0mickey0
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domenica 13 settembre 2009
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il rotorno di raimi
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Un inizio che toglie il fiato e rapisce l'attenzione, che da subito avverte lo spettatore dei livelli a cui si arriverà, seguito da un finale prevedibile ma ugualmente spettacolare forse perchè rapido ma non indolore.
Tra i due una pellicola che risulta originale proprio perchè mantiene i canoni di quello che era l'horro di un tempo:leggero e con una trama semplice.
Una storiella da "Piccoli Brividi" se proprio vogliamo definirla rifacendoci a i racconti che da piccini tutti abbiamo letto.
Il colpo di scena è per tutto il film prevedibilissimo ma quella è l'arma segreta.
Comincia con un rumore di ferraglia(che non è il solito scricchiolio), si alza una musica che porta un'ansia non da poco(il volume franstorna non solo la protagonista ma anche lo spettatore) e.
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Un inizio che toglie il fiato e rapisce l'attenzione, che da subito avverte lo spettatore dei livelli a cui si arriverà, seguito da un finale prevedibile ma ugualmente spettacolare forse perchè rapido ma non indolore.
Tra i due una pellicola che risulta originale proprio perchè mantiene i canoni di quello che era l'horro di un tempo:leggero e con una trama semplice.
Una storiella da "Piccoli Brividi" se proprio vogliamo definirla rifacendoci a i racconti che da piccini tutti abbiamo letto.
Il colpo di scena è per tutto il film prevedibilissimo ma quella è l'arma segreta.
Comincia con un rumore di ferraglia(che non è il solito scricchiolio), si alza una musica che porta un'ansia non da poco(il volume franstorna non solo la protagonista ma anche lo spettatore) e...quello che ti aspetti succede facendoti comunque saltare dalla poltroncina, perchè la fantasia di Raimi non è comune.
Da "Piccoli Brividi", come dicevo,ma vietati ai minori di 14, visto che andando avanti la trama si infittisce di elementi che oltre spaventare fanno esclamare un "Che schifo!" dovuto a scene particolarmnete orride che distaccano pesantemente la protagonista e la sua vità da quello che dovrà affrontare in questi infernali 3 giorni.
L'ultima osservazione è da fare sull'ironia che copre come un alone tutta la durata del film rendendolo piacevole sempre e riuscendo a incontrarsi perfettamente con la sua natura horror.
Unico neo possono essere alcuni effetti speciali che lasciano un pò a desiderare ma facilmente sorpassabili.
Insomma, un film perfetto per chi ama i colpi sparati a ripetizione da Ash contro la strega e un film molto divertente per chi non ama paricolarmente il genere.
Non sarà certo un capolavoro che rimarrà nella storia del cinema horror ma fa la sua parte e soddisfa le aspettative.
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gus da mosca
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martedì 15 settembre 2009
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raimi, craven e quelli ridono dell'orrore
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Il comic-horror e' diventato un genere con Raimi ed e' esploso con decine di titoli, soprattutto di autori e registi esordienti. Raimi riprende in mano la sua creatura e decide di non rifondarla: fa un film dalla storia prevedibilissima, priva di originalita', quasi una rigorosa applicazione di tutti gli stereotipi del film di genere, da lui inventato e proseguito da quell'altro grande creatore che e' stato Wes Craven (ideatore del comic-slasher). Cio' che colpisce di questo film e' la capacita' di stupire e spaventare senza puntare all'originalita', ma esclusivamente coordinando il talento di quanti hanno messo insieme il film (...e sono tanti, basti guardare nei titoli di coda il lungo elenco di aziende specializzate in effetti speciali).
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Il comic-horror e' diventato un genere con Raimi ed e' esploso con decine di titoli, soprattutto di autori e registi esordienti. Raimi riprende in mano la sua creatura e decide di non rifondarla: fa un film dalla storia prevedibilissima, priva di originalita', quasi una rigorosa applicazione di tutti gli stereotipi del film di genere, da lui inventato e proseguito da quell'altro grande creatore che e' stato Wes Craven (ideatore del comic-slasher). Cio' che colpisce di questo film e' la capacita' di stupire e spaventare senza puntare all'originalita', ma esclusivamente coordinando il talento di quanti hanno messo insieme il film (...e sono tanti, basti guardare nei titoli di coda il lungo elenco di aziende specializzate in effetti speciali). Raimi e' un vero regista, cioe' colui che riesce a fare una sintesi omogenea di attori, effetti, suono, immagine, senza far un prodotto basato solo sulla sproporzionata dose di uno degli ingredienti a disposizione (penso ad esempio ai Transformers, per citare due film che non c'entrano nulla, ma che puntano solo su pochissimi ingredienti esasperati). Sono rimasto impressionato dalla perfezione con cui sono girate quelle 6 o 7 sequenze di "terrore" del film, che esplodono in una prevedibilissima ma stupefacente azione, tutt'altro che nuova, proposta con abilita' e perfezione di tempi/immagine/suono che ha pochi esempi nel cinema, in assoluto. Un film quindi che si fa apprezzare da un punto di vista essenzialmente tecnico (ottimi movimenti di macchina e uso del colore), grandiose le trovate con le mosche (con cui aveva gia' giocato addirittura Leone, in un contesto altrettanto comico). Ma se un grande vecchio ha dato ancora prova del suo talento, altri sono pronti a battere la sua strada con altrettanta efficacia: ho visto il kafkiano "Infestation" e vi posso garantire che la lezione di Raimi e' stata ascoltata.
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[+] infestation (2009)
(di gus da mosca)
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j0ker
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giovedì 24 settembre 2009
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il ritorno del maestro horror
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Tutto si potrebbe dire si Sam Raimi ma non certo che inizia i suoi film con lentezza, pronti e via già appare il famigerato demone lamia pronto a portare un piccolo monello colpevole di una ragazzata nelle fiamme dell'inferno (e da qui lo spot anche gli innocenti finiranno all'inferno). che dire il film e un ottimo mix di paura orrore e comicità, marchio di garanzia della casa Raimi, che offre ogni genere di sensazioni per coinvolgere il pubblico in questa incredibile storia al quanto semplice ma allo stesso tempo efficace. certo che sam non ha perso il vizio di torturare i suoi attori (povera Alison Lohman se continuavano di questo passo diventava una boa di vomito) ma questo ci fa divertire e disgustare al tempo stesso.
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Tutto si potrebbe dire si Sam Raimi ma non certo che inizia i suoi film con lentezza, pronti e via già appare il famigerato demone lamia pronto a portare un piccolo monello colpevole di una ragazzata nelle fiamme dell'inferno (e da qui lo spot anche gli innocenti finiranno all'inferno). che dire il film e un ottimo mix di paura orrore e comicità, marchio di garanzia della casa Raimi, che offre ogni genere di sensazioni per coinvolgere il pubblico in questa incredibile storia al quanto semplice ma allo stesso tempo efficace. certo che sam non ha perso il vizio di torturare i suoi attori (povera Alison Lohman se continuavano di questo passo diventava una boa di vomito) ma questo ci fa divertire e disgustare al tempo stesso.
la trama a parer mio (come detto in precedenza) e piu tosto semplice fai un torto ad un nomade lui ti maledice il demone ti tormenta e poi vai all'inferno, nulla di che anche se quel che ha qualcosa che ti prende cosi tanto che dopo averlo visto non oseresti far un torto a un nomade per i prossimi giorni, (e sopratutto non accetteresti un bottone nemmeno morto XD). forse l'unico lato negativo di tutto il film si ha nell'aumentare il nostro piccolo o grande odio raziale per questa civiltà, sicuramente come me molti di voi hanno sentito il proprio vicino di poltrona usare termini poco carini verso di loro, ma del resto chi non li ha odiati nel film, a nessuno sta simpatico qualcuno che ti vuole portare all'inferno perché non gli concedi la terza prologa del mutuo o che ti ruba le caramelle sporcandoti il tavolo di bava, ma le persone intelligenti sanno capire che sono solo personaggi di un film e che nella vita reale non hanno nessun potere demoniaco.
detto questo per essere un film a basso baget e uscito qualcosa che va oltre le aspettative, in fondo a parte spider man dove sam aveva un baget da far invidia a zio paperone, era abituato a fare grandi capolavori con pochi soldi e di questo bisogna darne atto.
ci sono cmq delle considerazioni da fare la prima e perche la sensitiva vuole 10000 dollari per aiutare Christine e poi dice che aspettava da anni il momento di vendicarsi col demone, fancendone una questione di principio? e perche il veggente gli dice solo alla fine che per scacciare la maledizione doveva passare il bottone ad un altro? e sopratutto perche quella malata di mente di Christine non apre la busta per prendere il maledetto bottone e ficcarlo in gola alla vecchiaccia invece di mettergli dentro la moneta inbustata? va beh picolezze che si possono perdonare, e che un po ci fanno ridere (chi di noi non ha almeno pensato e me lo dici ora, oppure ecco ha fatto la stupidata).
e per concludere un grazie a Sam e un speriamo di vederci presto con un altro dei tuoi capolavori horror (la casa4)
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atticus
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martedì 22 settembre 2009
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il ritorno di sam
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L'attesissimo ritorno di Raimi all'horror non può non destare qualche perplessità. Dopo un grandioso incipit di paura, infatti, il film piomba in un vortice di trovate grottesche eccessive e spropositate, che se inizialmente divertono, alla lunga risultano fuori luogo (sembra quasi di essere dalle parti di Scary Movie). L'alternanza di spaventi e risate, quindi, non è sempre ben amalgamata, anche se l'intrattenimento resta di qualità, con sequenze in cui si viene totalmente travolti dallo stile registico e dall'atmosfera, anche grazie alla bella colonna sonora di Christopher Young e dalla perfetta interpretazione della Lohman. Fatto sta che la suspanse è totalmente assente, e il colpo di scena finale (telefonato con una larga mezz'ora di anticipo) è indegno di una tale firma.
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L'attesissimo ritorno di Raimi all'horror non può non destare qualche perplessità. Dopo un grandioso incipit di paura, infatti, il film piomba in un vortice di trovate grottesche eccessive e spropositate, che se inizialmente divertono, alla lunga risultano fuori luogo (sembra quasi di essere dalle parti di Scary Movie). L'alternanza di spaventi e risate, quindi, non è sempre ben amalgamata, anche se l'intrattenimento resta di qualità, con sequenze in cui si viene totalmente travolti dallo stile registico e dall'atmosfera, anche grazie alla bella colonna sonora di Christopher Young e dalla perfetta interpretazione della Lohman. Fatto sta che la suspanse è totalmente assente, e il colpo di scena finale (telefonato con una larga mezz'ora di anticipo) è indegno di una tale firma. "Drag me to hell" si abbandona nel cassetto delle occasioni mancate, nonostante rimanga comunque un film piacevole.
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sickboy
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lunedì 21 settembre 2009
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l'inferno...sbiadito!
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I guai per la sventurata banchiera Christine (Alison Lohman), cominciano il giorno in cui nega un prestito ad una vacchia signora (Lorna Raver) , per ingraziarsi i favori del capo. Ma la ragazza ignora che la singolare anziana è in realtà una strega, che non ci pensa due volte a scagliare una maledizione sulla ragazza, le cui conseguenze saranno terrificanti. A nulla servirà nè la presenza dello scalcinato fidanzato (Justin Long) e nè l'aiuto di improbabili medium. Questo ritorno all'horror degli esordi di Raimi, lascia una fastidiosa sensazione di insoddifazione. Dopo un'avvio promettente,infatti, il film comincia a mostrare un disomogeneo mix di horror e humor, con inutili sprazzi di vago romanticismo e trita e ritrita morale sui comportamenti e sulle scelte umane.
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I guai per la sventurata banchiera Christine (Alison Lohman), cominciano il giorno in cui nega un prestito ad una vacchia signora (Lorna Raver) , per ingraziarsi i favori del capo. Ma la ragazza ignora che la singolare anziana è in realtà una strega, che non ci pensa due volte a scagliare una maledizione sulla ragazza, le cui conseguenze saranno terrificanti. A nulla servirà nè la presenza dello scalcinato fidanzato (Justin Long) e nè l'aiuto di improbabili medium. Questo ritorno all'horror degli esordi di Raimi, lascia una fastidiosa sensazione di insoddifazione. Dopo un'avvio promettente,infatti, il film comincia a mostrare un disomogeneo mix di horror e humor, con inutili sprazzi di vago romanticismo e trita e ritrita morale sui comportamenti e sulle scelte umane. Raimi voleva replicare anche qui la formula vincente sperimentata nei capitoli de "La Casa" (Evil Dead, in originale), ma in questo "Drag me to hell" purtroppo non funziona efficacemente come nella saga appena citata. Il fatto di spostare l'ambientazione da un'isolata baita sperduta nel bosco, ad una città moderna non giova certo al climax, così come manca un'altra presenza forte, un'altro "eroe" a cui affezionarsi, come era successo per Ash nella saga della "Casa", che certo non possiamo ritrovare nella scialba protagonista e figuriamoci poi nell'ancor più inutile Justin Long (che offre una performance, a mio avviso, di rara inefficacia!). L'unica presenza degna di nota è la strega interpretata da Lorna Raver, che di sicuro non si scorda facilmente.Arriviamo, poi, allo scontatissimo finale, che, non riservando alcuna sorpresa, finisce con l'affossare definitivamente il film. In sostanza : la pellicola non è priva di qualche buon momento, ma il risultato complessivo lascia davvero l'amaro in bocca e, dal mio personale punto di vista, si esce dalla sala cinematografica con un senso di incompiuto, di un qualcosa che nel complesso non funziona a dovere come era successo in precedenza. Le varie piste che il regista ha inserito nel film, cozzano fra di loro e non riescono ad amalgamarsi e dunque finiscono tutte in vicoli ciechi e non appagano. Peccato davvero! Lo spunto era interessante e Raimi, mi spiace, ma poteva fare decisamente di meglio!
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paperinik
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mercoledì 3 giugno 2009
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drag me out of the movie!
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Innanzi a un prodotto di tal fatta anche Spider Man riacquista la sua dignità.
Leggendo le entusiastiche recensioni sui giornali londinesi e avendo un paio d'ore dedicate allo svago ho inopinatamente inboccato la via per l'inferno in una sala del centro città.
Una speranza; una considerazione; una consolazione.
Speranza: per una volta, la traduzione in italiano può fare solo bene (chissà, anche un miracolo, magari!). La sceneggiatura è tanto imbarazzante da risultare comica. Si lasci per una volta il titolo originale, che è l'unica scelta azzeccata.
Considerazione: non è vero che la stampa straniera è migliore di quella italiana, almeno per quanto rigurarda la qualità delle recensioni cinematografiche.
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Innanzi a un prodotto di tal fatta anche Spider Man riacquista la sua dignità.
Leggendo le entusiastiche recensioni sui giornali londinesi e avendo un paio d'ore dedicate allo svago ho inopinatamente inboccato la via per l'inferno in una sala del centro città.
Una speranza; una considerazione; una consolazione.
Speranza: per una volta, la traduzione in italiano può fare solo bene (chissà, anche un miracolo, magari!). La sceneggiatura è tanto imbarazzante da risultare comica. Si lasci per una volta il titolo originale, che è l'unica scelta azzeccata.
Considerazione: non è vero che la stampa straniera è migliore di quella italiana, almeno per quanto rigurarda la qualità delle recensioni cinematografiche.
Consolazione: con la sterlina mai così svautata, il travaglio è stato lungo ma non così oneroso.
Il finale il meno peggio, ma occorre davvero raschiare il barile!
Per "trama" e indicazioni tecniche, rimando a chi è più preparato di me e che ciononostante avrà il coraggio di andare a vederlo.
Ecco il commento della sventurata che mi faceva compagnia durante la visione: "a certa gente bisognerebbe impedire di girare film". Sottoscrivo.
E a volte si coglie anche l'utilità della censura...
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[+] idiota!
(di grid alien)
[ - ] idiota!
[+] bah
(di gosnurle)
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[+] giusto
(di andreaargento98)
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