"District 9" mi incuriosice fin dall'inizio: più di tutto mi colpiscono gli altissimi voti assegnati da critica e pubblico, accompagnati da frasi incensanti. Ma già da subito colgo qualche incongruenza, come il sito dedicato al film, più adatto ad un videogioco che a quel lungometraggio con un messaggio forte che sa pescare sapientemente dalla fantascienza che traspare da recensioni e commenti.
Mi sarò sabagliato io, penso, e tutto sommato fiducioso mi reco al cinema. Il primo quarto d'ora sembra rassicurarmi: un finto documentario mi introduce all'azione vera e propria tramite filmati simil-anni ottanta che narrano dell'arrivo dell'astronave aliena sul cielo di Johannesburg e del confino delle creature extraterresti negli slums del distretto 9. Finito il prologo però cominciano i problemi: primo in ordine cronologico, gli alieni vengono chiamati "gamberoni": non proprio il massimo, ma ci si potrebbe passare sopra, a patto che il film sappia contestualizzare il termine e renderlo credibile, come una sorta di dispregiativo xenofobo. Purtroppo però non è così, ed è solo l'inizio: da un film incentrato sul confronto con il diverso, piano piano si scivola sempre più verso un action movie pieno di effetti speciali e sbudellamenti. Snodo cruciale fra questa prima parte e la seconda, molto più lunga, è la trasformazione del protagonista da umano a "gamberone": può essere vissuta con un certo pathos da parte dello spettatore, ma presto anch'essa viene accantonata per lasciare spazio ad una lotta a tutto campo fra il nostro eroe e gli umani, che vorrebbero letteralmente farlo a pezzi per studiare la sua trasformazione: il loro interesse, va detto, non è puramente scientifico, infatti Wikus (questo è il suo nome) è l'unico a poter usare le armi aliene: insomma viene buttata lì una sorta di critica alla cupidigia umana personificata in una multinazionale.
In un crescendo di violenza si arriva alla (agognata) conclusione del film, non senza essere passati da sequenze imbarazzanti, dove per interi minuti le battute non consistono che di imprecazioni, minacce e dichiarazioni di belligeranza. Il finale lascia attoniti: prima la completa redenzione del protagonista, che dopo essere stato un fervente cacciatore di alieni si allea con loro in tutto e per tutto, poi un tentativo mal riuscito di richiamarsi al finto documentario iniziale ed infine una scena strappalacrime con Wikus, oramai completamente "gamberone", che lascia dei fiori di spazzatura per la moglie davanti alla prta della sue ex casa.
"Distric 9" presenta diverse pecche: prima fra tutte viene presentato per quello che non è. Infatti non è in nessun modo un film con un messaggio: c'era forse una buona idea di base, ma che non è stata in nessun modo sviluppata per lasciare spazio ad effetti speciali e corpi che esplodono. Ma anche considerandolo solamente all'interno dei confini del suo genere fantascientifico, rimane comunque una produzione mediocre, ricca di incongruenze logiche che non possono essere ignorate e dai dialoghi inesorabilmente retorici.
In ultima analisi, rimane per me totalmente incomprensibile l'ottima accoglienza da parte di critica e pubblico.
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gus da mosca
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venerdì 16 ottobre 2009
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il futuro, gia' passato, raccontato al presente
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L'eccezionalita' di questo film e la sua grandissima carica attrattiva va misurata relativamente al panorama di cinema che lo circonda. Nel genere fantascientifico gli si affiancano opere come Knowing di Cage: un orribile pasticcio millenarista, antiscientifico, irrazionale, apocalittico, dove il messaggio finale e' ...muori sperando di rinascere (quindi pure terribilmente materialista). Oppure rifacimenti come Ultimatum alla terra, in cui il messaggio del film originale e' stato riconvertito in un assurdo monito paraecologista, irrazionalissimo e quasi scientologico. In alternativa ci sono i film privi di messaggi, totalmente scollati dalla realta' e fantastici come Avatar o come lo stesso pretenzioso Sunshine di Boyle.
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L'eccezionalita' di questo film e la sua grandissima carica attrattiva va misurata relativamente al panorama di cinema che lo circonda. Nel genere fantascientifico gli si affiancano opere come Knowing di Cage: un orribile pasticcio millenarista, antiscientifico, irrazionale, apocalittico, dove il messaggio finale e' ...muori sperando di rinascere (quindi pure terribilmente materialista). Oppure rifacimenti come Ultimatum alla terra, in cui il messaggio del film originale e' stato riconvertito in un assurdo monito paraecologista, irrazionalissimo e quasi scientologico. In alternativa ci sono i film privi di messaggi, totalmente scollati dalla realta' e fantastici come Avatar o come lo stesso pretenzioso Sunshine di Boyle. Semplice, schietto, diretto a tutto il pubblico e capace di catturare l'attenzione senza perdere di vista il messaggio: District 9 deve il suo successo alla sua formula magica, che ha entusiasmato anche la major che l'ha distribuito (Sony), visto che si presta anche ad un sequel. Insomma ha tutto quello che ci si puo' aspettare da un film moderno: ripagarsi con un margine di profitto alto, permettere sia franchising che merchandising, attirare tutto il pubblico dagli under15 ai 70enni, contenere un messaggio positivo e non schierato (a meno di non voler difendere il razzismo per spirito bipartisan). In realta' chi ha seguito in dettaglio il cinema indipendente degli ultimi anni trova idee pescate in altri film (...lo stile e' fotocopiato da Poughkeepsie Tapes), ma l'originalita' della narrazione e' unica. Il film e' da subito ambientato nel futuro, ma lo spettatore si rende conto che sembra terribilmente il nostro presente, per di piu' i primi personaggi parlano di Wikus al passato, facendo capire che' quel che vedremo non e' futuro, ma e' gia' passato: formidabile!
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antvr
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mercoledì 21 ottobre 2009
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buonismo e retorica...
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...mica tanto! I nigeriani (africani see non sbaglio) sono trattati alla stregua dei bianchi; nessuna pietà o pietismo per le etnie africane, vittime secolari di schiavismo e ghettizzazione. E anche questa lucida capacità di vedere gli effetti della paura, diffusi in tutta la specie a prescindere dalla razza, è apprezzabile. Trovo poca retorica anche nel profilo di Wikus, pronto a tradire fino all'ultimo, vigliacco fino in fondo, convertito suo malgrado, non dalla forza di romantici ideali ma "a suon di realtà". E, che bello!, nonostante i suoi disgustosi difetti umani, umanamente lo perdoniamo e lo amiamo di partecipazione vera. Anche le scene più violente (per me, il tentativo di vivisezionare Wikus) sono giustificate da un legittimo terrore; dal rifiuto angosciante di credere che davvero, anche il suocero lo possa abbandonare al suo destino e davvero gli uomini siano diventati sordi alla sua richiesta di aiuto.
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...mica tanto! I nigeriani (africani see non sbaglio) sono trattati alla stregua dei bianchi; nessuna pietà o pietismo per le etnie africane, vittime secolari di schiavismo e ghettizzazione. E anche questa lucida capacità di vedere gli effetti della paura, diffusi in tutta la specie a prescindere dalla razza, è apprezzabile. Trovo poca retorica anche nel profilo di Wikus, pronto a tradire fino all'ultimo, vigliacco fino in fondo, convertito suo malgrado, non dalla forza di romantici ideali ma "a suon di realtà". E, che bello!, nonostante i suoi disgustosi difetti umani, umanamente lo perdoniamo e lo amiamo di partecipazione vera. Anche le scene più violente (per me, il tentativo di vivisezionare Wikus) sono giustificate da un legittimo terrore; dal rifiuto angosciante di credere che davvero, anche il suocero lo possa abbandonare al suo destino e davvero gli uomini siano diventati sordi alla sua richiesta di aiuto. Ci sarebbe tanto da dire ma chiuderò convenendo con te che il termine "gamberoni" non è proprio esaltante... ma anche questa stridente distonia fra la loro intelligenza e i nostri appellativi non è male - molto pop!
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antvr
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mercoledì 21 ottobre 2009
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buonismo e retorica...mica tanto!
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Buonismo e retorica...mica tanto! I nigeriani (africani see non sbaglio) sono trattati alla stregua dei bianchi; nessuna pietà o pietismo per le etnie africane, vittime secolari di schiavismo e ghettizzazione. E anche questa lucida capacità di vedere gli effetti della paura, diffusi in tutta la specie a prescindere dalla razza, è apprezzabile. Trovo poca retorica anche nel profilo di Wikus, pronto a tradire fino all'ultimo, vigliacco fino in fondo, convertito suo malgrado, non dalla forza di romantici ideali ma "a suon di realtà". E, che bello!, nonostante i suoi disgustosi difetti umani, umanamente lo perdoniamo e lo amiamo di partecipazione vera. Anche le scene più violente (per me, il tentativo di vivisezionare Wikus) sono giustificate da un legittimo terrore; dal rifiuto angosciante di credere che davvero, anche il suocero lo possa abbandonare al suo destino e davvero gli uomini siano diventati sordi alla sua richiesta di aiuto.
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Buonismo e retorica...mica tanto! I nigeriani (africani see non sbaglio) sono trattati alla stregua dei bianchi; nessuna pietà o pietismo per le etnie africane, vittime secolari di schiavismo e ghettizzazione. E anche questa lucida capacità di vedere gli effetti della paura, diffusi in tutta la specie a prescindere dalla razza, è apprezzabile. Trovo poca retorica anche nel profilo di Wikus, pronto a tradire fino all'ultimo, vigliacco fino in fondo, convertito suo malgrado, non dalla forza di romantici ideali ma "a suon di realtà". E, che bello!, nonostante i suoi disgustosi difetti umani, umanamente lo perdoniamo e lo amiamo di partecipazione vera. Anche le scene più violente (per me, il tentativo di vivisezionare Wikus) sono giustificate da un legittimo terrore; dal rifiuto angosciante di credere che davvero, anche il suocero lo possa abbandonare al suo destino e davvero gli uomini siano diventati sordi alla sua richiesta di aiuto. Ci sarebbe tanto da dire ma chiuderò convenendo con te che il termine "gamberoni" non è proprio esaltante... ma anche questa stridente distonia fra la loro intelligenza e i nostri appellativi non è male - molto pop!
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aldebaran71
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domenica 24 gennaio 2010
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concordo pienamente....
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un film che dopo un inizio promettente crolla in modo inesorabile oltrepassando il limite del buon gusto per sfociare nel grottesco se non nel ridicolo. Chi riesce ad attribuirgli un qualsivoglia messaggio etico o sociale è solo evidentemente disposto a tutto pur di dare un senso a ciò che invece non ha alcuna giustificazione: difficile vedere qualcosa al di là dell'inutile e gratuita escalation di violenza ) con copiosi spargimenti di sangue e carni maciullate ) e dell'imbarazzante inconsistenza dei dialoghi. Non si capisce come un racconto presentato inizialmente sotto forma di documentario sia degenerato in un video game spara spara con un orgia di effetti speciali. Solo con un atto di volontà sono riuscito a sorbirmelo fino alla fine.
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un film che dopo un inizio promettente crolla in modo inesorabile oltrepassando il limite del buon gusto per sfociare nel grottesco se non nel ridicolo. Chi riesce ad attribuirgli un qualsivoglia messaggio etico o sociale è solo evidentemente disposto a tutto pur di dare un senso a ciò che invece non ha alcuna giustificazione: difficile vedere qualcosa al di là dell'inutile e gratuita escalation di violenza ) con copiosi spargimenti di sangue e carni maciullate ) e dell'imbarazzante inconsistenza dei dialoghi. Non si capisce come un racconto presentato inizialmente sotto forma di documentario sia degenerato in un video game spara spara con un orgia di effetti speciali. Solo con un atto di volontà sono riuscito a sorbirmelo fino alla fine. Nauseante.
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sgargio
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giovedì 28 gennaio 2010
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Carissimo Maurocioffi, capisco perfettamente il tuo punto di vista, ed e proprio per questo che voglio esporti il mio: Da grande amante della fantascenza ho trovato questo film una dlle più belle produzioni degli ultimi anni, quello che dici e vero, un film con un profondo senso morale come questo nn ci si aspetta che sfoci in sbudellamenti e dialoghi portati avanti da subdole imprecauzioni, ma la verità e che questo è il nostro mondo.Il pubblioco (e io) ha apprezzato molto questo film proprio perchè il protagonista si comporta come potrebbe comportarsi una persona qualunque di noi, referisco centinaia di volte la violenza e le parolacce che, ad esempio, il perbenismo di avatar, che non appartiene purtroppo alla nostra realtà.
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Carissimo Maurocioffi, capisco perfettamente il tuo punto di vista, ed e proprio per questo che voglio esporti il mio: Da grande amante della fantascenza ho trovato questo film una dlle più belle produzioni degli ultimi anni, quello che dici e vero, un film con un profondo senso morale come questo nn ci si aspetta che sfoci in sbudellamenti e dialoghi portati avanti da subdole imprecauzioni, ma la verità e che questo è il nostro mondo.Il pubblioco (e io) ha apprezzato molto questo film proprio perchè il protagonista si comporta come potrebbe comportarsi una persona qualunque di noi, referisco centinaia di volte la violenza e le parolacce che, ad esempio, il perbenismo di avatar, che non appartiene purtroppo alla nostra realtà. Wikus è un uomo qualunque, anche un po imbecille se vogliamo, che impreca e bestemmia esattamente come faccio io, e tanti altri, in situazioni difficili, gli sbudellamenti e il sangue fanno parte della guerra in questa realtà, e sarebbe quantopiù deludente se non venisse rappresentata in questo modo anche in un film.e verò, non ha tutti fa picere vedere cervelli che schizzano in giro, eppure è questo che un uomo vede quando spara ad un altro uomo o alieno che sia, rappresentare la violenza nel dettaglio, oltra a essere non lo nego, una questione di marketing, ci aiuta, in film come questi ad apprendere la reale entità di quello a cui portano i conflitti umani, tanto criticati in questo capolavoro.
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nightwarrior
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lunedì 15 febbraio 2010
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la mosca
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Concordo pienamente.Il fatto che il film sia ambientato in Sudafrica mi fa pensare che la location costava poco... ho rimpianto La Mosca (quella in bianco e nero)
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0mickey0
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venerdì 19 febbraio 2010
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eh!?
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"non è in nessun modo un film con un messaggio"...leggendo questo sono rimasto stupito..."In ultima analisi, rimane per me totalmente incomprensibile l'ottima accoglienza da parte di critica e pubblico."...e leggendo questo sono rimasto scioccato...e un filino divertito anche.oltretutto la recensione è farcità di affermazioni che, secondo me, non hanno senso di esistere...quanto ti sei impegnato per dare un giudizio negativo?
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fabrybowie
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lunedì 10 maggio 2010
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non essere così critico...
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Credo che il successo di pubblico e critica nasce dall'originalità del film e dal fatto che nel panorama odierno della fantascienza non ci sia nulla di valido. Gli ultimi film usciti, almeno quelli a grande produzione, sono tutti incentrati sui grandi effetti e sul ricorrente tema della tentata distruzione della razza umana. Ho sempre riflettuto molto sulla possibilità di un incontro con esseri di altri pianeti e su come gli uomini avrebbero reagito. La mia riflessione mi ha portato nelle stesse direzioni prese dallo sceneggiatore: il razzismo, la paura.Pensate per esempio all'aspetto religioso e al potere che le religioni gestiscono nel nostro mondo e di come questo potere si sentirebbe minacciato davanti a figure che la nostra teologia non nomina neanche lontanamente.
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Credo che il successo di pubblico e critica nasce dall'originalità del film e dal fatto che nel panorama odierno della fantascienza non ci sia nulla di valido. Gli ultimi film usciti, almeno quelli a grande produzione, sono tutti incentrati sui grandi effetti e sul ricorrente tema della tentata distruzione della razza umana. Ho sempre riflettuto molto sulla possibilità di un incontro con esseri di altri pianeti e su come gli uomini avrebbero reagito. La mia riflessione mi ha portato nelle stesse direzioni prese dallo sceneggiatore: il razzismo, la paura.Pensate per esempio all'aspetto religioso e al potere che le religioni gestiscono nel nostro mondo e di come questo potere si sentirebbe minacciato davanti a figure che la nostra teologia non nomina neanche lontanamente. Questo e altri aspetti della nostra società verrebbero minati o comunque dovrebbero essere rivisti. Questo film accenna a tutto ciò e questo è il suo grande merito. E' vero che i dialoghi sono quello che sono e che alcune parti della storia non si tengono e ancora che degli aspetti che dovevano essere presi in considerazione vengono lasciati all'intuito dello spettatore.Ad esempio, perchè non si fanno rispettare i gamberoni, visto che le armi le possono usare loro? C'è bisogno di un'ibrido per poter vedere in azione la tecnologia aliena metre loro si lasciano uccidere tranquillamnete.Questo non ha senso e comunque non viene spiegato. La fantascienza e il cinema in genere, deve offrire spunti di riflessione e questo film lo fa. Non critichiamolo quindi.
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francesco2
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sabato 31 luglio 2010
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il messaggio
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Padronissimo di pensarla come credi, ma che non abbia un messaggio non lo puoi dire.....
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philtklan
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domenica 1 agosto 2010
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incompreso
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Riguardo a questa recensione sono totalmente contrario ai pareri che hai espresso...Discrict 9 in un periodo come questo in cui il cinema sforna film 3d a raffica (solo perchè ormai è quasi una moda) è una vera perla..ed è un film da "Capire2 non "Vedere"...perchè il messaggio diretto al pubblico è presente (e neanche nascosto in maniera eccessiva). E poi direi che non puoi giudicare un film solo dal fatto che gli alieni sono chiamati gamberoni, pertendo dal fatto che nella versione originale il soprannome degli alieni era "Prawns" che è il nome di un grosso insetto che si può trovare nelle discariche nei pressi di Johannesburg.Con questo dico che la tua recensione a mio parere rovina l'immagine di un'ottimo film.
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ansem82
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martedì 14 giugno 2011
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totalmente d'accordo
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Il film è girato sicuramente bene tecnicamente, gli effetti speciali sono ottimi e questo lo rende in potenza un buon film di intrattenimento ma nulla di più; l'indecisione nello stile (mockumentary?? action sparatutto?? drammatico??) senza nessuna motivazione plausibile, notevoli buchi nella scenggiatura (come hanno fatto gli umani ad apprendere un linguaggio emesso da un apparato fonico completamente diverso dal nosto?? perché non hanno lasciato nessuno a guardia dell'astronave??) in un film di fantascienza definito "rigoroso" e un insulso combattimento finale macchina contro uomo, fisicamente impossibile, mi hanno fatto uscire dalla sala decisamente deluso. Se qualcuno ha intenzione di sbandierare l'originalità come motivazione di qualità, vorrei ricordare per le tematiche e la trama l'uscito vent'anni prima "Alien nation" e per il look degli alieni "La Mosca" nella versione di Cronenberg.
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fabian t.
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domenica 11 marzo 2012
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hai ragione
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Perfettamente d'accordo con te. Solo tanto fumo e zero arrosto.
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godguren
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domenica 26 agosto 2012
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finalmente una recensione corretta
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Sinceramente al pari di tutto il trambusto per quella ciofeca di Avatar mi ha lasciato basito l'interesse e le lodi per questo filmetto.Il messaggio c'è di sicuro ma espresso con una tale pochezza e confusione che magari era meglio che non ci fosse proprio.Buoni gli effetti speciali e l'animazione degli alieni ma tutto il resto è mediocre
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frankfer
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giovedì 8 agosto 2013
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d'accordissimo su tutto
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Finalmente trovo qualcuno ke la pensa come me su questo film sopravvalutato...
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frankfer
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giovedì 8 agosto 2013
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va bene il messaggio di base, ma la trama???
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i buchi nella trama sono per me imperdonabili e non trascurabili, ad esempio entrare accidentalmente in contatto con il carburante della navetta porta alla trasformazione in alieno??solo uno dei tanti punti negativi del film, buona l'idea del comportamento reale (a tratti) del protagonista ma per il resto trovo anke troppo forzato il messaggio sulla riflessione fra individui diversi...Il cinema sci-fi gode (per fortuna) di una buona cerchia capolavori, e "district 9" non può farne parte.
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yanca
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domenica 1 settembre 2013
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la deriva dell'intelligenza del pubblico moderno
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Vedere questo film dopo aver letto cotanti critiche positive mi fa molto riflettere e crescere dentro un dubbio enorme: o sono io (assieme a pochi altri) ad essere totalmente fuori dagli schemi (forse anche logici e di buon gusto) o davvero il pubblico ormai ha dimenticato (o mai saputo) cosa significa la parola Cinema. Un film davvero brutto, banale e incongruente. Il regista è riuscito a rovinare quella che poteva essere un'ottima idea sulla quale costruire un film con una tematica più profonda. Mi chiedo come possano fare le persone a commuoversi con una porcheria del genere. Mi chiedo come possano parlare di capolavoro. Altri sono i film che andrebbero incensati fino alla nausea. Se questo è il massimo che lo spettatore moderno si auspica di vedere al cinema, cosa succederebbe se vedesse film del calibro di Blade Runner o Alien? E non venitemi a parlare del fatto che quella era un'altra epoca del cinema, e questo qui invece propone altri linguaggi.
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Vedere questo film dopo aver letto cotanti critiche positive mi fa molto riflettere e crescere dentro un dubbio enorme: o sono io (assieme a pochi altri) ad essere totalmente fuori dagli schemi (forse anche logici e di buon gusto) o davvero il pubblico ormai ha dimenticato (o mai saputo) cosa significa la parola Cinema. Un film davvero brutto, banale e incongruente. Il regista è riuscito a rovinare quella che poteva essere un'ottima idea sulla quale costruire un film con una tematica più profonda. Mi chiedo come possano fare le persone a commuoversi con una porcheria del genere. Mi chiedo come possano parlare di capolavoro. Altri sono i film che andrebbero incensati fino alla nausea. Se questo è il massimo che lo spettatore moderno si auspica di vedere al cinema, cosa succederebbe se vedesse film del calibro di Blade Runner o Alien? E non venitemi a parlare del fatto che quella era un'altra epoca del cinema, e questo qui invece propone altri linguaggi... A questo punto preferisco non sapere nè leggere nè scrivere! Che tristezza!
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