katartiko
|
sabato 18 luglio 2020
|
inguardabile
|
|
|
|
Totalmente estraneo al romanzo di Oscar Wilde e non poteva essere diversamente. Il romanzo è una grande riflessione sull'uomo 'edonistico' dove non vi sono mai descrizioni di orge o quant altro. Banale e senza alcun riferimento al romanzo la storia d'amore per la giovane attrice (nessun rapporto sessuale, nessun figlio in attesa). Trash, con venature erotiche e horror per attrarre il pubblico. Inguardabile.
|
|
[+] lascia un commento a katartiko »
[ - ] lascia un commento a katartiko »
|
|
d'accordo? |
|
asia29
|
sabato 2 maggio 2020
|
penoso
|
|
|
|
Film a dir poco terribile. Un vero peccato.. avendo letto il romanzo da poco mi sono accorta che la storia messa in scena é completamente differente, direi quasi inventata. Di sicuro gli adattamenti cinematografici hanno sempre qualche punto in disaccordo rispetto al romanzo ma in questo film superiamo il ridicolo! Il protagonista che quando si fa male guarisce come Wolverine e la ferita si trasferisce al quadro, supera la mia immaginazione. Per non parlare dei vermi che fuoriescono dal dipinto! Somiglia ad un horror da quattro soldi. Questo film non merita nemmeno un 4 come voto, sarebbe di gran lunga superiore a ciò che merita. :/
|
|
[+] lascia un commento a asia29 »
[ - ] lascia un commento a asia29 »
|
|
d'accordo? |
|
fabian t.
|
venerdì 27 marzo 2020
|
puro trash nonostante la presenza di colin firth
|
|
|
|
Da un regista come Parker, che aveva tratto ottimi film da opere di Shakespeare e dello stesso Wilde, ci si aspettava molto ma molto di più. Il risultato di questo film, invece, è di una tale superficialità e rozzezza visiva da rasentare il trash. Un prodotto meramente commerciale e inutile. Solo chi non ha mai letto il capolavoro di Wilde può forse apprezzare questa trasposizione che scade nel mediocre e nel ridicolo. Di certo il grande scrittore irlandese, che si sarà rivoltato nella tomba, meritava ben altro.
|
|
[+] lascia un commento a fabian t. »
[ - ] lascia un commento a fabian t. »
|
|
d'accordo? |
|
la camy
|
venerdì 10 gennaio 2020
|
dorian gray
|
|
|
|
LADY " Mi chiedo se sia vero quello che si dice di voi....sotto tutto lo charme....siete di fatto senza cuore "
GRAY. "Si dice che ho dello charme?"
LADY"....e che dedicate tutta la vita al piacere....
È evidente che dica bene...se stessi come voi.
[+]
LADY " Mi chiedo se sia vero quello che si dice di voi....sotto tutto lo charme....siete di fatto senza cuore "
GRAY. "Si dice che ho dello charme?"
LADY"....e che dedicate tutta la vita al piacere....
È evidente che dica bene...se stessi come voi...fra 25 anni sarei davvero felicissima"
GRAY. "Vi assicuro che il Piacere è molto diverso dalla Felicità .....sapete.....alcune cose sono più preziose...perché non durano"
LADY"Sig. Gray, ho capito qual è il vostro segreto....è che l'avete....un cuore!"
GRAY. "Chi scava sotto la superficie lo fa a proprio rischio"
[-]
|
|
[+] lascia un commento a la camy »
[ - ] lascia un commento a la camy »
|
|
d'accordo? |
|
parsifal
|
giovedì 22 marzo 2018
|
l'eterna giovinezza e l'eterna dannazione
|
|
|
|
Oliver Parker nel 2009 diede vita, con l'ausilio di Toby Finlay alla sceneggiatura, ad una moderna trasposizione cinematografica del " Ritratto di Dorian Gray" , che fece seguito ad altri film realizzati dal regista, tratti dalle opere teatrali di Wilde. IL giovane Dorian ( Ben Barnes), ereditiero di una cospicua fortuna, giunge a Londra per prendere possesso delle sue sostanze . E' spesato ed attrato dallle meraviglie della capitale. Ingenuo e candido, grazie alla zia conoscerà il pittore Basil Halward( Ben Chaplin), che si definisce " un seguace della Bellezza". Basil èprova un forte ed inconfessato trasporto per Dorian, per in suoi modi ingenui ed aggraziati ed è una vittima silenziosa del suo fascino.
[+]
Oliver Parker nel 2009 diede vita, con l'ausilio di Toby Finlay alla sceneggiatura, ad una moderna trasposizione cinematografica del " Ritratto di Dorian Gray" , che fece seguito ad altri film realizzati dal regista, tratti dalle opere teatrali di Wilde. IL giovane Dorian ( Ben Barnes), ereditiero di una cospicua fortuna, giunge a Londra per prendere possesso delle sue sostanze . E' spesato ed attrato dallle meraviglie della capitale. Ingenuo e candido, grazie alla zia conoscerà il pittore Basil Halward( Ben Chaplin), che si definisce " un seguace della Bellezza". Basil èprova un forte ed inconfessato trasporto per Dorian, per in suoi modi ingenui ed aggraziati ed è una vittima silenziosa del suo fascino. Decide di ritrarlo. Passeranno molto tempo insieme poichè l'impresa che Basil vuole compiere è decisamente ambiziosa; immortalare la Bellezza al massimo del suo fulgore , affinchè i suoi raggi splendano per sempre. Mentre si trovano nello studio del pittore. Lord Henry ( Colin Firth), conosciuto in una delle occasioni mondani alle quali Dorian partecipa volentieri, in virtù del cinismo e della sfrontatezza che lo contraddistinguono, sfida Dorian e gli chiede se venderebbe l'anima al diavolo in cambio dell'eterna giovinezza. Ipotizza che il quadro possa invewcchiare al posto del giovane efebo. Dorian, senza un minimo sussulto, risponde di sì e qialcosa fa perceprire allo spettatore che ciò non è solo un semplice desiderio, ma una arcana realtà. Ora inizia il nuovo cammino di Dorian; il suo candore cambia di giorno in giorno, assorbendo e mettendo in pratica le lezioni di Lord Henry. IL cinismo intellettuale del nobile inglese viene messo in pratica dal giovane, che diventa mano a mano sempre più spietato ed assetato di piacere. La sua sete diventa inesauribile e travolge ogni cosa; l'amore della giovane Sybil Vane( R.H.Wood), l'affetto ( non esclusivamente platonico) dell'amico pittore e via via tutto ciò che faceva parte della sua vita viene arso sull'altare del piacere. Annni ed anni dopo, di ritorno a Londra, fa visita ai vecchi amici che notano immediatamente il suo aspetto innaturale, essendo rimasto a venti anni prima mentre gli altri sono tutti visibilmente invecchiati. Dorian ora è preda di forte rimorso e vuole affrancarsi dal suo passato.... MA ciò che lo ha reso etrnamente giovane lo conduce sull'orlo del baratro. Da notare che contrariamente alle precedenti versioni ed al romanzo, il ritratto è animato e vive di vita propria, come se fosse un'altra entità separata da Dorian. Non è solo questa la differenza , ve ne sono altre; Lord Henry nel film vacilla ed il suo cinismo si rivela una maschera per nascondere la paura dell'esistenza, Basil è omosessuale ( dato che non viene nesplicitato nel libro) e l'intera vicenda è ammantata da un velo di elegante erotismo. Ottima versione coadiuvata da azzeccatissimi effetti speciali, Ben Barnes ottimo interprete di un ruolo non facile, Colin Firth sempre all'altezza, scenografie degne della narrazione ed un'ottima colonna sonora a cura di C. Mole.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a parsifal »
[ - ] lascia un commento a parsifal »
|
|
d'accordo? |
|
lolobo
|
sabato 19 agosto 2017
|
il ritratto di qualcos'altro
|
|
|
|
Per chi ha visto il film e ha letto anche il libro (l'originale, non la versione allungata uscita più tardi in cui fa la sua comparsa il fratello di Sybil), questa roba può far solo sanguinare gli occhi.
Lasciate ogni velleità di sottigliezza o voi ch'entrate, qui si sacrifica tutto il sottile gioco di Basil e Henry su Dorian e si va avanti a colpi di scure, riducendo addirittura la parte focale del libro (la chiave di volta nella corruzione di Dorian per "mano" della sua relazione con Sybil) ad un minuscolo ed insignificante avvenimento. Come se non bastasse, siccome si arriva alla fine della narrazione intorno ai 60 minuti di pellicola, una buona mezz'ora è farcita da un'improbabile figlia di Henry, che niente toglie e niente aggiunge alla narrazione.
[+]
Per chi ha visto il film e ha letto anche il libro (l'originale, non la versione allungata uscita più tardi in cui fa la sua comparsa il fratello di Sybil), questa roba può far solo sanguinare gli occhi.
Lasciate ogni velleità di sottigliezza o voi ch'entrate, qui si sacrifica tutto il sottile gioco di Basil e Henry su Dorian e si va avanti a colpi di scure, riducendo addirittura la parte focale del libro (la chiave di volta nella corruzione di Dorian per "mano" della sua relazione con Sybil) ad un minuscolo ed insignificante avvenimento. Come se non bastasse, siccome si arriva alla fine della narrazione intorno ai 60 minuti di pellicola, una buona mezz'ora è farcita da un'improbabile figlia di Henry, che niente toglie e niente aggiunge alla narrazione.
Insomma, un tentativo goffo e decisamente poco elegante di portare sullo schermo una grandissima opera senza nemmeno provare a capirla ma tranciando pezzi qua e là senza nemmeno capire cosa si stesse tagliando.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lolobo »
[ - ] lascia un commento a lolobo »
|
|
d'accordo? |
|
gabriella
|
domenica 27 aprile 2014
|
brutta copia
|
|
|
|
Oscar Wilde, riferendosi ai personaggi del suo famoso libro "Il ritratto di Dorian Gray", diceva che Lord Wotton era quello che la gente pensava lui fosse, che Dorian era quello che avrebbe voluto essere e Basil invece quello che era veramente. L'artista crea, plasma la bellezza, ma non la possiede, tanto più la desidera, migliore sarà la sua opera. Ribadisco,come sostenuto più volte che un libro e un film devono assolutamente prendere le distanze uno dall'altro, però dovrebbe rimanere integra l'essenza, cosa che manca assolutamente nel film di Oliver Parker che preferisce abbandonarsi a una fin troppo facile esposizione di scene “erotiche” che tolgono qualsiasi spazio all'immaginazione, cosicchè il protagonista appare da subito impuro .
[+]
Oscar Wilde, riferendosi ai personaggi del suo famoso libro "Il ritratto di Dorian Gray", diceva che Lord Wotton era quello che la gente pensava lui fosse, che Dorian era quello che avrebbe voluto essere e Basil invece quello che era veramente. L'artista crea, plasma la bellezza, ma non la possiede, tanto più la desidera, migliore sarà la sua opera. Ribadisco,come sostenuto più volte che un libro e un film devono assolutamente prendere le distanze uno dall'altro, però dovrebbe rimanere integra l'essenza, cosa che manca assolutamente nel film di Oliver Parker che preferisce abbandonarsi a una fin troppo facile esposizione di scene “erotiche” che tolgono qualsiasi spazio all'immaginazione, cosicchè il protagonista appare da subito impuro .
A questo punto anche l'ambientazione nella Londra vittoriana ( epoca del romanzo e dell'autore stesso ) , risulta ininfluente, si sarebbe potuto collocarla in un periodo più contemporaneo, infatti i celebri aforismi wildiani per bocca di Lord Henry sembrano buttati a casaccio, anziché rivestire il tono rivoltoso e accusatorio verso la società borghese e austera del periodo. Quest'ultimo poi assomiglia di più al perfido consigliere di Otello, Jago, desideroso di portare il giovane alla sua distruzione, invece che il dandy salottiero e cinico che lo rende tanto affascinante nel racconto e che esorta Dorian a non privarsi dei piaceri della vita, lontano però dall'immaginare la devastante influenza delle sue parole. Mi rendo conto di quanto sia difficile la trasposizione cinematografica di un libro di questo genere, ma alcune cadute si stile potevano essere evitate, intanto la scelta di Ben Barnes, e il suo volto ambiguo , riducono la metafora del patto diabolico a una banale interpretazione, la palese omosessualità di Basil diventa imbarazzante, il personaggio è spogliato completamente dal suo tormento interiore.
La vita morale dell'uomo è uno dei soggetti che l'artista può trattare, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di uno strumento imperfetto.
In questo caso l'artista / il regista è stato molto impreciso.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gabriella »
[ - ] lascia un commento a gabriella »
|
|
d'accordo? |
|
sally spectra
|
lunedì 21 ottobre 2013
|
peccaminosamente bello
|
|
|
|
Ben Barnes e Colin Firth i due attori più belli della cinematografia mondiale, si fronteggiano a colpi di erotismo macabro. Perfezione inglese, freddezza sancita dai glaciali castelli londinesi. Il tutto spolverato da un mistico senso di morte, che affascina crudelmente (favolosa la scena del cimitero). Il Dorian Gray di Wilde, diventa un giovane (un pò troppo) nobile alla ricerca divina della bellezza. La ricerca diventa però effimera non riuscendo a cogliere fino in fondo la poesia che invece traspare nel romanzo. Trasposizione cinematografica non riuscita in pieno quindi: ma del resto Parker non può essere Wilde. Il film è comunque da guardare, per le scenografie squisite e che da sole valgono il prezzo del biglietto e per le interpretazioni dei due belli del cinema, veramente bravissimi.
|
|
[+] lascia un commento a sally spectra »
[ - ] lascia un commento a sally spectra »
|
|
d'accordo? |
|
lore64
|
venerdì 13 settembre 2013
|
americanata
|
|
|
|
Non ho letto il romanzo e non posso quindi esprimere un giudizio compiuto, ma il film è una chiara americanata, dalla sceneggiatura alla recitazione alle modifiche apportate alla trama per volgerlo in un raccontino della paura. Fino alle stucchevoli e inverosimili scene pornografiche (corpose ma rigorosamente soft) con tanto di appendice omosessuale à la page.
Tutto è sopra le righe, con vantaggio della spettacolarizzazione e discapito del realismo e della sottigliezza. I dialoghi sono tutti un silenzio inquieto seguito da un’esplosione di voce, la telecamera cerca inquadrature ad effetto, e anche la recitazione di Ben Barnes è legnosa e poco credibile (anche se migliora un po’ nell’originale inglese), con quel volto su cui prima è stampata in pianta stabile l’innocenza e poi la sfrontatezza, ma che in ambo i casi risulta incapace di trasmettere implicazioni e sfumature psicologiche.
[+]
Non ho letto il romanzo e non posso quindi esprimere un giudizio compiuto, ma il film è una chiara americanata, dalla sceneggiatura alla recitazione alle modifiche apportate alla trama per volgerlo in un raccontino della paura. Fino alle stucchevoli e inverosimili scene pornografiche (corpose ma rigorosamente soft) con tanto di appendice omosessuale à la page.
Tutto è sopra le righe, con vantaggio della spettacolarizzazione e discapito del realismo e della sottigliezza. I dialoghi sono tutti un silenzio inquieto seguito da un’esplosione di voce, la telecamera cerca inquadrature ad effetto, e anche la recitazione di Ben Barnes è legnosa e poco credibile (anche se migliora un po’ nell’originale inglese), con quel volto su cui prima è stampata in pianta stabile l’innocenza e poi la sfrontatezza, ma che in ambo i casi risulta incapace di trasmettere implicazioni e sfumature psicologiche. Sicuramente superiore l’interpretazione di Colin Firth.
Il posto degli approfondimenti psicologici è preso dagli effetti speciali e il romanzo di Wilde si trasforma in un horror con tanto di moralina (figuriamoci se poteva mancare in un polpettone hollywoodiano...). Non dico che l’opera originale sia un capolavoro, e se magari Wilde avesse avuto a disposizione il medium cinematografico avrebbe fatto lo stesso o peggio, ma come riproduzione di un romanzo ottocentesco il film in particolare e gli americani in generale fanno proprio schifo. Prendetelo come un filmetto della paura e andate a guardarlo senza pretese.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lore64 »
[ - ] lascia un commento a lore64 »
|
|
d'accordo? |
|
cinematofilo
|
venerdì 15 marzo 2013
|
un dorian gray rivisitato in modo scialbo
|
|
|
|
Dorian Gray arriva a Londra e la sua bellezza esercita fin dall'inizio una forte attrazione su chiunque e in particolare su Henry Wotton, marito tutt'altro che esemplare di Lady Victoria, e sul pittore Basil Hallward che, innamoratosi di Dorian, ne ritrae le sembianze su una tela. Osservando il dipinto di Basil, Dorian diventa più che mai consapevole del significato delle parole di Lord Wotton: il suo bell'aspetto rimarrà imperturbato solamente sul quadro; inconsapevolmente vende la sua anima in cambio dell'eterna bellezza e giovinezza e la sua vita cade progressivamente nella mondanità più sfrenata...
La nuova rivisitazione cinematografica del celebre romanzo di Oscar Wilde si rivela priva di spessore e lo spettacolo visivo non è neanche lontanamente in grado di compensare una sceneggiatura che offre dialoghi tutt'altro che convincenti e un intreccio assai poco organico; sebbene il cast offra una prova quantomeno discreta, i personaggi non sono abbastanza ben delineati da risultare incisivi e gli effetti speciali sembrano tentare disperatamente - e senza successo - di comunicare allo spettatore ciò che dovrebbe essere comunicato tramite le dinamiche relazionali, qui trattate con leggerezza perfino eccessiva.
[+]
Dorian Gray arriva a Londra e la sua bellezza esercita fin dall'inizio una forte attrazione su chiunque e in particolare su Henry Wotton, marito tutt'altro che esemplare di Lady Victoria, e sul pittore Basil Hallward che, innamoratosi di Dorian, ne ritrae le sembianze su una tela. Osservando il dipinto di Basil, Dorian diventa più che mai consapevole del significato delle parole di Lord Wotton: il suo bell'aspetto rimarrà imperturbato solamente sul quadro; inconsapevolmente vende la sua anima in cambio dell'eterna bellezza e giovinezza e la sua vita cade progressivamente nella mondanità più sfrenata...
La nuova rivisitazione cinematografica del celebre romanzo di Oscar Wilde si rivela priva di spessore e lo spettacolo visivo non è neanche lontanamente in grado di compensare una sceneggiatura che offre dialoghi tutt'altro che convincenti e un intreccio assai poco organico; sebbene il cast offra una prova quantomeno discreta, i personaggi non sono abbastanza ben delineati da risultare incisivi e gli effetti speciali sembrano tentare disperatamente - e senza successo - di comunicare allo spettatore ciò che dovrebbe essere comunicato tramite le dinamiche relazionali, qui trattate con leggerezza perfino eccessiva.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cinematofilo »
[ - ] lascia un commento a cinematofilo »
|
|
d'accordo? |
|
|