Lasciami entrare

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Un film di Tomas Alfredson. Con Kåre Hedebrant, Lina Leandersson, Per Ragnar, Henrik Dahl, Karin Bergquist.
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Titolo originale Låt den rätte komma in. Horror, durata 114 min. - Svezia 2008. - Bolero Film uscita venerdì 9 gennaio 2009. MYMONETRO Lasciami entrare * * * 1/2 - valutazione media: 3,70 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
il cantastorie venerdì 16 gennaio 2009
il film giusto nell'epoca giusta... Valutazione 5 stelle su cinque
91%
No
9%

film come questo non ne vedevo da molto tempo. per me è un grande film per il semplice fatto che la maggior parte delle scene non è parlata. con semplici gesti comunicavano un sentimento così puro che sembrava quasi di poterlo sentire come se le immagini della pellicola fossero state prese da un momento reale. in questo film ho ritrovato molti ricordi ed emozioni che ormai erano svanite. forse seppellite dal tempo oppure da altre esperienze che non vorrei portare con me. non sono un esperto in materia... ma se una cosa come un film ti fa emozionare a tal punto da versare anche solo una lacrima non di tristezza ma di felicità... allora penso che ne sia valsa la pena di fermarsi e vedere una (a mio avviso) delle storie più belle ed emozionanti che abbia mai visto. [+]

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noisemaker_85 sabato 10 gennaio 2009
non un semplice horror Valutazione 4 stelle su cinque
89%
No
11%

Il Film parla della storia di Oskar, un ragazzino di 12 anni con problemi di emarginazione, uno sguardo perennemente sofferenze e molto solo. Oskar è costretto a subire le violenze dei bulli della sua classe e per questo si chiude in uno stato mentale molto malato e sfoga la sua rabbia repressa in solitudine. Un giorno Nel condominio dove Oskar vive arrivano un uomo sui 60 e una bambina sua coetanea che vanno ad abitare nell'appartamento adiacente al suo. Da qui comincia la vera storia, i due bambini stringono un'amicizia sempre più forte, anche se Oskar nota qualcosa di Strano in Eli. La vera natura della bambina verrà pian piano scoperta ed accettata da Oskar, che vede in Eli oltre alla sua unica amicizia anche qualcosa di più, una fonte di forza. [+]

[+] mi inchino a te (di dan)
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gianluca89 mercoledì 14 gennaio 2009
piccolo-grande film! Valutazione 4 stelle su cinque
84%
No
16%

Da un film che ad un'occhio distratto può apparire lento, povero di ridondanti effetti speciali e noioso... secondo me "Lasciami entrare" si è rivelato essere un piacevole film geniale... Già dai primi fotogrammi, quando scorrono i titoli e una lieve nevicata su uno sfondo nero, tutto senza audio, il film fa la sua presentazione come qualcosa di poco ordinario creando una strana sensazione nello spettatore. La sceneggiatura si adatta perfettamente alla trama, legando l'introspezione e il disadattamento dei protagonisti ad un paesaggio sostanzialmente povero, fuori dal mondo, adatto a rappresentare una storia che è anch'essa fuori dalla realtà. I dialoghi ridotti all'essenziale, inoltre, lasciano spazio alle pregevoli interpretazioni dei protagonisti e contribuiscono a creare quella atmosfera di ansioso silenzio introdotta all'inizio del film. [+]

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alex domenica 18 gennaio 2009
non esiste solo s.king Valutazione 5 stelle su cinque
81%
No
19%

Sentiremo molto parlare di John Ajvide Lindqvist "lo Stephen King scandinavo", lo scrittore del romanzo da cui è tratto il film Lasciami entrare, il primo. Visto il successo c'è da scommettere che presto anche gli altri romanzi diventeranno film. Fortuna o sfortuna la sua uscita dopo il fenomeno Twilight? Io dico fortuna perchè sicuramente molti dopo Twilight andranno a vedere questo film e si troveranno davanti un piccolo capolavoro. E' un horror nel senso che ci sono alcune scene forti, non avrà gli effetti speciali di un film hollywodiano, non sarà interpretato dai ganzi del momento, ma la forza del film viene proprio dal romanzo da cui è tratto. Sono la sceneggiatura, i dialoghi e i due piccoli sconosciuti protagonisti la vera forza. [+]

[+] ...mica tanto (di robinson)
[+] mi è piaciuto perchè........ (di maryland)
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marco.g domenica 30 agosto 2009
l'umanità della vita, in una storia di finzione Valutazione 5 stelle su cinque
95%
No
5%

Alfredson è partito dalla supposizione del soprannaturale, e poi l'ha calato, decisamente, nell'umano. E' una storia umana, quella di "Lasciami entrare". Ciò che più resta dopo aver visto il film sono le emozioni: quelle di Oskar, che possiamo capire, e quelle di Ely, che possiamo immaginare. Emozioni di bambini che vivono in un mondo bianco di neve, ma sporco di sangue; un mondo triste come l'inverno perenne del nord; un mondo vissuto da personaggi comuni, meschini, anzi peggio. Il mondo reale, insomma, dipinto impietosamente, con una marcata vena di poesia. Perciò, quando dirompe il soprannaturale o l'imprevisto (giacchè le due cose sembrano assolutamente indistinte), è difficile non trovarsi irrimediabilmente coinvolti: dalle storie dei bambini, dalle scene di violenza, dalle sporadiche manifestazioni dell'irrazionale. [+]

[+] grande! (di actarus72)
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gilles lunedì 12 gennaio 2009
la violenza di ogni giorno Valutazione 4 stelle su cinque
88%
No
13%

Il sottotitolo del film recita "Uccido perchè devo vivere": in un certo senso il film mette le mani avanti, si scusa da subito e insieme annuncia un grande cambiamento. Chi si scusa dialoga con gli umani, usa il loro linguaggio e il loro senso affettivo; chi si scusa è un vampiro asessuato, che, anche se dice di non poter essere amico di nessuno, si presenta regolarmente agli appuntamenti col suo amichetto. Spicca soprattutto la questione della violenza: se Oskar cova odio omicida per i piccoli bulli che lo assillano, tale sentimento in qualche modo non è giustificato: solo quello di Eli lo è, perchè ne va della sua sopravvivenza; come dire che gli uomini non possono volersi male, perchè la loro esistenza non dipende dal sangue altrui: forse se ne accorge il "tutore" di Eli, che agiva come una macchina assassina giustificata, lavorativa, finchè decide di sfigurarsi il volto, come a punirsi riconoscendo di non appartenere più al genere umano. [+]

[+] x giles (di settembrebianco)
[+] risp (di gilles)
[+] risp (di gilles)
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papermiss sabato 16 maggio 2009
freddo come il sangue Valutazione 4 stelle su cinque
92%
No
8%

Fa freddo, freddissimo, e la città è piccola e grigia, anche di giorno, anche quando la luce del sole dovrebbe rendere tutto meno inquietante. Nella città piccola grigia c'è un bambino piccolo e grigio, che si sente solo. Ci sono dei nuovi vicini, persone strane, che tappano le finestre e non parlano con nessuno, e hanno "uno strano odore". E poi cominciano a succedere cose strane, un ragazzo muore, un uomo scompare, cose brutte davvero. Niente patina hollywoodiana alla Twilight questa volta, grazie al cielo, niente vampiri glassati di zucchero che brillano al sole: naah, questa volta tornano le fiabe cattive, quelle creature che possono muoversi solo di notte, che devono uccidere per sopravvivere, che per entrare in una stanza devono essere invitati. [+]

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sketch martedì 17 agosto 2010
un film due storie Valutazione 5 stelle su cinque
79%
No
21%

Il film porta avanti due racconti paralleli, uno legato all'apparenza, uno legato all'orrida realtà. Il doppio registro linguistico, la doppia fotografia, il doppio commento sonoro, giocano su uno script che vuole raccontare molto più di quello che una osservazione non attenta possa cogliere. La storia di Oskar sembra una storia leggera su un bambino incompreso che trova in una amicizia, per quanto strana, forza e salvezza. Ma è davvero così? La storia di Eli, parimenti, sembra raccontarci di una bambina schiava del suo mostro, che in fondo in fondo vorrebbe solo innamorarsi, e trova nell'angelica figura di oskar amore e salvezza. Ma è davvero così?  il film ci suggerisce ben altro: Oskar è un bambino un pò dissociato, alienato, scontroso e introverso. [+]

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ninomanfredi sabato 11 luglio 2009
amore? Valutazione 5 stelle su cinque
90%
No
10%

Durante l'adolescenza ci può essere amore puro (non condizionato da altri sentimenti, libero da interessi di alcun genere) fra le persone. Così è per Oskar e Eli: si conoscono, si innamorano, e tutto il resto non ha più importanza (Oskar dice di essere disposto "a mettersi" con Eli anche se questa fosse un maschio, e la scoperta che Eli è in realtà un vampiro lo lascia indifferente, - Eli che allontana Oskar quando il proprio istinto le imporrebbe di saltargli addosso per ucciderlo e succhiare il sangue). Per gli adulti, invece, l'amore non può essere un sentimento puro, perché è sempre contaminato da elementi ulteriori: l'anziano compagno di Eli, che deve assolvere il non facile compito di procurarle sangue umano, le dice "ti servo solo a questo", ed ad un certo punto del film Eli lascia intendere di avere accesso a inesauribili fonti di denaro. [+]

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pietro berti domenica 1 febbraio 2009
lasciami entrare : il nuovo ghotic-horror Valutazione 5 stelle su cinque
71%
No
29%

Film intenso, poetico estremamente violento. Un gotico-horror romantico che è stato riconosciuto con altissimi consensi dal pubblico europeo e dalla critica ed inoltre riconoscimenti ufficiali nei Festival internazionali ove è stato presentato. E’ una storia svedese di vampiri tratta dal best-seller di J. A. Lindqvist. In un quartiere periferico di Stoccolma, Oscar di 12 anni incontra una misteriosa ragazzina di nome Ely da poco trasferitasi nella casa a lui vicina. Ely esce solo di notte, è molto pallida ed emana uno strano odore. Contemporaneamente al suo arrivo una serie di efferati omicidi vengono commessi nel quartiere periferico di Stoccolma in cui abitano. Oscar che è un appassionato lettore di storie macabre, un amante dello stile gotico, dei film horror e delle tenebre non ha alcuna difficoltà a capire che la sua vicina di casa, Ely, è una vampira e che è lei l’artefice degli omicidi che si verificano. [+]

[+] per pietro (di maja mann)
[+] bellissimo anche il libro (di bernardinus berth)
[+] very horror! (di emiliano)
[+] la strumentalità del film di genere (di gothamcitynight)
[+] concordo: è molto gotico (di notredamegargoyle)
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