Mià e il Migù

Film 2008 | Animazione, Film per tutti 92 min.

Titolo originaleMia et le Migou
Anno2008
GenereAnimazione,
ProduzioneFrancia, Italia
Durata92 minuti
Regia diJacques-Rémy Girerd
AttoriDany Boon, Garance Lagraa, Charlie Girerd, Laurent Gamelon, Pierre Richard Jean-Pierre Coffe, Yolande Moreau, Miou-Miou, Romain Bouteille, Jean-François Dérec, Maïté, Carim Messalti.
Uscitavenerdì 6 maggio 2011
DistribuzioneR.V.EN
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti
MYmonetro 3,04 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Jacques-Rémy Girerd. Un film con Dany Boon, Garance Lagraa, Charlie Girerd, Laurent Gamelon, Pierre Richard. Cast completo Titolo originale: Mia et le Migou. Genere Animazione, - Francia, Italia, 2008, durata 92 minuti. Uscita cinema venerdì 6 maggio 2011 distribuito da R.V.EN. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti - MYmonetro 3,04 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento domenica 12 dicembre 2010

Mià è una bambina di 10 anni che, partendo alla ricerca del padre, conoscerà la forza e le meraviglie della natura incontaminata. Ha vinto un premio ai European Film Awards, In Italia al Box Office Mià e il Migù ha incassato 32,3 mila euro .

Consigliato sì!
3,04/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,08
CONSIGLIATO SÌ
Una fiaba dolce, impegnata, pedagogica e anti-convenzionale.
Recensione di Luca Volpe
Recensione di Luca Volpe

Mià è una bambina di 10 anni che vive in un villaggio dell'America del Sud, sotto la tutela di tre piccole vecchiette centenarie. La madre è morta da tempo mentre il padre, Pedro, è stato costretto a partire per poter lavorare come operaio in un cantiere. Una notte, svegliata di soprassalto da un brutto presentimento, la bambina decide di mettersi alla ricerca del genitore, con il timore che gli sia successo qualcosa e che possa avere bisogno di lei. Così, dopo aver recuperato i suoi tre amuleti (un dado, una piuma e un guscio di lumaca), parte per un viaggio che la porterà a incontrare i Migù (strani spiriti della foresta) e, grazie a loro, a conoscere la forza e le meraviglie della natura.
Jacques-Rémy Girerd, al suo secondo lungometraggio dopo il fortunato La profezia delle ranocchie (La Prophétie des grenouilles, 2003) confeziona un film dolce, impegnato, pedagogico e anti-convenzionale. Lontano anni luce dalla tridimensionalità e dagli ultimi ritrovati in materia di computer grafica, Mià e il Migù si caratterizza per il tratto artigianale dei disegni e per un sapiente uso dei colori - quasi sempre caldi - che ricorda la pittura impressionista di Van Gogh, di Cezanne ma soprattutto di Gauguin, da cui il regista riprende il grande tema della riscoperta della naturalezza.
Una scelta stilistica, dunque, perfettamente in linea con le tematiche affrontate, originali ed inneggianti ad un ritorno alla natura inviolata. Quello della graduale devastazione del pianeta è di fatto un argomento poco trattato nei recenti prodotti cinematografici per ragazzi. Qui, invece, diventa l'elemento cardine dell'intero racconto: il cantiere in cui lavora Pedro è situato al centro della foresta amazzonica, un paradiso naturale che Jekhide, imprenditore edile senza scrupoli, vorrebbe trasformare in un lussuoso complesso alberghiero. A difendere la foresta vi sono però i Migù, buffi personaggi dotati di poteri magici (oltre che della voce di un sempre ottimo Dany Boon) e incaricati di custodire un maestoso albero piantato alla rovescia, cuore dell'intero pianeta. Degna di merito è la decisione di aggiungere alla tematica ecologista anche quelle, non meno importanti ed altrettanto attuali, relative alle differenze economiche tra Nord e Sud del mondo e al difficile rapporto dei figli con genitori troppo presi della propria carriera.
La storia pensata da Girerd può essere considerata a tutti gli effetti una fiaba (lo dimostra la quasi perfetta aderenza con i personaggi e le funzioni teorizzate negli anni venti dal linguista russo Propp) costruita intorno a due protagonisti, entrambi bambini (sebbene appartenenti a contesti socio-culturali assai differenti) ed entrambi impegnati a compiere un importante percorso iniziatico. Se Mià, partendo alla ricerca del padre, offre allo spettatore la possibilità di esplorare la bellezza di una natura e di una cultura incontaminate, Aldrin, figlio intelligente e curioso dell'imprenditore Jekhide, diventa l'inconsapevole chiave per il riscatto di certi valori ormai dimenticati. Saranno così proprio gli adulti, guidati dalla sensibilità naïf dei più giovani, coloro che in conclusione impareranno maggiormente la lezione.
Il finale della storia - ovviamente lieto, com'è d'obbligo per ogni fiaba che si rispetti - infonde nello spettatore un po' di speranza, non dimenticando però di ricordare quanto sia rischioso rimanere ancora per molto con le mani in mano. Un concetto, questo, ribadito chiaramente nel brano su cui scorrono i titoli di coda ("Arrêtons tous les blablas" di Serge Besset, cantata da Mickey): "Gli uomini fanno tutto ciò che possono per danneggiare il pianeta [...] Gli uomini sono diventati così potenti che non ci metteranno tanto a distruggere tutto ciò che la Terra ha impiegato un'eternità per creare". L'invito allo spettatore - piccolo o adulto che sia - è a darsi da fare concretamente perché del resto, come ripete il ritornello: "Un piccolo Migù sta proprio dentro di noi".
Fa piacere sapere, infine, che in Mia e il Migù, premiato nel 2009 con l'Oscar europeo per il miglior film d'animazione, vi sia anche un po' d'Italia. Alle case di produzione francesi (tra cui Folimage, fondata dallo stesso Girerd), si aggiunge infatti, per un 10% del budget complessivo (8,4 milioni di euro), il contributo di due aziende nostrane: la torinese Enarmonia e la milanese Gertie. Una speranza che si accende dunque, oltre che per le sorti del pianeta, anche per quelle - un po' meno astratte - della nostra industria cinematografica.

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Una bambina alla ricerca del padre e alla scoperta delle meraviglie della natura.
Maria Francesca Genovese

I percorsi didattici

» Hai notato che i protagonisti del film spesso si lamentano del caldo eccessivo? Anche nella realtà, a causa dell’inquinamento dell’aria, la temperatura terrestre si è alzata in modo sensibile, provocando danni all’ambiente e alla salute dell’uomo. Prova a farti spiegare dai tuoi genitori o dall’insegnante di Scienze che cos’è “l’effetto serra” e quali sono le sue conseguenze.
» In realtà dal 2005 è in vigore il Protocollo di Kyoto, un trattato internazionale che obbliga i Paesi aderenti a ridurre le emissioni di gas inquinanti. Peccato che Stati Uniti, India e Cina (responsabili di buona parte delle emissioni nocive) non aderiscano al trattato … Prova ad approfondire.
» L’arrogante Jeckhide vuole distruggere uno degli ultimi paradisi naturali rimasti sulla terra per costruire un enorme albergo. Chiedi ai tuoi genitori o all’insegnante di Geografia il significato di “cementificazione selvaggia” e di “impatto ambientale”.
» Ciò che rimane di un asteroide (un corpo celeste) dopo l’impatto con l’atmosfera terrestre è il meteorite, quel sassolino scuro che hai visto tra le mani di Aldrin. Ogni anno ne cadono sulla terra poche centinaia, solitamente di piccole dimensioni, ma in epoche passate alcuni grossi meteoriti caduti con violenza sulla terra hanno provocato danni ingenti. Se l’argomento ti incuriosisce, cerca qualche notizia in proposito.
» Il papà di Mia, operario alle dipendenze di Jackhide, rischia la vita perché nel cantiere non vengono rispettate le norme di sicurezza. Purtroppo ogni anno nel mondo muoiono molte persone proprio a causa di condizioni di lavoro per nulla sicure. Prova ad approfondire questo argomento così importante.
» Se le tematiche ambientali ti appassionano, gustati in dvd i cartoon Nausicaa della valle del vento e Il mio vicino Totoro, due capolavori di Hayao Miyazaki.
» Hai visto che cosa succede a distruggere la natura? Tentando di abbattere l’albero sacro dei Migù, Jackhide quasi innesca una catastrofe. Purtroppo anche nella vita reale la natura è spesso aggredita in modo scellerato. Se ne hai la possibilità, e se i tuoi genitori possono darti una mano, perché non pianti un albero? Basta qualche seme e uno spazio adatto, magari proprio nel tuo giardino. È la risposta migliore a chi distrugge il nostro pianeta. Ricorda: il futuro dell’ambiente dipende anche da te!

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Un emozionante cartone animato sulla devastazione del pianeta.
Maria Francesca Genovese

Mia ha dieci anni, vive tra le montagne dell'America Latina ed è molto triste perché il padre è partito. Una notte, ha un sogno premonitore e decide di andare a cercare il genitore nel cantiere dove lavora, in mezzo alla foresta. La società che lo ha assunto sta abbattendo migliaia di alberi per costruire un villaggio turistico. Per la piccola Mia la strada sarà lunga e piena di pericoli. Dalla grande scuola di animazione francese, un emozionante cartone animato sulla devastazione del pianeta.

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MIÀ E IL MIGÙ disponibile in DVD o BluRay

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Isabelle Regnier
Le Monde

"Mia et le Migou" : l'éveil à l'écologie de deux enfants Fantaisie écologiste bancale et sympathique, Mia et le Migou rappelle, par bien des aspects, La Prophétie des grenouilles, le précédent film de Jacques-Rémy Girerd. On y reconnaît le crayonné artisanal, le goût pour les couleurs chaudes, la technique d'animation traditionnelle en deux dimensions.

winner
efa film d'anim.
European Film Awards
2009
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