luigi antonio
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mercoledì 7 dicembre 2022
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ridicolo
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Come ha fatto Adrien Brody ad accettare di girare questa schizza?
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shineonyou
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mercoledì 20 aprile 2022
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alfredo
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Dalle recensioni negative, vedo che forse non avete capito molto di questo film, molto originale nel finale, quando la donna si fida più di un assassino che non del poliziotto che ha rischiato la vita per salvare lei e la sorella..probabilmente è la metafora della vita attuale, dove ci si fida solo delle apparenze e si vede solo la superficie, invece di vedere in profondità...questo naturalmente è il mio pensiero....ciao
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shineonyou
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mercoledì 20 aprile 2022
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alfredo
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Dalle recensioni negative, vedo che forse non avete capito molto di questo film, molto originale nel finale, quando la donna si fida più di un assassino che non del poliziotto che ha rischiato la vita per salvare lei e la sorella..probabilmente è la metafora della vita attuale, dove ci si fida solo delle apparenze e si vede solo la superficie, invece di vedere in profondità...questo naturalmente è il mio pensiero....ciao
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dandy
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venerdì 5 giugno 2020
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marrone sarebbe il titolo adatto.
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L'unica ragion d'essere di questo film è forse la volontà da parte di Argento di dimostrare che poteva fare peggio che con i precedenti "Nonhosonno" e "Il cartaio".L'assassino è una sorta di caricatura squagliata di Enzo Salvi con riccioli alla Rambo che dice esclusivamente scemenze,e ne commente pure.Il duo di protagonisti è totalmente insulso,le indagini si trascinano tra piattume e intuizioni immotivate.Per non parlare delle solite forzature che nemmeno un bambino di 5 anni potrebbe accettare:l'assassino che in ospedale si fa riconoscere senza che nessuno lo cerchi(e il foglio scritto inglese quando siamo a Torino?),la sua vittima sorella di Linda che lo ricopre di insulti come a volerlo invitare a farla secca e il fatto che dopo che quasi gli sfugge lui non liquida,il flashback sul passato di Enzo e su come è diventato ispettore.
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L'unica ragion d'essere di questo film è forse la volontà da parte di Argento di dimostrare che poteva fare peggio che con i precedenti "Nonhosonno" e "Il cartaio".L'assassino è una sorta di caricatura squagliata di Enzo Salvi con riccioli alla Rambo che dice esclusivamente scemenze,e ne commente pure.Il duo di protagonisti è totalmente insulso,le indagini si trascinano tra piattume e intuizioni immotivate.Per non parlare delle solite forzature che nemmeno un bambino di 5 anni potrebbe accettare:l'assassino che in ospedale si fa riconoscere senza che nessuno lo cerchi(e il foglio scritto inglese quando siamo a Torino?),la sua vittima sorella di Linda che lo ricopre di insulti come a volerlo invitare a farla secca e il fatto che dopo che quasi gli sfugge lui non liquida,il flashback sul passato di Enzo e su come è diventato ispettore....Il pre-finale con lui che si allontana mentre lei gli urla dietro e il finale sospeso invece?Cioè,dalla svogliatezza totale che trasuda in ogni momento sembrebbe che Argento si sia limitato a far partire la cinepresa per poi abbandonare il set.Non c'è un briciolo di vivacità che sia uno,neanche dal punto di vista del trash!E gli attori?Brody,costretto a interpretare anche l'assassino con lo pseudonimo di Byron Deidra,pare capitato su un set per la prima volta.Ma la Seigner è veramente inguardabile,pare sotto sedativi,e quando per rabbia o spavento strabuzza gli occhi e storce la bocca è anche peggio.E la Pataki....invece del dito bisognava tagliarle la lingua,e di brutto.In tutto questo la cosa peggiore sono i retroscena:stando alle voci Argento con la complicità del fratello Claudio avrebbe sgraffignato una certa cifra a una casa di produzione americana,e rifiutato di pagare cachet a Brody,che ha ottenuto il dovuto più gli interessi dopo oltre un anno intendando una causa e boicottando il film negli USA.Se tutto ciò è vero,Argento dovrebbe vergognarsi due volte.Per gli imbarazzi che gira da fine anni'90,e per esseri ridotto a fregare i collaboratori.E dovrebbero vergognarsi anche quelli che gli hanno prodotto il film successivo,chiamiamolo film.
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nerazzurro
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mercoledì 30 ottobre 2013
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aggiungo...
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Ho visto il film in lingua originale, la versione italiana lo rende semplicemente una tavanata galattica. Credevo ke almeno un doppiaggio adeguato aiutasse un po ma non e stato cosi. Poi vogliamo aggiungere le ingenuita della sceneggiatura? E poi dico io, che bisogno c'era di far diventare Brody un italiano emignato a NY e poi tornato in italia?? Viene inquadrato un giubbotto antiproiettile cn tanto di scritta FBI, e... una mazza da Bassball... ma per caso e americano il polizziotto??? Finche non collaborera cn un buon sceneggiatore ci sara sempre da rimpiangere.
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orson welles
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sabato 31 agosto 2013
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bel film
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j.kkkk
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martedì 26 marzo 2013
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" buon giallo per argento "
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Il film è il classico giallo dove c'è un killer in cerca di vittime e un investigatore dal carattere particolare..La recitazione di Adrien Brody e Emmanuelle Seigner è ottima .I momenti di suspance ci sono specialmente nella sequenza dove Elsa Pataky deve scappare;lo spettatore riesce a percepire la pressione del personaggio.Forse l' unica pecca del film è che il movente dell' assassino è scontato ,questo però non guasta alla credibilità del film .Gli effetti speciali sono ben realizzati e di solito di quel tipo sono caratteristici del genere " horror ".
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raysugark
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martedì 5 marzo 2013
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un film che sembra uscito da un libro
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Un film che sembra uscito da un libro meta Stephen King e meta Edgar Allan Poe. In Stephen King, perchè descrive tanto come è l'assassino e in Edgar Allan Poe perchè c'è un trauma infantile di questo Avolfi. Insomma direi questo film gli darei una critica positiva.
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raysugark
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domenica 17 febbraio 2013
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il thriller di oggi di argento
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Un thriller ne troppo buona ne troppo pessimo, Dario Argento è ritornato con il suo tradizionale thriller con lo stile di oggi giorno. Non dico per forza ma per chi si interessa lo può andare a vederlo
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ziggy70
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sabato 14 luglio 2012
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il vero brivido è la regia
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E' interessante notare come il popolino italiota sia talmente incrostato a dei clichet vecchi di 40 anni da non accorgersi nemmeno che il "maestro" dell'horror del cinema italiano non è mai finito forse perchè in realtà non è mai esistito. Il suo genio consiste nel fatto di aver saputo furbescamente trasformare in denaro le fobie di un pubblico masochista spesso di età compresa tra i 14 e i 35 anni sempre avido di mani guantate, bambolotti di pezza infilzati, mannaie, e via dicendo come in una sorta di gioco fetish. E con questi espedienti ci ha fatto una fortuna. Ora che il suddetto repertorio è diventato un po' vetusto ecco che il grande "maestro" è affannosamente a caccia di idee e la genialata in questo suo ultimo "capolavoro" coniste nel togliere da subito ogni sospetto presentando direttamente il volto dell'assassino.
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E' interessante notare come il popolino italiota sia talmente incrostato a dei clichet vecchi di 40 anni da non accorgersi nemmeno che il "maestro" dell'horror del cinema italiano non è mai finito forse perchè in realtà non è mai esistito. Il suo genio consiste nel fatto di aver saputo furbescamente trasformare in denaro le fobie di un pubblico masochista spesso di età compresa tra i 14 e i 35 anni sempre avido di mani guantate, bambolotti di pezza infilzati, mannaie, e via dicendo come in una sorta di gioco fetish. E con questi espedienti ci ha fatto una fortuna. Ora che il suddetto repertorio è diventato un po' vetusto ecco che il grande "maestro" è affannosamente a caccia di idee e la genialata in questo suo ultimo "capolavoro" coniste nel togliere da subito ogni sospetto presentando direttamente il volto dell'assassino. Poi rendendosi probabilmente conto che lo scopo del fim è quello di spaventare il pubblico cerca di rendere l'omicida piu' brutto possibile. L'effetto sortito ahimè è involontariamente comico inasprito ulteriormente da dialoghi imbarazzanti da una sceneggiatura farraginosa e insensata. Nemmeno i fidi Goblins arrivano in soccorso a salvare questo ciarpame cinematografico dallo sfacelo totale. A mio avviso neanche i film precedentii erano capolavori compresi i primi ma se non altro avevano il pregio di qualche scena di forte impatto visivo e musiche ipnotiche azzeccatissime. Qui mancano anche quei pochi elementi che hanno fatto di Dario Argento il regista più sopravvalutato di sempre, con una particolarità davvero inusuale: anzichè migliorare con l'avanzare dell'età peggiora sempre più.
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