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Parlami d'amore e di cinema (francese)

Silvio Muccino debutta al cinema con Parlami d'amore, rischiosa scommessa sull'amore e sulla possibilità di essere felici.
di Marzia Gandolfi

Faccia da poker

martedì 5 febbraio 2008 - Incontri

Faccia da poker
Forse è una coincidenza ma Silvio Muccino ha atteso che il fratello maggiore prendesse (letteralmente) un aereo per Hollywood, prima di debuttare alla regia. Meno scaltro e ammiccante del Gabriele emigrante, Parlami d'amore racconta di amore, di morte, di passioni, di amicizie, di tossicofilia e di (tossico)(poker)dipendenza, ma la debolezza del film non risiede nei temi trattati quanto nelle modalità stilistiche e visive con le quali il Muccino minore li ha affrontati. Un'opera prima che cerca, senza trovarla, ispirazione nel cinema francese della Nouvelle Vague, che non riesce a rivolgere lo sguardo oltre i margini dell'inquadratura. Incapace di cogliere di sorpresa lo spettatore, Parlami d'amore si limita a narrare, in maniera troppo scolastica, la vicenda sentimentale di un (giovane) uomo e di una donna, separati dagli anni, dalla paura e dal passato, che torna a chiedere il conto in una mano di poker. Come nel cinema di Gabriele, Silvio attore corre. Corre dietro alle donne, implora, urla, afferra, piange, minaccia e brandisce un martello. Come nel film americano di Gabriele, trova (con meno destrezza) la "felicità" dopo tanto patire e dopo tante affannose (rin)corse. Gabriele o Silvio resta il dubbio sulla qualità della felicità. Bisogna avere una faccia da poker per giocare, una di bronzo per girare (questo film). Passo.

Cinefilia e Nouvelle Vague
Sì, il mio film è pieno di citazioni perché Parlami d'amore racconta l'amore e lo fa a trecentosessanta gradi. Ho voluto trasferire nel mio film l'amore per la vita e quello smisurato per il cinema, che mi ha insegnato e mostrato per primo questo sentimento. Io nutro un'autentica passione per il cinema francese e proprio quel cinema ha ispirato la mia opera prima. Nel mio film le suggestioni di Godard e di Vigo convivono col cinema estetizzante di Bertolucci e con le luci di Storaro. Un esempio? Il muro davanti al quale il mio personaggio viene malmenato è lo stesso de Il conformista di Bernando Bertolucci.

Il regista e l'attore
Quando avevo vent'anni mi offrirono di girare un film ma rifiutai. Ero troppo giovane, non conoscevo ancora bene il linguaggio del cinema e soprattutto guardavo alla regia con grande rispetto. Poi due anni fa ho capito che quel momento era arrivato e così insieme a Carla Vangelista decidemmo di adattare il nostro romanzo per lo schermo. In Parlami d'amore ho rovesciato tutte le emozioni che avevo dentro, magari esagerando, e questo è il limite e il pregio del mio esordio. Ci sono tante cose nel film ma tutte sono legate dall'ossessione del passato da cui vogliamo liberarci e che invece non ci lascia liberi. Poi, ovviamente, c'è l'amore che non è mai semplice ma che può essere raccontato in modo semplice. Per me l'amore è un animale che ti obbliga a guardarti allo specchio e a far crollare ogni protezione. Soltanto nudi possiamo consegnarci alla persona amata, la fiducia è la cosa più difficile da realizzare in una relazione sentimentale. Il mio film parla dell'amore come un'occasione iniziatica alla vita, una forza che ci tira fuori dalla bara che ci siamo scelti e in cui finiamo per rinchiuderci.

Dark Lady in piscina
Benedetta, il mio personaggio, ha senza dubbio il profilo di una dark lady, ma nel costruirla non siamo andati esattamente in quella direzione. Preparando la mia performance attoriale ho pensato che per restituire il carattere di Benedetta potesse essermi utile ripensare il personaggio di Ludivine Sagnier in Swimming Pool di François Ozon. Sono convinta che il cinema francese sia l'unico capace di scavare nel profondo.

Fuori dal mondo
Quando lessi la sceneggiatura a Madrid piansi come una bambina. Non conoscevo ancora Silvio Muccino ma decisi ugualmente di accettare il ruolo di Nicole. Scorrendo le pagine e i dialoghi mi accorsi di capire Nicole, di amarla e di volerla interpretare ad ogni costo. Rimasi ovviamente molto colpita dalla storia: Parlami d'amore parla di due persone che non riescono a trovare il loro posto nel mondo. Nicole è una donna che si è fermata, che ha smesso di vivere, rifugiandosi in un matrimonio sicuro e dentro una vita piatta. Sasha, al contrario, non osa vivere. Sono due anime gemelle destinate a incontrarsi e ad amarsi.

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