Titolo originale Luftslottet som sprängdes.
Thriller,
durata 148 min.
- Svezia, Danimarca, Germania 2009.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 28maggio 2010.
MYMONETROLa regina dei castelli di carta
valutazione media:
1,86
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Terzo ed ultimo capitolo della trilogia Uomini che odiano le donne. Dopo aver scampato la morte per mano del padre e del fratello Lisbeth Salander deve ora difendersi dalle accuse di omicidio rivoltegli. Contro di lei si muovono i servizi segreti svedesi, intenti a nascondere tutta la verità. Sarà ancora una volta aiutata dalla rivista Millennium, soprattutto da Mikael Blomkvist, che non l'ha mai dimenticata. Ma anche dalla sorella di quest'ultimo che gli farà da avvocato. Il film chiude a dovere la trilogia con un thriller ricco di suspance e ritmi elevati fino alla fine. Come nella seconda pellicola non manca qualche "americanata" di troppo, che si discosta dal romanzo originale e soddisfa di più le esigenze cinematografiche.
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Faccio riferimento alla recensione del sito che mi ospita, che spesso è abbastanza affidabile. Di per sé le osservazioni sono tutte valide. La qualità del filmato è, come tutta la produzione europea, eccetto quella francese e parte di quella inglese, non superiore a un buon telefilm americano. Non posso tuttavia prescindere dal confronto con le critiche alle produzioni italiane, spesso inguardabili, ma altrettanto spesso recensite come ottime e qualche volta come capolavori. Qui c'è almeno, grazie al libro, una storia -una sceneggiatura- più che robusta. E ricordiamo le famose parole di B. Wilder, che amava ripetere che su una buona sceneggiatura un regista mediocre riesce sempre a fare un film guardabile, mentre su una cattiva, anche un genio non può che fare porcate (ho riassunto il pensiero con parole mie).
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Faccio riferimento alla recensione del sito che mi ospita, che spesso è abbastanza affidabile. Di per sé le osservazioni sono tutte valide. La qualità del filmato è, come tutta la produzione europea, eccetto quella francese e parte di quella inglese, non superiore a un buon telefilm americano. Non posso tuttavia prescindere dal confronto con le critiche alle produzioni italiane, spesso inguardabili, ma altrettanto spesso recensite come ottime e qualche volta come capolavori. Qui c'è almeno, grazie al libro, una storia -una sceneggiatura- più che robusta. E ricordiamo le famose parole di B. Wilder, che amava ripetere che su una buona sceneggiatura un regista mediocre riesce sempre a fare un film guardabile, mentre su una cattiva, anche un genio non può che fare porcate (ho riassunto il pensiero con parole mie). E voglio anche ricordare che i nostri critici, e non una volta sola, definiscono "furbo" un film americano di denuncia sociale e "coraggioso" lo stesso prodotto italiano, o uno simile e di solito mal fatto.
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Tutti i nodi verranno al pettine nell'ultimo capitolo della saga dello scrittore Larsson, Lisbeth accusata di omicidio dovrà difendersi per evitare di essere nuovamente rinchiusa nella clinica del dottor Teleborian; ma grazie all'aiuto dell'avvocato Giannini e la preziosa collaborazione di Blomkvist i problemi verranno risolti. Parte seconda che riprende gli eventi da "LA ragazza che giocava con il fuoco", ma il fascino scompare lasciando spazio a dei complessi ed articolati affari di potere che mettono in secondo piano il carisma dei personaggi principali e quell'alone di mistero che aleggiava nel primo capitolo della saga.
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Premetto che ho letto tutti i libri della Millennium Trilogy e li ho semplicemente amati... I tre film svedesi non sono malaccio, nel complesso, anche se soprattutto il secondo e il terzo sono stratagliati! Qualche tempo fa, in Francia, ho trovato il cofanetto con tutti i film COMPLETI, e devo dire che non c'è paragone!! Anche per chi non ha letto i libri, diverse cose in questo modo diventano molto più chiare, mentre magari con i film usciti al cinema uno che non conosce la storia rischia seriamente di perdersi. Semplicemente, non capisco perché i film usciti nelle sale siano stati tagliati così tanto!!! Giusto per fare un esempio (che riguarda "Uomini che odiano le donne") solo nella versione integrale compare una scena, piuttosto corta e che quindi poteva essere tranquillamente lasciata
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Premetto che ho letto tutti i libri della Millennium Trilogy e li ho semplicemente amati... I tre film svedesi non sono malaccio, nel complesso, anche se soprattutto il secondo e il terzo sono stratagliati! Qualche tempo fa, in Francia, ho trovato il cofanetto con tutti i film COMPLETI, e devo dire che non c'è paragone!! Anche per chi non ha letto i libri, diverse cose in questo modo diventano molto più chiare, mentre magari con i film usciti al cinema uno che non conosce la storia rischia seriamente di perdersi. Semplicemente, non capisco perché i film usciti nelle sale siano stati tagliati così tanto!!! Giusto per fare un esempio (che riguarda "Uomini che odiano le donne") solo nella versione integrale compare una scena, piuttosto corta e che quindi poteva essere tranquillamente lasciata, importantissima per capire come mai poi Lisbeth non vuole più avere niente a che fare con Mikael: non sono queste le scene di cui si può fare a meno, proprio no!!!
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Dopo lo scontro con Alexander Zalachenko, Lisbeth Salander è immobilizzata in un letto di ospedale in gravi condizioni. Poche stanze la separano dal padre,anch’egli sopravvissuto e ricoverato nella stessa struttura,ma per la donna il vero pericolo è costituito da potente istituzioni segrete cui Zalachenco è legato,per le quali Lisbeth è diventata una minaccia. Ci sono certi aspetti del passato della donna che,se dovessero diventare di dominio pubblico, porterebbero al crollo dei potenti organismi segreti. Lisbeth deve essere tolta di mezzo e si trova così al centro di una cospirazione in realtà cominciata tanti anni prima, nei giorni della sua adolescenza.
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Dopo lo scontro con Alexander Zalachenko, Lisbeth Salander è immobilizzata in un letto di ospedale in gravi condizioni. Poche stanze la separano dal padre,anch’egli sopravvissuto e ricoverato nella stessa struttura,ma per la donna il vero pericolo è costituito da potente istituzioni segrete cui Zalachenco è legato,per le quali Lisbeth è diventata una minaccia. Ci sono certi aspetti del passato della donna che,se dovessero diventare di dominio pubblico, porterebbero al crollo dei potenti organismi segreti. Lisbeth deve essere tolta di mezzo e si trova così al centro di una cospirazione in realtà cominciata tanti anni prima, nei giorni della sua adolescenza. Mikael Blomkvist indaga sulla tragica verità,deciso a denunciare nella sua testata la trama ordita dai servizi di sicurezza annidati in seno agli enti governativi del Paese. Lisbeth dovrà salvarsi dal pericolo di una congiura e dalla accusa di tentato omicidio e la verità dovrà venire alla luce e far cadere teste illustri. In questo film, che chiude una trilogia, Larsson punta il dito contro un governo corrotto e inquinato da guaste correnti e idealismi viziati. La storia ruota attorno ai protagonisti impegnati a smascherare un cospirazione tessuta nei confronti di Lisbeth, accusata del tentato omicidio del padre, sospettata di prostituzione, con una lunga storia di comportamenti violenti alle spalle e nei cui confronti è stato emessa una dichiarazione di incapacità comportamentale. Lo stile registico è brillante e veloce e lascia trasparire in filigrana l'affondo di Larsson,ponendo in mezzo la metafora della testata redazionale alla doppiezza e falsità degli organismi di governo del Paese. I tre protagonisti si avvicendano sulla scena,in un gioco di ruoli che conforma l'equilibrio e il dinamismo della storia,narrata a ritmo serrato e senza cali di tensione.
Lisbeth, fra le mura di un ospedale e del tribunale,è fra le centinaia di vittime senza nome lasciate sul campo da una guerra fredda innescata dalle correnti trasversali dei servizi segreti che guastano uno Stato accidioso ed inerte di fronte al riscatto della donna violentata da bambina e lì dimenticata in nome della custodia di istituzioni inique e fasulle. Mikael Blomkvist ricorre alla sua caparbia esperienza per liberare la donna dal laccio di un passato oscuro come l’abbigliamento che sceglie per il processo e salvarla da un passato di violenza che riporta ai trascorsi politici tessuti fra Svezia e il nemico oltre la cortina.
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Forse non all'altezza dei primi due, ma assolutamente fedele al romanzo. Surreale almeno quanto il romanzo stesso. Da brividi la premonizione di Larrson riguardo l'infarto del suo alter ego Blomkvist...
Però assolutamente godibile ed interpretato magistralmente. Da vedere.
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Finalmente l'umiliazione della mia trilogia preferita e la miigliore saga degli ultimi hanno e' finita.Io venero millenium,come capolavoro letterario,e questa farsa cinematografica svedese l,ha distrutto...il mio libro preferito.Quest'ultimo film non e' migliore degli altri anzi...rinuncia ancor di piu' alla richezza e alla genialita' del libro di larsson,tirando avanti una saga inesistente,cinematograficamente morta,a fine visione ci si sente meglio..... e non per aver visto un buon film,e spero' di non sentir parlare mai più di' alfredson.
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Flemmatico e compassato questo terzo e ltimo capitolo della saga è in linea coi primi due, ne è la naturale prosecuzione e conclusione. Costruito anche nella medesima maniera molto semplice e lineare è però rispetto ai primi due persino più ragionato, più parlato e con azione ridotta i minimi termini, per non dire assente, tanto da somigliare ad un gioco di strategia o ad una partita a scacchi. Tra i tre è il meno bello, e stona un pò nella totalità della trilogia, io sinceramente mi aspettavo un prodotto decisamente migliore. E' fin troppo lungo e lento e non ci offre spunti di grosso interesse, ho dato due stelle ma spuntate.
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Flemmatico e compassato questo terzo e ltimo capitolo della saga è in linea coi primi due, ne è la naturale prosecuzione e conclusione. Costruito anche nella medesima maniera molto semplice e lineare è però rispetto ai primi due persino più ragionato, più parlato e con azione ridotta i minimi termini, per non dire assente, tanto da somigliare ad un gioco di strategia o ad una partita a scacchi. Tra i tre è il meno bello, e stona un pò nella totalità della trilogia, io sinceramente mi aspettavo un prodotto decisamente migliore. E' fin troppo lungo e lento e non ci offre spunti di grosso interesse, ho dato due stelle ma spuntate. Col film c'entra poco, ma io a chiunque si presenti in un'aula di tribunale conciato alla maniera di Lisbeth darei l'ergastolo col 41 bis a prescindere!
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[+] lascia un commento a ultimoboyscout »[ - ] lascia un commento a ultimoboyscout »
Meno thriller ma più ragionato rispetto agli altri due.....
Personalmente ho preferito questo al secondo.......più psicologico e dentro la personalità dei personaggi!!
Film interessante e da vedere!!
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Dopo "Uomini che odiano le donne", caratterizzato dalla splendida interpretazione di Noomi Rapace, e "La ragazza che giocava con il fuoco", non all'altezza del precedente ma godibile, sono rimasta delusa nel vedere l'ultimo film della trilogia Millennium. Ok, non bisognerebbe paragonare il film al libro, ed è più che giusto, ma ho l'impressione che il regista abbia sprecato l'occasione per realizzare un buon film. La sceneggiatura, purtroppo, è ridotta al minimo indispensabile e tralascia eventi e particolari che potevano essere utili per comprendere meglio lo svolgersi della vicenda; c'è poco spazio per la caratterizzazione dei personaggi (gli attori, visti i precedenti episodi, avrebbero potuto rendere molto di più), la recitazione è decisamente sotto tono e il film, nonostante qualche scena d'azione, ha uno svolgimento confuso e abbastanza noioso, che si riscatta in minima parte nel finale.
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Dopo "Uomini che odiano le donne", caratterizzato dalla splendida interpretazione di Noomi Rapace, e "La ragazza che giocava con il fuoco", non all'altezza del precedente ma godibile, sono rimasta delusa nel vedere l'ultimo film della trilogia Millennium. Ok, non bisognerebbe paragonare il film al libro, ed è più che giusto, ma ho l'impressione che il regista abbia sprecato l'occasione per realizzare un buon film. La sceneggiatura, purtroppo, è ridotta al minimo indispensabile e tralascia eventi e particolari che potevano essere utili per comprendere meglio lo svolgersi della vicenda; c'è poco spazio per la caratterizzazione dei personaggi (gli attori, visti i precedenti episodi, avrebbero potuto rendere molto di più), la recitazione è decisamente sotto tono e il film, nonostante qualche scena d'azione, ha uno svolgimento confuso e abbastanza noioso, che si riscatta in minima parte nel finale. Nel complesso, a mio parere: brutta sceneggiatura, mediocre regia, attori validi ma impiegati al di sotto delle possibilità; si poteva fare molto ma molto meglio, anche con un budget ridotto.
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