Pranzo di ferragosto

Film 2008 | Commedia, 75 min.

Regia di Gianni Di Gregorio. Un film Da vedere 2008 con Gianni Di Gregorio, Valeria de Franciscis, Marina Cacciotti, Maria Cali, Grazia Cesarini Sforza. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2008, durata 75 minuti. Uscita cinema mercoledì 3 settembre 2008 distribuito da Fandango. - MYmonetro 3,45 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 29 settembre 2015

Gianni è costretto, suo malgrado, a dare asilo a tre anziane signore nell'appartamento che divide con la madre. Tra capricci, ripicche e smemorataggini si avvia a preparare per tutte il pranzo di ferragosto. Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, 2 candidature e vinto un premio ai David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, 2 candidature agli European Film Awards, In Italia al Box Office Pranzo di ferragosto ha incassato 2,1 milioni di euro .

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Consigliato sì!
3,45/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,67
PUBBLICO 3,14
CONSIGLIATO SÌ
Una commedia sulla terza età, scanzonata e verace, che offre diversi spunti di riflessione.
Recensione di Tirza Bonifazi Tognazzi
Recensione di Tirza Bonifazi Tognazzi

Gianni ha un lavoro: occuparsi dell'anziana madre, una nobildonna decaduta, capricciosa e un tantino opprimente. Madre e figlio vivono soli in un fatiscente appartamento nel centro di Roma e faticano a tirare avanti, ricoperti di debiti come sono. Nel bel mezzo dell'afa estiva Alfonso, l'amministratore, si presenta alla loro porta per riscuotere quanto gli è dovuto, ma propone a Gianni l'estinzione di tutte le spese condominiali in cambio di un favore: ospitare la madre per la notte e il successivo pranzo di ferragosto in modo che lui possa partire per le terme. L'accordo non prevede però l'arrivo di una seconda signora, la zia di Alfonso, una simpatica anziana con qualche problema di memoria, ma l'amministratore lo convince a tenerla offrendogli del denaro. Gianni è costretto, suo malgrado, a dare asilo anche a una terza "mamma abbandonata" quando l'amico dottore, giunto per fargli una visita di controllo in seguito a un malore, gli chiede di potergliela affidare per non lasciarla sola durante il turno di notte.
Lo sceneggiatore e aiuto regista Gianni Di Gregorio affronta la sua prima volta da solista pescando a piene mani dalla propria esperienza di figlio e regalando una svolta a un fatto realmente accaduto. Incuriosito da quello che sarebbe potuto accadere se avesse davvero accettato di tenere la madre dell'amministratore per le ferie di ferragosto, confeziona una piccola e tenera storia dai tratti scanzonati in cui l'improvvisato ospizio diventa il teatro di una serie di gag offrendo allo stesso tempo diversi spunti di riflessione. La scelta di sviluppare la trama nel giorno notoriamente più rallentato dell'anno e in una Trastevere arsa e deserta, appare la più idonea alla narrazione in quanto si contrappone ai ritmi frenetici della vita odierna e va incontro ai tempi delle anziane protagoniste che a loro modo s'investono del ritmo del film riempiendo la scena con la loro esuberanza. Deciso a catturare la parte più verace di ognuno, Di Gregorio si incarica del ruolo del figlio di mezz'età, celibe e con il vizio del bere, che tiene d'occhio la madre come se fosse una bimba e ne sopporta i capricci abbozzando alla precarietà in cui si trova per comodità. Le signore che lo circondando in attesa del pranzo di ferragosto sono tutte attrici non professioniste e la loro naturalezza permette al film di avvolgersi in un'aura genuina e neorealista.
In pochi avrebbero avuto il coraggio di portare sullo schermo una storia di "vecchiette", considerato che la terza età viene di rado frequentata dal cinema perché poco commerciabile, ma il regista romano rivela una particolare abilità nel tratteggiare un racconto che mette in luce i desideri, i vizi e le virtù delle mature signore. Priva di qualsiasi tipo di orpello, che sia dialogico o registico, l'opera prima di Di Gregorio, prodotta da Matteo Garrone, fa riflettere sulla condizione dell'anziano, troppo spesso relegato in ospizi dai propri figli, troppo spesso trascurato dalla società. Pranzo di ferragosto è da considerarsi perciò un piccola perla da custodire con cura.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 22 luglio 2009
albsorge

Il momento chiave del film giunge quasi alla fine quando ormai le vecchiette ,sfiduciate dall'idea di tornare alla loro vita normale e solitaria, tentano di comcretizzare il loro desiderio di rimanere ancora un pò assieme pagando i servizi di Gianni. Trecento euro. Tre banconote verdi sono fatte sventolare davanti agli occhi di Gianni, uomo di mezza età generoso ma all'apparenza incapace di rendere [...] Vai alla recensione »

domenica 24 ottobre 2010
Maria Cristina Nascosi Sandri

Un piccolo grande film, PRANZO DI FERRAGOSTO, del quasi "esordiente" Gianni Di Gregorio, qui nelle vesti di regista e personaggio principale, passato recentemente su Rai 3. Il cinema l'ha nel sangue da una vita, Di Gregorio, ma solo da poco, ovverossia dall'anno scorso, ha deciso di passare 'dietro alla m.d.p. - oltreché davanti, si capisce – con questa eccezionale [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 febbraio 2010
katamovies

Film piccolo, ambientato nel giorno assolato di Ferragosto in una Roma vuota, assolata, boccheggiante. Un maturo figlio unico di madre vedova, che accudisce amorevolmente, si ritrova per il giorno di ferragosto altre tre anziane signore. Lui non può dire di no: non solo ai capricci della madre (personaggio incantevole) ma anche a chi gli ha lasciato le altre tre vecchiette in custodia temporanea [...] Vai alla recensione »

domenica 7 luglio 2013
rita branca

  Pranzo di ferragosto, film di Gianni Di Gregorio (2008), con Valeria de Franciscis.   Divertente, poetico film in cui Gianni, il maturo figlio di una vecchia signora nobile decaduta, Donna Valeria,  un po’ snob e molto despota, con lui convivente, senza una lira, è costretto dalle circostanze a sobbarcarsi per ferragosto di altre tre vecchiette, che inizialmente [...] Vai alla recensione »

sabato 1 luglio 2017
Great Steven

 IL PRANZO DI FERRAGOSTO (IT, 2008) diretto da GIANNI DI GREGORIO. Interpretato da GIANNI DI GREGORIO, VALERIA DE FRANCISCIS, ALFONSO SANTAGATA, LUIGI MARCHETTI, MARINA CACCIOTTI, MARIA CALì, MARCELLO OTTOLENGHI, GRAZIA CESARINI SFORZA Gianni è un uomo sessantenne che vive solo con la madre, Valeria, nobildonna decaduta che lo tiranneggia in vari modi, ad esempio imponendogli di [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 febbraio 2011
sarettajan

Film molto interessante dal punto di vista sociale in quanto racconta con ironia la complicata situazione di un uomo di mezz'età, solo e disoccupato, che ancora convive con l'anziana madre assecondandone con ammirevole dedizione esigenze e capricci. Messo con le spalle al muro da una situazione economica precaria, si trova costretto ad accogliere in casa madre e zia del furbo amministratore.

venerdì 4 novembre 2016
Jean Marc Georgel

...e come tanti capolavori, passerà inosservato per un bel po' di tempo. Un film autentico (per spettatori autentici), perfetto in ogni sua parte, divertente, commovente, vero e - qualità rara - originale. Un'interessantissima esplorazione dell'animo umano, un film fatto da un uomo ad uso degli esseri umani, senza ricerca di "effetti" né preoccupazioni di ordine commerciale.

giovedì 29 settembre 2011
mara65

L'arrivo in tarda età dietro la macchina da presa di Di Gregorio è senz'altro apprezzabile. La sua simpatia ed educata presenza genera una piacevole emozione, soprattutto per la presenza di queste vecchiette sulla scena. Il film sembra fodersi con la realtà di Di Gregorio, in un cortocircuito che mixa documentario e fiction.

venerdì 14 agosto 2009
costanza

Dopo un'immediata e scontata riflessione sulla tristezza e sulla emarginazione della vecchiaia, il film comincia a suscitare impressioni di leggerezza, tenerezza, quasi di allegria, per la voglia di comunicare, di trasgredire ,che trabocca dai comportamenti delle quattro vivacissime protagoniste. In una giornata "sonnolenta" e afosa,fanno esplodere la loro fresca vitalità, la loro voglia di libertà [...] Vai alla recensione »

giovedì 25 giugno 2009
chiarialessandro

Leggero come una piuma, peso come un macigno. Specchio fedele ed asettico di una realtà rimossa quanto più possibile per evitare, ad un’anima sempre più nascosta, qualsiasi sussulto che potrebbe portare ad un travagliato ripensamento e a tutte le dolorose, penose conseguenze ad esso collegate. Memorabile non-interpretazione delle signore.

lunedì 8 giugno 2009
Barbabietola

Un film delicato e ironico con un cast di straordinarie vecchiette. Forse un po' sopravvalutato dalla critica ma comunque godibile. Consigliatissimo!

domenica 10 maggio 2009
petronius arbiter

Molto carino,da non perdere.L'unica cosa che dispiace un po' e' che questa categoria del "molto carino" e' diventata una vera maledizione del cinema italiano di oggi; quando arrivera' un film italiano "bello" nel vero senso della parola? Sarebbe ora di fare qualcosa di diverso da film "delicati","leggeri","godibilissimi","teneri"...un bell' "inkazz...." proprio mai?

domenica 24 ottobre 2010
catullo

Ma perchè Di Gregorio hai aspettato tanto a fare l'attore e il regista? per me è sei sato una scoperta piacevole in tutti i due ruoli.....ironia..dolcezza e intelligenza come attore che trasferisci anche nel film che dirigi...bravo Gianni..aspetterò con ansia il tuo prossimo film!

mercoledì 12 agosto 2009
Francesco2

Può sembrare eccessivo(Ma mica tanto, dato gli elogi che ha ricevuto)caricare De Gregorio della responsabilità di avere ritratto un (Non?) mondo "già morto", di signore anziane che sembrano o sono fantasmi, desolati più che desolanti, schiave dela loro soitudine,da cui usciranno(Senza un risvolto eccessivamene consolatorio) dopo un incontro casuale a casa del figlio di una di loro.

mercoledì 8 aprile 2009
Gioele

lo spunto è molto carino. magari poteva essere sviluppato un po di più. mi sembra che finisca un po' bruscamente. ma è bella Roma che rallenta e si sincronizza sui ritmi di queste donne. riempiono di tenerezza la voglia di socialità delle signore alla fine del film.

domenica 12 maggio 2019
Angela

Sì, davvero una perla rara questo film. Offre spunti di riflessione sulla gestione e sul benessere dell' anzianità. Pur partendo da una situazione di bisogno economico, Gianni dimostra in realtà grande amorevolezza, pazienza e premura verso le vecchiette. Ne scaturisce un benessere generale che allarga il cuore. Certo la capacità di creare legami e solidarietà è tipicamente femminile, ma l' uomo che [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 dicembre 2015
Barolo

Di Gregorio confeziona, con parsimonioso utilizzo di risorse ed energie,un' intelligente e realistica storia tutta, praticamente, girata in un appartamento,L'idea originalissima di mettere insieme le vecchiette nel giorno di ferragosto è buona e offre svariati spunti di riflessione. Buona la prima

sabato 23 ottobre 2010
guido

Non l'avevo visto, l'ho visto su rai tre, una perla rara nel cinema europeo, un film che vibra, semplice, cdolce-amaro, la vecchiaia, la solitudine, il desiderio di amicizia. Bravo il regista, brave le attrici. Un film che segue certe tematiche di Elmanno Ormi, ma in maniera originale.

domenica 13 giugno 2010
Kronos

Simpatica commediola estiva che pone coraggiosamente al centro della narrazione un gruppo d'imprevedibili vecchiette, riunite da un nipote il giorno di Ferragosto. Certo, si ha la sensazione che manchi un pò di sale: forse insistere maggiormente su un registro grottesco avrebbe giovato al film. Splendidi i titoli di coda, mentre è purtroppo inadeguata la recitazione in presa diretta.

sabato 9 marzo 2013
derriev

Ammetto che ero curiosissimo di vedere questo film, di cui sui giornali ed in tv si parlava come di un esordio fulminanante, di una boccata di ossigeno nell'asfittico panorama autoriale italiano. Invece, nel vederlo, la delusione è stata immensa. Un'opera, "Pranzo di ferragosto", talmente esile e fiacca da far sfiancare l'occhio nel buio della sala, per controllare sull'or [...] Vai alla recensione »

Frasi
Grazia!! Ma tutta la pasta al forno, te sei magnata??!
Una frase di Giovanni (Gianni Di Gregorio)
dal film Pranzo di ferragosto - a cura di Jack
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Claudio G. Fava
Emme - Modena Mondo

Alla recente Mostra di Venezia, ha costituito un inatteso motivo di curiosità ed ha dato origine a un piccolo caso. Ha ricevuto anche diversi riconoscimenti, fra cui il “Premio De Laurentiis” per la migliore opera prima. Si tratta di “Pranzo di ferragosto” di Gianni Di Gregorio, uomo ormai di una certa età con un passato ormai ampio di sceneggiatore e di aiuto regista, ma che qui esordisce come attore [...] Vai alla recensione »

Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

Anziano può essere bello, almeno per un giorno. Un giorno speciale, come quello raccontato da Gianni Di Gregorio in Pranzo di Ferragosto, il cui non ultimo merito è di portare sul grande schermo una categoria di persone che al cinema non ha quasi mai particolare visibilità. Gli anziani, appunto, i nostri vecchi (il politically correct l'ha praticamente fatta diventare una brutta parola): personaggi [...] Vai alla recensione »

Jean-Luc Douin
Le Monde

"Le Déjeuner du 15 août" : quatre mamies et un vieux garçon Ce film nous vient du diable vauvert et connaît un succès spectaculaire en Italie. Son auteur, Gianni Di Gregorio, jusqu'alors assistant, scénariste, y raconte une histoire en grande partie autobiographique, avec la faconde bonhomme d'un Ugo Tognazzi ou d'un Nino Manfredi. Tourné dans son propre appartement du quartier du Trastevere, à [...] Vai alla recensione »

Kenneth Turan
The Los Angeles Times

Films don't always deserve the awards they win, but when the delicious "Mid-August Lunch" took home the coveted Golden Snail at Bologna's International Festival of Food and Film, justice was definitely served. As well as some very tasty meals. A small, human-scaled 75-minute film about the necessity of companionship in general and the bonding nature of shared food and wine in particular, the droll [...] Vai alla recensione »

Stenio Solinas
Il Giornale

È stato, suo malgrado, il film più ruffiano della 65ª Mostra del cinema di Venezia... Della ruffianeria il regista, Gianni Di Gregorio, è responsabile solo in parte: si capisce che il mondo degli anziani non gli è ignoto, così come ben conosce il complesso meccanismo proprio di quei figli unici di madre vedova che finiscono per non avere una vita loro perché vittime, più o meno consenzienti e consapevoli, [...] Vai alla recensione »

winner
miglior regista esordiente
Nastri d'Argento
2009
winner
miglior regista esordiente
David di Donatello
2009
winner
premio opera prima
Festival di Venezia
2008
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