I Love Radio Rock |
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Un film di Richard Curtis.
Con Philip Seymour Hoffman, Bill Nighy, Rhys Ifans, Nick Frost, Kenneth Branagh.
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Titolo originale The Boat That Rocked.
Commedia,
durata 135 min.
- Gran Bretagna, Germania 2009.
- Universal Pictures
uscita venerdì 12 giugno 2009.
MYMONETRO
I Love Radio Rock
valutazione media:
3,67
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un film politicamente molto scorrettodi Paioco89Feedback: 387 | altri commenti e recensioni di Paioco89 |
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sabato 13 giugno 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Trasgressivo e immorale. I valori che trasmette questa pellicola si possono riassumere in questi due aggettivi, che per forza non debbono rimandare ad una visione totalmente negativa. Infatti l'essere trasgressivo degli 8 deejay è una forte provocazione verso un mondo ancora ottuso e chiuso su se stesso, dove l'idea di aprirsi ad un nuovo modo di vedere le cose, di vivere la sessualità, di concepire la propria felicità è fantascienza. Ciò non vuol dire "è giusto" o "è sbagliato", ma è comunque diritto di ogni persona esprimere il proprio ideale e il proprio valore, anche se contrastante con la morale base di una nazione: libertà di pensiero prima di tutto. Questi ideale vengono trasmessi in modo incisivo e non passano inosservati grazie anche ad un cast eccezionale, dove Philip Seymour Hoffman (Il Conte) si conferma una star a livello mondiale e il resto della banda potenzia notevolmente l'efficacia del film sull'onda della comicità, dell'immoralità, del "free sex". Un prodotto "made in Britain" dove l'aspetto tragicomico è presente dall'inizio alla fine del film: il pubblico si diverte con un'impacciato Carl che, sul punto di fare sesso con una ragazza, scopre che quest'ultima si è accomodata col meno attraente Dave, certamente più importante e famoso. L'humour inglese pervade il film spiccando il volo come non mai, creando delle situazioni ambigue ma mai troppo volgari. La classe dirigente di sua maestà viene derisa sia nell'ottica della gestione politica che di quella familiare, ritraendo la borghesia come un gruppo di imbecilli ottusi ben vestiti. Il film fa appassionare, cala il pubblico negli anni '60 facendo quasi rimpiangere i più giovani di non esser potuti nascere prima. Un prodotto da vedere con attenzione, da analizzare, vagliare e criticare. Un prodotto certamente scorretto.
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