Capitalism: A Love Story

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Un film di Michael Moore. Con Thora Birch, Wallace Shawn, Arnold Schwarzenegger, John McCain, William Black (II), Michael Moore.
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Documentario, Ratings: Kids+16, durata 127 min. - USA 2009. - Mikado Film uscita venerdì 30 ottobre 2009. MYMONETRO Capitalism: A Love Story * * * - - valutazione media: 3,38 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
filippo catani sabato 14 settembre 2013
i tanti e troppi difetti del capitalismo Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%

Micheal Moore in questo documentario riflette sul rapporto, impossibile a suo dire, tra capitalismo e democrazia.
C'è poco da fare: quando la grande finanza costruisce i suoi ricavi da favola non li divide con nessuno mentre invece crea sconquassi mondiali tutta la popolazione è chiamata a pagare dazio. Basterebbe questo per capire da dove nasce la protesta di Moore e dei tanti movimenti che negli ultimi anni a partire da Occupy Wall Street stanno lottando contro l'1% della popolazione che ha tutto. Fa davvero male vedere le persone cacciate con la forza dalle loro case pignorate e vedere che chi si occupa di dare i soldi di salvataggio alle banche nemmeno sa dove siano finiti. [+]

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luca scialò mercoledì 18 maggio 2011
moore racconta un colpo di stato finanziario Valutazione 4 stelle su cinque
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Docu-film di Michael Moore sul recente crollo finanziario partito da Wall Street e che nel giro di pochi mesi ha investito tutto il Mondo per effetto del sistema economico globalizzato di cui facciamo parte. Come sempre fatto, anche in questa occasione Moore alterna le spiegazioni tecniche degli addetti ai lavori con i drammi degli ultimi. Nella fattispecie, quanti sono stati cacciati da casa per insolvenza verso le banche o quanti avevano sulla propria testa assicurazioni sulla vita senza nemmeno saperlo e incassare niente. Due ore di cronistoria del capitalismo, dalle origini con Reagan fino al suddetto crollo. Non mancano momenti di ironia, il più delle volte però aventi sempre un retrogusto amaro. [+]

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g. romagna lunedì 24 maggio 2010
capitalism: a love story Valutazione 3 stelle su cinque
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Il racconto dell'attuale tracollo capitalistico muove i suoi primi passi dalla deregolamentazione reaganiana. Sono i tempi della finanziarizzazione e dell'ascesa dei manager di Wall Street. Il sistema va avanti arricchendosi sulla pelle del cittadino, compiendo così un’escalation che si rivela, in breve tempo, sì letale, ma solo per chi non ne è colpevole. Largo così ad agghiaccianti esempi di società private di gestione di carceri minorili che arrivano a corrompere giudici pur di far arrestare il maggior numero possibile di bambini per intascare poi i rimborsi federali, o di aziende che stipulano polizze assicurative sulla morte dei propri dipendenti (a loro insaputa, ovviamente) per poi incassarne introiti milionari una volta che queste avvengono. [+]

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darkangel ita mercoledì 12 maggio 2010
5 stelle per le opere di moore Valutazione 5 stelle su cinque
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Altro documentario accusatorio. Questa volta sotto accusa ci sono le banche, la finanza, la politica e corruzione americane.
Pensate che siamo messi male in italia? In america se la sono passata ( e tutt'ora se la passano ) veramente male!!!

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g_andrini giovedì 18 marzo 2010
bel documentario Valutazione 4 stelle su cinque
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A mio parere originale nella narrazione. Moore si conferma un piccolo genio, anche se democratico alla stremo. Si tratta di una pellicola che merita la visione, che fotografa con una buona obiettività la situazione americana, ma anche, più ampiamente, del mondo intero. Il capitalismo è finito? Credo proprio di si.

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pipay sabato 14 novembre 2009
capitalismo, banche, inganni e profitti. che fare? Valutazione 4 stelle su cinque
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Michael Moore non ne lascia passare una. E continua con la sua impietosa indagine sulla realtà politico-sociale dell'America. Realtà che tutti più o meno conosciamo tramite gli usuali mezzi di informazione. Ma i documentari-denuncia di Moore sono sempre sorprendenti, illuminanti, direi soprattutto indispensabili. Anche quest'ultimo film non fa eccezione. Moore, ancora una volta, ci conduce in un ginepraio di corruzione, di inganni, di profitti sempre a danno dei deboli. Si ha l'impressione di entrare in un labirinto senza possibilità di uscita. Si avverte l'angoscia di rimanere prigionieri in una società dove regna, ai livelli più alti dell'industria e della finanza, un bieco disegno capace di spazzar via individui e intere famiglie. [+]

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goldy giovedì 12 novembre 2009
americani, suonate la carica per favore Valutazione 5 stelle su cinque
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Basta fare un viaggio negli States per capire quanto l'Europa abbia sbagliato nell'assoggettarsi in tutto e per tutto all'egemonia americama. Ci hanno aiutato a liberarci dal nazismo, per carità ma perchè imitarli in tutto e per tutto quando la nostra democrazia (Europea) ha avuto a disposizione secoli per affermarsi. Abbiamo imitato il loro sistema televisivo devastante, hanno ancora la pena di morte, pagano tasse ben inferiori alle nostre ma poi che ritorno ne hanno visto che le scuole e le Università buone vanno pagate profumatamente e non hanno nessuna copertura sanitaria. Il potere ha usato tonnellate di denaro pubblico sostanxialmente per finanziare guerre devastanti. E finalmente la presunta superiorità del loro sistema finanziaro si è mostrato in tutta la sua brutalità e avidità. [+]

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sassolino sabato 7 novembre 2009
storia di un inganno Valutazione 4 stelle su cinque
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Chiunque abbia visitato gli states sa bene che New york non è altro che uno specchio per le allodole, che la vera america è altro, magari è proprio nella sparuta cittadina di Flint, luogo d'origine di Michael Moore, ora ridotta a un guscio di sciacalli che profittano delle case pignorate per venderle a prezzi stracciati, lucrandoci vistosamente. E' solo una delle tante sbavature indotte dal capitalismo, quel sistema che il vegliardo Roosevelt, in un bellissimo proclama alla fine del film, aveva tentato di smantellare cercando nella democrazia l'unica forma possibile di uscita dalla barbarie. Roosevelt morirà poco dopo tra le lacrime che sgorgano sui volti delle casalinghe nere, sui denti ingialliti dei vecchi cowboy, per un volta sorpresi da un uomo che aveva tentato di cambiare il mondo. [+]

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giappa88 giovedì 5 novembre 2009
lo voglio dire ancora ... Valutazione 5 stelle su cinque
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sensazionale !

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giappa88 giovedì 5 novembre 2009
boom ! che filmone ! Valutazione 5 stelle su cinque
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non me laspettavo.. ma è stato un trionfo.. molto più di Sicko

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