Povero di idee, mal sceneggiato, visivamente povero e scarno. Sono queste le poche parole che potrebbero descrivere perfettamente i settanta minuti di Biancaneve e gli 007 nani, seguito di Cenerentola e gli 007 nani. Nel ruolo di protagonista, questa volta, subentra Biancaneve (una fastidiosa copia di Paris Hilton con aggiunta di corona) che, raggiunta l'adolescenza, è in procinto di diventare regina. Tuttavia, non solo lei aspira a tale privilegio: infatti, nell'oscurità, un'altra sua coetanea trama contro di lei e il regno. Uscito solo un anno dopo il primo capitolo, fin da subito il film si presenta con diversi difetti: i personaggi risultano poligonali, vagamente espressivi, tanto da far pensare che la pellicola sia uscita all'alba degli anni novanta.
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Povero di idee, mal sceneggiato, visivamente povero e scarno. Sono queste le poche parole che potrebbero descrivere perfettamente i settanta minuti di Biancaneve e gli 007 nani, seguito di Cenerentola e gli 007 nani. Nel ruolo di protagonista, questa volta, subentra Biancaneve (una fastidiosa copia di Paris Hilton con aggiunta di corona) che, raggiunta l'adolescenza, è in procinto di diventare regina. Tuttavia, non solo lei aspira a tale privilegio: infatti, nell'oscurità, un'altra sua coetanea trama contro di lei e il regno. Uscito solo un anno dopo il primo capitolo, fin da subito il film si presenta con diversi difetti: i personaggi risultano poligonali, vagamente espressivi, tanto da far pensare che la pellicola sia uscita all'alba degli anni novanta. E', inoltre, (in)degno di nota il doppiaggio italiano, dove possiamo riconoscere - ad un primo ascolto - la voce di Antonella Clerici nel ruolo di Biancaneve, e di Jerry Calà nel ruolo dello specchio. Neanche loro riescono ad alzare il pathos dell'opera e fanno precipitare l'intero film sull'argine della mediocrità. Anche i buoni sentimenti sembrano passare in secondo piano, favorendo invece un paese delle fiabe moderno e alla moda; dove Cappuccetto Rosso, invece di andare a trovare la nonna va a ballare in discoteca e gli "007" nani da furibondi e - all'apparenza - insensibili guerrieri dimostrano di avere cuore ed alta premura nei confronti di Biancaneve. In sostanza, un film d'animazione a malapena sufficiente, povero di inventiva e soprattutto di quell'inconfondibile senso dell'umorismo che ha caratterizzato diverse pellicole del genere (vedi Shrek e Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti).
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