con il prossimo che l'altro sembra (forse solo sembra) aver sepolto nel profondo di se stesso. L'incontro con una donna che conosce la responsabilità di edificare il futuro per una nuova innocente generazione fungerà da punto di non ritorno.

Sei d'accordo con Giancarlo Zappoli?

OLTRE LE REGOLE - THE MESSENGER disponibile in DVD o BluRay

DVD

BLU-RAY
€9,99
€9,99
Powered by  
PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 28 aprile 2010
laulilla

In anticipo di tre mesi, torna dall'Iraq il sergente William Montgomery, per una brutta ferita a un occhio. L'esercito americano, perciò, gli propone di saldare il suo debito contrattuale occupando il tempo residuo in una missione delicata e difficile: notificare di persona ai congiunti dei soldati uccisi durante la guerra irachena l'avvenuto decesso del loro familiare, con una breve comunicazione, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 settembre 2010
www.cine-amando.blogspot.com

Il sergente Will (Ben Foster), tornato da poco dall'Iraq, ed il capitano Tony (Woody Harrelson) hanno il gravoso compito di comunicare la caduta dei soldati al fronte alle rispettive famiglie. All'apparenza incompatibili, i due stringono una sincera amicizia che li aiuta a confrontarsi con le proprie difficoltà personali: l'alcolismo di Tony e la sofferta relazione con l'ex-fidanzata Kelly (Jena Malone) [...] Vai alla recensione »

giovedì 22 aprile 2010
M.D.C

Risveglio del cinema americano, quello vivo, pulsante e sotterraneo, lontano dagli stereotipi del dolore di hollywood (alla 7 anime per intenderci) che offre allo spettatore, per ora solo pochi fortunati, il dolente e allusivo spaccato di Oltre le regole- the messenger.Il compito dei due militari protagonisti, il giovane reduce Ben Foster, segnato nel fiisco e nella psiche, e il veterano Woody Harrelson, [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 dicembre 2010
Nigel Mansell

Un gran bel film con una tensione e nervosismo che si taglia con il coltello, con un esercito, dei reduci, gli stati uniti che fanno finta che sia tutto sotto controllo, che una guerra è poi un affare come un altro. Poi tutto si dirime ed anche gli uomini in divisa piangono. Non servono tante parole per capire che merda può essere una guerra, sugli effetti devastanti che può creare [...] Vai alla recensione »

mercoledì 7 luglio 2021
Dandy

Il film dell'esordiente regista illustra un aspetto inedito della guerra,quello di chi ha lo sgradito compito di comunicare la morte dei soldati a chi aspetta a casa,e nel modo più inumano possibile secondo una procedura che non tiene minimamente conto dell'individuo(tra le altre cose,si deve evitare qualsiasi contatto con i civili,e non si deve rispondere a certe doimande).

domenica 8 marzo 2015
Filippo Catani

Reduce da un terribile incidente in Iraq e ormai prossimo al congedo, un militare viene affidato al servizio notifiche; dovrà andare dalle famiglie dei caduti per annunciarne la morte. Il ragazzo farà allora conoscenza con il suo socio e superiore. Moverman riflette con intelligenza sul dramma della guerra sia essa in Iraq o in qualsiasi altra parte del mondo e lo fa puntando l'attenzione [...] Vai alla recensione »

lunedì 15 settembre 2014
angelo umana

 Tony è un reduce della guerra in Kuwait, Will è un reduce un poco più giovane della guerra in Iraq, con ancora i postumi delle ferite, dovrebbe congedarsi dopo tre mesi. Viene incaricato di accompagnare Tony nello sgradevole compito di “notificazione vittime” o angeli della morte come il più esperto li chiama: dire al parente di cui hanno il nome, e solo [...] Vai alla recensione »

martedì 20 aprile 2010
matteobaldan

La tecnologia, sin dal mito di Prometeo, è potere sottratto agli dei. Conseguenza del progresso tecnico-scientifico è quindi l’eclissi del sacro, da cui la rimozione della morte e del morire. Scrive Ferdinando Camon, padre di Alessandro, cosceneggiatore di The Messenger insieme a Oren Moverman, che un tempo “la morte aveva le sue ragioni, era accettabile e accettata, c’erano [...] Vai alla recensione »

sabato 3 settembre 2011
picassa

all'inizio è molto interessante immergersi in  delicate situazioni, si assiste con partecipazione ad alcune possibili varianti ma dopo un pò lo spettatore purtroppo si stanca  i dialoghi tra i due protagonisti sono troppo noiosi mi dispiace, poteva essere molto bello

sabato 1 maggio 2010
marezia

La mia considerazione aveva un seguito che è il seguente: "Sarò incompetente ma... a me il titolo italiano non solo non dispiace ma direi che calza a pennello perché punta dritto sulla sostanza: il rispetto dell'etichetta e cioè della forma per preservarsi dall'emotività. E' un titolo poi che non getta alcun seme di patetismo o pietismo; davvero, mi domando come Cabona l'avrebbe tradotto, "The messanger" [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 aprile 2010
100spindle

TEMA DIFFICILE, SITUAZIONI COINVOLGENTI E PERSONAGGI VERI. SE CI FOSSE STATO UN PO' DI RITMO IN PIU' SAREBBE STATO UN CAPOLAVORO. INVECE ALLA FINE SI LASCIA IL CINEMA CON UN RESPIRO DI SOLLIEVO; TROPPE PAUSE E DIALOGHI APPESI AD UN FILO. DIFFICILMENTE SAREBBE STATO POSSIBILE FARE QUALCOSA DI PIU' SENZA BANALIZZARE UNA ARGOMENTO POCO NOTO DAI RISVOLTI COSI' INTERIORI.

giovedì 29 aprile 2010
marezia

Il PEGGIORE della compagnia chi è? Indovinate... CABONA! La considerazione CRETINA non si è fatta attendere come al solito comparendo già nella prima riga: la parola "menopausa" la applicasse a qualche sua congiunta piuttosto! Come si fa!

lunedì 26 aprile 2010
paolorol

Film di guerra senza guerra combattuta, senza spettacolari scene di combattimento, senza effetti speciali. Ma estremamente efficace nel porsi come condanna irrevocabile di tutte le guerre, ed in particolare delle più pretestuose e sporche, dove povera carne da macello viene immolata, lasciandosi dietro il dolore dei famigliari e degli amici che si sentono bussare alla porta da "agenti notificatori" [...] Vai alla recensione »

mercoledì 7 luglio 2021
Dandy

Il film dell'esordiente regista illustra un aspetto inedito della guerra,quello di chi ha lo sgradito compito di comunicare la morte dei soldati a chi aspetta a casa,e nel modo più inumano possibile secondo una procedura che non tiene minimamente conto dell'individuo(tra le altre cose,si deve evitare qualsiasi contatto con i civili,e non si deve rispondere a certe doimande).

mercoledì 7 luglio 2021
Dandy

Il film dell'esordiente regista illustra un aspetto inedito della guerra,quello di chi ha lo sgradito compito di comunicare la morte dei soldati a chi aspetta a casa,e nel modo più inumano possibile secondo una procedura che non tiene minimamente conto dell'individuo(tra le altre cose,si deve evitare qualsiasi contatto con i civili,e non si deve rispondere a certe doimande).

mercoledì 7 luglio 2021
Dandy

Il film dell'esordiente regista illustra un aspetto inedito della guerra,quello di chi ha lo sgradito compito di comunicare la morte dei soldati a chi aspetta a casa,e nel modo più inumano possibile secondo una procedura che non tiene minimamente conto dell'individuo(tra le altre cose,si deve evitare qualsiasi contatto con i civili,e non si deve rispondere a certe doimande).

lunedì 24 novembre 2014
enzo70

 Un mestiere molto difficile, la comunicazione ai parenti delle vittime del decesso dei propri cari è il tema di fondo di questo film di Oren Moverman. La guerra è ora ed è qui, anche se spesso la lontananza dei palcoscenici sui quali tutti i giorni si combatte e si muore sono lontani dalla nostra quotidianità. Un soldato decorato per il coraggio dimostrato in Iraq [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 aprile 2010
marezia

CAPOLAVORO ancora più perfetto di "Brothers" perché più risolto nelle dinamiche interiori, le quali vengono estrinsecate da dialoghi STREPITOSI e da facce in linea con l'idea stessa del soldato: tirate e pensose, con un peso da trascinare o una colpa da espiare ma sempre e comunque in bilico tra presente e passato. Senza dire chi abbia accusato di più e chi di meno dei due i colpi della guerra (anche [...] Vai alla recensione »

mercoledì 28 aprile 2010
Spike

Ottimo film, 15 minuti in meno lo avrebbero reso un capolavoro: la tensione che percorre la vicenda si sfalda verso la metà (per intenderci quando i due soldati partono per la meritata vacanza) per riprendersi prima della fine. Una sceneggiatura da far studiare agli autori italiani, ottime interpretazioni dei tre attori protagonisti, uno su tutti Ben Foster, regia da manuale.

domenica 9 maggio 2010
Eugenio

[... La vita civile è per gente che non ha visto la m****, tu la m**** l'hai gia' vista non ti è possibile non vederla piu'...] Su questa affermazione del capitano Tony Stone interpretato da un Woody Harrelson, al suo splendore ( e giustamente candidato all'oscar), per fulgido esempio di cinismo, causticità e freddezza col giovane sergente William Montgmery (Ben Foster) è incentrato il nuovo film [...] Vai alla recensione »

lunedì 26 aprile 2010
Mikka

Mi piacerebbe scrivere un commento ad uno dei miglior film dell'anno. Purtroppo per qualche bizzarra e incomprensibile regola di programmazione, il film a Milano e provincia è programmato solo in un sala e in orario pomeridiano.... Incredibile! Per vederlo dovrò prendere un treno. Complimenti ai distributori e hai gestori delle programmazioni nelle sale (di solito sono le stesse persone).

giovedì 29 aprile 2010
marezia

CAPOLAVORO ancora più perfetto di "Brothers" perché più risolto nelle dinamiche interiori, le quali vengono estrinsecate da dialoghi STREPITOSI e da facce in linea con l'idea stessa del soldato: tirate e pensose, con un peso da trascinare o una colpa da espiare ma sempre e comunque in bilico tra presente e passato. Senza dire chi abbia accusato di più e chi meno dei due i colpi della guerra (anche [...] Vai alla recensione »

giovedì 8 aprile 2010
martalari

Visto "oltre le regole" con Woody Harrelson...se amate l'attore lo seguirete nel suo ultimo film drammatico e grottesco...che potrebbe avere come titolo six feet war...nel primo commento troverete cosa penso del film... Six feet war... Un altro Oscar meritato e non assegnato. Una cosa e' certa. Per "darsi un tono" l'Academy ha voluto premiare la tecnica e non il pubblico.

mercoledì 4 agosto 2010
dario

L'idea si esaurisce presto in stanchi stereotipi intorno ai quali la sceneggiatura gira a vuoto, cercando vanamente un senso costruttivo di quel che viene denunciato. Discorso complesso che si risolve in una serie di scenette di maniera, con tante lacrime finte, teatrali, e reazioni abbondantemente scontate. Qualcosa viene salvato dalla ottima Samantha Morton, esemplare nel delineare la sofferenza [...] Vai alla recensione »

Frasi
"C'è tempo per dormire! Quando sarai morto!"
Una frase di Anthony 'Tony' Stone (Woody Harrelson)
dal film Oltre le regole - The Messenger - a cura di vito
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Valerio Caprara
Il Mattino

Ancora un film sulla guerra in Iraq, ma non ci sono bombe, carri armati, sparatorie, stragi e kamikaze. Anzi, pressoché tutte le sequenze cruciali si svolgono nel bel mezzo di tranquille giornate di tranquilli quartieri periferici della profonda America; quando due militari in impeccabile uniforme, sorti dal nulla come lugubri alieni, bussano alla porta di un lindo villino, s'avvicinano a una donna [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

A proposito di Oltre le regole-The messenger torna utile la divisione di comodo tra film interessante, o anche importante, e film propriamente riuscito e bello. Una certa distanza tra la forza del soggetto e l' insieme del risultato inibisce l' accesso ai pieni voti. Ecco di che si tratta. Il giovane sergente William Montgomery (Ben Foster) si è distinto per atti eroici in Iraq ma - sembra quasi una [...] Vai alla recensione »

Stephen Holden
The New York Times

It is a lazy summer day in a quiet New Jersey neighborhood decorated with yellow ribbons and American flags in Oren Moverman's "The Messenger." At an adjacent Army post Capt. Tony Stone (Woody Harrelson) and Sgt. Will Montgomery (Ben Foster) work as a team for the Army's casualty notification service, bringing the news to families when a loved one has died in Iraq.

Alessandra Levantesi
La Stampa

Quante sono le facce della guerra? The Messenger ne mostra le devastanti conseguenze quando la sua piena distruttiva irrompe in uno scenario di pace; quando nella tranquilla America, a migliaia di chilometri di distanza da un qualsivoglia fronte mediorientale, bussano alla porta di un genitore o di una moglie una coppia di ufficiali dell'esercito in perfetta uniforme.

Deborah Sontag
The New York Times

ONE day early last year Oren Moverman, an Israeli-American screenwriter directing his first film, “The Messenger,” met his two lead actors, Woody Harrelson and Ben Foster, outside T.G.I. Friday’s at Penn Station in New York for a field trip to Washington. With visits to the Walter Reed Army Medical Center and Arlington National Cemetery, it was to be a sobering journey, a preproduction reality check [...] Vai alla recensione »

David Denby
The New Yorker

In “The Messenger,” Captain Tony Stone (Woody Harrelson), an Army lifer with a shaved head and a face like a cement block, and Staff Sergeant Will Montgomery (Ben Foster), a coiled, secretive Iraq-war hero, work together in one of the most difficult jobs in the armed services: informing parents and spouses that a loved one has been killed. They tell them immediately, hard upon the death, before the [...] Vai alla recensione »

Enzo Natta
Famiglia Cristiana

Il titolo originale, The Messenger, spiega in cosa consista il compito che devono svolge re. Ognuno di loro è un messaggero, un “notificatore’’ secondo il linguaggio burocratico dell’Esercito, un portatore di notizie. Che sono della peggior specie, perché annunciano la morte di un marito o di un figlio. Scritto da Alessandro Camon (figlio dello scrittore Ferdinando) e diretto dall’esordiente Oren [...] Vai alla recensione »

Anna Maria Pasetti
Il Riformista

La guerra produce orrore, sempre. E l’America è in guerra. Non per tutti, ma per ancora troppi americani queste sono notizie. Istintivamente il cinema se ne fa carico, e persiste a raccontare il conflitto Usa-Iraq da ogni angolazione possibile. Tra le più originali quella scelta dal deb Oren Moverman in Oltre le regole — The Messenger, che affonda nel lutto più privato.

Peter Travers
Rolling Stone

If anyone asks you where the best and brightest new directors are coming from, point to Oren Moverman, whose vividly touching and vital debut feature signals the arrival of a filmmaker — he wrote the script with Alessandro Camon — who can bare the soul of a character with precision and healing compassion. The Messenger, showing humanity under siege, opens wounds inflicted by the Iraq War — not on the [...] Vai alla recensione »

Guillemette Odicino
Télérama

La premessa del film di Oren Moverman è inquietante. Will Montgomery (Ben Foster) torna dall’Iraq come un eroe, ma è costretto ad accettare un impiego nell’ufficio notifiche. Il suo incarico è di andare a dire a mogli, madri e fidanzate che i loro cari sono morti in guerra. Quello che rende il film davvero bello è la particolare prospettiva dei messaggeri: osservano le reazioni sempre diverse della [...] Vai alla recensione »

Betsy Sharkey
The Los Angeles Times

For too long, life for Army Staff Sgt. Will Montgomery has been all about death. On the Iraqi frontline where he's been, he and his buddies just wanted to cheat it and survive. Now he's back home with only a few months left in his tour of duty, only to find himself surrounded by it once again. And so begins "The Messenger," starring Ben Foster as Will in a moving drama that takes a home-front look [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Oltre le regole di Oren Moverman non meritava un titolo italiano più idoneo a una storia di menopausa che di lutto. Era meglio allora lasciare The Messenger, titolo originale col quale il film apparve al Festival di Berlino del 2009, valendo il premio per la sceneggiatura allo stesso regista e ad Alessandro Camon. The Messenger indica infatti sùbito il personaggio principale della vicenda.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Dopo tanti film inutili o malriusciti, eccone uno che abborda la guerra in Iraq da un angolo nuovo, Oltre le regole (in originale era The Messenger, "Il messaggero"). Esordio alla regia dello sceneggiatore israeliano Oren Moverman, che lo ha scritto con l'italiano Alessandro Camon (entrambi candidati all'Oscar), è un tuffo nell'America profonda di oggi vista con gli occhi di due militari addetti a [...] Vai alla recensione »

A. O. Scott
The New York Times

At one point in "The Messenger" a soldier, just back from an overseas tour of duty, is telling a story during a welcome-home party with some friends. It starts out as a funny reminiscence of a local character he knew in Iraq, but when the anecdote takes a gruesome turn, the laughter is replaced by uncomfortable silence. Nobody gets the point of what he's saying, or maybe nobody wants to hear it, and [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Due militari americani si dividono un compito ingrato: annunciare ai familiari delle vittime di guerra la dipartita del loro caro. Tony (Harrelson) lo fa per scelta, Will (Foster) per dovere. Entrambi cercano di eseguire il compito con una certa misura di grazia, ma è Will a provare la maggiore empatia e il maggior disagio. Al punto che fa quello che i superiori gli hanno ordinato di non fare: rimane [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Un argomento nuovo, quello delle notifiche dei caduti, durante la guerra in Irak, fatte personalmente ai loro congiunti, in sostituzione dei telegrammi ufficiali di una volta. Naturalmente con regole precise per i militari incaricati di quelle missioni: molto riserbo, un distacco attento per evitare coinvolgimenti e atti di compassione cui potrebbero seguire momenti, sul piano umano, troppo dolorosi. [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
venerdì 16 aprile 2010
Donatella Bocci

Azione e fantasia Uomini (molto umani), divinità, volpi scaltre e giovani ribelli, queste le uscite di questa settimana. Dedicato a tutti gli appassionati di Avatar e 300: sta per arrivare la nuova graphic novel Scontro tra Titani.

NEWS
mercoledì 24 marzo 2010
Valeria Filippi

Adrenalina allo stato puro Mentre gli alberi si riempiono di boccioli, anche il cinema ha da offrirci le sue gemme di celluloide: moltissime le novità di metà aprile, tra thriller ad alta tensione e divertenti commedie, spuntano film animati e drammi [...]

winner
miglior scenegg.ra
Festival di Berlino
2009
winner
film dell'anno - premio speciale
AFI Awards
2010
Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati