carloalberto
|
domenica 2 gennaio 2022
|
divertente horror comedy
|
|
|
|
Il film, realizzato da Sam Raimi, autore della serie degli Spiderman, con lo stesso stile della horror comedy di La casa e La casa II, intrattiene senza mai annoiare, alternando quadretti umoristici, con gag comiche riuscite anche grazie alla partecipazione dell’ottimo caratterista David Paymer, a scene splatter surreali, al contempo ironiche e raccapriccianti fino a provocare il disgusto, talmente esagerate da sconfinare nell’horror demenziale, che influenzerà più tardi Edgar Wright nel L'alba dei morti dementi. Il finale annunciato qualche sequenza prima e la banalità del plot sono bilanciati da una scrittura intelligente dei dialoghi e dalla recitazione sopra le righe di Alison Lohman e Justin Long, sempre intonata con lo spirito autoironico di Raimi.
[+]
Il film, realizzato da Sam Raimi, autore della serie degli Spiderman, con lo stesso stile della horror comedy di La casa e La casa II, intrattiene senza mai annoiare, alternando quadretti umoristici, con gag comiche riuscite anche grazie alla partecipazione dell’ottimo caratterista David Paymer, a scene splatter surreali, al contempo ironiche e raccapriccianti fino a provocare il disgusto, talmente esagerate da sconfinare nell’horror demenziale, che influenzerà più tardi Edgar Wright nel L'alba dei morti dementi. Il finale annunciato qualche sequenza prima e la banalità del plot sono bilanciati da una scrittura intelligente dei dialoghi e dalla recitazione sopra le righe di Alison Lohman e Justin Long, sempre intonata con lo spirito autoironico di Raimi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a carloalberto »
[ - ] lascia un commento a carloalberto »
|
|
d'accordo? |
|
richard12345678
|
martedì 7 novembre 2017
|
film bello
|
|
|
|
Film bello. Fatto bene, divertente, storia carina. Drag me to Hell è sicuramente un bel film con un humor stile La Casa. Sam Raimi ha fatto un altro bel film.
|
|
[+] lascia un commento a richard12345678 »
[ - ] lascia un commento a richard12345678 »
|
|
d'accordo? |
|
francis metal
|
mercoledì 30 novembre 2016
|
non esistono parole per esprimere il mio disgusto
|
|
|
|
L'unica cosa bella del film è la protagonista... per il resto solo stereotipi, cose banalissime, scontatissime e prevedibilissime.
Ho più volte tentato togliere il film perché avevo capito subito che era solo una perdita di tempo
|
|
[+] lascia un commento a francis metal »
[ - ] lascia un commento a francis metal »
|
|
d'accordo? |
|
cristianshady
|
mercoledì 24 agosto 2016
|
la vecia incazzosa
|
|
|
|
Si nota davvero in molti aspetti la mano di raimi in questo film....e tutto sommato non è male, un discrerto horror con qualche momento eccessivo come da tutte le sue produzioni...è perfetto per chi si vuole spaventare un pò e non è troppo schizzinoso o eccessivamente critico.
|
|
[+] lascia un commento a cristianshady »
[ - ] lascia un commento a cristianshady »
|
|
d'accordo? |
|
critichetti
|
domenica 10 gennaio 2016
|
andiamo,si può fare molto meglio (spoiler alert!)
|
|
|
|
Questo è il classico film che parte benissimo ma poi si perde lungo andare con idee stupide.Partiamo però dalle cose belle:Raimi sembra essere tornato quello di una volta,infatti in tanti casi sembra di rivedere "La casa",perfino nelle musiche.La storia nasce con un'idea carina,perchè una maledizione gitana ha sempre il suo fascino e l'attrice che interpreta la vecchia zingara riesce a caratterizzarla molto bene.Peccato gli errori innanzitutto strutturali,in quanto la "Lamia",questo demone che è stato scelto per il film non è affatto quello che è descritto nella pellicola,bensì un demone che catturava bambini;ma in più ci sono anche errori di scelta nella sceneggiatura:c'è infatti un abuso di scene stomachevoli che però sono fini a loro stesse,non sono quelle scene che veramente disgustano e fanno inquietare,tanto che dopo pochi minuti che sono passate ve le sarete scordate.
[+]
Questo è il classico film che parte benissimo ma poi si perde lungo andare con idee stupide.Partiamo però dalle cose belle:Raimi sembra essere tornato quello di una volta,infatti in tanti casi sembra di rivedere "La casa",perfino nelle musiche.La storia nasce con un'idea carina,perchè una maledizione gitana ha sempre il suo fascino e l'attrice che interpreta la vecchia zingara riesce a caratterizzarla molto bene.Peccato gli errori innanzitutto strutturali,in quanto la "Lamia",questo demone che è stato scelto per il film non è affatto quello che è descritto nella pellicola,bensì un demone che catturava bambini;ma in più ci sono anche errori di scelta nella sceneggiatura:c'è infatti un abuso di scene stomachevoli che però sono fini a loro stesse,non sono quelle scene che veramente disgustano e fanno inquietare,tanto che dopo pochi minuti che sono passate ve le sarete scordate.E anche se si cerca di giustificare il problema dicendo che il film vuole anche essere comico,non basta per renderle accettabili.Il resto è ben poca tensione mista a qualche salto sulla sedia (questi ultimi,va detto,resi bene) e alcune scene inutilmente lunghe,come quella iniziale della maledizione:la ragazza aveva tutto il tempo per scappare ben prima che la zingara le lanciasse la maledizione,ma invece resta sul posto senza far niente e anche qualche trashata (tipo il gatto pupazzosissimo sputato fuori dalla bocca durante la seduta spiritica).Quindi in sintesi un'idea bellissima sfruttata veramente male.Davvero,risparmiate il vostro tempo ed evitatelo
[-]
|
|
[+] lascia un commento a critichetti »
[ - ] lascia un commento a critichetti »
|
|
d'accordo? |
|
gianleo67
|
venerdì 8 gennaio 2016
|
the last three days of alison lohman
|
|
|
|
Nel tentativo di convincere il suo capo a darle la promozione che merita, la giovane bancaria Christine rifiuta la proroga di un mutuo che finisce per mettere sulla strada ed umiliare un'anziana signora di origini slave ed a provocarne così la morte. Non prima però che la vecchia megera scagli su di lei la maledizione di una Lamia, antico demone della tradizione classica che perseguita per tre giorni la prorpia vittima prima di reclamarne irrevocabilmente l'anima.
Dopo tre lustri passati a sperimentare nuovi generi ed una propensione per il fantastico che sembrava rivolta solo a rinverdire l'immaginario tecnologico e metamorfico del blockbuster Marvel con Tobey Maguire, il genio dello splatter movie artigianale anni'80 di Sam Raimi torna alla carica con un film che sembra condensarne tanto le tematiche orrifiche che lo hanno reso famoso quanto l'irridente spirito iconoclasta che si fa beffe degli inveterati pregiudizi sociali che da sempre serpeggiano nelle stratificazioni della società americana.
[+]
Nel tentativo di convincere il suo capo a darle la promozione che merita, la giovane bancaria Christine rifiuta la proroga di un mutuo che finisce per mettere sulla strada ed umiliare un'anziana signora di origini slave ed a provocarne così la morte. Non prima però che la vecchia megera scagli su di lei la maledizione di una Lamia, antico demone della tradizione classica che perseguita per tre giorni la prorpia vittima prima di reclamarne irrevocabilmente l'anima.
Dopo tre lustri passati a sperimentare nuovi generi ed una propensione per il fantastico che sembrava rivolta solo a rinverdire l'immaginario tecnologico e metamorfico del blockbuster Marvel con Tobey Maguire, il genio dello splatter movie artigianale anni'80 di Sam Raimi torna alla carica con un film che sembra condensarne tanto le tematiche orrifiche che lo hanno reso famoso quanto l'irridente spirito iconoclasta che si fa beffe degli inveterati pregiudizi sociali che da sempre serpeggiano nelle stratificazioni della società americana. Ne esce fuori un festival del politicamente scorretto che utilizza lo stalking-horror del solito demone persecutore come nemesi e contrappasso per la cattiva coscienza di un'ambizione sociale pronta a mettere la sordina alle proprie remore etiche ed utilizzare gli strumenti a disposizione di una ben remunerata competenza esoterica pur di trarsi fuori dagli impicci. Tutto sembra avere un prezzo per i personaggi di questa catena di Sant'Antonio degli oggetti maledetti, ignari tuttavia che le brame di una feroce ed implacabile creatura degli inferi riguardano qualcosa di molto più prezioso ed immateriale di un ricco conto in banca o di una lussuosa residenza estiva a Cape Code. Forte di un armamentario che riesce ancora ad agitare la scenografia di un universo di poltergheist fatto di oggetti inanimati che improvvisamente prendono vita ed un virtuosismo registico che crea tensione ed aspettative con pochi, studiati movimenti di macchina, lo zio Sam dell'horror a stelle e strisce trama nell'ombra con un essere sfuggente ed umbratile facendosi beffe delle certezze del razionalismo ('Non possiamo tentare di comprendere il mondo con il solo intelletto' C.Jung da 'Tipi psicologici') e mostrandosi impietoso tanto con il pregiudizio e la decadenza fisica degli strati meno abbienti (ex ragazzine paffutelle di campagna in cerca di riscatto professionale, vecchie bacucche marcescenti in grado di scatenare potenze sovraumane, spregiudicati yuppie dagli occhi a mandorla arrivisti e senza scrupoli) quanto con la solita retorica animalista del 'No Animals Were Harmed' dei titoli di coda smentito dal cattivo esempio di micetti orrendamente trucidati e agnelli sacrificali pronti ad essere sgozzati senza alcuna pietà. Insomma, dietro la patina di un cinema di genere finalmente normalizzato e rientrato nei canoni di una più pacificata retorica narrativa, il vecchio maestro torna a graffiare con gli elementi di una intelligente e dissimulata forza iconoclasta che insinua il sospetto che non sempre la bontà e l'onestà siano ricambiate ed è pronto a sprofondare la favola d'amore di una graziosa e rassicurante protagonista negli abissi fiammeggianti della dannazione eterna. Forse un pò debole su alcune scelte di montaggio che penalizzano la tenuta della tensione e precipitano il finale nello scontato raccordo con l'incipit, si avvale delle ottime musiche di Christopher Young e del fascino discreto della bionda e bella Alison Lohman, già ambigua regina di cuori in White Oleander di Peter Kosminsky e in Where the Truth Lies di Atom Egoyam. Presentato al Festival di Cannes 2009 nella sezione Proiezioni di mezzanotte, è premiato in alcuni festival minori a da un box office relativamente tiepido che per questa volta non trascina la Universal nell'inferno senza speranza del disastro commerciale. Chi semina vento...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianleo67 »
[ - ] lascia un commento a gianleo67 »
|
|
d'accordo? |
|
fiocri
|
martedì 19 maggio 2015
|
da vedere
|
|
|
|
Un horror da vedere, inquieta e diverte.
|
|
[+] lascia un commento a fiocri »
[ - ] lascia un commento a fiocri »
|
|
d'accordo? |
|
renato c.
|
lunedì 6 aprile 2015
|
horror fine a se stsso
|
|
|
|
Stavolta sono d'accordo con i detrattori! E' un film che si basa tutto a mostrare scene raccapriccianti se non da vomito! Comunque ne contesto lo schema: Per quanto possa essere forte un demone, Dio non permetterà mai che un innocente o un pentito venga trascinato nell'inferno per l'eternità! La protaginista era innocente? No! Non era senza peccato! E' stato grave che abbia negato una ulteriore proroga a quella che essa credeva una povera vecchia (anche se poi in realtà era una strega!) solo per ambire al posto di vice-direttore! Ma poi se ne è pentita, tant'è vero che è andata a cercare la nipote! Poi anche quando aveva cercato di dare il "bottone maledetto" al suo collega disonesto, alla fine non ne ha il coraggio! Quindi pentita in tutti i campi! E solo per uno scambio di buste viene dannata ad andare all'inferno per l'eternità!? Questo e proprio l'antitesi del cristianesimo del Dio buono e misericordioso che ogni cristiano autentico ha imparato a conoscere e ad amare!
Una figura positiva!? Quella del fidanzato, che nonostante vedeva che la sua amata era "disturbata" non l'abbandona, come avrebbe voluto sua madre, ma è pronto anche a pagare $ 10.
[+]
Stavolta sono d'accordo con i detrattori! E' un film che si basa tutto a mostrare scene raccapriccianti se non da vomito! Comunque ne contesto lo schema: Per quanto possa essere forte un demone, Dio non permetterà mai che un innocente o un pentito venga trascinato nell'inferno per l'eternità! La protaginista era innocente? No! Non era senza peccato! E' stato grave che abbia negato una ulteriore proroga a quella che essa credeva una povera vecchia (anche se poi in realtà era una strega!) solo per ambire al posto di vice-direttore! Ma poi se ne è pentita, tant'è vero che è andata a cercare la nipote! Poi anche quando aveva cercato di dare il "bottone maledetto" al suo collega disonesto, alla fine non ne ha il coraggio! Quindi pentita in tutti i campi! E solo per uno scambio di buste viene dannata ad andare all'inferno per l'eternità!? Questo e proprio l'antitesi del cristianesimo del Dio buono e misericordioso che ogni cristiano autentico ha imparato a conoscere e ad amare!
Una figura positiva!? Quella del fidanzato, che nonostante vedeva che la sua amata era "disturbata" non l'abbandona, come avrebbe voluto sua madre, ma è pronto anche a pagare $ 10.000,per una terapia in cui non crede ma pur di tentare di salvare l'amata sarebbe disposto a tutto!!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a renato c. »
[ - ] lascia un commento a renato c. »
|
|
d'accordo? |
|
nerazzurro
|
sabato 28 febbraio 2015
|
un maestro riporta l'horror sul grande schermo
|
|
|
|
Regia magnifica e interpreti grandiosi. Una trama unica sorretta da una sceneggiatura massiccia. Raimi ritorna alla grande con il suo miglior genere
|
|
[+] lascia un commento a nerazzurro »
[ - ] lascia un commento a nerazzurro »
|
|
d'accordo? |
|
isin89
|
domenica 4 gennaio 2015
|
pessimo
|
|
|
|
Non sono un amante di Raimi ma riconosco alcune sue trovate originali e innovative specialmente ne 'La casa' e 'L'armata dele tenebre', ma questo film è davvero pessimo. Non giudico il lato comico del film (il quale è più criticabile da un punto di vista soggettivo a mio parere) quanto il lato poco interessante e poco riuscito del film. La trama è stupida e inutile, la fotografia è davvero brutta e irritante, la sceneggiatura fa pietà, gli attori sono pessimi dal primo all'ultimo e il finale è prevedibilissimo; era ovvio che il film non poteva finire rose e fiori ma che sarebbe succeso qualcos'altro, proprio un genio Raimi.
[+]
Non sono un amante di Raimi ma riconosco alcune sue trovate originali e innovative specialmente ne 'La casa' e 'L'armata dele tenebre', ma questo film è davvero pessimo. Non giudico il lato comico del film (il quale è più criticabile da un punto di vista soggettivo a mio parere) quanto il lato poco interessante e poco riuscito del film. La trama è stupida e inutile, la fotografia è davvero brutta e irritante, la sceneggiatura fa pietà, gli attori sono pessimi dal primo all'ultimo e il finale è prevedibilissimo; era ovvio che il film non poteva finire rose e fiori ma che sarebbe succeso qualcos'altro, proprio un genio Raimi. Di positivo c'è solo la rappresentazione della vecchia zingara (ripugnante e schifosa proprio come dovrebbe essere), il montaggio delle scene di terrore (davvero degne di nota e che rendono al meglio l'ansia e preannunciano perfettamente l'imminente pericolo) e la scelta di far morire la protagonista alla fine. DI certo non bastano questi tre punti per salvare un film che se non fosse marcato Sam Raimi sarebbe siuramente entrato nel dimenticatoio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a isin89 »
[ - ] lascia un commento a isin89 »
|
|
d'accordo? |
|
|