Proseguo il mio commento...molto difficilmente l'ex maestro del brivido avrebbe potuto fare peggio di così e sarei tentato di scrivere definitivamente la parola fine sulla sua ormai semidistrutta carriera artistica...ma è giunta voce alle mie orecchie che egli abbia in preparazione una sua versione della storia di Dracula del romanzo di Bram Stoker...se e quando uscirà al cinema una cosa simile aspetterò di visionarlo prima di un giudizio definitivo.
Posso attenermi umoristicamente ai fatti:Argento non esiste più...è stato sostituito da uno dei replicanti di BLADE RUNNER i quali hanno dimenticato di assorbirne l'originario talento decretandone con ciò i fiaschi fetenti che si susseguono nella carriera del replicante...GIALLO,LA TERZA MADRE,IL CARTAIO e molto prima ancora anche LA SINDROME DI STENDHAL e OPERA rappresentano gli abissi pagliacceschi che trasformano la memoria di dario Argento da cineasta del terrore a giocoliere dei poveri di un circo di terza mano...questo è un fatto.
La situazione del replicante di Dario è pari a quella,ma in questo caso infinitamente peggiore,del Calvero di LUCI DELLA RIBALTA se non fosse che,in questo caso,i primi lontani bagliori d'un micragnoso ritorno alla gloria non si vedono proprio...ne,probabilmente,si vedranno mai più.
Argento(o meglio il replicante)si crogiola negli allori rinsecchiti dei fasti di un passato asfissiato dalla miseria...ciò che era non è più e ciò che avrebbe potuto essere è imploso su se stesso con la leggerezza di una piuma quando si dissolve nella lava del vulcano...un regista decaduto dedito a offrirsi all'apoteosi del nulla e di ciò egli non ha preso completamente coscienza se non nei suoi incubi più turpi.
Una volta avevo l'onore di abbeverarmi alla bravura di quello che è stato un grande profeta del brivido ed ardito esploratore degli orrori dell'inconscio...adesso tutto quello che resta è un povero vecchio mentalmente inchiodato allo stile splatter come Norma Desmond(ovvero Gloria Swanson)al cinema muto in VIALE DEL TRAMONTO...e,come per Norma Desmond,anche per Dario Argento è giunto il baratro definitivo senza scampo che lo inchioderà,a seconda ovviamente di come egli prenderà cognizione di questo fatto,al grigiore nefasto,putrido e funereo di ciò che è stato e non sarà mai più.
Come Norma Desmond,anche Dario Argento si è radicato con fare delirante al suo passato...i suoi fan lo hanno ormai abbandonato così come con Norma Desmond...viene dunque da chiedersi per quale motivo egli si ostina a tentare di dimostrare di essere ciò che non è più...probabilmente c'è qualcuno che si diletta nello scrivergli finte lettere di fan inesistenti per tenerlo saldamente ancorato al passato illudendolo dell'esistenza di un pubblico ancora interessato a lui e alle sue ultime creazioni...quest'individuo(forse la figlia Asia?)va fermato immediatamente per il bene di Dario,del pubblico italiano(perchè all'estero,ormai,il marchio del suo cinema non va oltre il reparto funzionale alla vendita dei fazzoletti per starnutire dei supermercati,o,al limite,a quello dei rotoloni Regina che non finiscono mai)e di chiunque abbia a cuore la propria sanità intellettuale.
Il Norma Desmond all'amatriciana tenta di ridare smalto alla fluidità narrativa misteriosamente"dark"che ,tra gli altri elementi,caratterizzava i suoi classici ma gli esiti ottenuti sono paragonabili a quelli che potrebbe ottenere un elefante se tentasse di fare la danza dei sette veli dentro una gioielleria o un tricheco che punta a vincere la medaglia d'oro alle olimpiadi nella gara del lancio del giavellotto...per questi motivi mi appello alla coscienza di Dario prima che il suo cinema-poltiglia tracolli ulteriormente verso gli strati più profondi del nulla.
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