Advertisement
I Liceali 2, ne parliamo con Carolina Victoria Benvenga e Chiara Mastalli, rivali in amore nella serie

In onda domenica alle 21 su Joy.
di Alessandra Giannelli

Passioni, emozioni e rivalità sui banchi di scuola
Federico Costantini (35 anni) 17 gennaio 1989, Roma (Italia) - Capricorno. Interpreta Claudio Rizzo nel film di Lucio Pellegrini, Francesco Amato I Liceali 2.

venerdì 12 giugno 2009 - Televisione

Passioni, emozioni e rivalità sui banchi di scuola
In onda su Joi (Mediaset premium), la domenica alle ore 21, la seconda serie de I Liceali, per la regia di Lucio Pellegrini, approderà il prossimo autunno su Canale 5, mentre è in fase di scrittura già la terza. Alle prese con la maturità, professori ed alunni racconteranno nuove storie sia scolastiche, ma soprattutto d'amore e d'amicizia. Affiancheranno il già consolidato cast, tra cui spiccano il simpatico professore Antonio Cicerino (Giorgio Tirabassi) e la dolce professoressa Elena Sabatini (Claudia Pandolfi), ma anche la figlia del primo Elena (Carolina Victoria Benvenga), il tenebroso Claudio Rizzo (Federico Costantini) e l'alternativo Daniele Cook (Alberto Galetti), altri personaggi come quello di Monica Morucci (Chiara Mastalli), nuova alunna della terza A, ed Enea Pannone (Massimo Poggio), professore idealista in antitesi col metodo-Cicerino. Storie d'amore, dicevamo, che vedranno far vacillare alcuni legami e regalare così emozioni al pubblico che, affezionato, segue questa originale fiction, così lontana, spesso, dagli stereotipi vincenti dei telefilm, per mostrare realtà simili a quelle degli studenti, senza voler essere, giustamente, un documentario sulla scuola italiana. Passione, emozione e rivalità come quella tra la timida Elena e la nuova arrivata Monica. Oggi rivali, ma solo nella fiction, Carolina Victoria e Chiara sono due giovanissime attrici con già molte, ed importanti, esperienze alle spalle: la prima ha lavorato in Tickets (nell'episodio di Abbas Kiarostami); la seconda con Bertolucci (il cortometraggio Ten minutes older), con Gabriele Muccino (in Ricordati di me) e nei due Notte prima degli esami. Chiediamo a loro qualche curiosità sui lori personaggi e sulle loro vicende personali.

A proposito di scuola, tu che tipo di alunna sei o sei stata?
Carolina: purtroppo, questo è un tasto dolente, ho avuto un rapporto discontinuo con la scuola, perché, quando non lavoravo, ero un'alunna molto vivace, però non ho mai perso anni, al massimo due debiti a settembre, anche se avevo qualche otto o nove. Il problema è nato quando ho iniziato a lavorare e sfortunatamente, ma anche fortunatamente dal mio punto di vista, ho accumulato tante assenze che a scuola non sono permesse. Adesso faccio una scuola parificata che, comunque, mi dà una base; non potendo seguire le lezioni, è veramente più difficile.
Chiara: (ride) ero un po' problematica, studiavo, mi impegnavo, ma non ero molto socievole, ho avuto difficoltà ad inserirmi, poi ho cambiato scuola poco prima della maturità e ho dovuto affrontare l'inserimento in un'altra classe che si era formata per cinque anni, ma mi sono trovata meglio. Ho degli ottimi ricordi delle Medie, delle Elementari e dell'asilo!
Quanto ti somiglia il personaggio che interpreti?
Carolina: Elena la vediamo poco nell'ambito scolastico, le uniche volte che siamo riuscita a vederla era perché le era andato male un compito di latino, ma tutto ciò era stato fatto perché Rizzo la consolasse, non so neanche io com'è lei a scuola. Per il resto, ho con lei dei lati in comune, come la timidezza o l'insicurezza, ma lei ha un'età differente dalla mia, io devo fare vent'anni, lei ne ha sedici adesso e sappiamo bene che è uno stacco considerevole in questi anni. Caratterialmente sono timida, anche se io la combatto facendo la cosa opposta, cercando di essere vivace, amichevole; per l'insicurezza, lo siamo entrambe, anche se io, crescendo, sto cercando di migliorami, sono autocritica. Elena è molto insicura con i ragazzi, con il mondo, con il padre; guardandola dall'esterno, penso che è ancora piccola e che a vent'anni sarà diversa. Lei poi deve ancora capire che tipo di ragazzo vuole, io, invece, l'ho sempre saputo, non mi sono mai persa in storie assurde, in giochi mentali.
Chiara: direi che non mi somiglia. L'unica caratteristica che un minimo potremmo avere in comune è che lei si emargina, ma per altri motivi. Mi farebbe piacere dire che, siccome so di correre il rischio di diventare il personaggio più antipatico della serie, vorrei tanto dire al pubblico che in realtà Monica dà un po' una smossa, servirà e diventerà simpatica. È un personaggio che va capito, insomma.

Credi che i giovani che interpretate rispecchino la realtà scolastica odierna?
Carolina: penso di si, sono dell'idea che questa è una fiction che non è nata per essere un mondo utopistico dove i ragazzi possono adagiarsi e sognare, ma per rappresentare la realtà, che di fatto rappresenta. Ci sono delle storie un po' più romanzate e questo è normale, altrimenti non sarebbe una fiction. È vero che un ragazzo può identificarsi in quello che vede, pensando che quella cosa bellissima, che sta accadendo ad Elena, potrebbe capitare a loro stessi.
Chiara: penso che sia giustissimo che ci siano delle critiche. Questa è una fiction, non un documentario della scuola italiana; è un'estrapolare una realtà, e alcune caratteristiche di quella realtà, per farla diventare un racconto comico, drammatico, che parla di amore, di sentimenti, ma non è un documentario ribadisco. È un romanzo, come leggere un libro.
Nella vita, più Cicerino o Pannone, a livello di "filosofia di vita"?
Carolina: idealmente parlando andrei più verso una persona come Pannone, però mi rendo conto che, nella vita, sono più Cicerino, mi interessano i fatti, le cose pratiche, le regole. Non sono una persona anticonvenzionale, anche se per uscire dalla monotonia del lavoro e della vita, sono molto decisa, tendo a razionalizzare e tendo ad essere come Cicerino, piuttosto che il "take it easy" di Pannone, anche se, pur mantenendo il mio punto di vista, sono aperta ad altre realtà. Se mi dovessi trovare in un contesto come un'occupazione (come accade nella serie, girata, casualmente, proprio quando ce n'erano a Roma), potrei anche dire che non è giusto, ma potrei anche divertirmi.
Chiara: ...direi la Sabatini, è la giusta via di mezzo, è perfetta, straordinaria! Ovviamente, Pannone è più vicino ai ragazzi, fa più il simpatico, è più alla mano, mentre Cicerino è più impostato, però magari averceli avuti due professori così buoni, così attenti allo sviluppo di ogni persona all'interno della classe. Io non ho avuto professori che si sono impegnati, al di là del loro dovere di fornire delle nozioni, ad aiutare dei ragazzi adolescenti in una crescita anche sociale.

Come è stato lavorare sul set de I Liceali 2?
Carolina: divertente, anche se non nego che è stancante dopo ore e ore di set, come il venerdì alle sei di pomeriggio, però le soddisfazioni che ti rimangano sono tantissime. Lavorare su un set simile, con ragazzi simpatici con cui ti trovi bene, è stato divertentissimo. Anche Giorgio, Claudia, Massimo Poggio, la Fleri sono adulti, ma hanno lo spirito di bambini e insieme ci si diverte tanto.
Chiara: con Tirabassi e la Pandolfi avevo già lavorato in Distretto di polizia nel 2005, avevo fatto una puntata, però lì ero tra le nuvole perché associavo Tirabassi al personaggio di Borsellino che aveva interpretato e tremavo. Poi, quando ho cominciato a fare le prove con Giorgio, mi sono resa conto che è molto esigente e mi ha aiutato. Mi sono divertita tutti giorni, non vedevo l'ora di svegliarmi e, appunto, andare a scuola. Mi sono rifatta dei miei cinque anni di liceo quando non ho goduto appieno quella fase. Oltretutto, loro sono persone piacevoli, oltre che bravi attori, e auguro a chiunque di lavoraci insieme.
Chi si "aggiudicherà" Daniele?
Carolina: ehhh...diciamo che la risposta secca non la do, ma è probabile che me lo possa aggiudicare io, come è probabile che invece no. Se non dovesse essere, però, Elena non rimarrebbe sola, diciamo questo. Io non ho detto niente, è tutto ipotetico!
Chiara: ...ma, non me lo ricordo (ironizza), sarà una bella lotta, combinerò un gran disastro. Diciamo che creo degli antagonismi anche tra maschietti.

Cosa hai imparato dall'aver lavorato con autori importanti in passato?
Carolina: ho venerato questi maestri (Kiarostami, Loach), che io però, essendo piccola, ancora non conoscevo, ma ho imparato a conoscere dopo facendomi la mia cultura cinematografica. Mi trasmettevano una certa calma, pacatezza, ma osservavano tutto; mi ricordo che Kiarostami sorrideva sempre, non l'ho mai visto arrabbiato. Sono geni, dei maestri, devo capire il loro segreto. Mi hanno insegnato ad essere riflessiva, a non soffermarmi sull'evidenza, ma a fare un percorso di ricerca personale del personaggio prima di pensare di metterlo in atto. Poi, come tecnica l'ho affinità nel corso del tempo, con altre esperienze.
Chiara: ho sempre detto che avrei voluto fare questo lavoro, migliorandomi e continuando a studiare, anche al di là di questo lavoro, mi sto infatti per laureare (in marketing e pubblicità). Mi hanno insegnato che non bisogna montarsi la testa, che bisogna rimanere con i piedi per terra. Quando c'è stato il boom di Notte prima degli esami non volevo farmi sopraffare e sono rimasta nel mio piccolo, non volevo correre il rischio che mi rimanesse addosso il personaggio; avevo il terrore di non riuscire ad uscire dal personaggio della liceale, ma è una paura che ho scacciato. Bisogna continuare a lavorare, a fare esperienza sul set che è molto formativo, anche nel confronto con gli attori più affermati, ma anche con quelli meno, come ad esempio i ragazzi di questa serie, sono convinta che qualcuno di loro uscirà perché sono particolarmente bravi. Cerco sempre di fare le cose con umiltà.
Hai mai avuto, in amore, una rivale?
Carolina: si (ride), tocchiamo un tasto dolente, ma è passato del tempo. Quando avevo sedici anni, ero fidanzata e poi a quell'età i maschi...(ride di nuovo), insomma, scoprii un piccolo tradimento e, allora, pensavo che il mondo era finito, ma in me è nato un senso di rivalsa e, anche se non ci volevo più stare con lui, ho fatto di tutto per riprendermelo. Ci sono riuscita, ma mi sono resa conto che non lo volevo più. Questo può sembrare contraddire il discorso sull'insicurezza, ma io lo sono soprattutto sul lavoro perché, quando rivedo le prime puntate, anche di questa seconda serie, non mi piaccio mai anche se poi gli altri (i colleghi, il regista) mi fanno i complimenti. Questo mio atteggiamento, però, mi spinge a crescere, a migliorare sempre di più.
Chiara: (ci pensa)...no, che io sappia, poi meglio non sapere! In generale, sugli uomini, ho detto che se mi trovassi Brad Pitt davanti non rimarrei indifferente, è oggettivamente bello, ma io non ho un ideale in realtà, sono contenta di conoscerla una persona, poi posso dire se è il mio ideale o meno.

Ci sarai nella terza serie?
Carolina: molti di noi, me compresa, non ci saranno più; il cast cambierà quasi tutto perché tutti si diplomano e anche Cicerino se ne andrà e i personaggi dovranno essere diversi, anche se rimarrà, di sicuro, qualche professore, ma non so quale. Lo diciamo sempre, soprattutto con Federico Costantini e Alessandro Sperduti, di fare Gli universitari, mettendo sui un cast...poi uscirebbe il film Il laureato e poi ci fermeremmo.
Chiara: sono stata promossa, vediamo come...ma non ci sarò.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati