dorina
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sabato 16 agosto 2014
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hercules, un nuovo tipo di semi-dio
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Una delle ultime uscite in sala è il film di Brett Ratner, Hercules. Il famosissimo semi-Dio ormai fonte d'ispirazione per molti registi e molte leggende ritorna sul grande schermo.
il famoso Derok viene ad interpretare proprio il grande Hercules, questa volta rappresentato non come vero e proprio semi-Dio ma come un uomo incredibilmente forte che riesce a compiere le straordinarie imprese raccontate dalla mitologia anche grazie l'aiuto dei suoi fidati compagni e dall'incredibile talento del nipote come oratore delle sue possenti imprese guerriere. In questo nuovo film Hercules è un uomo pieno di rancore, infelice e insoddisfatto, non ha bisognoso di gloria, è un semplice uomo che vule stare in pace e serentità con la sua famiglia ormai scomparsa.
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Una delle ultime uscite in sala è il film di Brett Ratner, Hercules. Il famosissimo semi-Dio ormai fonte d'ispirazione per molti registi e molte leggende ritorna sul grande schermo.
il famoso Derok viene ad interpretare proprio il grande Hercules, questa volta rappresentato non come vero e proprio semi-Dio ma come un uomo incredibilmente forte che riesce a compiere le straordinarie imprese raccontate dalla mitologia anche grazie l'aiuto dei suoi fidati compagni e dall'incredibile talento del nipote come oratore delle sue possenti imprese guerriere. In questo nuovo film Hercules è un uomo pieno di rancore, infelice e insoddisfatto, non ha bisognoso di gloria, è un semplice uomo che vule stare in pace e serentità con la sua famiglia ormai scomparsa.
I punti deboli del film sono parecchi; come per esempio il fatto che la storia è svolta troppo velocemente, è troppo rapida, lo spettatore non ha il tempo di affezionarsi a nessun personaggio, a causa del loro mancato approfondimento, di conseguenza non sono state sviluppate adeguatamente le loro singole personalità. Si nota l'incredibile voglia del regista di poter condurre un film invece che trasmettere emozioni agli spettatori. Le battaglie sono ben rese ma non abbastanza, non si riesce a percepire la scarica di adrenalina o l'emozione delle battaglie. Gli effetti speciali non sono per niente accurati e belli. l'unico pregio del film puo essere la morale che si riesce a percepire alla fine della storia, ovvero che il credere in qualcosa è veramente importante affinché la cosa creduta si realizzi, come per Hercules che ha creduto cosi tanto di essere un semi-Dio fino a diventarlo per davvero. Sconvolgente vedere come un uomo guerriero come Hercules rappresentato come un folle mercenario spietato, possa avere il tempo e la possibilità di depilarsi le ascelle, voglio dire dovrebbe essere l'antica grecia, dove i combattenti erano brutali e grandi guerrieri incuranti dell'esistenza della depilazione.
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dorina
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martedì 6 gennaio 2015
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big eyes- la forza di una madre
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Big Eyes è uno dei pochi film a stampo "tradizionale" prodotto e girato dal grande Tim Burton. La sua particolarità sta proprio nella mancanza dell'estrosità del regista, espressa in film come big fish o Edward mani di forbice.
Esso tratta della vita di una giovane pittrice di nome Margaret (interpretata da Amy Adams) che riesce a fuggire da una matrimonio soffocante, che le impediva di sbocciare come artista. Nel tentativo di rifarsi una vita, ella si innamora e accetta di sposare Walter Keane (interpretato da Christoph Waltz). Anche se si tratta di un matrimonio del tutto avventato, inizialmente le loro vite sembrano andare piuttosto bene. Diventata la signora Keane, Margaret, decide di firmare i suoi "piccoli orfani" con gli occhioni con il cognome del marito da lei acquisito.
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Big Eyes è uno dei pochi film a stampo "tradizionale" prodotto e girato dal grande Tim Burton. La sua particolarità sta proprio nella mancanza dell'estrosità del regista, espressa in film come big fish o Edward mani di forbice.
Esso tratta della vita di una giovane pittrice di nome Margaret (interpretata da Amy Adams) che riesce a fuggire da una matrimonio soffocante, che le impediva di sbocciare come artista. Nel tentativo di rifarsi una vita, ella si innamora e accetta di sposare Walter Keane (interpretato da Christoph Waltz). Anche se si tratta di un matrimonio del tutto avventato, inizialmente le loro vite sembrano andare piuttosto bene. Diventata la signora Keane, Margaret, decide di firmare i suoi "piccoli orfani" con gli occhioni con il cognome del marito da lei acquisito. Il loro rapporto inizia a mutare negativamente quando Walter riesce a vendere i lavori di sua moglie spacciandoli come suoi. Inizialmente Margaret, succube del marito, decide di assecondare le sue bugie. Con il passare del tempo il suo senso di colpa aumenta, e quando Walter si rivela un uomo violento ed egoista decide di scappare per l'ennesima volta.
Dopo un anno vissuto lontano decide di querelare il suo ex marito, accusandolo di frode. Per riuscire a raggiungere la verità, il giudice in carica durante il processo, invita entrambe le parti a un "duello ad olio" dove Margaret trionfa senza alcun problema.
Big Eyes è la storia di una donna forte che riesce a liberarsi da due matrimoni oppressivi, in cui era incapace di esprimere liberamente la sua natura da pittrice. Margaret viene ad incarnare il prototipo di donna forte ed indipendente, che dopo anni di soprusi riesce a vivere una vita felice ed indipendente assieme a sua figlia e alla sua amata arte.
A dare valore al film, oltre all'incredibile regia di Burton, è anche la formidabile recitazione degli attori. Christoph Waltz riesce ad interpretare Walter Keane con grande maestria, in particolar modo nel suo mutamento da uomo dolce e premuroso in quel mostro egoista che è in realtà.
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