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Alieni in soffitta: incontri ravvicinati di terzo tipo

Uno sci-fi per famiglie nato dalla fantasia dell'autore di Wallace & Gromit e Madagascar.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Un film sulla scia di Gremlins e I Goonies

mercoledì 12 agosto 2009 - Approfondimenti

Un film sulla scia di Gremlins e I Goonies
In principio si sarebbe dovuto chiamare They Came from Upstairs, titolo che sembrava ispirarsi al classico della fantascienza It Came From Outer Space (in italiano Destinazione... Terra!), in cui un'astronave aliena atterrava accidentalmente nel deserto dell'Arizona e l'equipaggio, dopo aver nascosto l'apparecchio, assumeva le sembianze degli esseri umani. Tuttavia They Came from Upstairs, o meglio Alieni in soffitta – sci-fi per famiglie nato dalla fantasia dell'autore di Wallace & Gromit e Madagascar – non ha nulla a che vedere con il film girato in 3D da Jack Arnold nel 1953. "Per come la vedo io Alieni in soffitta fa parte dello stesso filone di Gremlins e I Goonies" ha dichiarato il creatore e sceneggiatore del film di John Schultz, Mark Burton. "È una storia vecchia quella degli alieni che vengono a conquistare la terra, ma in questo caso viene raccontata da una prospettiva diversa, ovvero attraverso lo sguardo dei bambini. Sono loro i veri eroi di questo film. Proteggono i loro genitori che sono totalmente ignari di quanto stia accadendo in casa. Quanto agli alieni, è divertente lavorare con degli extra terrestri in miniatura; puoi farli sbucare da una tazzina o nascondere sotto a un tavolo. Spaventano i bambini ma in una maniera sicura".
L'esordio nel live-action
Mark Burton: Il divario tra l'animation e il live-action con il tempo si sta colmando. Si sono fatti passi da gigante nei dipartimenti degli effetti speciali e del motion capture e con queste due tecnologie si possono fare cose incredibili in entrambi i campi. Sebbene questa sia la mia prima esperienza nel live-action non ho utilizzato una tecnica di scrittura diversa dal solito. La fantasia, a mio avviso, non deve essere limitata dal genere o dal tipo di film che stai scrivendo. Semmai è un problema che spetta alla produzione risolvere. Tuttavia una storia come Alieni in soffitta è certamente più funzionale se realizzata come live-action perché risulta più "vera".
La tecnologia utilizzata in Alieni in soffitta e la fascinazione per gli alieni
Mark Burton: Il sistema di controllo delle menti era una trovata necessaria in termini narrativi. Avevo bisogno di una spiegazione per la quale i genitori non potessero prendere parte alla battaglia contro gli alieni e il fatto che il telecomando funzionasse solo sugli adulti era assolutamente congeniale al mio scopo. Tutti gli altri strumenti tecnologici che vengono utilizzati nel film nascono dalle mie fantasie infantili. Sono quelle cose che avresti voluto avere da bambino, come un telecomando che controlla la mente dei genitori o una pistola patata che funziona come una vera arma da fuoco. Da piccolo guardavo sempre uno show intitolato Doctor Who. Tutti quelli della mia età se lo ricordano. Guardavamo Doctor Who e ci nascondevamo dietro al divano. Poi c'erano i Daleks, i più temibili invasori alieni che io abbia mai visto! La mia fascinazione per gli extra terrestri proviene da lì, dalla mia infanzia.

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